Aldebaran / S. Caterina

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.”
Così, nel 1600, scriveva nel suo Giornale di Navigazione, Obizzo Guidotti, bolognese, cavaliere del Santo Sepolcro imbarcato su un nave di quell’Ordine.

La stella di S. CATERINA

È proprio ALDEBARAN (nella costellazione del TORO) la stella che nel giorno di oggi, S. CATERINA, sorge proprio al tramontare del Sole.

Cieli sereni
👠🌹

PG




L’ancora di S. Clemente

Oggi, 23 novembre, ricorre la memoria di uno dei primi papi della storia, San Clemente, morto intorno all’anno 100 d.C.

L’ancora ⚓ è simbolo disintivo del Santo e si nota in tutte le opere pittoriche e plastiche che lo rappresentano.

LA LEGGENDA

Durante l’impero di Traiano, Clemente, per la sua attività apostolica nei ranghi più alti dell’aristocrazia romana, fu condannato all’esilio in Crimea e costretto ai lavori forzati nelle miniere. Anche in quel luogo riuscì a convertire a Cristo molti compagni di prigionia; la fama e il successo ottenuto, però, furono proprio le cause che lo portarono al martirio.
Fu gettato nel Mar Nero con un’ancora al collo perché non fosse ritrovato, ma per miracolo il corpo del Santo martire fu recuperato qualche tempo dopo dal mare: le acque si ritirarono rivelando una tomba costruita dagli angeli i quali avevano conservato il corpo di San Clemente, dandogli una degna sepoltura. Da allora in poi, una volta all’anno, per un miracoloso ritirarsi del mare, questa tomba riappariva all’intera popolazione.

Nell’ 860 furono ritrovate in una piccola isola delle reliquie ritenute di papa Clemente con l’ancora utilizzata per il martirio. Il corpo fu recuperato, trasferito a Roma e sepolto nella Chiesa (di San Clemente), vicino al Colosseo.
Si celebra la memoria del Santo il 23 novembre perchè proprio in quella data avvenne la sua sepoltura nella città eterna.

Cieli sereni⚓
PG




Venerdì 17 novembre 2023…cos’è l’ “EPTACAIDECAFOBIA”?

Il Vespucci è all’ormeggio nei cantieri Rio Santiago di Ensenada sul Rio della Plata (Argentina)

L’ EPTACAIDECAFOBIA

L’eptacaidecafobia ( greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”) è la paura del numero 17.
Il 17, quando cade, come oggi in particolare, di venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia
e in altri Paesi di origine greco-latina, dove la tradizione popolare ha tramandato superstizioni e pregiudizi.

Le origini della superstizione
La superstizione risale addirittura al medioevo quando sulle tombe era frequente l’iscrizione latina VIXI , “vissi” – e quindi sono morto – di cui XVII è l’anagramma: sommando le singole cifre si ottiene 17 (V+I+X+I = 5+1+10+1 = 17), quindi si diffuse la credenza che quel numero portasse sfortuna.

Il numero 17 era già largamente disprezzato anche ai tempi dell’antica Grecia dai seguaci di Pitagora, visto che si trova tra il 16 e il 18, considerati perfetti perchè rappresentano superfici di quadrilateri con perimetro uguale all’area (16 = 4×4 = 4+4+4+4 e 18 = 3×6 = 3+3+6+6 ).

Altre teorie legano l’incipit di questa superstizione al popolo romano: nel anno 9 dopo Cristo, la diciassettesima legione fu sterminata a Teutoburgo dai Germani, insieme alla diciottesima e alla diciannovesima.
Dopo quell’episodio questi numeri non furono più attribuiti a nessuna legione in quanto ritenuti infausti.
Il venerdì invece si pensa sia sfortunato perché, nella tradizione cristiana, è il giorno della morte di Gesù Cristo.

Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13 ( triscaidecafobia ), dove, ad esempio, in alcuni edifici ci si riferisce al 13° piano chiamandolo “12b” o “14”, oppure, analogamente, si evita di numerare con il 13 le stanze d’albergo, la fila dei posti sui velivoli, i modelli di alcuni veicoli, ecc.

CURIOSITÀ
In Cina non è ben accetto il numero 4 (四 ) considerato segnale di cattivo auspicio perché simile, come suono, alla parola morte (死 ).

