Il palazzinofilo

A Roma c’è un tipo simpaticamente curioso dotato di fotocamera che gira in bici, in cerca di palazzine da ritrarre. Anche sconosciute, purché sexy e disponibili. E’ un Architetto e racconta di essere in missione per conto del Moderno. Non sappiamo molto altro, se non che il ragazzo pare uno sveglio, e che sappia bene dove pescare le sue prede: il suo primo album di “trofei” è stata raccolto nella Roma-bene…

Oltre ad essere un Architetto-pedalatore, è anche l’autore/fotografo/editore del libro “Alla scoperta di Roma Moderna” (Parioli-Pinciano) che raccoglie le immagini delle palazzine più belle di quei quartieri (oh, intendiamoci: al nostro Stefano, evidentemente un esteta, interessano solo quelle “belle di fuori” = “venustas”): mentre intelligenza (=”utilitas”) e serietà (=firmitas”), doti apprezzabilissime in ogni palazzina che si rispetti, sembrano apparire per lui del tutto secondarie… sorge il legittimo sospetto che il farfallone svolazzi volutamente nel giro delle palazzine non impegnative, quelle da “un clic e via” . Quando vuole proprio impegnarsi in una relazione più seria, la approfondisce dimostrando un fiero sprezzo del pericolo (costituito dai portieri), spingendosi fino a fotografare androni e scale… 😉

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Visto che Stefano è multitask abbiamo pensato di lasciare a lui anche la recensione del volume, copiata ed incollata pari-pari dalla presentazione del libro sul suo blog:

dov’è l’architettura italiana? (dovelarchitetturaitaliana.blogspot.com)

Qualche giorno fa ho pubblicato su Amazon questo libretto fotografico di circa 120 pagine sulle mie esplorazioni. Si tratta di un esperimento, visto che sono l’editore di me stesso, quindi mi sono limitato solo ad una parte delle mie ricerche. In particolare ho scelto i quartieri Parioli e Pinciano, perchè particolarmente rappresentativi, visto che ospitano alcune delle palazzine più belle e famose della produzione romana, Luigi MorettiMonaco e LuccichentiUgo Luccichenti ecc… In linea con la mia missione sulle “Palazzine in cerca d’autore” però, non mi sono limitato a quelle famose, né a quelle di cui si conosce l’autore. Insomma un salto mortale multiplo, visto che sono un autore senza editore e senza cattedre e pubblico un libro di fotografie senza essere un fotografo e per di più presento edifici sconosciuti di cui non conosco l’autore.

Per il momento ho scelto di non inserire testi, a parte le didascalie con l’autore (se si sa), la localizzazione e la datazione (nota o presunta). In questo modo il libro è in italiano, come è naturale che sia, e uno straniero che voglia acquistarlo deve solo conoscere poche parole per capirlo (palazzina, villino, intensivo…) e la fotografia, così come l’architettura, è un linguaggio universale.

Insomma io se fossi in voi non so se lo comprerei ma se lo fate mi fa piacere.

Infine, sempre per assoluta pigrizia (la nostra), invece del profilo biografico preferiamo incorporare qui di seguito i suoi tweet: dai quali traspare un sardonico senso dell’umorismo, sul quale ci siamo probabilmente sintonizzati …




BALBOA! (non solo Rocky…)

Mercoledì 29 maggio 2024 – Nave Vespucci è a Balboa (Panama) 🇵🇦

BALBOA

Balboa è un distretto della Città di Panama, situata sull’entrata del Canale omonimo nel Pacifico.
Fu fondata dagli USA nel 1903 durante la costruzione del canale rimanendo di fatto territorio statunitense fino all’annessione, del 1979.
Balboa fu creata con la costruzione di scuole, uffici postali, uffici di polizia, bar e locali di ricreazione e perfino uno yacht club per i membri dell’amministrazione del canale e per i loro familiari.
Deve il suo nome a Vasco Núñez de Balboa, esploratore e conquistatore spagnolo, che, il 25 settembre dell’anno 1513, attraversato l’istmo centro-americano, vide per la prima volta le acque di un grande oceano sino ad allora sconosciuto. Il nuovo mare, che venne chiamato “Mare del Sud”, era l’attuale Oceano Pacifico.
Balboa capì subito che Cristoforo Colombo non sarebbe mai potuto arrivare a toccare le coste dell’Asia, perché il continente americano si frapponeva fra l’Atlantico e il nuovo oceano.

Semplice ufficiale dell’esercito spagnolo, non poteva allora sapere di trovarsi di fronte alla più grande distesa d’acqua del pianeta: l’Oceano Pacifico.

Nel 1904 in suo onore Panama chiamò la sua moneta Balboa rimpiazzando il pèso colombiano in seguito all’indipendenza del paese. Il valore del Balboa è sempre stato legato a quello del dollaro USA, con il quale ha un cambio 1 : 1.

