13 luglio 2023 – “Non plus ultra” – Nave Vespucci ha attraversato lo Stretto di Gibilterra, il punto nel quale il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico.

Questo stretto è anche noto, simbolicamente, come Colonne d’Ercole.
Il mito vuole che sia stato il semidio Ercole a porre due Colonne ai lati dello stretto, tra i promontori di Calpe (Spagna) e di Abila (Africa).
Gli antichi Greci credevano che le Colonne fossero un limite invalicabile oltre cui non era più possibile andare, aldilà del quale il pericolo e l’ignoto avrebbero condannato ogni essere umano alla fine dei tempi. Secondo la leggenda, Ercole si sarebbe spinto proprio fino alle pendici dei monti Calpe e Abila: creò le due colonne e vi impresse sopra l’iconica incisione: “NON PLUS ULTRA”.

Le Colonne d’Ercole colpirono la fantasia e l’estro di moltissimi scrittori e artisti. Secondo Platone, aldilà delle colonne si trovava il mitico e ricco regno di Atlantide. Dante, invece, fa intravedere ad Ulisse, oltre quei confini, il monte del Purgatorio, prima di venire colpito dalla vendetta divina che fa sprofondare la sua nave.

Adesso Gibilterra è un territorio d’oltremare del Regno Unito 🇬🇧 e deve il suo nome alla corruzione del toponimo arabo Jabal Ţāriq (جبل طارق, Monte di Tariq), in omaggio a Tariq ibn Ziyad, il condottiero berbero che conquistò la Spagna nel 711.

CURIOSITÀ
La bandiera di Gibilterra riproduce lo stemma del territorio concesso dai Re Cattolici di Spagna nel 1502, con il castello che rappresenta la rocca e la chiave, che allude alla sua posizione strategica di “Porta del Mediterraneo”.

Cieli sereni 🇬🇮
PG




8 LUGLIO – MARE NOSTRUM -MEDITERRANEO DAY

L’ 8 luglio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo nata nel 2014 con la collaborazione di Earth Day Italia e il supporto della Marina Militare Italiana
per stimolare l’interesse delle comunità verso lo stato di salute di questo mare.
Gli obiettivi della Giornata si possono ricondurre agli stessi dichiarati dalle Nazioni Unite, che nel 2017 hanno dato inizio all’ Ocean Decade, il programma decennale (2021-2030) sostenuto dall’UNESCO che prevede il coinvolgimento di scienziati, enti governativi, associazioni e imprese in un piano condiviso per la protezione degli oceani.

Il Mar Mediterraneo, chiamato dai Romani “Mare Nostrum”, oltre ad essere ricchissimo di storia, costituisce un’eccellenza di biodiversità: pur avendo solo una superficie di circa l’1% di tutta la superficie acquea del pianeta, ospita oltre 12000 specie marine (!) e mediamente l’8% della biodiversità marina mondiale.

Bagna 22 Paesi e la sua profondità media si aggira sui 1500 metri, (quella massima è di 5270 metri) il che lo rende il mare chiuso più profondo del mondo.

Nonostante sia (quasi) ‘chiuso’, ha una

particolare circolazione delle acque per lo più dovuta ai venti, che garantisce un continuo ricambio d’acqua e l’ingresso di specie animali appartenenti all’Oceano Atlantico.

E’ chiamato anche il “Mare dei Vulcani”: solo nei mari italiani, in particolare nel Tirreno, esistono 13 vulcani, tra i quali il Marsili, che è il vulcano sommerso più grande d’Europa.

CURIOSITÀ
Questo mare ha ben due (!) BARRIERE CORALLINE.
Una si trova sul litorale romano, al largo di Capocotta, tra Ostia e Torvaianica, ed è costituita da una prateria di gorgonie a poche miglia dalla costa capitolina.
L’altra barriera è in Puglia. Si estende per circa 2,5 km dalla costa di Monopoli con profondità di circa 40-55 metri, anche se la sua estensione reale potrebbe essere molto più vasta, circa 200 km nel tratto tra Bari e Otranto.
Si tratta di una scogliera di madrepore mesofotiche scoperta nel 2019 e popolata da oltre 200 specie diverse.