I prossimi venerdì 17 saranno:
17 maggio 2024
17 gennaio 2025
17 ottobre 2025
17 aprile 2026
17 luglio 2026.

Cieli sereni
PG




Japan (photogallery in progress)

Oltre 90 foto originali di Tolomeus/Zum Zug in uno spettacolare album su Flickr….se vi va di perdere tempo…cliccate sul portale rosso! 😉

Torii



La Luna piena del Cacciatore

Questa notte – 28 ottobre 2023 – la Luna raggiungerà la sua pienezza alle 22:24 ora italiana.
L’orologio di bordo di Nave Vespucci, in navigazione nell’ Atlantico, segnerà, invece, le 17:24. La Luna Piena, per la posizione della nave, sarà ancora sotto l’orizzonte e sorgerà alle 18 circa

LA LUNA PIENA DEL CACCIATORE

Il nome di questo plenilunio di ottobre si riferisce alla tradizione dei nativi americani, che chiamavano così la Luna Piena che donava loro molto più tempo per cacciare le prede in vista della stagione invernale.
Ma questo plenilunio non è conosciuto solo come quello del Cacciatore. Poiché si verifica subito prima del Samhain – il festival gaelico di metà autunno (l’odierno Halloween) – il plenilunio viene anche identificato con il nome di ‘Luna di Sangue’ o Blood Moon.

In concomitanza con la Luna Piena, tra le 20 e le 00.26 (sempre ora italiana), si verificherà una eclissi parziale di Luna e il nostro satellite apparirà oscurato al 6%.
Non è un caso che l’eclissi lunare parziale avvenga in concomitanza con la Luna del Cacciatore, poiché la prima condizione affichè il fenomeno si verifichi è il plenilunio. Tuttavia non tutte le lune piene generano un’eclissi lunare, perché il percorso orbitale della Luna attorno alla Terra ha un’inclinazione di 5 gradi rispetto al piano dell’orbita del nostro pianeta attorno al Sole.
Per potersi verificare un’eclissi di Luna è anche necessario che il nostro satellite in fase di piena si trovi in prossimità dei punti in cui le orbite della Terra e della Luna si intersecano. Quei punti sono chiamati nodi lunari.

OSSERVAZIONE DELL’ ECLISSI

L’eclissi sarà anche visibile in Asia, Australia, Africa, Nord America, Oceano Pacifico, Indiano, Artide e Antartide: una piccola parte della faccia illuminata della Luna sarà adombrata dalla Terra, come se qualcuno “avesse morso” il nostro satellite.

Cieli sereni
PG




I “Carioca” di Rio de Janeiro

Mercoledì 25 ottobre 2023

Nave Vespucci in porto a Rio de Janeiro

PERCHÈ SI CHIAMA RIO DE JANEIRO?

Nell’area in cui sorge Rio de Janeiro, il 1 gennaio 1502 giunsero i primi esploratori portoghesi nel corso di una spedizione, guidata da Gaspar de Lemos, alla quale partecipava anche Amerigo Vespucci.
Gli europei pensarono, inizialmente, che la baia di Guanabara fosse la foce di un fiume, cosìcchè la chiamarono “Rio de Janeiro” (ossia “fiume di gennaio” in portoghese).

CURIOSITÀ
Gli abitanti di Rio de Janeiro, (e non tutti i brasiliani !) sono chiamati “Carioca”.
Da cosa viene questo termine?

I coloni costruirono un edificio in pietra in corrispondenza della foce di un fiume che scendeva dal Corcovado fino alla baia di Guanabara sulla spiaggia di Flamengo.
Così gli Indios di etnia Tupi che abitavano la baia, iniziarono a chiamare i nuovi arrivati carioca (da kara’ iwa = uomo bianco e oka = casa), da cui carioca, casa dei bianchi.

Cieli sereni
PG




Venere…sei proprio tu?

Nave Vespucci in porto a Rio de Janeiro 🇧🇷

SI VEDE VENERE !

L’orbita di Venere si trova tra quella della Terra e il Sole e il bagliore di quest’ultimo oscura il pianeta per la maggior parte dell’anno.
Tuttavia, Venere diventa visibile dalla Terra in determinati periodi e precisamente quando il pianeta raggiunge la sua massima elongazione o, in altre parole, la massima separazione dal Sole, quando visto dalla Terra.
Le ‘elongazioni’ maggiori di Venere avvengono all’incirca ogni 9 mesi e possono essere orientali o occidentali. Durante la massima elongazione occidentale, Venere brilla nel cielo prima dell’alba, da qui il nome di stella del mattino o Lucifero, dal latino «portatore di luce».
Viceversa, in elongazione orientale, Venere è chiamato stella della sera o Vespero, ed appare nel cielo dopo il tramonto.

