James Cook, e le isole Sandwich/Hawaii

ACCADDE OGGI

18 gennaio 1778

Quel giorno James Cook diviene il primo europeo a visitare le Isole Hawaii.🌴🌺
Dopo lo sbarco iniziale nel porto diH Waimea, Kauai, Cook denominò l’arcipelago Isole Sandwich in onore del quarto conte di Sandwich, il primo Lord dell’Ammiragliato in carica a quel tempo.

CURIOSITÀ
Gli uomini di Cook osservarono che gli abitanti parlavano una variante del familiare linguaggio polinesiano a loro già noto dai precedenti viaggi nel Sud Pacifico. Cook fu anche il primo europeo a notare e descrivere la pratica del SURF !🏄‍♂️

Cieli sereni
PG




Il Capodanno Berbero

IL CAPODANNO BERBERO

Il 12 GENNAIO si festeggia il capodanno Berbero (Amazigh) secondo un calendario che deriva dagli antichi cicli agrari della regione nordafricana che inizia nel 950 a.C., anno della salita al trono del faraone Sheshonq I.
Il capodanno è noto con il termine berbero Yennayer (ⵢⴻⵏⵏⴰⵢⴻⵔ), che propriamente indica il primo mese dell’anno (il nome deriva infatti da quello latino di Ianuarius ).

Si festeggia in diverse zone del Maghreb e in molti paesi europei che ospitano le comunità berbere con spettacoli, balli tradizionali e degustazioni di street food passeggiando per i souk.

Un tratto caratteristico di questa festività, che spesso si confonde con quella islamica dell’ ashura, è l’uso, in molte regioni, di invocazioni rituali con formule quali bennayu, babiyyanu, bu-ini ecc., tutte espressioni che, secondo molti studiosi, potrebbero rappresentare la corruzione degli antichi auguri in latino bonus annus/bonum annum

CURIOSITÀ
Il calendario berbero segue il calendario giuliano, e quindi il primo mese dovrebbe iniziare il 14 gennaio gregoriano. Tuttavia, per un probabile errore nel ripristinare le usanze berbere in via di sparizione, oggi in gran parte dell’Algeria è opinione comune che la data d’inizio anno vada anticipata al 12 del mese e non al 14.

Cieli sereni e Buon 2974 !
PG




Domenica 7 gennaio 2024 – Natale Ortodosso!

Oggi, 7 GENNAIO, è NATALE per la Chiesa ortodossa.

Questa difformità nella data del Natale non dipende affatto da ragioni scismatiche ma semplicemente dall’uso di un diverso calendario.

PERCHÉ IL 7 GENNAIO E NON IL 25 DICEMBRE ?

Nel 1582 papa Gregorio XIII fece modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano, cancellando i 10 giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582.
Per quella decisione, il 7 gennaio di adesso corrisponde al 25 dicembre di allora, per cui la nostra Epifania corrisponde alla Vigilia del Natale ortodosso che cade in ritardo di 13 giorni.

Il Natale si festeggia oggi in Russia, Bielorussia, Serbia, Croazia, Moldavia, Macedonia e altri Paesi.

UNA DOMANDA !
Perchè tra le due diverse date del Natale c’è uno scarto di 13 giorni mentre quelli “saltati” nel 1582 furono 10? 🤔

La risposta sta nel fatto che in questi ultimi 400 anni circa (dal 1582 ad oggi), il divario tra i due calendari è ulteriormente aumentato proprio per il difetto del precedente per il quale, pur prevedendo il mese bisestile, la durata dell’anno era calcolata (per “difetto”) in 365 giorni e 6 ore (365,25), e non con il più preciso valore di 365,2425 dell’anno ‘gregoriano’, più corto di circa 10 minuti.

Questo ‘aggiustamento’ avviene omettendo i bisestili ogni 400 anni (omissione non prevista nel c.alendario giuliano).
Il calendario gregoriano guadagna quindi un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che si “omette” l’anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 nel 1800, di 12 nel 1900; di 13 nel 2000 e 2100, sarà di 14 giorni nel 2200 e così via…

CURIOSITÀ
A differenza della Chiesa cattolica, nei Paesi ortodossi non esiste il presepe come rappresentazione della nascita di Cristo, mentre l’albero di Natale è una tradizione comune.
Inoltre, passeggiando in una città greca nel periodo natalizio è facile incrociare, insieme a quelli tradizionali, degli originali ornamenti: le case sono addobbate con degli splendidi modellini in legno illuminati di varie dimensioni, che riproducono fedelmente le imbarcazioni a vela. E’ semplice capirne il motivo: in Grecia esiste un forte attaccamento al mare e una forte propensione a celebrare e ringraziare il mare per tutto quello che è in grado di offrire: cibo, lavoro, trasporti, turismo e altro.

