I pinguini di Magellano e la Penisola di Valdes

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26 marzo 2024 – Nave Vespucci è in navigazione nell’Oceano Atlantico lungo le coste della Patagonia argentina all’altezza della Penisola di Valdes.

LA PENISOLA DI VALDES

È una riserva naturale nominata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. La costa è abitata da particolari mammiferi come il leone marino sudamericano, l’elefante marino e la foca sudamericana.
Negli specchi d’acqua protetti, situati fra la penisola e la terraferma della Patagonia, può essere inoltre avvistata la balena bianca. Queste balene migrano in questo luogo, fra maggio e dicembre, per l’accoppiamento e il parto, poiché le acque nei golfi sono più calme e più calde mentre in mare aperto è visibile anche l’orca.
Nella penisola è presente anche una grande varietà di uccelli: almeno 181 specie, 66 delle quali migratorie. Tra questi i Pinguini di Magellano osservabili a perdita d’occhio nella Riserva Naturale di Punta Tombo e a San Lorenzo dove se ne contano circa un milione di esemplari.
Proprio in questo periodo, tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, terminata la muta annuale del piumaggio, la colonia sta abbandonando la terraferma per ritornare in oceano, dirigendosi probabilmente verso nord, lungo le coste del Brasile e dell’Uruguay.

Il Pinguino di Magellano è una delle 18 specie di pinguino esistenti ed è così chiamato perchè fu avvistato e descritto per la prima volta proprio su quelle coste da Antonio Pigafetta al seguito della spedizione di Magellano.

Cieli sereni
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Argentina!

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27 marzo 2024 – Nave Vespucci in navigazione tra Buenos Aires e Punta Arenas (Cile).

Quanto è grande l’ Argentina?

Le mappe tradizionali hanno un difetto piuttosto noto: sono proiezioni del globo terrestre, e non sempre rappresentano le reali dimensioni dei Paesi: l’Argentina è tra i più ‘penalizzati’.

La Terra, che è quasi sferica, è difficilmente rappresentabile in due dimensioni e i cartografi devono applicare una proiezione delle distanze e delle grandezze. La tecnica più diffusa è la proiezione di Gerardo Mercatore, italianizzazione di Gerhard Kremer, cartografo belga del XVI secolo.
Ma in queste proiezioni resta il problema delle dimensioni dei Paesi. Un ‘difetto’ necessario per mantenere gli angoli utili all’orientamento e alla navigazione, ma fuorviante quando vogliamo capire e confrontare le reali dimensioni dei territori prossimi ai poli del pianeta.

CURIOSITÀ

La superficie dell’ Argentina è 2780000 km² contro i 300000 km² circa dell’Italia, quindi più di 9 volte più grande (figura).
L’ attuale trasferimento di Nave Vespucci da Buenos Aires a Punta Arenas lungo la costa della Patagonia, è paragonabile (circa 1000 miglia) alla distanza da percorrere per navigare da Genova a Venezia.

Cieli sereni
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IL PAMPERO

Il PAMPERO è un vento forte e freddo di origine polare, che spira in Sud America, da Sud SudOvest specialmente nel periodo autunno-inverno.

I primi a provarne gli effetti furono i colonizzatori spagnoli che si trovavano nella zona del Río de la Plata; essi ne percepivano la provenienza dalle zone più interne e meridionali, le pampas (praterie), e dunque lo battezzarono pampero.

Gli effetti meteorologici del pampero sono costituiti da raffiche intense, bruschi cali di temperatura, cielo coperto e alta umidità nell’aria.

Generalmente il “Pampero” si innesca quando un promontorio anticiclonico (un’ Alta pressione) si forma sul Pacifico meridionale, davanti alle coste del Cile centro-meridionale e, quasi contemporaneamente, si determina una profonda area depressionaria (una Bassa pressione) sull’Atlantico meridionale, all’altezza delle isole Falkland che spinge aria fredda verso Nord (Figura).
Le due opposte figure bariche sopra citate, che agiscono come due ‘rotori’ di aria, determinano quindi i forti venti del Pampero.

Cieli sereni
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Sabato 23 marzo 2024 – giornata mondiale della Meteorologia


Nave Vespucci sta navigando verso Sud a largo delle coste argentine

Oggi, come ogni 23 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Meteorologia.

Quando si parla di clima e di tempo (ovviamente quello meteorologico) si è indotti a pensare solamente a ciò che accade sopra le nostre teste, nell’aria dell’atmosfera, tralasciando l’oceano che, tuttavia, ha un ruolo fondamentale in tutti i processi.

I mari e gli oceani infatti, coprendo circa il 70% della superficie terrestre, sono i principali motori del tempo e del clima sulla Terra nonchè dell’economia globale: sull’acqua si muove oltre il 90% del commercio mondiale e il 40% dell’ umanità vive entro i 100 km dalla costa.

