IL GIORNO “NON VISSUTO”

In questi giorni, l’equipaggio di Nave Vespucci vivrà un’altra singolare esperienza che capita solamente a chi compie la circumnavigazione del globo.
Si tratta dell’attraversamento della “LINEA DI CAMBIO DATA”: una linea immaginaria, ma legalmente e universalmente riconosciuta, che coincide con l’anti-meridiano di Greenwich.
Questa convenzione impone, a chi attraversa questa linea, l’ “aggiustamento” di 1 giorno del calendario.
In prossimità del meridiano di 180° di longitudine, infatti, si passa al giorno SUCCESSIVO nel caso, come quello del Vespucci, la “linea” venga attraversata da Est verso Ovest (da Levante a Ponente).
Nel caso contrario, navigando da Ovest verso Est, si ritorna invece al giorno PRECEDENTE.

PERCHÈ SI FA ?
Se non fosse effettuato questo cambio di data, e si continuasse semplicemente a spostare gli orologi “togliendo” sistematicamente, come fatto fino ad oggi, 1 ora per ogni fuso orario attraversato, la nave, ritornando in Italia alla fine del giro del mondo, si ritroverebbe con gli orologi di bordo fasati SÌ con l’ora del porto di arrivo MA con il calendario di bordo indicante un giorno in meno: per esempio 5 giugno anzichè il 6 giugno 2025!
(Questo giorno mancante non è altro che l’accumulo delle 24 ore “tolte”, di volta in volta, nei vari cambi di fuso effettuati durante il periplo).

Detto ciò, per tornare a questo giorno e questa occasione, come verrà effettuato il cambio di data?

Supponiamo che sia oggi il giorno del passaggio: il comandante annoterà ufficialmente sul Giornale di Chiesuola: …”Alle ore 1200Y del giorno 7 agosto si passa alle ore 1200M del giorno 8 agosto”.

CURIOSITÀ
Perchè si sceglie, per il cambio data, l’ora di mezzogiorno e non la mezzanotte?
Così facendo si “cancellano” due mezze giornate di due giorni contigui (7 e 8) anzichè l’intero giorno 7 agosto nel caso il cambio fosse effettuato alle 23:59:59 del 6 per passare direttamente alle 00:00:00 dell’ 8 agosto.

È poi… come si sentirebbe quel marinaio di bordo che proprio oggi 7 agosto compie gli anni a bordo?
Con il cambio di data a mezzanotte…. non riuscirebbe affatto a festeggiare il proprio compleanno! (Vedi vignetta) ☺️

Bitta pinxit XXVIII X MMXX

Cieli sereni
PG




Hawaii – Tokio: come un chicco di riso in due campi da calcio!

Giovedì 1 agosto 2024✍ – Nave Vespucci è al terzo giorno della sua più lunga traversata oceanica per giungere in Giappone.

IL “CHICCO DI RISO”

Per renderci conto della vastità di questo tratto di mare che separa le Hawaii da Tokyo (3500 miglia = 6480 km) possiamo immaginare che, se la nostra nave (100 metri di lunghezza) fosse un CHICCO DI RISO ( 3 millimetri), si ritroverebbe a percorrere una distanza pari a circa 64800 volte la sua lunghezza: in proporzione equivarrebbe a coprire la lunghezza di 2 campi di calcio (194m)!
Il Vespucci sta tenendo una velocità media di 6 nodi (~11 km/h). Secondo questo bizzarro confronto, il nostro ‘chicco di riso’ si sta muovendo da un bordo all’altro dei due campi allineati ad una velocità di 33 centimetri all’ora (circa 8 metri al giorno).

Cieli sereni
PG




Storia e virtù dello stile a rana




Il Pacifico

Lunedì 29 luglio 2024✍ – Nave Vespucci lascia oggi il porto di Honolulu, settima sosta nel Pacifico dopo il passaggio da Capo Horn.
Inizia la traversata più lunga di tutto il giro del mondo.
27 giorni per coprire le 3560 miglia (6480 Km) fino a Tokyo.

IL PACIFICO

L’area del globo coperta dall’ Oceano Pacifico (179.680.000 km²) supera quella occupata dalle terre emerse di tutti i continenti messi assieme!