Cieli sereni
PG




Sabato 6 gennaio 2023 – Il Natale Armeno

Oggi 6 GENNAIO si celebra il Natale Armeno che, attenzione, non coincide con il Natale Ortodosso previsto, invece, per domani 7 gennaio.

Non è solo una questione di calendario.
In occidente, intorno al III secolo, sotto l’impero romano, la celebrazione della nascita di Gesù fu spostata al 25 dicembre,
per sovrapporre questa festività cristiana alle celebrazioni per il solstizio d’inverno (tipiche del nord Europa) e alle feste dei Saturnali romani che si svolgevano dal 17 al 23 dicembre.
In oriente, invece, già da prima, l’attenzione era sempre stata puntata sul 6 gennaio, secondo l’antico calendario giuliano, e lì rimase. Per gli Armeni il 6 gennaio era, ed è ancora, la Festa della Teofania, ovvero della “Manifestazione” di Dio agli uomini, che unisce Nascita e Battesimo di Gesù.

CURIOSITÀ
La Chiesa armena di Gerusalemme utilizza ancora il calendario giuliano (che sappiamo differisce di 13 giorni dal calendario gregoriano) e pertanto in Terra Santa gli Armeni celebreranno il Natale, anzichè il 6 gennaio, addirittura il prossimo 19 gennaio! 🇦🇲

Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand (Buon Natale) e
Cieli Sereni
PG




Venerdì 5 gennaio 2023 – La leggenda delle Varvuole, le Streghe del Mare!

La leggenda delle STREGHE VARVUOLE

La leggenda delle Varvuole, le orribili streghe del mare, ha origine secoli fa al tempo delle scorribande dei pirati dalmati: gli Uscocchi.

Erano streghe spaventose, venivano dal mare vestite di stracci e avevano i capelli che sembravano fili di ferro e occhi come tizzoni ardenti. Erano temute da tutti gli abitanti del villaggio perché erano solite urlare spaventosamente e rapire i bambini.
Il loro arrivo era annunciato da Zef il banditore che camminando per le vie della città dava l’allarme suonando il tamburo. Le donne correvano a casa, chiudevano le porte, strofinavano le finestre con dell’aglio e versavano l’acqua santa in ogni angolo della casa per proteggere i loro bambini.

La leggenda vuole che ogni anno queste streghe tornino dal mare su barche di vetro per rapire i bambini che sono stati cattivi.
Il 5 gennaio, a Grado, si svolge la rievocazione di questa leggenda.
Il corteo del banditore, insieme alle donne, parte dalla piazza del Municipio e raggiunge Porto Mandracchio dove si può assistere all’arrivo dal mare di queste streghe urlatrici a bordo delle loro “batele”, le tipiche barche di laguna (da turismo fvg).

Cieli sereni
PG




Giovedì 4 gennaio 2024 – Le Quadrantidi!

Ecco le QUADRANTIDI !

Intorno alle 14 (ora italiana) di oggi 4 gennaio si verificherà il picco delle QUADRANTIDI, uno sciame meteorico su cui impatterà la Terra lungo la sua orbita.
A quell’ora da noi è ancora pieno giorno ma potendo il fenomeno durare delle ore, c’è la possibilità di vederlo questa notte.

COS’È UNO SCIAME?
Uno sciame meteorico avviene quando la Terra, nel suo moto orbitale intorno al Sole, attraversa una scia di detriti lasciati da una cometa sulla sua orbita.
Entrando a contatto con l’atmosfera a una velocità di alcune decine di chilometri al secondo, questi piccoli frammenti di roccia ( meteoroidi ) si incendiano per attrito con l’atmosfera, lasciando delle spettacolari scie luminose (ovvero le meteore, dette anche stelle cadenti ).

Questa volta gli esperti consigliano di scrutare il cielo dopo la mezzanotte, quando il radiante (ossia la zona di cielo da cui le Quadrantidi sembrano originarsi) si alza sull’orizzonte di Nord-Est (vedi disegno), aumentando così la frequenza degli avvistamenti.