Ecco di seguito alcuni esempi per capire lo stretto legame tra il mare e l’atmosfera e come le loro interazioni determinano il tempo e le stagioni.

1) I mari assorbono la maggior parte dell’energia solare che giunge sulla Terra. Poiché l’Equatore riceve molta più energia solare rispetto ai poli, si creano delle enormi correnti oceaniche orizzontali e verticali che, come degli enormi nastri trasportatori, ridistribuiscono questo calore in tutto il pianeta, a volte anche per migliaia di chilometri, prima di rilasciarlo nell’atmosfera.

2) I mari si riscaldano e si raffreddano più lentamente dell’atmosfera, quindi il clima costiero tende ad essere più moderato di quello continentale, con minori temperature estreme di caldo e di freddo.

3) L’evaporazione dal mare, specialmente nella fascia tropicale, crea la maggior parte delle nuvole e delle piogge, influenzando la distribuzione delle zone umide e secche sulla terra.

4) Gli oceani “catturano” un enorme quantità di energia che viene rilasciata con potenti tempeste ed eventi tra i più estremi e distruttivi al mondo come i cicloni tropicali.

5) L’oceano assorbe il 90% del calore extra intrappolato sulla Terra dalle emissioni di carbonio dell’umanità (l’atmosfera solo il 2,3%).

Questo calore in eccesso contribuisce all’innalzamento del livello del mare a causa della sua espansione termica, allo scioglimento del ghiaccio marino, allo sbiancamento dei coralli, alla nascita di aree anossiche (senza ossigeno) e di altri ambienti inospitali per la vita marina.

Per questo i ricercatori “osservano” l’oceano e i suoi cambiamenti con misurazioni di temperatura (atmosferica e superficie del mare), pressione atmosferica, vento, onde, precipitazioni e altre variabili che sono gli input dei più moderni modelli di previsione.

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Buona Primavera!

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Nave Vespucci in porto a Buenos Aires 🇦🇷

20 marzo 2024 – OGGI È PRIMAVERA !

Oggi, mercoledì 20 marzo, precisamente questa mattina, quando in Italia gli orologi segnavano le 04:07, si è verificato l’ Equinozio di Primavera.
Meglio sarebbe dire “di Marzo” dato che per l’emisfero meridionale, dove si trova anche il Vespucci, questo giorno coincide, invece, con l’inizio dell’Autunno.
Nel giorno di oggi i raggi del Sole colpiscono perpendicolarmente (a 90°) l’asse terrestre e di conseguenza il nostro astro a mezzodì si trova “a picco” sull’ Equatore. La durata del dì è all’incirca uguale a quella della notte su tutta la Terra. La parola “equinozio” (da equi-nox) sta ad indicare, appunto, l’equivalenza (teorica) tra le 12 ore di luce e le 12 ore di buio che si hanno su tutta la Terra.

Perchè il 20 e NON il 21 marzo?

Nell’immaginario (dai ricordi scolastici) la primavera inizia il 21 marzo ma, da un po’ di tempo (dal 2007), non è più così. Scherzi del calendario gregoriano in uso che tenta di conciliare la durata esatta del giorno (moto di rotazione della Terra su se stessa) con quella dell’anno (moto di rivoluzione intorno al Sole).
Ci dovremo rassegnare perchè tornerà ad essere il 21 marzo tra 78 anni, nel 2102 !!

CURIOSITÀ
Alla stessa ora scoccherà il nuovo anno ( Nowruz ) per il calendario Persiano secondo il quale oggi, in Iran e in molti paesi del Medio Oriente, è il primo giorno del 1403 !!!

Auguri!
سال نو مبارک
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17 marzo: si festeggia in Italia la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.

(Legge 23 novembre 2012, n. 222)

Il 17 marzo 1861 fu proclamata, a Torino, l’Unità d’Italia; atto che sancì, ad opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Stato unitario italiano formatosi con le annessioni di gran parte degli Stati preunitari. Il Risorgimento continuò con l’incorporazione del Veneto nel 1866 e si ritiene tradizionalmente concluso il 20 settembre 1870 con la presa di Roma e la sua proclamazione a capitale d’Italia del 3 febbraio 1871. Rimasero fuori dal Regno d’Italia le “terre irredente” di Trento e Trieste, che furono incorporate solo al termine della prima guerra mondiale.

🇮🇹
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…e proprio oggi 17 marzo 2024 ✍️Nave Vespucci, dopo 72 anni, ritorna nel porto di Buenos Aires 🇦🇷, (segue documentario Istituto Luce del 1952, con la visita a bordo di Juan Domingo Perón )




14 marzo 2024 – Il Vespucci a Montevideo

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Nave Vespucci è giunta nel porto di MONTEVIDEO in Uruguay 🇺🇾

LA BANDIERA DELL’ URUGUAY

La bandiera, adottata nel 1828, è composta da 9 strisce orizzontali, 5 bianche e 4 blu. Nel cantone superiore vicino all’asta è presente un quadrato bianco recante il Sol de Mayo (sole di maggio), a 16 raggi (8 dritti ed 8 ondulati).