[Foto UNESCO: Barriera corallina pugliese]

Cieli sereni
PG




LA LUNA DEL CERVO

3 luglio 2023
Continua navigazione di Nave Vespucci verso Marsiglia, nelle acque a Sud della Francia

Oggi, alle ore 13:40 ora italiana, la Luna raggiungerà il plenilunio. Quasi allo stesso tempo transiterà anche nel punto più vicino alla Terra (Perigeo) e sarà dunque la prima Superluna dell’anno: apparirà più grande del 6% circa e più luminosa del 12% rispetto a una normale luna piena.

Spesso però capita di ammirare una Luna piena più grande, ma non perchè è più vicina alla Terra. In quel caso si tratta di un’illusione ottica, detta “illusione lunare”: il disco lunare sembra più grande quando sorge o cala facendo da sfondo ad un panorama come montagne, colline o manufatti (navi o costruzioni).

La Luna piena di luglio è chiamata tradizionalmente la LUNA DEL CERVO perchè legata ad un determinato evento stagionale: è il mese in cui le corna dei cervi finiscono la loro crescita e raggiungono la massima lunghezza.
Non è però il solo nome: secondo altre leggende la Luna di luglio viene chiamata anche Luna dei Temporali, perché frequenti in questo periodo. Per i cinesi è la Luna del fantasma affamato e per i Celti la Luna della rivendicazione (Moon of Claiming). I Cherokee la chiamavano Luna del mais maturo (Ripe Corn Moon) e infine, nell’emifero australe dove in questo periodo è inverno, Luna di ghiaccio.

Cieli sereni
PG




29 GIUGNO – LA BARCA DI SAN PIETRO

Quando eravamo piccini il nostro babbo, la sera del 28 giugno ci faceva “la barca di San Pietro”. Per noi era una magia…non si capiva cosa fosse né come lui riuscisse a fare questa cosa strana e misteriosa.

LA TRADIZIONE
Per la festività dei SS Pietro e Paolo si era soliti riempire un recipiente di acqua e immergervi un albume di uovo. Il contenitore doveva essere lasciato per tutta la notte tra il 28 e il 29 giugno all’aperto, su un prato, o su un davanzale. Il giorno seguente l’albume aveva le sembianze delle vele di una nave, generata proprio dal “soffio” di San Pietro. La tradizione vuole che questa trasformazione avvenga solo ed esclusivamente in quella notte e, a seconda di come apparivano le vele, si poteva capire se il raccolto sarebbe stato abbondante o meno. I contadini capivano dalla forma delle vele anche le condizioni del tempo: vele aperte significavano bel tempo e caldo, vele chiuse l’arrivo della pioggia.

Oggi, dopo tanti anni, manteniamo viva la tradizione che il babbo e, prima di lui, il nonno e il babbo del nonno, ci hanno tramandato: abbiamo voluto ripetere ancora una volta quello che loro facevano e questa mattina abbiamo trovato questa (vedi foto).

Auguri a Pietro, a Paolo, a Piera, a Paola, e a tutti coloro che si chiamano con nomi composti da questi. 😇

Cieli sereni
PG




Wings of Rome

Angels and more wings in the Caput Mundi. Continuous updates, from here to eternity

Fotogallery by: Gregory Acs (@AcsGregory) / “Tolomeus” (@Redattore_fuori).




Sono “solo” 2775! ( 21 aprile, natale di Roma)

foto di Tolomeus

Oggi si festeggia il Natale di Roma che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondata da Romolo il 21 aprile del 753 avanti Cristo.

Da questa data in poi derivava la cronologia romana, definita con la locuzione latina Ab Urbe condita, ovvero “dalla fondazione della Città”, che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione.

CURIOSITÀ
Molti siti e testate annunciano la data di oggi come il 2776° compleanno di Roma perchè vengono sommati, istintivamente, il numero degli anni “a. C.” con quelli “d. C.” ottenendo, appunto (753 + 2023) 2776.

IN REALTÀ LA CITTÀ ETERNA COMPIE QUEST’ANNO 2775 ANNI !!

