LA CANDELORA

Oggi, 2 Febbraio, si è celebrata la CANDELORA, festa cattolica della Presentazione al Tempio di Gesù.
Sono state benedette e distribuite le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù che venne portato al Tempio di Gerusalemme, 40 giorni dopo la nascita, come previsto dalla legge giudaica per i primogeniti maschi.

LA CANDELORA A ROMA
A Roma ogni anno, secondo un’usanza consolidata da decenni, si svolge la Candelora dei Fiumaroli grazie all’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto, il più antico sodalizio mariano ancora attivo a Roma.
Si tratta di un’antichissima tradizione che risale al XV secolo e che ogni anno si rinnova.
La Canderola dei Fumaroli, che riguardava i barcaroli sul Tevere, oggi abbraccia tutte le persone che, a diverso titolo, lavorano ancora sul fiume o hanno a che fare con il Tevere: forze dell’ordine, della regione, associazioni sportive, federazioni, aziende e tutti coloro che amano il fiume Tevere.
La mattina del 2 febbraio (ultimamente nella domenica più prossima a questa data) tutti si presentavano sulle proprie imbarcazioni per la benedizione solenne e la consegna dei ceri.
Gli equipaggi potevano accenderli – come segno di devozione alla Madonna e come richiesta d’aiuto – solo in caso di pericolo, malattia, temporali e tempeste.

CURIOSITÀ
Il giorno della Candelora viene preso in considerazione dalla tradizione popolare per predire l’andamento della seconda parte della stagione fredda.

Un proverbio TOSCANO recita:
Candelora, se nevica o se plora dell’inverno sèmo fora
Ma se è sole o solicello, siamo ancora a mezzo inverno.

L’analogo proverbio VENETO, invece, dice:
Candelora, se la vien con sol e bora
de l’inverno semo fora
Se la vien con piova e vento
de l’inverno semo drento.

Quindi una Candelora di bel tempo preannuncia per i TOSCANI un inverno a venire ancora rigido mentre per i VENETI, già l’inizio della buona stagione.
Quale sarà il giusto pronostico?
Quello veneto o quello toscano? Vedremo!

Cieli sereni
PG




Il Mar Rosso

Giovedì 23 gennaio 2025✍

572° giorno
Nave Vespucci sta navigando nel Mar Rosso

PERCHÈ SI CHIAMA “MAR ROSSO” ?

La spiegazione più diffusa del perché viene chiamato Mar Rosso deriva da un fenomeno di biologia marina. Nelle acque di questo mare cresce un’alga cianobatterica chiamata Trichodesmium Erythraeum, o “segatura di mare”, che sotto certe condizioni climatiche assume un colore rosso tendente al marrone e forma, sulla superficie dell’acqua, delle macchie molte estese. Ciò è causato dall’alta concentrazione di caroteni e clorofilla.

Questo fenomeno non si verifica solamente nel Mar Rosso, ma anche in altri luoghi, come alcune zone dell’Australia. L’alga prolifera negli strati superficiali a temperature comprese tra i 20°C e i 34°C, motivo per cui si trova in prossimità delle zone tropicali.
Per il rilascio di sostanze tossiche, però, questa specie causa la morte di altri organismi marini e provoca danni anche all’uomo con contaminazioni sia dirette che indirette.

Un’altra teoria
Esiste un’altra teoria sul nome di questo mare ma di carattere esclusivamente etimologica.
Nel Libro dell’Esodo dell’Antico Testamento si legge che proprio nel Mar Rosso Dio aprì le acque per favorire la fuga del popolo ebraico dall’Egitto, guidato da Mosè. Per definire questo fenomeno i testi antichi usavano l’espressione “yam suph” che gli inglesi hanno tradotto come “sea of reeds”, ovvero “mare di canne”: sembra che, per un errore di traduzione, quindi etimologico, “reed” sia diventato “red” (rosso) e da qui si sarebbe diffuso il nome “Mar Rosso”.