CURIOSITÀ
Il Balboa panamense circola solamente come moneta e NON in banconote!
Nel Paese infatti vengono comunemente utilizzate le banconote statunitensi.
Nel 1941 furono stampate delle banconote in Balboa (valori da 1, 5, 10 e 20) ma vennero ritirate 7 giorni dopo e furono soprannominate “Il dollaro dei sette giorni”. Le uniche banconote in Balboa furono ritirate e (quasi) tutte distrutte: adesso le poche rimaste raggiungono quotazioni elevatissime sul mercato numismatico.

Cieli sereni
PG




Lo stretto di Magellano

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11 aprile 2024 – Il Vespucci ha lasciato Punta Arenas per navigare nel secondo tratto dello Stretto di Magellano e dirigere verso il Pacifico: destinazione Valparaiso (Cile).

LO STRETTO DI MAGELLANO

A Magellano ci vollero circa 37 giorni, (dal 21 ottobre al 28 novembre del 1520) tra imprevisti, soste e difficoltà, per raggiungere il Mar del Sud, poi detto, proprio da lui stesso, “Pacifico”.

Nella “Relazione del Primo Viaggio Attorno al Mondo” di Antonio Pigafetta, compare la prima rappresentazione dello stretto (vedi figura): la mappa deve essere vista capovolta, dato che è disegnata con il Sud in alto, come la maggior parte della cartografia di quel tempo.

Magellano e la sua “Armata delle Molucche”, ridotta a tre sole navi dopo la perdita della Santiago e la diserzione della Sant’Antonio, riuscirono a vincere una tra le sfide più difficili nella navigazione. Le raffiche di vento continue (a proposito, il termine “raffica” compare per la prima volta proprio nella relazione di Pigafetta), le forti correnti e un dedalo di canali ( angosture ), avrebbero scoraggiato chiunque, ma la tenacia di Magellano portò al traguardo tanto atteso e finalmente, come riporta Pigafetta, …. “il capitano generale lacrimò per allegrezza”.

Cieli sereni
PG




(1×5)+(1×2)+(2×3)=JJ

Chi di voi ha un ottimo orecchio e sa spiegarci l’equazione del titolo? Buon ascolto!

tip: tutte queste clip hanno qualcosa in comune…forse il denomin-“autore”? 😛




20 febbraio 1935 – Caroline Mikkelsen, la prima donna in Antartide!

ACCADDE OGGI.. 89 ANNI FA !
20 febbraio 1935

L’esploratrice danese-norvegese Caroline Mikkelsen (1906-1998), il 20 febbraio 1935, diviene la prima donna a mettere piede in Antartide.

Caroline Mikkelsen, nata in Danimarca, sposò il capitano norvegese Klarius Mikkelsen.
Nell’inverno 1934-1935, accompagnò il marito in una spedizione per cercare terre antartiche che avrebbero potuto essere annesse alla Norvegia.
Il 20 febbraio la spedizione approdò sulla piattaforma continentale antartica, Caroline lasciò la nave e partecipò all’innalzamento della bandiera norvegese su un tumulo commemorativo.
È una questione ancora controversa se questo sbarco avvenne sulla terraferma o su un’isola: inizialmente si pensò che fosse atterrata sulle colline Vestfold, non lontano dall’attuale stazione Davis ma nel 2002, dei ricercatori australiani accertarono che la squadra sbarcò sulle Isole Tryne, a circa cinque chilometri dalla terraferma, dove ancora oggi è possibile vedere il cumulo di pietra commemorativo.

Caroline Mikkelsen morì nel 1998 e in Antartide il monte Caroline Mikkelsen ha preso da lei il nome.

Cieli sereni
PG




Uomo con barba, e fotocamera

Dice che ha la barba, cammina e fotografa. Sulle prime due affermazioni non possiamo mettere la mano sul fuoco (..nel frattempo sarà andato dal barbiere? Prenderà talvolta anche il tram?), ma ci basta (e avanza…) la terza, per aprire una finestra qui…a voi!

Matteo Pioltelli – Fotografo di strada – Smartphone Photography




Giovedì 12 ottobre 2023 – Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo

Oggi, in Italia, si è celebrata la Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo.
In Spagna è conosciuta come Fiesta Nacional de España o Día de la Hispanidad mentre in Sudamerica ha varie denominazioni tra cui Día del Descubrimiento de América, Día del Encuentro de Dos Mundos, Día de la Raza, Día de las Américas, Día de la Resistencia Indígena, Negra y Popular e Día del Respeto a la Diversidad Cultural.

Nella foto il probabile punto di sbarco di Cristoforo Colombo nell’ Isola di Guanahaní (Bahamas).

Cieli sereni
PG




Rodrigo de Triana, 12 ottobre 1492

Alle 2 di notte circa, del 12 ottobre 1492, una lingua di terra illuminata dalla luna si profila all’orizzonte. Sulla coffa di una piccola imbarcazione, un uomo sgrana gli occhi e si mette ad urlare “terra! terra!”.
L’uomo è Rodrigo de Triana, la nave è la Pinta, e la terra avvistata è un’isoletta che verrà battezzata San Salvador, ovvero il primo lembo di terra del Nuovo Continente raggiunto per la prima volta “ufficialmente” da Cristoforo Colombo con la sua piccola flotta di navi.