L’operazione corretta da fare è:

(753 + 2023) – 1 = 2775 anni !

La sottrazione di un anno è dovuta al semplice fatto che… NON ESISTE L’ ANNO 0 (“zero”)!: in altre parole tra il 21 aprile dell’ 1 a. C. e il 21 aprile dell’ 1 d. C. trascorse un solo anno e NON DUE!

Cieli sereni e Buon Natale Roma!
PG




QUANDO CADE LA PASQUA ?

armatevi solo di carta, penna… e delle quattro operazioni elementari per calcolare in che data cadrà – o è caduta – la Pasqua di ogni anno!

La S. Pasqua si celebra “la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’Equinozio di primavera”.
Essendo legata al ciclo della LUNA, la Pasqua è dunque una festività ‘MOBILE’, ovvero la sua data varia di anno in anno.
Come si fa a trovare la data della PASQUA ?

Un metodo per trovare la data della Pasqua di un qualsiasi anno senza consultare internet o un calendario, è quello di svolgere delle semplici operazioni aritmetiche: addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni con il metodo “manuale” imparato a scuola (senza calcolatrice!) con il quale si ricavava anche il valore del “resto” della divisione.

Seguendo il procedimento, otterremo alla fine p+1 (il giorno) ed n (il mese, 3 = marzo, 4 = aprile) della S. Pasqua.

Pronti con carta e penna?
Ecco lo SCHEMA DI CALCOLO ! ✍️

Anno : 19 = ..-.. con resto a
Anno : 100 = b con resto c
b : 4 = d con resto e
(b + 8) : 25 = f
(b – f +1) : 3 = g
(19 × a + b – d – g + 15) : 30 = ..-.. con resto h
c : 4 = i con resto k
[32+(2×e)+(2×i)-h-k] : 7=..-.. con resto L
[a+(11×h)+(22×L)] : 451= m
[h+L-(7×m)+114]:31= n con resto p

ESEMPIO DI CALCOLO per trovare la data della PASQUA del 2023 :

2023 : 19 = 106 con resto 9
2023 : 100 = 20 con resto 23
20 : 4 = 5 con resto 0
(20 + 8) : 25 = 1 con resto 3
(20 – 1 +1) : 3 = 6 con resto 2
(19 × 9 + 20 – 5 – 6 + 15) : 30 = 6 con resto 15
23 : 4 = 5 con resto 3
[32+0+10-15-3] : 7= 3 con resto 3
[9+(11×15)+(22×3)] : 451= 0 con resto 240
[15 + 3 – 0 + 114]:31= 4 con resto 8

n = 4 : il mese di aprile.
p = 8 -> p+1 = 9 : il giorno 9

Dunque la Pasqua di quest’anno cadrà il 9 aprile!

DOMANDA
Quale fu il giorno di Pasqua nell’anno della tua nascita?

Cieli sereni 🌿🕊️
PG




Oggi 7 Gennaio – Natale Ortodosso

Oggi, 7 gennaio, è il giorno di Natale per le Chiese orientali cattoliche e le Chiese ortodosse.

Dietro a questa difformità nella data del Natale non ci sono affatto ragioni scismatiche ma si tratta, semplicemente, dell’uso di un diverso calendario.

PERCHÉ IL 7 GENNAIO?
Nel 1582 papa Gregorio XIII fece modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano. I giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582 furono cancellati.
Per quella decisione, adesso, il 7 gennaio corrisponde al 25 dicembre per cui l’Epifania corrisponde alla Vigilia del Natale che cade in ritardo di 13 giorni.

Il Natale oggi si festeggia in Medioriente e anche (per la Chiesa cattolica greco-ucraina e per i cristiani ortodossi che ci vivono) in Russia, Bielorussia, Serbia, Croazia, Macedonia e altri Paesi.
In Grecia, ad esempio, il Natale coincide con quello cattolico anche se la maggior parte delle chiese ortodosse utilizzano ancora il calendario giuliano.
In Egitto, poi, vi è una situazione particolare: i cattolici del Cairo e di Alessandria, con le rispettive province, hanno già celebrato la nascita di Gesù il 25 dicembre, mentre quelli che vivono nell’Alto Egitto festeggiano oggi 7 gennaio, insieme agli ortodossi.

