Costruire e ricostruire attraverso il Suono.

(di Federico Longo)

La musica offre un’importante e intensa esperienza di costruzione e di ri-costruzione.

Per il concetto di costruzione musicale basta tenere presente l’opera del compositore quando decide di affidare al suono la sua esigenza comunicativa.

I rapporti tra suoni e silenzi, tra vibrazioni che generano una determinata armonia e tra impulsi ritmici che scandiscono nel tempo la successione di suoni e pause, sono stabiliti e governati da un progetto primario che conferisce una precisa architettura alle composizioni musicali.

Si può sostenere che le composizioni musicali hanno un’identità diversa da qualsiasi altra forma di espressione artistica. Il compositore, con la musica, crea una “mappa di suoni” che viene fissata attraverso dei luoghi fondamentali che sono le note. Far vibrare questi suoni, ripercorrendo questa “mappa”, ci pone su un piano di comunicazione diverso da quello convenzionale e offre la possibilità di riferirci a un campo espressivo-comunicativo arcaico che concepisce il Suono come qualcosa che precede qualsiasi parola determinata e qualunque concetto logicamente fondato.

Secondo questa visione , appare evidente che la musica esista solo nel momento in cui vibra e, insieme, che una singola composizione possa esistere però simultaneamente infinite volte. Appare altresì chiaro che ogni composizione abbia una precisa identità e che essa possa cambiare ogni volta che viene eseguita a seconda di chi la produce e di chi la fruisce.

La musica, linguaggio simbolico per eccellenza, offre molteplici possibilità espressive ed interpretative e, pochi suoni, magari sempre gli stessi pochi suoni, possono condurre l’ascoltatore in infiniti percorsi attraverso le tre dimensioni: altezza, lunghezza e profondità, rappresentate dall’altezza del suono, dalla sua durata e dalla sua intensità, oppure dall’armonia (dimensione verticale), ritmo (dimensione orizzontale) ed intensità dello stesso suono appunto.

Seguendo e dando vibrazione a questa “mappa di suoni” tracciata dal compositore, sia l’esecutore che l’ascoltatore ripercorrono e ri-costruiscono un progetto che cambierà nel suo potenziale espressivo ogni volta che viene eseguito, fosse anche sempre lo stesso.

Dare luogo ad una esecuzione musicale mette in simultanea operatività diversi individui che agiscono interiormente. Ecco forse, come raccontato dalle cronache, cosa andavano a ri-costruire nella Germania nazista quelle persone che, camminando tra le macerie e rischiando di trovarsi allo scoperto durante il suono delle sirene, si recavano ai concerti di musica sinfonica.

Il QR-code che segue conduce alla piattaforma Spotify per ascoltar un brano dal nome “Lamed (A letter for a friend)”.

Si tratta di una vera e propria lettera scritta con il suono e non con le parole. Prende il suo primo titolo e ispirazione da una lettera dell’alfabeto ebraico: la lettera lamed che, grazie anche alla sua forma, può rappresentare un canale di energia che unisce la terra al cielo. Questa suggestione è affidata al suono, con la speranza che esso conduca in quel campo espressivo-comunicativo a cui è stato fatto cenno in precedenza e che, superando ogni barriera culturale-linguistica, crea una comunicazione pura che trova il suo fondamento nella condivisione.

Federico Longo – Lamed (A letter for a friend) – Spotify

Note biografiche sull’Autore

Federico Longo è un musicista attivo sia come compositore e pianista che come direttore d’orchestra.
Nell’agosto 2020 ha registrato live, in piazza del Duomo a Cremona, l’evento Notte di Luce, cheche è stato trasmesso da RAI1 il 29 agosto e che lo ha visto eseguire le proprie musiche dirigendo l’Orchestra Filarmonica Italiana e tre solisti internazionali quali il clarinettista Alessandro Carbonare, il pianista Carlo Guaitoli e la violinista Clarissa Bevilacqua.

Concatenation, il suo terzo Cd con musiche composte e suonate dall’autore, succede a L’arte del volo e a La vena giusta del cristallo, album quest’ultimo che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica ( “Compostezza e amabilità espressive. l’interprete autore si affida alla naturale architettura dell’articolazione pianistica con melodie garbate”. Angelo Foletto, La Repubblica, 23 febbraio 2014).

Sempre come compositore e pianista sta svolgendo un’intesa attività concertistica in tutta europa. Di particolare rilievo le due tournée negli Usa nel 2016 e nel 2018.
La sua musica è prodotta dal celebre compositore Maurizio Fabrizio, autore quest’ultimo di alcune fra le più celebri canzoni italiane come Almeno tu nell’universo, I migliori anni della nostra vita etc.
Come direttore d’orchestra, dopo i debutti alla Philharmonie di Berlino e all’Opera House di Sydney che hanno segnato l’inizio della sua carriera internazionale, risulta fondamentale il rapporto con la Germania dove è regolarmente ospite al Festival Rossini in Wildbad, e oltre ad aver realizzato numerose produzioni liriche e sinfoniche, ha diretto stabilmente l’orchestra Kammerphilharmonie Berlin – Brandenburg di Berlino.
L’attività direttoriale di Federico Longo vanta affermazioni importanti sui podi delle maggiori compagini orchestrali del mondo: dalla Sydney Symphony Orchestra alla Philharmonie di Berlino, dalle orchestre italiane del Teatro dell’Opera di Roma, del Carlo Felice di Genova e del Teatro Comunale di Bologna alla Melbourne Symphony Orchestra.

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