Il mare delle Filippine

Sabato 31 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci è in navigazione nel Mar delle Filippine verso Manila

IL MARE PIÙ GRANDE DELLA TERRA

Il Mare delle Filippine è la zona occidentale dell’oceano Pacifico compresa tra le Filippine e Taiwan a occidente, il Giappone a Nord, le Isole Marianne a Est e le isole Palau a Sud, comunicando a occidente, tramite lo stretto di Luzon, con il mar Cinese Meridionale. Con una superficie di 5 milioni di km² (doppia di quella del Mar Mediterraneo) è considerato il mare più grande della Terra.
Nel giugno del 1944, durante la seconda guerra mondiale, vi fu combattuta l’omonima battaglia navale tra gli USA e il Giappone.

Cieli sereni
PG




Il Vespucci a Tokyo!

Domenica 25 agosto 2024✍️ – Per la prima volta nella sua storia il Vespucci è approdato a Tokyo.

Non molto lontano, nel porto di Yokosuka (base navale nipponica e sede della Settima Flotta USA), sono ormeggiate la portaerei CAVOUR e la fregata ALPINO.

LA MARINA MILITARE ITALIANA IN GIAPPONE

Alcuni precedenti:

‘2023’ …1 anno fa
Nave MOROSINI ha sostato nello stesso porto di Yokosuka dal 21 al 26 giugno nell’ambito della Campagna Navale Indo-Pacifica.

‘2001’ …23 anni fa
Nave SAN GIUSTO, in campagna addestrativa con gli allievi a bordo, visita i porti giapponesi di Nagasaki, Osaka e Tokyo.

‘1996’ …28 anni fa
Il 2 dicembre 1996 Nave BERSAGLIERE e Nave DURAND DE LA PENNE entrano nel porto di Tokyo dopo aver anche visitato Hakodate.
Le due navi costituiscono il Gruppo Navale che completerà il Periplo del Mondo tra il ’96 e il ’97.

‘1986’ …38 anni fa
Nave GRECALE e Nave SCIROCCO visitano Kure, nell’ambito della missione in Estremo Oriente della durata di 4 mesi circa (Feb – Mag).

‘1979’ …45 anni fa
Dal 9 al 20 ottobre Nave ARDITO e Nave LUPO sostano nei porti di Kobe e Yokohama. Le due unità effettuarono la circumnavigazione del globo.

‘1866’ …158 anni fa!
La pirocorvetta MAGENTA, prima nave italiana a compiere il giro del mondo, raggiunge il Giappone, ormeggiandosi a Yokohama, il 4 luglio 1866.
Il ’25 agosto 1866′ (proprio il giorno di oggi !) venne firmato a Yeddo (nome originario della città di Tokyo) il primo trattato di amicizia e di commercio tra Italia e Giappone: fu siglato dal plenipotenziario Vittorio ‪Arminjon‬, il comandante del Magenta !

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La Bandiera del Giappone

Sabato 24 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci ha fatto il suo ingresso nelle acque territoriali giapponesi

Gli orologi di bordo sono stati regolati per l’ora del Fuso Orario del Giappone GMT + 9h.
L’ora di Tokyo è 7 ore avanti rispetto all’ora italiana estiva (legale) in vigore adesso.
Le ore di differenza diventeranno 8 quando in Italia si ritornerà all’ora standard (invernale).
Il Giappone, invece, non adotta l’ora legale (dal 1951).

LA BANDIERA DEL GIAPPONE

Si tratta di una bandiera bianca rettangolare con un grande disco cremisi al centro che rappresenta il Sole.
La bandiera è ufficialmente chiamata in giapponese Nisshōki (日章旗 “Bandiera del Sole a forma di disco”), ma è più comunemente nota come Hinomaru (日の丸 “Disco solare”).

Fu promulgata ed entrò in vigore soltanto nel 1999, anche se, in mancanza di una legislazione che in precedenza indicasse una bandiera nazionale ufficiale, è stata considerata de facto la bandiera del Giappone già dal 1870 quando l’ imperatore Meiji la designò per l’uso sulle navi mercantili e militari giapponesi (ma non come bandiera nazionale); tuttavia, lo è diventata per uso consuetudinario.

CURIOSITÀ
Esiste una variante chiamata Kyokujitsuki (“Bandiera del Sole nascente”), quella con il disco rosso su fondo bianco e 16 raggi che partono dal centro: la storica bandiera dell’Impero.
La “bandiera del sole nascente” è utilizzata dalle attuali Forze di Autodifesa Marittima (così si chiama la Marina Militare in Giappone) e non deve essere confusa con la bandiera nazionale.