CURIOSITÀ
Questo mare appare comunque dipinto con il colore rosso nel famoso Planisfero di Cantino, (o Mappa del mondo di Cantino), un mappamondo portoghese del XVI secolo che mostra le conoscenze geografiche di quel tempo (vedi immagine)

Cieli sereni
PG




Pianeti in parata!

Martedì 21 gennaio 2025✍

570° giorno del Tour Mondiale
Nave Vespucci sta navigando verso Gedda (Arabia Saudita) 🇸🇦

Questa sera 6 pianeti — Marte, Giove, Urano, Nettuno, Venere e Saturno — saranno allineati nel cielo subito dopo il tramonto. Quattro di questi (Marte, Giove, Venere e Saturno) saranno visibili ad occhio nudo mentre sarà necessario un telescopio o un potente binocolo per vedere Nettuno e Urano.

ALLINEAMENTO o PARATA
L’ allineamento planetario è il termine astronomico usato per descrivere l’evento in cui diversi pianeti, nello stesso momento, si raggruppano in maniera ravvicinata su un lato del Sole.
In senso più ampio e colloquiale la situazione è anche chiamata “parata planetaria”, un termine usato quando un buon numero di pianeti sono presenti nel cielo di notte.

COME OSSERVARE I PIANETI?

Per essere sicuri di guardare i pianeti e non le stelle (non è così ovvio come sembra!) bisogna ricordare che i pianeti, a differenza delle stelle, non brillano.
Dovrebbe essere facile individuare Venere verso nord-ovest perché è l’oggetto più luminoso nel cielo.
L’allineamento non è limitato al giorno di oggi ma potrà essere osservato anche nei prossimi giorni.

CURIOSITÀ
Un’ altra parata avrà luogo il prossimo 28 febbraio, alla sera subito dopo il tramonto.
Sarà eccezionale! Si allineeranno nel cielo ben 7 pianeti: Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte.

Cieli sereni
PG




Il Golfo di Aden

Lunedì 20 gennaio 2025✍

569° giorno del Tour Mondiale
Nave Vespucci sta navigando nel Golfo di Aden verso Gedda (Arabia Saudita) 🇸🇦

IL GOLFO DI ADEN

Il Golfo di Aden è profondo 900 km e copre un’area di circa 400000 km² (quasi una volta e mezzo l’Italia) con un fondale medio di 1800 metri. I movimenti delle acque sono influenzati dai venti che qui soffiano stagionalmente in direzioni opposte secondo l’influenza del monsone indiano.
L’ inversione stagionale dei venti è anche responsabile dello scambio di acque con il Mar Rosso attraverso lo stretto di Bab-El-Mandeb tra lo Yemen e Gibuti (in evidenza).
In l’estate, con venti da sud-ovest, si instaura un fenomeno di “upwelling” (risalita di acque più profonde) lungo la costa settentrionale mentre in inverno, con i venti da nord-est, lo stesso accade lungo la costa meridionale.

CURIOSITÀ
Dal Golfo di Aden passa circa l’ 11% del petrolio mondiale diretto a Suez.
Lo stretto di Bab al-Mandab, passaggio obbligato tra il Mar Rosso e l’Oceano Indiano, è una zona di mare larga appena 16 miglia ma è tra le più strategiche e calde del mondo. Un’ importante arteria di collegamento con l’Europa il cui controllo significa conquistare una grossa influenza a livello economico e politico.

Cieli sereni
PG




Marte in opposizione!

Giovedì 16 gennaio 2025✍

565° giorno del Tour Mondiale
Nave Vespucci sta navigando verso Gedda (Arabia Saudita) 🇸🇦

MARTE IN OPPOSIZIONE !

