Semper fidelis
(di Damiana Ernesto)
Semper Fidelis, motto dei marines statunitensi, è il tatuaggio che Leo – il protagonista maschile del libro – porta tatuato sulle mani.
Ex marine, lavora in un poligono di tiro e con le armi ci è cresciuto. Savannah, l’altra protagonista, a quattordici anni ha visto la morte in faccia: ma questo – ora che lavora a New York nella redazione di un giornale – non le impedisce di credere nei sogni e sperare, un domani, di firmare un suo articolo. Non immagina ancora che il primo incarico che le sarà affidato sarà intorno alle armi, proprio il tema che mai avrebbe voluto trattare.
Due mondi lontanissimi quelli di Leo e Savannah, che quando si ritroveranno vicini a causa del lavoro, daranno vita, con la loro diversità, alla coinvolgente e appassionante storia che segna le pagine del libro e le loro vite stesse. Questa vicinanza, inizialmente quasi forzata, farà dapprima affiorare i ricordi dolorosi che entrambi si portano dietro. Leo ha perso il suo migliore amico durante una missione di guerra dopo l’11 settembre e dopo poco suo fratello in una rapina; il papà di Savannah è scomparso invece in un massacro scolastico, e le cicatrici che lei porta sul corpo le ricordano sempre il dolore causato da quelle armi. Entrambi si renderanno conto pian piano che avranno bisogno l’uno dell’altra per far pace con il passato e guardare al futuro con occhi diversi.
La scrittura scorrevole, dettagliata e ricca di aneddoti, è la chiave vincente per far emergere i caratteri dei protagonisti in tutte le sfumature, complesse ma compatibili a tal punto da dar luogo un un profondo intrecciarsi delle loro vite.
Semper Fidelis, edito da Triskell Edizioni, ma disponibile anche in formato kindle, segna l’esordio ufficiale come scrittrice di Erika Pomella, nata a Roma e laureata in Saperi e Tecniche dello Spettacolo Cinematografico a La Sapienza. Dopo la laurea ha seguito un corso di specializzazione in montaggio, firmando inoltre per numerose testate online numerosi articoli su spettacolo, cinema e libri. La Pomella ha collaborato inoltre all’organizzazione della prima edizione del festival del cinema francese in Italia.