CURIOSITÀ
A differenza dalla Chiesa cattolica, nei paesi ortodossi non esiste il presepe come rappresentazione della nascita di Cristo. Addobbare l’albero di Natale è invece una tradizione comune. Le usanze variano, comunque, da Paese a Paese:

🇬🇷 In Grecia, invece di Babbo Natale, i bambini ricevono i regali da San Basilio il 1° di gennaio.

🇧🇬 In Bulgaria viene bruciato un tronco di legno per tutta la notte della vigilia, e le scintille simboleggiano la prosperità dell’anno nuovo e alla fine del pranzo non sparecchiano il tavolo, per lasciare gli avanzi per i cari defunti.

🇷🇺 In Russia, durante la cena della vigilia, si consumano il miele e l’aglio, che simboleggiano la dolcezza e l’amarezza della vita.

UNA DOMANDA !
Il comandante Bitta si è posto questa domanda: perchè tra i due Natali c’è uno scarto di 13 giorni mentre quelli “saltati” nel 1582 furono 10? 🤔

La risposta sta nel fatto che in questi ultimi 400 anni circa (dal 1582 ad oggi), il divario tra i due calendari è ulteriormente aumentato proprio per il difetto del precedente per il quale, pur prevedendo il mese bisestile, la durata dell’anno era calcolata in 365 giorni e 6 ore (365,25), e non con il più preciso valore di 365,2425 dell’anno ‘gregoriano’, più corto di circa 10 minuti (circa 0,0075 giorni).

Questo ‘aggiustamento’ avviene omettendo i bisestili ogni 400 anni (cosa che non prevedeva il c. giuliano).
Il calendario gregoriano guadagna quindi un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che si “omette” l’anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 nel 1800, di 12 nel 1900; di 13 nel 2000 e 2100 e sarà di 14 giorni nel 2200 e così via…

Ecco la sequenza delle differenze:
10 gg nel 1600 (4×400)
10 gg nel 1700
11 gg nel 1800
12 gg nel 1900
13 gg nel 2000 (5×400)
13 gg nel 2100
14 gg nel 2200
15 gg nel 2300
e così via…

Cieli sereni
PG




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA BIRRA

Ogni primo venerdì di agosto si celebra la Giornata Internazionale della Birra.
Il nome BIRRA deriva dal tedesco “bier” ma l’etimologia sarebbe riconducibile al latino biber, cioè bevanda, o alla parola germanica per indicare l’orzo (beuwo).

In Spagna si chiama cerveza e la radice sarebbe da ricercare nel termine latino cervesia, che indicava una birra senza luppolo facendo riferimento alla dea Cerere, divinità dei raccolti.
Le sue origini sembrano risalire ai Sumeri e agli antichi popoli della Mesopotamia, che potrebbero aver iniziato a produrla oltre seimila anni fa. Poi la birra si diffuse tra egizi, greci e romani.

UNA STORIA SULLA BIRRA
Ebbe inizio nel XVI secolo con una nave e una traversata atlantica. La nave era la Mayflower (in figura), un galeone a tre alberi di circa 180 tonnellate. A bordo c’erano i Padri Pellegrini (ribattezzati poi Thirsty Pilgrims, “pellegrini assetati”). In tutto a bordo 102 persone compresi donne e bambini in fuga dall’Europa. Approdarono in un luogo che la tradizione identifica con Plymouth Rock il 9 novembre 1620 e il primo edificio che costruirono fu proprio… un birrificio !

Come tante bevande alcoliche, anche la birra passò così dall’uso religioso a quello medico e solo in seguito a quello ricreativo. La birra, infatti, veniva servita come ricostituente ai pellegrini che avevano compiuto un lungo viaggio ed era una bevanda naturalmente sterilizzata in un tempo in cui l’acqua non poteva essere consumata prima di essere bollita. Il consumo di birra si diffuse facilmente anche per quest’ultimo motivo. Il luppolo, inoltre, conferiva alla bevanda proprietà antisettiche.

Cieli sereni🍺
PG