La scorsa notte Marte ha raggiunto l’ ‘OPPOSIZIONE’ con il Sole, e sta brillando intensamente nel cielo notturno.
Ciò è dovuto al fatto che Marte e il Sole si trovano nella direzione opposta, quasi allineati, rispetto alla Terra.
S T M
🌞———🌎—-🔴

Questi i dati:
Distanza dalla Terra 0,64 UA
Magnitudine m -1,4
Dimens. angolare 14,5″

Come individuare Marte nel cielo ?
Grazie a questa configurazione, il pianeta sorge dall’orizzonte nord-orientale al tramonto e raggiunge il punto più alto del cielo a sud intorno alla mezzanotte.
È visibile come un punto rosso brillante nella costellazione dei Gemelli, allineato con le due “stelle gemelle” Castore e Polluce.

Ogni quanto accade?
La periodicità delle opposizioni (periodo sinodico) può variare fra 764 e 810 giorni.
La prossima opposizione di Marte avverrà il 19 febbraio 2027 ma sarà meno spettacolare di questa: il pianeta rosso sarà più lontano dalla Terra (0,68 UA), quindi apparirà un po’ più debole (magnitudine -1.2) e più piccolo (dimensione angolare 13.8″).

CURIOSITÀ
Si definisce una GRANDE OPPOSIZIONE quando un pianeta si trova in prossimità del perielio (punto più vicino al Sole) e, contemporaneamente, la Terra si trova all’afelio (punto più lontano dal Sole) della sua orbita.
Date le caratteristiche delle orbite terrestre e marziana, una “grande opposizione” ricorre circa ogni 15-17 anni.
La prossima “grande opposizione” avverrà il 15 settembre 2035 (0,38 UA, m -2,8, angolo 24,6″) che quasi uguaglierà quella ‘storica’ del 31 luglio 2018 (0,38 UA, m -3,0, angolo 24,3″).

NOTA:
L’ UA (Unità Astronomica), rappresenta la distanza media Terra-Sole, equivalente a circa 150 milioni di Km.

Cieli sereni
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Le Isole Hallaniyat, il Khareef e le Megattere “pigre” dell’Oman

Mercoledì 15 gennaio 2025✍️

564° giorno
Nave Vespucci sta navigando a Sud della Penisola Arabica diretta a Gedda (Arabia Saudita) 🇸🇦

LE ISOLE HALLANIYAT
Le Isole Hallaniyat si trovano al largo della costa sud-orientale dell’Oman. Queste isole sono un paradiso per i sub data la grande quantità di fondali ricchi di coralli, relitti e ….balene!
Tra gennaio e marzo si possono incontrare le megattere, e durante gli altri mesi le più svariate popolazioni di animali pelagici.

IL ‘KHAREEF’ E LE MEGATTERE DELL’ OMAN
Le isole sono situate sul limite estremo della piattaforma continentale dell’Oman, tanto che il lato rivolto verso il Mar Arabico ha solo una stretta striscia di piattaforma (profondità dell’acqua inferiori a 100 metri) larga appena 2 km. Oltre la piattaforma la profondità ‘precipita’ rapidamente a oltre 3.000 metri a meno di 7 miglia dalla linea di costa.
Quando monta il monsone di sud-ovest, noto localmente come Khareef (da metà maggio a metà settembre) quest’ultimo provoca lo spostamento delle acque superficiali più calde e la risalita di quelle più fredde e ricche di nutrienti.
Con ciò l’isola beneficia di un’esplosione di crescita biologica di alghe e pesci. Questa situazione unica è il motivo per cui l’Oman è l’habitat scelto da una specie di megattere, uniche al mondo, che risiedono tutto l’anno perché non devono migrare per trovare cibo.

Queste megattere si sono evolute in isolamento rispetto alle altre megattere del mondo: unica popolazione a non migrare, sono rimaste isolate da almeno 60 mila anni, sviluppando così un proprio linguaggio.

CURIOSITÀ
Il linguaggio delle megattere che vivono nella zona è diverso da quello di tutte le altre.
I canti delle megattere del Pacifico e dell’Atlantico sono caratterizzati da una sequenza di suoni con all’interno delle vere e proprie frasi, mentre quelli delle megattere del mare arabico consistono in sequenze di singole note.
Secondo gli studiosi il motivo della semplicità del linguaggio delle megattere “arabe” rispetto alle altre è dovuto proprio all’isolamento geografico, accentuato dalla stanzialità della popolazione e dal ridotto numero di esemplari, il che le rende una specie in via di estinzione.