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La tela Olona

Sabato 17 agosto 2024✍️

19° giorno di navigazione di Nave Vespucci

DI COSA SONO FATTE LE VELE DEL VESPUCCI ?

LA ‘TELA OLONA’

La tela olona è un tipo di tessuto grezzo, pesante e molto resistente di antiche origini. Il suo nome deriva dal fiume Olona, lungo il quale, in epoca preindustriale, molti mulini agricoli vennero convertiti per attività artigianali come lo sbiancamento e la tintura dei tessuti. Questi impianti sfruttavano la forza motrice dell’acqua per far muovere i macchinari. Questa tela fu realizzata per la prima volta nelle tessitorie di Fagnano Olona, in provincia di Varese.

L’uso principale di questa tela, che la rese molto diffusa nei secoli scorsi, fu in campo nautico, per le vele, i tendalini, le brande dei marinai (amache) e per le esigenze di un materiale robusto ed economico come sacchi, zaini e teli di copertura.

Il caratteristico colore écru della velatura è dato dalla fibra di canapa. Questa, a volte, veniva imbevuta con olio di lino e, diventando impermeabile, era usata per teloni, cerate ed anche per le coperture di carri e di vetture tranviarie.

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Il Calendario Pisano

Venerdì 9 agosto 2024✍️ – 11° giorno di navigazione nel Pacifico

ACCADDE OGGI…
… il •9 AGOSTO 1173•

Con la posa della prima pietra ad opera di Bonanno Pisano, il ‘9 agosto 1173’ iniziano i lavori di costruzione della Torre di Pisa.

La ‘Torre di Pisa’ non è una torre o un monumento costruito come tale, ma semplicemente il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta.
É alta 56 metri, all’incirca quanto l’albero di maestra di Nave Vespucci se misurato dal livello del mare.

CURIOSITÀ

Abbiamo detto che era il •9 agosto 1173• ma, caso strano, il calendario in città segnava il •9 agosto… 1174•!
Perché? 🤔

IL CALENDARIO PISANO

Il “calendario pisano” era un particolare tipo di calendario in uso nel medioevo a Pisa e in altre zone della Toscana che faceva iniziare l’anno il giorno 25 marzo (festa dell’Annunciazione), anticipandone di 9 mesi e 7 giorni l’inizio rispetto allo “stile moderno” oggi in uso, che indica il 1º gennaio come primo giorno dell’anno.

Il calendario pisano non deve essere confuso con quello “fiorentino”, utilizzato nel medioevo in molte città come Firenze e Piacenza. Anch’esso fissava il 25 marzo come primo giorno dell’anno, MA posticipandone l’inizio di 2 mesi e 24 giorni rispetto all’uso moderno.
Le date espresse secondo lo stile pisano e quelle secondo lo stile fiorentino differivano, dunque, di un anno esatto!
In altri termini, a Firenze il 25 marzo iniziava l’anno “x”, mentre a Pisa terminava.
Tornando all’evento, il giorno •9 agosto 1173• (stile Moderno) fu tale anche secondo lo stile fiorentino, ma ai pisani risultava essere il •9 agosto 1174•.

(Bitta scripsit IX VIII MMXXI)

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Botero a Roma

Gallery in progress. Stay inflated!

Donna distesa, 2003, Terrazza del Pincio
Venere Dormiente, 1994, Terrazza del Pincio
Cavallo con Briglie, 2009, Largo San Carlo al Corso
Gatto, 1999, Piazza San Lorenzo in Lucina



Dal mito di Leandro, a Tarzan

https://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/61317



Il Pacifico

Lunedì 29 luglio 2024✍ – Nave Vespucci lascia oggi il porto di Honolulu, settima sosta nel Pacifico dopo il passaggio da Capo Horn.
Inizia la traversata più lunga di tutto il giro del mondo.
27 giorni per coprire le 3560 miglia (6480 Km) fino a Tokyo.

IL PACIFICO

L’area del globo coperta dall’ Oceano Pacifico (179.680.000 km²) supera quella occupata dalle terre emerse di tutti i continenti messi assieme!

La superficie dell’Oceano Pacifico é il doppio di quella dell’Atlantico e il volume delle acque é superiore per più di due volte.

Nella precedente tratta Nave Vespucci ha impiegato 15 giorni per attraversare quasi la metà del Pacifico da Los Angeles e Honolulu.

CURIOSITÀ
Tra questi due porti si svolge ogni 2 anni, dal 1906, una regata velica su un percorso di 2.225 miglia (4121 km)!
Si tratta della “TRANSPAC”, la gara famosa per le elevate velocità di navigazione che si ottengono grazie agli alisei in poppa.
Il record di tempo di traversata è di 4 giorni 6 ore 32 minuti stabilito nel 2017 dal maxi trimarano americano MIGHTY MERLOE’.

