Andare in vacanza fa bene.


un articolo di JourneyWell Hub_

Alcuni preferiscono l’abuso, altri il lavoro con pochi giorni a casa.

Ma almeno una volta all’anno andare in vacanza è salutare.

Uno studio su Psychosomatic Medicine dimostra che il 21% degli uomini di mezza età ad alto rischio di malattie coronariche, che si prende una pausa, ha il 32% in meno di mortalità legata al cuore. 

Il Framingham Heart Study rivela meno rischi per donne che viaggiano spesso. Adam Galinsky, della Columbia Business School, dimostra che i viaggi stimolano la creatività grazie alla neuroplasticità del cervello. 

Lo stress provoca malattie e invecchiamento, ma una pausa aiuta.

Uno studio dell’Università di Calgary su avvocati stressati mostra benefici nel prendersi una pausa per evitare la depressione.

In sintesi, una pausa annuale o periodica può influenzare positivamente la salute sia fisica che mentale.

Dall’abbassamento del rischio di malattie cardiache alla stimolazione della creatività, prendersi del tempo lontano dalla routine può favorire il benessere complessivo.

Considerate queste evidenze, non sottovalutate l’importanza di staccare la spina e concedervi il meritato riposo, affrontando così la vita quotidiana con maggiore vigore e equilibrio.




10 Strategie Efficaci per Imparare una Lingua velocemente


Se stai cercando di espandere i tuoi orizzonti e padroneggiare una nuova lingua, non c’è niente di meglio che seguire i consigli di chi l’ha fatto con successo*.

Ecco quindi 10 preziosi consigli per l’apprendimento linguistico.

1.Inizia dialoghi semplici: Comincia il tuo percorso linguistico con dialoghi brevi e chiari. Questo approccio ti consentirà di acquisire familiarità con il nuovo idioma in meno di 90 giorni.

2. Leggi e Sottolinea : inizia leggendo testi al tuo livello di conoscenza o leggermente più avanzato. Concentrati sulle frasi più comprensibili per un apprendimento efficace e sottolinea quelle che non capisci (noterai con il tempo che saranno sempre meno).

3.Prova a parlare (senza temere di sbagliare): Investi tempo nella corretta pronuncia fin dall’inizio. Apprendi dalle voci dei madrelingua e ripeti gli stessi suoni per acquisire una pronuncia naturale.

4.Lettura mirata: Leggi consapevolmente, concentrandoti su argomenti che ti interessano e rispecchiano le tue passioni. Questo rende l’apprendimento più coinvolgente e divertente.

5.Parla fin dall’inizio: Non trascurare l’importanza del parlare. Inizia le conversazioni quotidiane subito per ottenere risultati rapidi. Prova, sbaglia, ripeti, sbaglia. Così funziona….

6.Immergiti nel contesto: Crea un contesto “familiare” leggendo e ascoltando in modo intensivo, ed immergendoti metaforicamente nel Paese del quale stai studiando la lingua. Lo puoi fare tranquillamente da casa, attraverso il Web. 

7. Focus su una Lingua: Concentrati su una lingua alla volta per massimizzare la tua attenzione e apprendimento. Evita di disperdere le tue energie su più lingue contemporaneamente.

8.Studia seriamente:  evita scorciatoie poco efficaci e impegna te stesso nello studio serio. Ignora falsi miti, rimedi facili, e concentrati sull’apprendimento metodico.

9.Guarda senza sottotitoli: Guarda film o la TV nella lingua che stai studiando, ma leva i sottotitoli per una reale comprensione dell’idioma (all’inizio non ci capirai un granchè, è normale).

10.Accetta l’ambiguità: . Non cercare di capire ogni singola parola, ma accogli il “senso” di una frase per un apprendimento più profondo.

Ricorda, l’apprendimento linguistico può richiedere tempo.

Quindi, apprezza e festeggia anche ogni piccolo progresso lungo il tuo percorso.

Imparare una lingua è un viaggio emozionante, quindi come ogni viaggio, cerca di divertirti.!


*Il testo offre 10 preziosi consigli per imparare una lingua in modo rapido ed efficace, basati sull’esperienza di Olly Richards, un esperto poliglotta che ha imparato otto lingue con successo.




Il potere del ‘no’: Come dire di no può migliorare la produttività e il successo.


di Redazione Online_

Imparare  a dire di no è un potente strumento per migliorare la produttività e concentrarsi su ciò che conta davvero nella vita e nel proprio lavoro.

