20 febbraio 1935 – Caroline Mikkelsen, la prima donna in Antartide!

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20 febbraio 1935

L’esploratrice danese-norvegese Caroline Mikkelsen (1906-1998), il 20 febbraio 1935, diviene la prima donna a mettere piede in Antartide.

Caroline Mikkelsen, nata in Danimarca, sposò il capitano norvegese Klarius Mikkelsen.
Nell’inverno 1934-1935, accompagnò il marito in una spedizione per cercare terre antartiche che avrebbero potuto essere annesse alla Norvegia.
Il 20 febbraio la spedizione approdò sulla piattaforma continentale antartica, Caroline lasciò la nave e partecipò all’innalzamento della bandiera norvegese su un tumulo commemorativo.
È una questione ancora controversa se questo sbarco avvenne sulla terraferma o su un’isola: inizialmente si pensò che fosse atterrata sulle colline Vestfold, non lontano dall’attuale stazione Davis ma nel 2002, dei ricercatori australiani accertarono che la squadra sbarcò sulle Isole Tryne, a circa cinque chilometri dalla terraferma, dove ancora oggi è possibile vedere il cumulo di pietra commemorativo.

Caroline Mikkelsen morì nel 1998 e in Antartide il monte Caroline Mikkelsen ha preso da lei il nome.

Cieli sereni
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Il nodo d’anguilla, detto anche “paletto”…

IL NODO D’ANGUILLA 🪱

Il NODO D’ANGUILLA, conosciuto anche come Gassa a Serraglio o Nodo a Legno è un nodo scorsoio. Se si tira la cima corrente, la stessa scorre e stringe il palo o l’oggetto attorno a cui è stato realizzato. Per questo è anche chiamato Nodo Paletto: è molto semplice e immediato nella sua esecuzione e altrettanto facile da sciogliere anche dopo aver subito tensioni e serve per ormeggiarsi velocemente (ma provvisoriamente!) ad una bitta o ad un anello.

Cieli sereni
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18 febbraio 1965: Indipendenza del Gambia

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… 18 febbraio 1965

Il GAMBIA ottiene l’indipendenza dal Regno Unito.
Il Paese è il più piccolo Stato dell’Africa continentale (la sua estensione è di poco superiore al Trentino-Alto Adige) ed è bagnato, ad ovest dall’oceano Atlantico dove sfocia il fiume omonimo che lo attraversa interamente: il Gambia.

Verso la metà del XV secolo i navigatori portoghesi raggiunsero questa zona dal mare stabilendovi una base per il commercio internazionale.
Il primo di questi fu il navigatore veneziano Alvise Da Mosto (Cadamosto o Ca’ Da Mosto, in portoghese Luís o Luiz Cadamosto) (1430c. – 1483); Esplorò il fiume Gambia addentrandosi nella regione per quasi 100 km “per veder e intender alguna cosa nuova”
Tentò anche nell’anno successivo, nel 1456, insieme ad Antoniotto Usodimare ma dovettero desistere data la forte ostilità da parte degli indigeni.

CURIOSITÀ
I nomi Da Mosto e Usodimare furono portati, negli anni 30, da due navi della Marina Militare Italiana.

Cieli sereni
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9 febbraio – Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca. 🇬🇷

Il 9 febbraio è la Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca. 🇬🇷

Ogni anno il 9 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della lingua e della Cultura Greca istituita nel 2017 per evidenziare il ruolo fondamentale della lingua e della cultura greca nello sviluppo e nel consolidamento della cultura europea e mondiale.
La data scelta, il 9 febbraio, commemora la morte del poeta romantico Dionysios Solomos avvenuta nel 1859.
È considerato il maggiore dei poeti in lingua greca moderna, fu sostenitore dell’indipendenza ed è l’autore dell’attuale inno nazionale greco.

καθαροί ουρανοί
(cieli sereni)
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Sami, Sámit, Lapponi…

Il 6 febbraio è la Giornata Nazionale dei Sami

CHI SONO I SAMI ?

I Sami (o Sámit), spesso chiamati lapponi, sono una popolazione indigena stanziatasi in un’area che si estende dalla Norvegia centrale fino alle regioni più settentrionali della Finlandia e della Svezia, detta appunto Lapponia. I Sami hanno la loro storia, lingua, cultura, modi di vivere e identità. Dagli antichi documenti risulta che gli antenati dei sami vennero chiamati “lapponi” dalla parola lappone: in Finlandia significa una persona che pratica l’allevamento di renne, la pesca e la caccia.
Un tempo i Sami erano principalmente nomadi, abitavano in capanne coniche trasportabili chiamate kota, o in tende chiamate lavvu. Il nomadismo finì negli anni cinquanta.

LA BANDIERA
La larghezza delle strisce è proporzionale alla popolazione nei quattro stati tra cui i Sami sono divisi: rosso per la Svezia (circa 20000), verde per la Finlandia (7000), giallo per la Russia (5000) e blu per la Norvegia che ospita la maggior parte della popolazione Sami (40000).
L’anello centrale rappresenta il tamburo rituale magico della tradizione Sami e simbolo di spiritualità. La parte in rosso del cerchio rappresenta il sole, la parte blu del cerchio la luna.
I colori della bandiera vengono ripresi anche nell’abito tradizionale sami, il Gákti (come scritto secondo la dizione della lingua sami settentrionale, Kolt in svedese)

Lihkku beivviin!