Cieli sereni🐋
PG




La Cometa C/2024 G3 ATLAS

Martedì 14 gennaio 2025✍️

Nave Vespucci, nel 563° giorno del suo Tour Mondiale, sta navigando nel Mare Arabico.

In questi giorni di metà gennaio la cometa denominata C/2024 G3 ATLAS, scoperta il 5 aprile 2024, sarà nel punto più vicino al Sole e, da oggi fino al 18 gennaio, potrebbe diventare visibile a occhio nudo brillando con una magnitudine di -4 (luminosa come Venere) o addirittura -7 (visibile di giorno).
È bene ricordare che la magnitudine si basa su una scala inversa (più è basso il valore, anche negativo, maggiore è la luminosità dell’oggetto) e che + 6 è il limite di osservabilità per l’occhio umano.

L’ osservazione potrebbe risultare difficoltosa per il fatto che la cometa si trova estremamente vicino al Sole e sarà visibile solamente per una manciata di minuti dopo il tramonto. La giornata migliore potrebbe essere oggi, Martedì 14 gennaio, verso sud-ovest e quindi in Italia saranno favorite le coste tirreniche che avranno orizzonte marino ‘sgombro’ in quella direzione.

Cieli sereni
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La luna piena del lupo

Lunedì 13 gennaio 2025✍

Nave Vespucci, nel 562° giorno del suo Tour Mondiale, sta navigando nel Mare Arabico.

LA LUNA PIENA DEL LUPO

La Luna Piena del Lupo si verificherà questa motte alle 23:27 ora italiana. Si tratta del primo Plenilunio dell’anno.
Il nostro satellite naturale sarà osservabile con lo sfondo della costellazione dei Gemelli (Castore e Polluce).
Anche se la Luna Piena, tecnicamente, dura solo un istante — quando è direttamente opposta al Sole rispetto alla Terra — essa ci è sembrata già completamente illuminata la notte scorsa e lo sarà anche la prossima.

È definita LUNA DEL LUPO dai nativi americani che in questa stagione sentivano i lupi affamati ululare con maggiore frequenza vicino ai loro accampamenti.

CURIOSITÀ
Esiste ancora oggi la credenza secondo cui il lupo in inverno …”canta alla Luna”!
La realtà è molto meno poetica. Infatti, il lupo solleva la testa per cercare di far giungere il proprio ululato il più lontano possibile e coordinare la caccia e non per celebrare la luminosità della Luna, come invece si ascolta nella canzone di Pocahontas nell’omonimo film della Disney.

LUNE PIENE DEL 2025
Nel 2025 ne vedremo 12 tra cui 3 Superlune, 3 Microlune e 2 eclissi che ci mostreranno la Luna di Sangue.

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Massima elongazione di Venere!

*Sabato 11 gennaio 2025*✍️_Nave Vespucci, al *560° giorno* del suo Tour Mondiale, è in porto a Mascate (Oman)_ 🇴🇲

*MASSIMA ELONGAZIONE DI VENERE*COS’È L’ELONGAZIONE

Venere, è un pianeta che percorre un’orbita più vicina al Sole rispetto alla Terra.

Per questo è detto, insieme a Mercurio, un pianeta _interno_.

Nello scorrere del tempo, tra tutte le possibili posizioni relative tra Terra e Venere, ce ne sono due particolari ovvero quando Terra-Venere-Sole sono i vertici di un triangolo rettangolo che ha l’angolo di 90° su Venere (vedi figura).