Non solo è una competenza essenziale, ma diventa ancor più importante man mano che il successo e le responsabilità aumentano.

“Non c’è riunione più veloce di quella che non si tiene affatto”

Questa frase rende bene l’idea.

Ma ciò non vuol dire che non dovreste mai partecipare a una riunione, ma la verità è che diciamo di sì a molte cose che in realtà non vogliamo fare (non è forse vero che ci sono molte riunioni che non devono essere tenute?).

Ecco di seguito una sintesi dei punti chiave del ragionamento:

  1. Il trucco definitivo per aumentare la produttività è dire di no. Non fare qualcosa sarà sempre più veloce che farla.
  2. Molte volte diciamo di sì a cose che non vogliamo fare solo per evitare di sembrare scortesi o poco disponibili.
  3. Dire di no è un’abilità importante da sviluppare, poiché ci permette di risparmiare tempo e concentrarci su ciò che è veramente significativo per i nostri obiettivi.
  4. Il no è una decisione, mentre il sì è una responsabilità. Quando dici di no, mantieni la libertà di scegliere come utilizzare il tuo tempo in futuro.
  5. Anche se può essere difficile dire di no a persone care o colleghi, è importante imparare a farlo in modo gentile e diretto.
  6. Steve Jobs è un esempio di come dire di no sia cruciale per mantenere il focus e raggiungere il successo. “La gente pensa che concentrarsi significhi dire sì alla cosa su cui ci si deve concentrare. Ma non è affatto così. Significa dire no a centinaia di altre buone idee che ci sono. Bisogna scegliere con attenzione”.
  7. Dire di no è una strategia che può essere utile in qualsiasi fase della carriera, e con il tempo, diventa ancora più importante per proteggere il tuo tempo e concentrarti sulle opportunità migliori.
  8. Per migliorare la tua capacità di dire di no, chiediti se un’opportunità ti entusiasma abbastanza da abbandonare ciò che stai facendo al momento. 
  9. Eliminare le cose che non sono importanti è più utile dell’ottimizzare le attività. Un “no” ben detto può essere più potente di un “sì”.
  10. Con il tempo, devi aumentare il livello di rigore nei confronti delle opportunità, dire di no anche a cose che un tempo consideravi valide, per fare spazio a opportunità ancora migliori.

Questo articolo è dedicato ad una mia cara amica di Palermo, incapace di dire “No”, soprattutto a se stessa.

ADL




La leadership è una questione di scelta.


di Giovanna Marrai_

La leadership è un’abilità complessa che richiede una varietà di competenze. È l’abilità di guidare e motivare gli altri verso un obiettivo comune. I leader sono in grado di ispirare gli altri, prendere decisioni difficili e creare un ambiente positivo in cui le persone possono lavorare al meglio.

Esistono molti stili di leadership diversi. Alcuni leader sono più autoritari, mentre altri sono più democratici. Non esiste un unico stile di leadership migliore, poiché il migliore stile dipenderà dalla situazione specifica.

Ecco alcuni dei tratti più importanti di un buon leader:

  • Visione: i leader hanno una visione chiara del futuro e sono in grado di comunicarla agli altri.
  • Motivazione: i leader sono in grado di motivare gli altri a raggiungere gli obiettivi comuni.
  • Decisione: i leader sono in grado di prendere decisioni difficili anche quando non sono popolari.
  • Comunicazione: i leader sono in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace con gli altri.
  • Costruttore di relazioni: i leader sono in grado di costruire relazioni forti con gli altri.
  • Flessibile: i leader sono in grado di adattarsi a situazioni in continua evoluzione.

Se vuoi diventare un leader, è importante sviluppare queste competenze. Ci sono molti modi per farlo, ad esempio attraverso la formazione, la pratica e l’esperienza.

Ecco alcuni suggerimenti per diventare un leader:

  • Sviluppa una forte visione: cosa vuoi ottenere? Cosa vuoi cambiare? Una volta che hai una forte visione, sarai in grado di motivarti e motivare gli altri a raggiungerla.
  • Sii un modello per gli altri: i leader sono un esempio per gli altri. Assicurati di comportarti in modo coerente con i tuoi valori e le tue convinzioni.
  • Sii un ascoltatore attivo: i leader sono in grado di ascoltare gli altri e comprendere i loro punti di vista. Questo è importante per costruire relazioni e creare consenso.
  • Sii inclusivo: i leader sono in grado di coinvolgere tutti, indipendentemente da background o esperienze. Questo è importante per creare un ambiente positivo in cui tutti si sentano apprezzati e valorizzati.
  • Sii coraggioso: i leader sono in grado di prendere decisioni difficili anche quando non sono popolari. Questo è importante per raggiungere gli obiettivi comuni.

