L’Augelletto, o l’Uccellina

27 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando a vela in Oceano Atlantico verso LA PLATA (Argentina)

L’ AUGELLETTO

L’ AUGELLETTO (o UCCELLINA) è il più alto dei fiocchi che puo’ issare il Vespucci ed ha una superficie di circa 100 m².
A bordo, i fiocchi (vele sempre pronte all’uso) sono cinque, dall’alto: augelletto, controfiocco, fiocco, gran fiocco e trinchettina (foto).

I fiocchi, come i 4 stralli, sono vele “latine” (di forma triangolare) ed insieme alla randa sono disposti sull’asse longitudinale della nave.

CURIOSITÀ
Si potrebbe erroneamente pensare che le vele “latine” debbano l’origine del loro nome al popolo dei Latini ma non è così: per la loro forma erano chiamate vele “alla trina” (cioè a triangolo) per distinguerle dalle vele cosiddette “alla quadra”, di forma rettangolare o trapezoidale.
(Bitta scripsit XX VIII MMXX)

Cieli sereni
PG




La Luna piena del Cacciatore

Questa notte – 28 ottobre 2023 – la Luna raggiungerà la sua pienezza alle 22:24 ora italiana.
L’orologio di bordo di Nave Vespucci, in navigazione nell’ Atlantico, segnerà, invece, le 17:24. La Luna Piena, per la posizione della nave, sarà ancora sotto l’orizzonte e sorgerà alle 18 circa

LA LUNA PIENA DEL CACCIATORE

Il nome di questo plenilunio di ottobre si riferisce alla tradizione dei nativi americani, che chiamavano così la Luna Piena che donava loro molto più tempo per cacciare le prede in vista della stagione invernale.
Ma questo plenilunio non è conosciuto solo come quello del Cacciatore. Poiché si verifica subito prima del Samhain – il festival gaelico di metà autunno (l’odierno Halloween) – il plenilunio viene anche identificato con il nome di ‘Luna di Sangue’ o Blood Moon.

In concomitanza con la Luna Piena, tra le 20 e le 00.26 (sempre ora italiana), si verificherà una eclissi parziale di Luna e il nostro satellite apparirà oscurato al 6%.
Non è un caso che l’eclissi lunare parziale avvenga in concomitanza con la Luna del Cacciatore, poiché la prima condizione affichè il fenomeno si verifichi è il plenilunio. Tuttavia non tutte le lune piene generano un’eclissi lunare, perché il percorso orbitale della Luna attorno alla Terra ha un’inclinazione di 5 gradi rispetto al piano dell’orbita del nostro pianeta attorno al Sole.
Per potersi verificare un’eclissi di Luna è anche necessario che il nostro satellite in fase di piena si trovi in prossimità dei punti in cui le orbite della Terra e della Luna si intersecano. Quei punti sono chiamati nodi lunari.

OSSERVAZIONE DELL’ ECLISSI

L’eclissi sarà anche visibile in Asia, Australia, Africa, Nord America, Oceano Pacifico, Indiano, Artide e Antartide: una piccola parte della faccia illuminata della Luna sarà adombrata dalla Terra, come se qualcuno “avesse morso” il nostro satellite.

Cieli sereni
PG




I “Carioca” di Rio de Janeiro

Mercoledì 25 ottobre 2023

Nave Vespucci in porto a Rio de Janeiro

PERCHÈ SI CHIAMA RIO DE JANEIRO?

Nell’area in cui sorge Rio de Janeiro, il 1 gennaio 1502 giunsero i primi esploratori portoghesi nel corso di una spedizione, guidata da Gaspar de Lemos, alla quale partecipava anche Amerigo Vespucci.
Gli europei pensarono, inizialmente, che la baia di Guanabara fosse la foce di un fiume, cosìcchè la chiamarono “Rio de Janeiro” (ossia “fiume di gennaio” in portoghese).

CURIOSITÀ
Gli abitanti di Rio de Janeiro, (e non tutti i brasiliani !) sono chiamati “Carioca”.
Da cosa viene questo termine?