L’attività delle QUADRANTIDI, con un tasso orario di 60-200 meteore, durerà fino a circa il 12 gennaio, manifestandosi anche con brillanti palle di fuoco nei giorni dopo il picco previsto.

CURIOSITÀ
Lo sciame delle Quadrantidi potrebbe aver avuto origine dalla disintegrazione di una cometa avvenuta circa un secolo dopo il suo primo avvistamento da parte di astronomi cinesi, giapponesi e coreani.

L’EVENTO DI CH’ING-YANG
Il termine “Evento di Ch’ing-yang”, si riferisce a una pioggia di meteore avvenuta sulla città cinese di Qingyang tra il 21 marzo e il 19 aprile del 1490.
Secondo i resoconti storici la pioggia di meteore causata dalla disintegrazione della citata cometa dopo la sua entrata nell’atmosfera terrestre, avrebbe provocato oltre 10000 morti.

Cieli sereni
PG




Il galletto svita/avvita

Un galletto che non canta ma si avvita !🐓

Continua la rassegna delle attrezzature di bordo dai nomi un po’ curiosi che rimandano al mondo animale.
Un GALLETTO è un dado munito di un anello superiore o di due protuberanze laterali per essere stretto a mano. Se ne trovano a bordo di varie forme e misure e sono montati su portelli, oblò e simili.

Cieli sereni
PG




Lunedì 1 gennaio 2024 – anno bisestile

2024 ANNO BISESTILE
(Tempo di lettura 2 minuti 😐)

La Terra impiega esattamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi a completare un giro (orbita) intorno al Sole.
Il calendario (gregoriano), che utilizziamo per contare questi ‘giri intorno al Sole’ (.. che chiamiamo ANNI), arrotonda il conteggio ‘per difetto’ al numero intero di 365 giorni.

Questa differenza di quasi 6 ore ogni anno (24 ore ogni 4 anni !), se non venisse aggiunta ogni quadriennio, porterebbe il calendario civile ad essere sfalsato di 24 giorni nell’arco di un secolo da quello astronomico e, in 300 anni, ci si ritroverebbe a celebrare la Pasqua in…. pieno inverno!

Il primo ad accorgersi di questo inconveniente e a fare aggiungere nel calendario un giorno “extra” ogni 4 anni, fu Giulio Cesare nel 46 a.C.
Diamo la spiegazione del perché è chiamato BISESTILE quell’anno in cui si compie, ancora oggi, questa aggiunta di un giorno dopo il 28 di Febbraio.

Prima di tutto spieghiamo cosa sono le “calende” – dal latino cǎlendae, -ārum – da cui deriva la parola “calendario”: con tale appellativo si designava il giorno iniziale di ciascun mese nel calendario romano.
Quando mancavano sei giorni all’inizio di un mese (esempio 1° Marzo) si usavano, per i giorni a venire, delle definizioni del tipo “conto alla rovescia”.

Esempio:

  • 6 giorni prima delle Calende di Marzo
  • 5 giorni prima delle Calende…
  • 4 giorni prima…
  • 3 giorni prima…
  • 2 giorni…
  • 1 giorno…
    ! Calende di Marzo (1 Marzo)

I Romani decisero di inserire quel giorno ‘extra’ prima del 6° giorno antecedente le Calende di Marzo che fu pertanto chiamato ante dies bis sextus calendas Martias da cui “bisestile”.

Successivamente, quando si cominciò a contare i giorni del mese con numeri progressivi (1, 2, … 28), il giorno extra fu spostato e divenne il 29 febbraio.

Il metodo di Giulio Cesare aveva peró un limite: i giorni bisestili questa volta erano troppi e, con la nuova regola di arrotondamento, il calendario civile adottato ora “sforava” quello solare.
Le cose furono riordinate nel 1582 da Papa Gregorio XIII, che in quell’anno decise di far “saltare” i giorni dal 4 al 15 ottobre, e riportare l’equinozio di primavera al 21 marzo.
Quel calendario, che usiamo ancora oggi, stabilì che gli anni bisestili fossero solamente quelli divisibili per 4, ECCETTO gli anni secolari che sono/saranno bisestili solo se divisibili per 400.
(Per esempio il 1900 non è stato bisestile, mentre il 2000 lo è stato)
In questo modo si “affinano” le 6 ore di ogni anno in 5 ore 48 minuti e 46 secondi.

