Archimede, Pitagora e il π

22 luglio 2024✍️

Nave Vespucci è al 15° giorno di navigazione da Los Angeles a Honolulu

Il 22 luglio – GIORNATA DELL’ APPROSSIMAZIONE DEL “P GRECO”

Il π (ovvero pi greco) è una costante matematica che nella geometria piana definisce il rapporto tra la lunghezza di un cerchio (C) ed il suo diametro (D).
Questo numero è conosciuto anche come “Costante di Archimede”.

Il π si festeggia il 22 LUGLIO, perchè 22/7 è la frazione (nota già ai tempi di Archimede) il cui risultato approssima il valore di π.
[Al π è dedicato anche il 14 MARZO poichè, nella scrittura anglosassone delle date, si antepone il mese (3 = marzo) al giorno (14) e 3,14 è l’approssimazione più comune del π].

Proprio a causa della sua natura trascendente non esistono espressioni matematiche finite che lo rappresentino. Di conseguenza, i calcoli numerici vengono approssimati. In molti casi il valore di 3,14 è sufficiente, ma molti ingegneri spesso usano 3,1416, le prime cinque cifre significatIve, oppure 3,14159, le prime sei cifre. Archimede elaborò un metodo con cui è possibile ottenere approssimazioni idonee del π, e lo usò per dimostrare che il suo valore è compreso tra 223/71 e 22/7.

CURIOSITÀ
Il simbolo π venne introdotto nel 1706 dal matematico inglese William Jones, anche se lo stesso simbolo era usato fin dai tempi di Eulero per indicare la circonferenza. Infatti π è la prima lettera della parola greca περίμετρος (perimetros), che vuol dire “misura attorno”. Il simbolo entrò poi nell’uso comune in onore di Pitagora (l’iniziale in lingua greca è proprio π).

Il calcolo dei decimali (le cifre dopo la virgola) di questo numero è un problema che accomuna i matematici dell’antichità con i contemporanei progettisti di supercomputer i quali ad oggi sono arrivati a calcolarne 31mila miliardi: il primato spetta a Emma Haruka Iwao, impiegata giapponese di Google, che nel 2019 ha migliorato il precedente primato mondiale di 9mila miliardi di cifre.

Cieli sereni
PG




Cervantes e Shakespeare, 23 aprile 1616

CURIOSITÀ
Miguel de Cervantes morì il 23 aprile 1616, di sabato; William Shakespeare lo stesso giorno, il 23 aprile 1616, ma… di martedi !

Com’è possibile? 🤔

A quell’epoca in Spagna vigeva il calendario gregoriano entrato in vigore già dal 1582 mentre l’Inghilterra conservava ancora quello giuliano, in uso dai tempi dell’Impero romano, e di conseguenza era indietro di 10 giorni rispetto agli altri paesi occidentali: il 23 aprile inglese corrispondeva dunque al 3 maggio spagnolo.
Così Shakespeare morì effettivamente dieci giorni dopo Cervantes e avrebbe potuto teoricamente partecipare ai funerali dello spagnolo ma i bizzari computi dei calendari sono riusciti a fare incrociare, in qualche modo, i destini di questi due grandi scrittori dell’epoca, e forse di tutti i tempi.

NOTA
L’ Inghilterra e i paesi compresi nel suo Impero adottarono il calendario gregoriano solamente nel 1752.

Cieli sereni
PG




“Ab Urbe condita”…ma sono 2777 o 2776?

✍️
21 aprile 2024 – Nave Vespucci si trova in navigazione nel Pacifico con destinazione Valparàiso. 🇨🇱

IL NATALE DI ROMA

Oggi si festeggia il Natale di Roma che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondata da Romolo il 21 aprile del 753 avanti Cristo.
Da questa data in poi derivava la cronologia romana, definita con la locuzione latina Ab Urbe condita, ovvero “dalla fondazione della Città”, che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione.

CURIOSITÀ
La data di oggi è celebrata come il 2777° compleanno di Roma perchè vengono sommati, istintivamente, il numero degli anni “a. C.” con quelli “d. C.” ottenendo, appunto (753 + 2024) 2777.

Il comandante Bitta ha qualche dubbio sulla correttezza di questo calcolo. L’operazione da fare dovrebbe essere

(753 + 2024) – 1 = 2776 anni

con la sottrazione di un anno dovuta al semplice fatto che NON È ESISTITO L’ ANNO 0 (“zero”)!: in parole semplici, tra il 21 aprile a. C. e il 21 aprile d. C. trascorse un solo anno e NON DUE!

Dovremmo così celebrare il compleanno della città eterna con …’una candelina in meno’, 2776 anzichè 2777 ?

Cieli sereni e Buon Natale Roma!
PG




Straight!

Architetture che ci mettono la faccia(ta)

Cliccare sul tempio per una meravigliosa fotogalleria ;-). Naturalmente…in continuo aggiornamento!

Kōfuku-ji Chukondo 興福寺 中金堂



9 febbraio – Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca. 🇬🇷

Il 9 febbraio è la Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca. 🇬🇷

Ogni anno il 9 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della lingua e della Cultura Greca istituita nel 2017 per evidenziare il ruolo fondamentale della lingua e della cultura greca nello sviluppo e nel consolidamento della cultura europea e mondiale.
La data scelta, il 9 febbraio, commemora la morte del poeta romantico Dionysios Solomos avvenuta nel 1859.
È considerato il maggiore dei poeti in lingua greca moderna, fu sostenitore dell’indipendenza ed è l’autore dell’attuale inno nazionale greco.