I coloni costruirono un edificio in pietra in corrispondenza della foce di un fiume che scendeva dal Corcovado fino alla baia di Guanabara sulla spiaggia di Flamengo.
Così gli Indios di etnia Tupi che abitavano la baia, iniziarono a chiamare i nuovi arrivati carioca (da kara’ iwa = uomo bianco e oka = casa), da cui carioca, casa dei bianchi.

Cieli sereni
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Venere…sei proprio tu?

Nave Vespucci in porto a Rio de Janeiro 🇧🇷

SI VEDE VENERE !

L’orbita di Venere si trova tra quella della Terra e il Sole e il bagliore di quest’ultimo oscura il pianeta per la maggior parte dell’anno.
Tuttavia, Venere diventa visibile dalla Terra in determinati periodi e precisamente quando il pianeta raggiunge la sua massima elongazione o, in altre parole, la massima separazione dal Sole, quando visto dalla Terra.
Le ‘elongazioni’ maggiori di Venere avvengono all’incirca ogni 9 mesi e possono essere orientali o occidentali. Durante la massima elongazione occidentale, Venere brilla nel cielo prima dell’alba, da qui il nome di stella del mattino o Lucifero, dal latino «portatore di luce».
Viceversa, in elongazione orientale, Venere è chiamato stella della sera o Vespero, ed appare nel cielo dopo il tramonto.

Oggi, 24 ottobre, Venere è alla massima elongazione occidentale: circa 46° dal Sole (Figura).
Su Nave Vespucci è il momento perfetto per osservare Venere salire sopra l’orizzonte orientale a Rio de Janeiro nelle 3 ore precedenti l’alba, ovvero fino a quando la luce del Sole nascente non lo nasconderà alla vista.

CURIOSITÀ
A parte il Sole, la Luna e qualche volta Giove, Venere è l’unico corpo celeste visibile a occhio nudo anche di giorno, ma a condizione di una sufficiente elongazione dal Sole
e di …
… cieli sereni !
PG




Le Orionidi

23 ottobre 2023 – Nave Vespucci è a Rio de Janeiro, ormeggiato al molo Mauà Porto Maravilha

In queste notti, all’equipaggio di Nave Vespucci, potrebbe capitare, scrutando il cielo, di ammirare le “ORIONIDI”, uno sciame di meteore che appare periodicamente fra il 2 ottobre e il 7 novembre, con il massimo dell’attività intorno al 20-23 di ottobre;

Perché si chiamano ORIONIDI?

Le ORIONIDI devono il proprio nome alla zona del cielo dal quale sembrano provenire (chiamata ‘radiante’) e occupata dalla costellazione di Orione.
Le migliori condizioni (nubi e inquinamento luminoso permettendo) si avranno dopo mezzanotte, quando Orione sorgerà sull’orizzonte di Levante (Est) e la Luna sarà oramai tramontata (vedi Figura).

L’ origine delle ORIONIDI

Si tratta dei detriti della Cometa di Halley che entrano nell’atmosfera terrestre incendiandosi. La famosa cometa di Halley, è una delle più brillanti comete osservabili e ‘passa’ in prossimità del nostro pianeta ogni 75/76 anni.
I meno giovani ricorderanno il suo ultimo passaggio nel 1986 mentre il prossimo “appuntamento” è previsto per il 2061.

Continua…

Cieli sereni
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Domenica 22 ottobre 2023 – Il Vespucci a Rio de Janeiro

🇧🇷

ACCADDE OGGI

Era il 1952 e la nave era al comando del Capitano di Vascello Emilio Olivieri.
In quella campagna (partenza 25 giugno ritorno 10 novembre) dopo una sosta a Gibilterra e a Capo Verde, il Vespucci giunse a RIO DE JANEIRO il 13 agosto (foto) dopo la traversata atlantica che era durata ben 28 giorni (!)
In Sudamerica, la comunita’ italiana riservò all’equipaggio un’ accoglienza straordinaria!

CURIOSITÀ
A bordo erano imbarcati gli allievi dell’Accademia Navale del corso “AUSTRALI” (1951-1955).
Quel nome si deve proprio al fatto che la crociera si svolse prevalentemente nell’America meridionale (emisfero australe).
Il passaggio dell’Equatore fu celebrato, come da tradizione, con una festa a bordo, dai membri dell’equipaggio mascherati, chi da pirata, chi da hawaiano.