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Le Isole Hawaii, Lord Sandwich e Leonardo da Vinci

Domenica 28 luglio 2024✍ – Ultimo giorno di sosta di Nave Vespucci alle Isole Hawaii 🌸

PERCHÈ LE HAWAII FURONO CHIAMATE ISOLE “SANDWICH” ?

Quando James Cook scoprì le Isole Hawaii le battezzò Isole Sandwich in onore del suo armatore John Montagu, IV conte di Sandwich: un abile esploratore, esperto navigatore e fine cartografo.

Forse non tutti sanno che Lord Sandwich è considerato l’inventore del tramezzino (in inglese ‘sandwich’)
La leggenda narra che nel 1765 in un pub di Londra, il conte di Sandwich stesse partecipando a una partita di carte da più di 24 ore. Essendo molto affamato ma non volendosi allontanare dal tavolo, (tale era l’attaccamento al gioco), ordinò che gli fosse portato un pezzo di carne tra due fette di pane, così da potersi sfamare mentre continuava a giocare e lasciando così una traccia indelebile nella storia del panino.

CURIOSITÀ
Alcuni credono che il primo ad aver avuto l’idea del sandwich sia stato, invece, Leonardo da Vinci.
Il genio toscano, nelle insolite vesti di chef del “Signor Lodovico” il Moro, creò anche strumenti e ricette di cucina. Nel “Codice Romanoff”, infatti, oltre a bozzetti su armi e macchine di ogni tipo, compare proprio una sua frase: “Pensavo di prendere una fetta di pane e metterla fra due pezzi di carne: ma come posso chiamare questo piatto?”

Un antesignano del tramezzino (anche se con i ruoli della carne e del pane invertiti…) a cui però non riuscì a dare un nome!

Cieli sereni 🥪
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La misteriosa scomparsa del piroscafo WARATAH

Sabato 27 luglio 2024✍ – Nave Vespucci in porto a Honolulu (Hawaii)

ACCADDE OGGI…
…IL 27 LUGLIO 1909

La S.S. Waratah era un piroscafo inglese della Blue Anchor Line che collegava l’Europa all’Australia.
La nave, lunga circa 150 metri, quasi 10 mila tonnellate di stazza, aveva cento cabine di prima classe, grandi saloni allestiti con lusso anglosassone, ed era nata per trasportare gli emigranti inglesi tra la Madre Patria e l’Australia.
Il 26 luglio 1909, la nave salpò da Durban (Sudafrica) diretta a Città del Capo.
A bordo erano presenti 212 persone, tra equipaggio e passeggeri, oltre a merci di vario tipo.
Il giorno seguente, il 27 luglio, scompare da qualche parte al largo della costa orientale del Sudafrica. Della nave non verrà trovata la benchè minima traccia, nemmeno un corpo, un salvagente. Cosa accadde? Dove finì la nave?
Ancora oggi, dopo 115 anni, il caso del Waratah, definito il “Titanic australiano”, rimane uno dei misteri più sconcertanti del mare.

L’ipotesi più accreditata é che sia affondato sotto il colpo di un’onda gigante, considerato anche i problemi di stabilità della nave già manifestati in precedenza.

Ma si è parlato anche di bolle di metano, di gorghi marini, di un’esplosione a bordo. La ricostruzione più suggestiva vuole che sia andato alla deriva verso l’Antartide.

CURIOSITÀ
A Durban un passeggero aveva deciso di sbarcare interrompendo volontariamente il proprio viaggio. Si trattava di Claude Sawyer, un ingegnere che nelle notti precedenti era stato tormentato da un incubo agghiacciante: gli era apparso in sogno un guerriero medievale dalla cotta sporca di sangue che emergeva dal mare e chiamava il nome della nave mentre questa si inabissava.

Un’altra curiosità.
Clive Cussler, il celebre scrittore americano, nel suo libro, “Naufragio” si é ispirato a questa storia immaginando che il Waratha sia andato addirittura ad arenarsi nel letto di un fiume del Madagascar, ‘inghiottito’ da sedimenti e vegetazione e liberato dopo più d’un secolo da un’alluvione che lo avrebbe trasformato in un relitto fantasma alla deriva.
Cussler è rimasto talmente affascinato da questa storia che, oltre a scrivere un libro, ha finanziato l’esplorazione marina nella zona del possibile naufragio
con un mini-sommergibile oceanografico. Purtroppo le ricerche non hanno avuto esito positivo e il mistero del “Titanic australiano” rimane.

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