Oggi, 24 ottobre, Venere è alla massima elongazione occidentale: circa 46° dal Sole (Figura).
Su Nave Vespucci è il momento perfetto per osservare Venere salire sopra l’orizzonte orientale a Rio de Janeiro nelle 3 ore precedenti l’alba, ovvero fino a quando la luce del Sole nascente non lo nasconderà alla vista.

CURIOSITÀ
A parte il Sole, la Luna e qualche volta Giove, Venere è l’unico corpo celeste visibile a occhio nudo anche di giorno, ma a condizione di una sufficiente elongazione dal Sole
e di …
… cieli sereni !
PG




Le Orionidi

23 ottobre 2023 – Nave Vespucci è a Rio de Janeiro, ormeggiato al molo Mauà Porto Maravilha

In queste notti, all’equipaggio di Nave Vespucci, potrebbe capitare, scrutando il cielo, di ammirare le “ORIONIDI”, uno sciame di meteore che appare periodicamente fra il 2 ottobre e il 7 novembre, con il massimo dell’attività intorno al 20-23 di ottobre;

Perché si chiamano ORIONIDI?

Le ORIONIDI devono il proprio nome alla zona del cielo dal quale sembrano provenire (chiamata ‘radiante’) e occupata dalla costellazione di Orione.
Le migliori condizioni (nubi e inquinamento luminoso permettendo) si avranno dopo mezzanotte, quando Orione sorgerà sull’orizzonte di Levante (Est) e la Luna sarà oramai tramontata (vedi Figura).

L’ origine delle ORIONIDI

Si tratta dei detriti della Cometa di Halley che entrano nell’atmosfera terrestre incendiandosi. La famosa cometa di Halley, è una delle più brillanti comete osservabili e ‘passa’ in prossimità del nostro pianeta ogni 75/76 anni.
I meno giovani ricorderanno il suo ultimo passaggio nel 1986 mentre il prossimo “appuntamento” è previsto per il 2061.

Continua…

Cieli sereni
PG




La Bandiera di Combattimento

ACCADDE OGGI… il 15 ottobre 1931

L’ AMERIGO VESPUCCI riceve la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, il Capitano di Vascello Augusto Radicati di Marmorito.

La nave, che il precedente 4 luglio era partita per la sua prima campagna addestrativa in Nord Europa, riceve, al rientro a Genova, il 15 ottobre, la Bandiera di Combattimento da parte dell’ UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia)

COSA È LA BANDIERA DI COMBATTIMENTO?

È una bandiera realizzata in seta o in altro materiale pregiato, di fattura particolarmente curata ed è in dotazione (donata) a tutte le navi militari. Non è issata normalmente, ma viene custodita gelosamente dal comandante della nave dentro un cofano o una teca di solito ubicata nel suo alloggio.
Accompagna la nave per tutta la sua vita operativa, sia in tempo di pace sia di conflitto. È il simbolo dell’onore, delle sue tradizioni, della sua storia e del ricordo dei caduti.
Quando la nave viene radiata la sua bandiera di combattimento viene trasferita e conservata nel Sacrario delle Bandiere all’interno del Vittoriano a Roma.

Nella foto di quel giorno (da mondovespucci) il comandante, dopo aver estratto la bandiera dal cofano, la fa alzare sul picco.

Cieli sereni
PG

(Bitta scripsit XV X MMXXI)




Giovedì 12 ottobre 2023 – Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo

Oggi, in Italia, si è celebrata la Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo.
In Spagna è conosciuta come Fiesta Nacional de España o Día de la Hispanidad mentre in Sudamerica ha varie denominazioni tra cui Día del Descubrimiento de América, Día del Encuentro de Dos Mundos, Día de la Raza, Día de las Américas, Día de la Resistencia Indígena, Negra y Popular e Día del Respeto a la Diversidad Cultural.

Nella foto il probabile punto di sbarco di Cristoforo Colombo nell’ Isola di Guanahaní (Bahamas).

Cieli sereni
PG