Cieli sereni
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La corrente del Brasile

20 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando in Atlantico verso Rio de Janeiro spinto dalla Corrente del Brasile

La Corrente del Brasile è una corrente marina calda dell’Oceano Atlantico meridionale, formata da una diramazione della corrente Sud-Equatoriale, che lambisce le coste del Brasile da capo San Rocco fino a circa 40° di latitudine Sud. Lì piega verso Est, attraversa l’Oceano come Corrente Atlantica meridionale e si dirige verso le coste africane.

È una corrente calda e molto salata: la temperatura varia fra 19° e 27°C, la salinità è di 35-37 parti per mille e fa sentire i suoi effetti fino a 100-200 metri di profondità. La velocità può arrivare a 1 m/sec (~ 2 nodi!).

Cieli sereni
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Brazil!

18 ottobre 2023 – Navigazione di Nave Vespucci verso Rio de Janeiro

Siamo qui 📌

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Il Comandante Todaro e il salvataggio dei naufraghi del Kabalo

ACCADDE OGGI…16 ottobre 1940: il salvataggio dei naufraghi del Kabalo.

Il 16 ottobre 1940 si compì in Atlantico un’impresa di salvataggio destinata a entrare nella storia.
Il Sommergibile della Regia Marina Alfredo Cappellini, al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro incrocia, nella notte, il piroscafo Kabalo, un mercantile armato e requisito dalla Marina britannica diretto a Freetown in Africa occidentale.

Il Kabalo apre il fuoco per primo, ma la reazione del sommergibile italiano è breve ma decisiva e il mercantile viene immobilizzato.
Gli uomini del Cappellini, avvicinatisi per finire il bastimento, avvistano prima cinque uomini in acqua, che vengono prontamente recuperati e, successivamente, una lancia con altre ventuno persone a bordo, tra cui il comandante del mercantile.
Sono in mezzo all’Atlantico,
a 700 miglia a ovest di Madera e a 1000 miglia di distanza dalla costa africana.
Vista l’estrema difficoltà di una navigazione in pieno autunno con quell’esile imbarcazione, Todaro decide e comunica agli increduli interlocutori di volerli rimorchiare verso la costa più vicina.
Successivamente, per poter procedere più velocemente, Todaro prende a bordo tutti e ventisei naufraghi stipandoli nella torre del sommergibile, e prosegue in direzione delle Azzorre, dove arriva all’alba del 19 ottobre.
Al rientro alla base il comandante Todaro fu ripreso per la propria condotta, ritenuta scorretta per le condizioni di guerra di un sommergibile e facendogli notare che i comandanti di altri Paesi belligeranti non si sarebbero comportati così.
Todaro rispose prontamente con una frase lapidaria, rimasta celebre da allora, nella storia della nostra Marina:

“Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà sulle spalle”.
(da marinamilitare)

Cieli sereni
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La Bandiera di Combattimento

ACCADDE OGGI… il 15 ottobre 1931

L’ AMERIGO VESPUCCI riceve la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, il Capitano di Vascello Augusto Radicati di Marmorito.

La nave, che il precedente 4 luglio era partita per la sua prima campagna addestrativa in Nord Europa, riceve, al rientro a Genova, il 15 ottobre, la Bandiera di Combattimento da parte dell’ UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia)

COSA È LA BANDIERA DI COMBATTIMENTO?

È una bandiera realizzata in seta o in altro materiale pregiato, di fattura particolarmente curata ed è in dotazione (donata) a tutte le navi militari. Non è issata normalmente, ma viene custodita gelosamente dal comandante della nave dentro un cofano o una teca di solito ubicata nel suo alloggio.
Accompagna la nave per tutta la sua vita operativa, sia in tempo di pace sia di conflitto. È il simbolo dell’onore, delle sue tradizioni, della sua storia e del ricordo dei caduti.
Quando la nave viene radiata la sua bandiera di combattimento viene trasferita e conservata nel Sacrario delle Bandiere all’interno del Vittoriano a Roma.

Nella foto di quel giorno (da mondovespucci) il comandante, dopo aver estratto la bandiera dal cofano, la fa alzare sul picco.

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(Bitta scripsit XV X MMXXI)