La leadership è una sfida, ma è anche un’opportunità. I leader hanno la possibilità di cambiare il mondo e di avere un impatto positivo sulla vita degli altri. Se hai la passione per la leadership, non esitare a sviluppare le tue competenze e diventare un leader.


  • Giovanna Marrai  è una consulente di leadership che lavora con aziende di tutte le dimensioni per sviluppare e migliorare le loro capacità di leadership. È un’esperta di diversi stili di leadership, e aiuta i suoi clienti a trovare lo stile che funziona meglio per loro.



“L’Equilibrio delle Azioni: come le nostre scelte definiscono il nostro futuro”


di Alessia Montalto_

Il Karma è una legge universale in cui ogni azione ha una reazione corrispondente.

Newton lo sapeva bene quando disse: “ad ogni azione corrisponde anche una reazione uguale o contraria.”

Secondo questa logica, le azioni umane generano energia positiva o negativa, che poi ritorna alla fonte di partenza.

Le azioni negative, purtroppo, hanno un impatto maggiore e richiedono maggiori sforzi per essere bilanciate da azioni positive.

Il concetto di Karma, presente anche nella filosofia indiana, implica che ogni nostro comportamento o pensiero ha delle conseguenze e contribuisce a creare equilibrio o disequilibrio nelle nostre vite.

Il ciclo delle rinascite, noto come Samsara, è una manifestazione di questo processo di riequilibrio.

Per agire secondo il principio del Karma, dobbiamo agire spontaneamente e empaticamente verso gli altri, senza misurare in modo egoistico gli effetti delle nostre azioni.

Questo ci permette di bilanciare continuamente il nostro karma e vivere in uno stato di grazia, orientato verso gratificazioni interiori ed umane, anziché seguire logiche competitive e materialistiche.

Riflettiamo sulla nostra sensibilità verso gli altri, evitando azioni negative e cercando di contribuire positivamente alla nostra vita e quella delle persone con le quali condividiamo il nostro tempo.

Solo così possiamo creare un’energia benefica e influenzare positivamente il nostro destino.




“Barbie di Greta Gerwig: Un Manifesto Femminista Con Sfumature di Rosa”


di Redazione Online_

Barbie di Greta Gerwig è finalmente arrivato al cinema a partire dal 20 luglio, colorando il mondo di rosa e suscitando grande interesse, meme e una vasta campagna pubblicitaria.

Ora, vale la pena affrontare questa osannata pellicola dopo tutta questa attesa?

Se siete appassionati della celebre bambola, probabilmente sì. Tuttavia, se vi aspettate una commedia spensierata e divertente, potreste rimanere delusi, forse anche un po’ arrabbiati.

La sceneggiatura, creata da Greta Gerwig e Noah Baumbach, moglie e marito, è piena di amore per i dettagli, generando situazioni paradossali e battute perfette per diventare virali.

Gli attori, sia i protagonisti Margot Robbie (Barbie) e Ryan Gosling (Ken), sia i comprimari come Allan (interpretato da Michael Cera) e Gloria (interpretata da America Ferrera), offrono delle interpretazioni magistrali.

Tuttavia, ciò che potrebbe essere problematico è la satira sociale che permea l’intero film. Scherzando si può dire tutto, anche la verità, ma nutriamo qualche dubbio sul fatto che il mondo sarebbe migliore senza gli uomini.

Questa fragilità sottostante permea l’intera narrazione.

Barbie è un film in cui gli uomini sono rappresentati come i villain, non perché commettano azioni malvagie oggettivamente, ma semplicemente perché sono uomini. Nel “perfetto” mondo di Barbieland, tutti i Ken (chiamati tutti con lo stesso nome, ovvero Ken) sono considerati degli imbecilli buoni a nulla.

All’inizio, questa rappresentazione può risultare divertente, ma a lungo andare diventa stancante.

Mentre Barbie ricopre ruoli come presidente, medico, netturbina, astronauta e vincitrice di un Premio Nobel, Ken si riduce alla semplice definizione di “spiaggia”, credendo persino che sia un lavoro. Ken è solo muscoli, birra e risse, non sa fare altro. Non ha nemmeno una casa, o se l’ha, nessuno ha mai pensato a dove possa abitare. È praticamente insignificante.