καθαροί ουρανοί
(cieli sereni)
PG




Sabato 20 gennaio 2024: Castore, la stella di S. Sebastiano

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.”
(Obizzo Guidotti 1571 – 1638)

La stella di S. Sebastiano (CASTORE)

CASTORE, non è una stella singola ma un sistema di 3 coppie di stelle. È visibile in vicinanza di Polluce (la stella di S. Antonio) ed insieme formano la costellazione dei Gemelli. È la ventitreesima stella più luminosa del cielo notturno e si trova a circa 51 anni luce da noi.
I nomi delle due stelle e della costellazione stessa, derivano dai gemelli della mitologia greca, Castore e Polluce.

La leggenda
I gemelli erano noti anche come DIOSCURI, ovvero “figli di Zeus” ma non lo erano entrambi.
Si narra, infatti, che ZEUS si innamorò della bella LEDA, moglie del re TINDARO, e si unì a lei con l’inganno. A Leda nacquero poi due gemelli, Polluce e Castore, ma si dice che Castore fosse figlio di Tindaro (marito di Leda), unitosi di nuovo a lei dopo gli amori di questa con Zeus.
Pertanto Polluce, quale figlio di un dio, era immortale, a differenza del fratello “umano” Castore.
I due ragazzi crebbero molto uniti e diventarono forti e coraggiosi: qualsiasi decisione dovessero prendere lo facevano assieme, senza mai litigare.
Erano talmente coraggiosi da partecipare alla spedizione degli “ARGONAUTI”, quel gruppo di eroi che, sotto il comando di Giasone, compirono l’avventuroso viaggio a bordo della nave Argo per la riconquista del vello d’oro.
Per aver placato una tempesta durante la spedizione, i due gemelli furono considerati PROTETTORI DEI NAVIGANTI.

Cieli sereni
PG




Polluce, Castore e…Sant’Antonio!

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.”
(Obizzo Guidotti 1571 – 1638)

La stella di S. ANTONIO
(POLLUCE)

Polluce, anticamente detta la ‘Testa australe dei Gemelli’ è una stella gigante, circa nove volte più grande del nostro Sole e con una massa del settanta per cento maggiore. La sua distanza da noi di 34 anni luce la rende la stella gigante più vicina alla Terra. Rispetto alla nostra stella, Polluce è circa trenta volte più luminosa, ma la sua temperatura superficiale è inferiore di mille gradi. Nel 2006, inoltre, è stato scoperto che attorno a Polluce si trova un pianeta ( Polluce b ) di massa pari a circa 2 volte e mezzo quella di Giove. La sua distanza dalla stella madre è poco più di una volta e mezzo quella che separa la Terra dal Sole, e il pianeta compie un’orbita completa, che è quasi esattamente circolare, in 590 giorni.

Cieli sereni e Buon Onomastico ad Antonia, Antonio, Antonella, Antonello, Antonietta.
PG




Deutschland

Cliccando sul castello….si vince una bella galleria di immagini, in continuo aggiornamento! Per ora abbiamo superato il centinaio… 😉

Ludwig's toy #3



Giovedì 30 novembre 2023 – S. Andrea e Capella, la sua stella!

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.” (Obizzo Guidotti)

La stella di S. ANDREA

Nel giorno di oggi, al tramonto, è visibile sull’orizzonte di Nord-Est, CAPELLA, detta anche la Capra.
È la stella più brillante della costellazione dell’Auriga, la sesta più luminosa del cielo notturno nonché la terza stella più brillante dell’emisfero celeste boreale, dopo Arturo e Vega.
È una stella relativamente vicina, dal momento che dista dal Sole quasi 43 anni luce.

Benché a occhio nudo appaia come una stella singola, Capella è in realtà un sistema multiplo costituito da quattro componenti, raggruppate in due coppie di stelle.

Per via della sua luminosità, la stella sin dall’antichità è stata associata alla mitologia; il nome stesso Capella deriva dal latino con il significato di “capretta”, in riferimento al mito di Amaltea, la capra che allattò Zeus sul Monte Ida a Creta.

Cieli sereni
PG




Giovedì 7 settembre 2023 – CARTAGENA DE INDIAS

7 settembre 2023 – Il Vespucci è giunto in Colombia, a CARTAGENA DE INDIAS

La città, considerata la più bella del Paese, ha la parte più antica racchiusa in una imponente cinta muraria (per questo è detta ciudad amurallada). Era il più importante avamposto dell’impero ai tempi della dominazione spagnola e il porto principale dei Caraibi e del Sudamerica. Arrivava infatti qui tutta la merce proveniente dall’Europa e dalle Indie, che veniva poi smistata nel resto del continente.

«Vedrai, a Cartagena ogni cosa è diversa. Questa solitudine senza tristezza, questo oceano incessante, questa immensa sensazione di essere arrivato».

Così descriveva la sua città adottiva Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura. Nel suo romanzo, L’ Amore ai Tempi del Colera, le sue parole trasmettono una sensazione tangibile, che va assaporata con calma, magari spingendosi fino ai caratteristici quartieri del centro storico.

CURIOSITÀ
Cartagena è gemellata con Matera, Cerveteri e, da febbraio 2017, con Genova.

🇨🇴🤝🇮🇹

Cieli sereni
PG