Rodrigo de Triana, imbarcato sulle navi di Colombo all’età di 23 anni, fu l’uomo che per primo avvistò le Americhe.
Si legge che, essendo di religione islamica, per poter partecipare alla missione a bordo della Pinta, dovette convertirsi al Cristianesimo.

CURIOSITÀ
Rodrigo non ricevette mai la ricompensa promessa da Colombo a chi avesse avvistato per primo terra ossia una rendita di 10.000 maravedis annui: Colombo si disse infatti convinto di aver lui intravisto in lontananza, la sera prima, una luce «como una candelilla que se levava y se adelantaba».

Nella sua città natale, LEPE, in Andalusia, Rodrigo de Triana è rappresentato nella parte inferiore dello stemma della città, immortalato nel momento della scoperta (figura).

[Bitta scripsit A. D. MMXXII]

Cieli sereni
PG




Domenica 6 agosto 2023 – I Capoverdiani sono i più belli del Mondo?

Dalla ‘nave più bella del mondo’ in porto a Capo Verde

I PIÙ BELLI DEL MONDO

La prestigiosa rivista PLOS Genetics ha pubblicato i risultati di una ricerca scientifica relativa alla popolazione capoverdiana e alle sue caratteristiche somatiche. Lo studio è stato condotto su un campione di 700 individui e su un milione di marcatori molecolari: le conclusioni sono state che la popolazione di Capo Verde presenta caratteristiche uniche dato il livello di mescolanza assolutamente straordinario tra Europei e Africani.
Si riscontra l’intera gamma possibile di pigmentazione della pelle e anche del colore degli occhi ed in generale anche i tratti somatici appaiono la migliore sintesi tra caratteristiche europee e africane.
Molti ritengono, forse a ragione, che la bellezza capoverdiana non abbia pari nel mondo; qualcuno replicherebbe “de gustibus” ma considerata tale straordinaria varietà è il caso di affermare che ce n’è, praticamente,… per tutti i gusti.
(da quotidiano punto net)

Cieli sereni
PG




La leadership è una questione di scelta.


di Giovanna Marrai_

La leadership è un’abilità complessa che richiede una varietà di competenze. È l’abilità di guidare e motivare gli altri verso un obiettivo comune. I leader sono in grado di ispirare gli altri, prendere decisioni difficili e creare un ambiente positivo in cui le persone possono lavorare al meglio.

Esistono molti stili di leadership diversi. Alcuni leader sono più autoritari, mentre altri sono più democratici. Non esiste un unico stile di leadership migliore, poiché il migliore stile dipenderà dalla situazione specifica.

Ecco alcuni dei tratti più importanti di un buon leader:

  • Visione: i leader hanno una visione chiara del futuro e sono in grado di comunicarla agli altri.
  • Motivazione: i leader sono in grado di motivare gli altri a raggiungere gli obiettivi comuni.
  • Decisione: i leader sono in grado di prendere decisioni difficili anche quando non sono popolari.
  • Comunicazione: i leader sono in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace con gli altri.
  • Costruttore di relazioni: i leader sono in grado di costruire relazioni forti con gli altri.
  • Flessibile: i leader sono in grado di adattarsi a situazioni in continua evoluzione.

Se vuoi diventare un leader, è importante sviluppare queste competenze. Ci sono molti modi per farlo, ad esempio attraverso la formazione, la pratica e l’esperienza.

Ecco alcuni suggerimenti per diventare un leader:

  • Sviluppa una forte visione: cosa vuoi ottenere? Cosa vuoi cambiare? Una volta che hai una forte visione, sarai in grado di motivarti e motivare gli altri a raggiungerla.
  • Sii un modello per gli altri: i leader sono un esempio per gli altri. Assicurati di comportarti in modo coerente con i tuoi valori e le tue convinzioni.
  • Sii un ascoltatore attivo: i leader sono in grado di ascoltare gli altri e comprendere i loro punti di vista. Questo è importante per costruire relazioni e creare consenso.
  • Sii inclusivo: i leader sono in grado di coinvolgere tutti, indipendentemente da background o esperienze. Questo è importante per creare un ambiente positivo in cui tutti si sentano apprezzati e valorizzati.
  • Sii coraggioso: i leader sono in grado di prendere decisioni difficili anche quando non sono popolari. Questo è importante per raggiungere gli obiettivi comuni.

La leadership è una sfida, ma è anche un’opportunità. I leader hanno la possibilità di cambiare il mondo e di avere un impatto positivo sulla vita degli altri. Se hai la passione per la leadership, non esitare a sviluppare le tue competenze e diventare un leader.


  • Giovanna Marrai  è una consulente di leadership che lavora con aziende di tutte le dimensioni per sviluppare e migliorare le loro capacità di leadership. È un’esperta di diversi stili di leadership, e aiuta i suoi clienti a trovare lo stile che funziona meglio per loro.