La superficie dell’Oceano Pacifico é il doppio di quella dell’Atlantico e il volume delle acque é superiore per più di due volte.

Nella precedente tratta Nave Vespucci ha impiegato 15 giorni per attraversare quasi la metà del Pacifico da Los Angeles e Honolulu.

CURIOSITÀ
Tra questi due porti si svolge ogni 2 anni, dal 1906, una regata velica su un percorso di 2.225 miglia (4121 km)!
Si tratta della “TRANSPAC”, la gara famosa per le elevate velocità di navigazione che si ottengono grazie agli alisei in poppa.
Il record di tempo di traversata è di 4 giorni 6 ore 32 minuti stabilito nel 2017 dal maxi trimarano americano MIGHTY MERLOE’.

Cieli sereni
PG




Le Isole Hawaii, Lord Sandwich e Leonardo da Vinci

Domenica 28 luglio 2024✍ – Ultimo giorno di sosta di Nave Vespucci alle Isole Hawaii 🌸

PERCHÈ LE HAWAII FURONO CHIAMATE ISOLE “SANDWICH” ?

Quando James Cook scoprì le Isole Hawaii le battezzò Isole Sandwich in onore del suo armatore John Montagu, IV conte di Sandwich: un abile esploratore, esperto navigatore e fine cartografo.

Forse non tutti sanno che Lord Sandwich è considerato l’inventore del tramezzino (in inglese ‘sandwich’)
La leggenda narra che nel 1765 in un pub di Londra, il conte di Sandwich stesse partecipando a una partita di carte da più di 24 ore. Essendo molto affamato ma non volendosi allontanare dal tavolo, (tale era l’attaccamento al gioco), ordinò che gli fosse portato un pezzo di carne tra due fette di pane, così da potersi sfamare mentre continuava a giocare e lasciando così una traccia indelebile nella storia del panino.

CURIOSITÀ
Alcuni credono che il primo ad aver avuto l’idea del sandwich sia stato, invece, Leonardo da Vinci.
Il genio toscano, nelle insolite vesti di chef del “Signor Lodovico” il Moro, creò anche strumenti e ricette di cucina. Nel “Codice Romanoff”, infatti, oltre a bozzetti su armi e macchine di ogni tipo, compare proprio una sua frase: “Pensavo di prendere una fetta di pane e metterla fra due pezzi di carne: ma come posso chiamare questo piatto?”

Un antesignano del tramezzino (anche se con i ruoli della carne e del pane invertiti…) a cui però non riuscì a dare un nome!

Cieli sereni 🥪
PG




La misteriosa scomparsa del piroscafo WARATAH

Sabato 27 luglio 2024✍ – Nave Vespucci in porto a Honolulu (Hawaii)

ACCADDE OGGI…
…IL 27 LUGLIO 1909

La S.S. Waratah era un piroscafo inglese della Blue Anchor Line che collegava l’Europa all’Australia.
La nave, lunga circa 150 metri, quasi 10 mila tonnellate di stazza, aveva cento cabine di prima classe, grandi saloni allestiti con lusso anglosassone, ed era nata per trasportare gli emigranti inglesi tra la Madre Patria e l’Australia.
Il 26 luglio 1909, la nave salpò da Durban (Sudafrica) diretta a Città del Capo.
A bordo erano presenti 212 persone, tra equipaggio e passeggeri, oltre a merci di vario tipo.
Il giorno seguente, il 27 luglio, scompare da qualche parte al largo della costa orientale del Sudafrica. Della nave non verrà trovata la benchè minima traccia, nemmeno un corpo, un salvagente. Cosa accadde? Dove finì la nave?
Ancora oggi, dopo 115 anni, il caso del Waratah, definito il “Titanic australiano”, rimane uno dei misteri più sconcertanti del mare.

L’ipotesi più accreditata é che sia affondato sotto il colpo di un’onda gigante, considerato anche i problemi di stabilità della nave già manifestati in precedenza.

Ma si è parlato anche di bolle di metano, di gorghi marini, di un’esplosione a bordo. La ricostruzione più suggestiva vuole che sia andato alla deriva verso l’Antartide.