Dal nostro punto di vista sono i migliori momenti dell’anno in cui possiamo osservare Venere senza il ‘Sabato 11 gennaio 2025✍️

Nave Vespucci, al 560° giorno del suo Tour Mondiale, è in porto a Mascate (Oman) 🇴🇲

MASSIMA ELONGAZIONE DI VENERE

COS’È L’ELONGAZIONE
Venere, è un pianeta che percorre un’orbita più vicina al Sole rispetto alla Terra. Per questo è detto, insieme a Mercurio, un pianeta interno.
Nello scorrere del tempo, tra tutte le possibili posizioni relative tra Terra e Venere, ce ne sono due particolari ovvero quando Terra-Venere-Sole sono i vertici di un triangolo rettangolo che ha l’angolo di 90° su Venere (vedi figura).
Dal nostro punto di vista sono i migliori momenti dell’anno in cui possiamo osservare Venere senza il ‘fastidio’ del Sole troppo vicino (come angolo di visuale).
In questi giorni Venere è alla sua massima distanza (angolare) apparente a est dal Sole: vediamo i due corpi celesti separati di circa 47° che è la “massima elongazione” ovvero il massimo angolo nel quale possiamo vedere il pianeta e il Sole.

OSSERVAZIONE
Essendo una “elongazione est” siamo in grado di vedere il pianeta nel tardo pomeriggio, dopo che il Sole è tramontato.
Nel caso fosse stata una “elongazione ovest”, Venere sarebbe stato visibile prima dell’alba.

CURIOSITÀ
Nei giorni intorno alla massima elongazione (Ovest o Est) Venere raggiunge il suo massimo splendore: è un compromesso tra la percentuale di disco illuminata (50% = dicotomia) e la distanza dalla Terra (ancora non molto grande).

Cieli sereni
PG’ del Sole troppo vicino (come angolo di visuale). In questi giorni Venere è alla sua massima distanza (angolare) apparente *a est dal Sole*: vediamo i due corpi celesti separati di circa 47° che è la “massima elongazione” ovvero il massimo angolo nel quale possiamo vedere il pianeta e il Sole.

OSSERVAZIONE

Essendo una “elongazione est” siamo in grado di vedere il pianeta nel tardo pomeriggio, dopo che il Sole è tramontato.Nel caso fosse stata una “elongazione ovest”, Venere sarebbe stato visibile prima dell’alba.

CURIOSITÀNei giorni intorno alla massima elongazione (Ovest o Est) Venere raggiunge il suo massimo splendore: è un compromesso tra la percentuale di disco illuminata (50% = _dicotomia_) e la distanza dalla Terra (ancora non molto grande).

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L’Esmeralda di Vasco de Gama e l’astrolabio

*Venerdì 10 gennaio 2025*✍️_Nave Vespucci, nel *559° giorno* del suo Tour Mondiale, è in porto a Mascate (Oman)_ 🇴🇲

A circa 20 miglia a largo dalla costa sud-orientale del Paese si trova un piccolo arcipelago noto in passato come _Khuriya Muriya_: è un gruppo di 5 isole completamente disabitate, fatta eccezione per l’isola maggiore Al-Hallaniyah (circa 100 abitanti) che adesso da il nome _Juzor Al Hallaniyat_ all’intero arcipelago.

Queste isole, tuttora poco conosciute, furono teatro delle campagne navali spagnole e portoghesi del XV secolo

*L’ ESMERALDA*

Quel tratto di mare fu anche il luogo del naufragio dell’Esmeralda, una delle navi della flotta di Vasco de Gama.La nave colò a picco durante una tempesta nel 1503 trascinando con se l’intero equipaggio.Il relitto fu localizzato, quasi 500 anni dopo, nel 1998, a meno di 10 metri di profondità al largo della costa nord est dell’isola di Al Hallamyah. Nel 2014 fu riportato in superficie, insieme ad altri 3.000 reperti, un disco di bronzo di 2 millimetri di spessore e 17,5 centimetri di diametro: oggi si ritiene possa essere *il più antico degli astrolabi marini* probabilmente fabbricato tra il 1496 e il 1501. L’astrolabio era uno strumento usato dai naviganti per determinare l’altezza del Sole sopra l’orizzonte a mezzogiorno e avere così un’idea della propria posizione.

Cieli sereni

PG