D’altro canto, tra le Barbie, il supporto reciproco è sempre al massimo livello.

Fatta eccezione per Barbie Stramba, che ha perso la sua bellezza a causa di un passato difficile, e Barbie incinta, considerata una sorta di paria da tutte a causa della sua pancia.

Quando la bravissima Margot Robbie, nei panni di Barbie Stereotipo, si trova a fronteggiare una crisi di nervi insospettabile nonostante la sua vita apparentemente perfetta, è costretta a fare un viaggio nel mondo reale insieme a Ken, che la corteggia da sempre e lei tratta con nonchalance e sorrisi sublimi.

Nel mondo reale, entrambi si confrontano con il patriarcato. Questa esperienza è una pessima notizia per lei, ma per lui è un risveglio dell’anima, finalmente capisce di poter essere qualcosa di più, o addirittura di poter comandare.

Con l’aiuto di due donne umane, una madre e sua figlia, Barbie torna nel suo universo con un forte mal di testa e si trova costretta ad affrontare il temibile “patriarcato”.

Ne scaturisce una guerra tra maschi e femmine, in cui i primi sono rappresentati come stupidi e le seconde come estremamente intelligenti, per natura. Non c’è animosità né rivalità tra le donne, che siano bambole o umane, si sostengono sempre a vicenda.

Non vedremo mai attriti tra Barbie veterinaria e Barbie surfista californiana, perché il vero nemico è l’uomo.

Il messaggio del film, al di là della trama, sembra essere: aspirate a essere “donne ordinarie, felici di arrivare a fine giornata, possibilmente da sole e senza la zavorra di un Ken tra i piedi”.

Barbie va oltre l’esagerazione tipica della satira e promuove la grande, grandissima solitudine come unico modello di vita vincente.

Questa solitudine estrema, quasi aggressiva, mira a sopprimere qualsiasi relazione sentimentale in nome di un bene più grande: combattere il patriarcato.

E per farlo, bisogna combattere contro tutti gli uomini, illuderli, ingannarli e considerarli poco più che accessori decorativi, spesso fastidiosi e pacchiani, poiché, anche se non se ne rendono conto, sono solo degli inutili imbecilli.

Sia Barbie che Ken cercano il proprio posto nel mondo, uno scopo che li faccia sentire completi. Sarebbe stato bello, e anche utile, se entrambi si fossero aiutati a comprendere quale potesse essere la loro strada, partendo dalla stessa situazione iniziale: entrambi sono bambole, non umani.

Invece, Ken è condannato e Barbie è eletta regina, per nascita.

Barbie rappresenta un manifesto femminista distorto, con l’aggiunta di glitter, battute e canzoncine catchy.

Se cercate di spegnere il cervello per due ore, allora Barbie è sicuramente il film adatto a voi.

Che il “pinkwashing” vi accompagni lieve.




Zendaya


di Redazione Online_

Zendaya è una delle figure più influenti a livello mondiale, sia nel mondo dell’intrattenimento che in quello della moda. Attrice, cantante, modella e attivista, questa giovane donna ha dimostrato di avere un talento eccezionale e una personalità magnetica che la rendono una delle personalità più ammirate e seguite al mondo.

Nata a Oakland, in California, nel 1996, Zendaya Maree Stoermer Coleman ha iniziato la sua carriera all’età di soli 8 anni come modella per Macy’s, prima di approdare alla televisione nel 2010 con un ruolo nella serie Disney “Shake It Up”. Da allora, Zendaya ha continuato a conquistare il pubblico con la sua bellezza, la sua versatilità e il suo impegno sociale.

Una delle caratteristiche distintive di Zendaya è la sua capacità di affrontare temi sociali importanti attraverso la sua arte e la sua attivismo. Ha sempre utilizzato la sua piattaforma per parlare di questioni importanti come il razzismo, la disuguaglianza di genere, la rappresentazione dei neri nell’industria dell’intrattenimento e molto altro. Inoltre, è un’attivista del movimento Black Lives Matter, e si è impegnata per sostenere la comunità LGBTQ+ e altre minoranze.

Oltre al suo attivismo, Zendaya ha dimostrato di essere una talentuosa attrice, vincendo il premio Emmy per la sua interpretazione nella serie “Euphoria” del 2019. Ha anche recitato in film come “Spider-Man: Homecoming” e “The Greatest Showman”, dimostrando la sua versatilità come attrice.