CURIOSITÀ
A Durban un passeggero aveva deciso di sbarcare interrompendo volontariamente il proprio viaggio. Si trattava di Claude Sawyer, un ingegnere che nelle notti precedenti era stato tormentato da un incubo agghiacciante: gli era apparso in sogno un guerriero medievale dalla cotta sporca di sangue che emergeva dal mare e chiamava il nome della nave mentre questa si inabissava.

Un’altra curiosità.
Clive Cussler, il celebre scrittore americano, nel suo libro, “Naufragio” si é ispirato a questa storia immaginando che il Waratha sia andato addirittura ad arenarsi nel letto di un fiume del Madagascar, ‘inghiottito’ da sedimenti e vegetazione e liberato dopo più d’un secolo da un’alluvione che lo avrebbe trasformato in un relitto fantasma alla deriva.
Cussler è rimasto talmente affascinato da questa storia che, oltre a scrivere un libro, ha finanziato l’esplorazione marina nella zona del possibile naufragio
con un mini-sommergibile oceanografico. Purtroppo le ricerche non hanno avuto esito positivo e il mistero del “Titanic australiano” rimane.

Cieli sereni
PG




Aloha!

Venerdì 26 Luglio 2024✍- Aloha Vespucci, alle Hawaii !

ALOHA

Nella lingua hawaiana, la parola Aloha viene usata comunemente come il nostro “ciao”: per lo più è pronunciata da sola, ma a volte con parole aggiunte, che indicano il periodo del giorno, l’intensità del sentimento o altre condizioni.

In realtà questa parola racchiude in sé un significato molto più profondo: indica le molteplici sfaccettature di ciò che chiamiamo, a volte “superficialmente”, Amore.

In hawaiano “Aloha” è Amore Puro e Incondizionato quale prerogativa dell’energia primordiale ed è il 5° dei sette principi Huna della filosofia hawaiana: “amare è essere felici con qualcuno o qualcosa” oppure “amare è essere felici assieme”.
Questa affermazione è forse la migliore e la più semplice definizione di Amore che sia mai stata data: quando siamo felici con qualcuno o qualcosa, siamo in presenza dell’Amore.
L’Amore è la gioia del sentirsi connessi, è compassione (nel senso di stessa passione = cum patior), stesso sentimento.
(Da Il giardino dei libri )

Aloha e cieli sereni!
PG




Il naufragio dell'”Andrea Doria”

Venerdì 26 Luglio 2024✍ – ACCADDE OGGI…
…68 ANNI FA

L’ ANDREA DORIA
Era la notte tra il 25 e il 26 luglio del 1956, nelle acque a largo di Nantucket Island (Massachusetts – USA) colava a picco l’ Andrea Doria, la più grande, la più veloce ….e la più bella nave passeggeri della flotta italiana. Cosa dette origine al naufragio fu la collisione con la nave svedese Stockholm che nel mezzo di un fitto banco di nebbia effettuò una manovra sconsiderata.
Seguì una serie di azioni ed eroismi da parte dell’equipaggio che permisero di limitare enormemente il bilancio delle vittime, al tal punto che l’operazione di salvataggio fu giudicata esemplare.

Non fu chiara, invece, l’analisi delle possibili cause del sinistro, poiché prima che fosse emessa la sentenza dal tribunale di New York, i legali delle due compagnie – l’ Italia di Navigazione e la Svenska American Linien – si accordarono privatamente sulla vertenza. L’accordo, basato sulle convenienze economiche delle assicurazioni in gioco, sancì che la responsabilità dell’accaduto fosse (doveva essere..) ‘attribuita’ alla nave italiana.🫣
Sul “caso Andrea Doria” i funzionari e gli addetti stampa della società armatrice svedese si dimostrarono poi più bravi e scaltri dei loro colleghi italiani. Un esempio tra tutti: al comandante dello Stockholm, venne subito assegnato un prestigioso incarico di comando su una nuova nave ammiraglia. Sulla stessa nave venne imbarcato, e con un avanzamento di grado, anche il giovane terzo ufficiale che quella notte aveva compiuto la tragica manovra.
Il comandante dell’Andrea Doria, capitano superiore di lungo corso Piero Calamai, invece, fu sbarcato e non avrebbe mai più ripreso il mare.
Quando morì, il 7 aprile 1972, le sue ultime parole furono “I passeggeri sono salvi?”.