Cieli sereni
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S.Agata: patrona di Malta, San Marino e Catania..

Il 5 febbraio si festeggia SANT’AGATA

Sant’Agata è patrona della città di Catania, della Repubblica di San Marino🇸🇲 e di Malta🇲🇹.

A lei sono devoti i fonditori di campane, le donne affette da patologie al seno, le balie, le nutrici, gli infermieri; è inoltre invocata contro incendi, eruzioni e disastri ambientali.

CURIOSITÀ
In Argentina, dove si trova in questi giorni Nave Vespucci, S. Agata è considerata protettrice dei Vigili del fuoco come da noi lo è S. Barbara.

Cieli Sereni
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Oggi 3 febbraio…S. BIAGIO

Il 3 febbraio si festeggia SAN BIAGIO, il santo ricordato come protettore della gola.
Il miracolo più noto del santo fu il salvataggio di un ragazzo che stava per essere soffocato da una spina di pesce.
Così, nella tradizione cristiana, le candele benedette il 2 febbraio (Candelora) vengono utilizzate il giorno successivo (San Biagio) per la benedizione della gola.

CURIOSITÀ

“San Biagio e gli uragani”

Il santo è considerato anche protettore contro gli uragani.
Questo è sempre legato alla agiografia: nell’VIII secolo, mentre venivano portate le sue reliquie a Roma, una tempesta sorprese la nave con il prezioso carico vicino alle coste dell’Italia Meridionale e si fermò a Maratea, in Provincia di Potenza.
I marateoti portarono questi resti sacri nella loro basilica, la quale li custodisce ancora oggi.

[Nella foto il Cristo Redentore di Maratea sul Monte S. Biagio].

Cieli sereni
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LA CANDELORA

Oggi, 2 Febbraio, si è celebrata la CANDELORA, festa cattolica della Presentazione al Tempio di Gesù.
Sono state benedette e distribuite le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù che venne portato al Tempio di Gerusalemme, 40 giorni dopo la nascita, come previsto dalla legge giudaica per i primogeniti maschi.

LA CANDELORA A ROMA
A Roma ogni anno, secondo un’usanza consolidata da decenni, si svolge la Candelora dei Fiumaroli grazie all’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto, il più antico sodalizio mariano ancora attivo a Roma.
Si tratta di un’antichissima tradizione che risale al XV secolo e che ogni anno si rinnova.
La Canderola dei Fumaroli, che riguardava i barcaroli sul Tevere, oggi abbraccia tutte le persone che, a diverso titolo, lavorano ancora sul fiume o hanno a che fare con il Tevere: forze dell’ordine, della regione, associazioni sportive, federazioni, aziende e tutti coloro che amano il fiume Tevere.
La mattina del 2 febbraio (ultimamente nella domenica più prossima a questa data) tutti si presentavano sulle proprie imbarcazioni per la benedizione solenne e la consegna dei ceri.
Gli equipaggi potevano accenderli – come segno di devozione alla Madonna e come richiesta d’aiuto – solo in caso di pericolo, malattia, temporali e tempeste.

CURIOSITÀ
Il giorno della Candelora viene preso in considerazione dalla tradizione popolare per predire l’andamento della seconda parte della stagione fredda.

Un proverbio TOSCANO recita:
Candelora, se nevica o se plora dell’inverno sèmo fora
Ma se è sole o solicello, siamo ancora a mezzo inverno.

L’analogo proverbio VENETO, invece, dice:
Candelora, se la vien con sol e bora
de l’inverno semo fora
Se la vien con piova e vento
de l’inverno semo drento.

Quindi una Candelora di bel tempo preannuncia per i TOSCANI un inverno a venire ancora rigido mentre per i VENETI, già l’inizio della buona stagione.
Quale sarà il giusto pronostico?
Quello veneto o quello toscano? Vedremo!

Cieli sereni
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Testa di…Gatto!

LA TESTA DI GATTO 🐱

Con il termine TESTA DI GATTO (o GRU DI CAPONE) ci si riferisce alle robuste travi di legno che anticamente erano situate sulle due fiancate della prua di una nave. Veniva utilizzata per sostenere l’ancora quando veniva calata o sollevata per riportarla nel suo alloggiamento una volta sospesa al di fuori della nave. Lo scopo era quello di fornire una trave abbastanza pesante per sostenere il peso dell’ancora e, allo stesso tempo, di tenere l’ancora lontana dalle murate di legno della nave per evitare danni.

Perchè questo nome?
In passato l’estremità sporgente di questa trave era scolpita per assomigliare al volto di un gatto (o di un leone), da qui il nome inglese cathead.

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Il Coccinello

IL COCCINELLO 🐞

È un piccolo pezzo di legno duro a forma cilindrica legato per il suo centro all’estremità di un cavo: passandolo, come in una bottoniera, dentro un occhio all’estremità di un altro cavo o nella bugna di una vela, serve per fissarli (incappellarli) insieme con una manovra facile e veloce.

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