Ma Zendaya non è solo una talentuosa attrice. Ha anche conquistato il mondo della moda con il suo stile unico e audace. È stata scelta come testimonial di molte campagne pubblicitarie, come quella di Lancôme e Valentino, ed è stata invitata a sfilare sulle passerelle di marchi prestigiosi come Tommy Hilfiger e Marc Jacobs.

Inoltre, Zendaya ha dimostrato di essere un’icona di stile, con un guardaroba che spazia dal casual al glamour, e che ispira molte donne in tutto il mondo. Ha lanciato anche la sua linea di abbigliamento, chiamata Daya by Zendaya, che mira a offrire una moda accessibile e inclusiva per tutte le donne.

In sintesi, Zendaya è una figura influente a livello mondiale grazie alla sua arte, al suo attivismo e al suo stile. Ha dimostrato di essere un’artista poliedrica, capace di affrontare temi importanti attraverso la sua arte e di ispirare molte persone in tutto il mondo. Con la sua forza e la sua determinazione, ha conquistato il cuore di molte persone, e ha dimostrato di essere una fonte di ispirazione per molte giovani donne in tutto il mondo.




Perché oggi dilagano le teorie “complottiste”?

Immagine generata da DALL-E2 -] https://openai.com/dall-e-2/]in base a Key Words estrapolate dall’articolo.

di Redazione Fuori Online

Ci sono molte ragioni per cui le teorie del complotto stanno diventando sempre più diffuse in molti paesi del mondo.

Alcune di queste ragioni includono:

Diffusione delle informazioni: Grazie alle tecnologie digitali e ai social media, le informazioni possono essere condivise rapidamente e facilmente. Questo può portare alla diffusione di teorie del complotto e false informazioni, spesso senza alcuna verifica o verifica dei fatti.

Diffidenza verso le istituzioni: In molte parti del mondo, le persone hanno perso la fiducia nelle istituzioni e nei media tradizionali. Questa diffidenza può portare le persone a cercare spiegazioni alternative per gli eventi, spesso abbracciando teorie del complotto.

Incertezza e paura: In periodi di incertezza e paura, come ad esempio durante una pandemia o una crisi economica, le persone possono cercare di trovare spiegazioni semplici per i problemi complessi. Le teorie del complotto offrono una spiegazione semplice, anche se spesso inaffidabile, per gli eventi.

Credenze personali e ideologie: Le persone possono essere influenzate dalle loro credenze personali e dalle loro ideologie politiche o religiose, spesso cercando di adattare gli eventi alla loro visione del mondo. In alcuni casi, questo può portare all’accettazione di teorie del complotto.

Tuttavia, è importante ricordare che le teorie del complotto non sono supportate da prove concrete e spesso danneggiano la società e la fiducia nelle istituzioni.

È importante mantenere un atteggiamento critico nei confronti delle informazioni e delle fonti, cercando sempre di verificare la loro affidabilità prima di accettarle.




“I love Allah”


Mullah Neda Mohammad Nadeem, ex governatore e comandante militare, nonché esponente della linea dura religiosa, è stato nominato responsabile dell’Università lo scorso ottobre e sin da subito aveva espresso la sua ferma opposizione all’istruzione femminile, definendola non islamica e contraria ai valori afghani. 

Sin dal loro arrivo al potere, i talebani, dopo aver di fatto impedito alle donne di lavorare e aver imposto il velo integrale che deve lasciare scoperti solo gli occhi (ma con il burqa vanno nascosti anche quelli), nel marzo scorso avevano disposto la chiusura delle scuole femminili, in attesa di nuove direttive in accordo con la legge islamica.

Direttive mai emesse, senza contare che senza aver frequentato le scuole superiori è di fatto impossibile accedere all’università. 

In questo contesto, tre mesi fa migliaia di ragazze e donne avevano potuto sostenere gli esami di ammissione all’università in tutto il paese, anche se nell’ambito di radicali restrizioni sulla scelta dei corsi di studio, con veterinaria, ingegneria, economia e agricoltura vietate, e giornalismo severamente limitato

fonte : www.ansa.it





Siamo perbenisti con i pensieri degli altri. Pronti a giudicare, senza mai guardare quella trave. La nostra.



Ci sono momenti, nella vita di tutti noi accade inevitabilmente, in cui ci si trova nella situazione in cui scegliere fra il vivere un momento della propria vita in maniera piena, intera, completa, o piuttosto atteggiarsi in un falso, corretto, formale atteggiamento che, tutto il resto del mondo, perbenista ed ipocrita, gli chiede di vivere.