( Bitta scripsit XXVI VII MMXXII )

Cieli sereni
PG




Archimede, Pitagora e il π

22 luglio 2024✍️

Nave Vespucci è al 15° giorno di navigazione da Los Angeles a Honolulu

Il 22 luglio – GIORNATA DELL’ APPROSSIMAZIONE DEL “P GRECO”

Il π (ovvero pi greco) è una costante matematica che nella geometria piana definisce il rapporto tra la lunghezza di un cerchio (C) ed il suo diametro (D).
Questo numero è conosciuto anche come “Costante di Archimede”.

Il π si festeggia il 22 LUGLIO, perchè 22/7 è la frazione (nota già ai tempi di Archimede) il cui risultato approssima il valore di π.
[Al π è dedicato anche il 14 MARZO poichè, nella scrittura anglosassone delle date, si antepone il mese (3 = marzo) al giorno (14) e 3,14 è l’approssimazione più comune del π].

Proprio a causa della sua natura trascendente non esistono espressioni matematiche finite che lo rappresentino. Di conseguenza, i calcoli numerici vengono approssimati. In molti casi il valore di 3,14 è sufficiente, ma molti ingegneri spesso usano 3,1416, le prime cinque cifre significatIve, oppure 3,14159, le prime sei cifre. Archimede elaborò un metodo con cui è possibile ottenere approssimazioni idonee del π, e lo usò per dimostrare che il suo valore è compreso tra 223/71 e 22/7.

CURIOSITÀ
Il simbolo π venne introdotto nel 1706 dal matematico inglese William Jones, anche se lo stesso simbolo era usato fin dai tempi di Eulero per indicare la circonferenza. Infatti π è la prima lettera della parola greca περίμετρος (perimetros), che vuol dire “misura attorno”. Il simbolo entrò poi nell’uso comune in onore di Pitagora (l’iniziale in lingua greca è proprio π).

Il calcolo dei decimali (le cifre dopo la virgola) di questo numero è un problema che accomuna i matematici dell’antichità con i contemporanei progettisti di supercomputer i quali ad oggi sono arrivati a calcolarne 31mila miliardi: il primato spetta a Emma Haruka Iwao, impiegata giapponese di Google, che nel 2019 ha migliorato il precedente primato mondiale di 9mila miliardi di cifre.

Cieli sereni
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La Luna piena del Cervo

Domenica 21 luglio 2024 – ✍️ la navigazione di Nave Vespucci continua verso Honolulu sotto la spinta degli Alisei

100 GIORNI NEL PACIFICO !

Oggi è il 100° giorno di navigazione in Oceano Pacifico per Nave Vespucci. Tanti infatti sono i giorni trascorsi da quando vi è rientrata, il 12 aprile scorso, dopo il passaggio di Capo Horn.

LA LUNA PIENA DEL CERVO

La luna piena di luglio che si verificherà oggi, tecnicamente alle 12:17 ora italiana, è chiamata la LUNA DEL CERVO. Questo perchè luglio è il mese in cui spuntano sulla fronte dei cervi le nuove corna, ricoperte ancora di peluria.
La vedremo sorgere alle 21:20 circa e potremo ammirarla meglio dopo le 22, perché più alta sull’orizzonte, anche se percorrerà in cielo un arco più basso rispetto agli altri periodi dell’anno.

Altri appellativi sono LUNA DEI TUONI (‘Thunder Moon’), per i frequenti temporali di questo periodo oppure LUNA DEL FIENO, per i raccolti che si svolgono in questo mese.
È infine conosciuta come la LUNA DEL MOSTO, perché alla sua ombra si raccolgono piante per preparare rimedi naturali per molte malattie.

Tra le tribù dei nativi americani questa luna piena prende svariati nomi: i Cree la chiamano Luna Muta, i Tlingit si riferiscono ad essa come Luna del Salmone, per gli Anishinaabe è la Luna delle Bacche, mentre tra gli Algonchini e gli Ojibw é detta Luna dei Lamponi.

Cieli sereni
PG