Il “sole di maggio” è il simbolo dell’indipendenza argentina mentre i tratti della bandiera si ispirano a quelli degli Stati Uniti richiamando le 9 Province Unite del Rio della Plata in cui all’epoca era diviso il paese.

CURIOSITÀ
Originariamente le strisce erano 19 e il sole aveva 32 raggi. Poi il numero fu ridotto a nove, perché le originarie 19 erano troppo fitte e risultavano poco distinguibili a distanza. Anche il disegno del sole nel cantone fu modificato nel 1930, quando assunse l’aspetto attuale.
🇺🇾

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Martedì 12 marzo 2024 – Le “Bambole” del Vespucci

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Oggi è il 130° ed ultimo giorno di sosta per lavori di Nave Vespucci nei cantieri di La Plata. 🇦🇷
Tutto è pronto per la partenza di domani per Montevideo (Uruguay). 🇺🇾

A bordo sono state lucidate anche le… “BAMBOLE” !

COSA SONO LE ‘BAMBOLE’? 🤔

Nel gergo ci si riferisce a quelle attrezzature fisse situate in coperta e usate per deviare il tiro di un cavo in una determinata direzione; sono formate da un rullo con asse verticale montato su una robusta colonna saldata sul ponte (foto).

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11 marzo 2011: Lo tsunami in Giappone

L’ 11 marzo del 2011 in Giappone si verificó una violenta scossa di terremoto, il più grande sisma registrato in quel Paese in epoca moderna. L’ epicentro fu individuato in mare a 100 km dalla costa.
La violenta scossa causò danni ingenti a diverse centrali nucleari, in primis quella di Fukushima.
Si generò una grossissima onda che, dopo appena dieci minuti si abbattè violentemente sulle coste giapponesi con onde alte fino a 10 metri !!
Il triste bilancio fu di 10000 morti e altrettanti dispersi, oltre a circa 700mila sfollati.

COS’ È UNO TSUNAMI ?

Un anomalo moto ondoso del mare che si genera da un terremoto sottomarino o prossimo alla costa è chiamato maremoto. Si usa questo termine, in maniera impropria, anche quando si generano grandi onde generate da altri eventi come, per esempio, una frana o un’eruzione vulcanica sottomarina o una caduta di una grossa meteorite.

Recentemente è entrato nell’ uso comune il termine giapponese TSUNAMI (津波 = “onda del porto”) come sinonimo di ‘onda di maremoto’.

Lo spostamento d’acqua prodotto da un terremoto si propaga progressivamente in superficie creando in mare aperto lunghissime onde superficiali, anche di qualche centinaio di chilometri quindi molto superiori alle comuni onde marine che osserviamo e che hanno lunghezze di pochi metri fino al massimo di 150m per quelle di tempesta.
Alle lunghezze d’onda di centinaia di chilometri corrispondono però altezze quasi impercettibili (centimetri) anche per una nave che le ‘cavalca’.
La velocità di propagazione di un’ onda di maremoto in pieno oceano è elevatissima (500 – 1000 km/h!).

In prossimità delle coste (bassi fondali), per attrito con il fondo, le onde rallentano fino a circa 90 km/h e lunghezze d’onda di qualche chilometro. Per un principio di conservazione dell’energia, aumenta l’altezza, a volte addirittura di molte decine di metri, quando raggiungono la linea di costa.
(Bitta scripsit XI III MMXXI)

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9 marzo 1454 – nasce Amerigo Vespucci

ACCADDE OGGI…
…il 9 marzo 1454

Il 9 marzo 1454 nasce a Firenze Amerigo Vespucci, navigatore, esploratore consapevole della scoperta dell’America.
“Arrivai alla terra degli Antipodi, e riconobbi di essere al cospetto della quarta parte della Terra.
Scoprii il continente abitato da una moltitudine di popoli e animali, più della nostra Europa, dell’Asia o della stessa Africa.”

Amerigo Vespucci, proveniente da un’antica famiglia nobiliare di Firenze originaria di Peretola, ripercorse le terre scoperte da Colombo nei primi anni del ‘500. Nei suoi primi due viaggi fu al servizio dei Re Cattolici di Spagna, negli ultimi due del Portogallo.
Fu il primo a intuire, durante i suoi viaggi nel Nuovo Mondo, di trovarsi in presenza non di una parte dell’Asia, come aveva ritenuto Cristoforo Colombo, ma di un vero e proprio continente.

CURIOSITÀ

Perchè l’America si chiama… America?

Nel 1507 il cartografo tedesco Martin Waldseemüller, nella sua Carta Universalis Cosmographia,
per indicare il territorio del nuovo continente, stampò per primo il nome “America” in onore di Amerigo Vespucci (Americus Vespucius).

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