Questa regola complicata serve a tenere conto del moto dell’asse di rotazione terrestre simile a quello di una trottola poco prima di fermarsi (PRECESSIONE).
Distinguiamo quindi l’anno solare (365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi) da quello siderale (che tiene conto anche della precessione) di 365 giorni 6 ore 9 minuti e 9 secondi.

In conclusione, a riprova della irregolarità dei moti celesti, secondo gli attuali calcoli resta ancora una piccola differenza di 26 secondi l’anno, un errore di appena 1 giorno ogni 3300 anni circa (!) .
Nei calendari moderni, scanditi dagli orologi atomici, si compensa anche quel ritardo, aggiungendo 1 secondo alla durata di un giorno (a mezzanotte del 31 dicembre) ogni volta che si accumula 1 secondo di discrepanza tra il tempo solare e quello siderale.
L’ultima volta che è stato aggiunto quel secondo (detto “intercalare”), è stato il 31 dicembre 2016.

Cieli sereni e Buon 2024
PG




Il passaggio dell’Equatore…con la Jolly Roger!

ACCADDE OGGI… 27 anni fa!
30 DICEMBRE 1996

IL PASSAGGIO DELL’EQUATORE

Esiste una tradizione mai ufficializzata che costituisce l’unico caso in cui una nave toglie temporaneamente la bandiera nazionale, per sostituirla con il Jolly Roger: il teschio e le ossa incrociate usato dai pirati dei Caraibi 🏴‍☠️. O almeno, così sembra.
Nel preciso momento in cui ci si ritrova ad attraversare l’EQUATORE per la prima volta (ed è praticamente impossibile che tra i tanti membri dell’equipaggio non ce ne sia almeno uno che sia ancora privo di tale esperienza) ci si dimentica “temporaneamente” il ruolo istituzionale (con il beneplacito del comandante) e si dà inizio ad una importante cerimonia di iniziazione per quei marinai che accedono finalmente alla corte di Nettuno! Anticamente sembra che la cerimonia consistesse nel colpire i malcapitati con corde bagnate o assi di legno, quando non addirittura gettarli fuori bordo e recuperarli con calma, in mezzo alle onde dell’oceano. E benché simili spiacevoli o pericolosi rituali siano oggi soltanto un ricordo lontano, un qualche tipo di cerimonia, viene svolta tutt’ora, più o meno rilevante a seconda della tolleranza del comandante.
Varcare questa linea immaginaria che divide l’emisfero settentrionale da quello meridionale, è inutile negarlo, costituisce un’esperienza profonda sottolineata dal passaggio virtuale dall’inverno all’estate.

[Foto di Nave Bersagliere – Periplo del Mondo 30 dicembre 1996 – Navigazione verso l’Australia da Manila a Darwin.
Passaggio (3^ volta!) dell’ Equatore.
Cerimonia del “Battesimo del Mare”].

Cieli sereni
PG




Il giorno sparito: 30 dicembre 2011, a Samoa!

ACCADDE.. OGGI
30 DICEMBRE 2011

IL GIORNO MAI ESISTITO !

Per gli abitanti di SAMOA, uno Stato arcipelago del Pacifico situato a circa 3000 km a nord della Nuova Zelanda, il giorno 30 dicembre 2011… NON È MAI ESISTITO!
Il governo di Samoa, dodici anni fa, decise di abolire la data di venerdì 30 dicembre 2011 per passare direttamente da giovedì 29, a sabato 31.
Questa misura fu necessaria per “passare” ad Ovest della Linea Internazionale del Cambiamento di Data.
Precedentemente, per il fatto di essere assegnato per convenzione sul fuso orario del meridiano 180° (opposto a Greenwich), lo Stato di Samoa aveva non pochi inconvenienti: distante 3 ore di volo dall’Australia e 4 dalla Nuova Zelanda, gli orologi erano impostati con 21 ore di differenza dalla prima e con 23 dalla seconda (!).
Si possono immaginare i contrattempi che ne derivavano nei rapporti commerciali e, in generale, nei collegamenti tra gli altri Paesi.
Per esempio, quando a Samoa era venerdì, in Nuova Zelanda e Australia era sabato, giorno non lavorativo, e quando a Samoa era domenica, in Nuova Zelanda e Australia la settimana lavorativa era già cominciata.
Queste difficoltà vennero finalmente superate… facendo finta che venerdì 30 dicembre 2011 non fosse mai esistito e si potè festeggiare il Capodanno 2012 in concomitanza con i vicini Australiani e Neo Zelandesi grazie all’utilizzo dello stesso calendario.
[Il lavoro non svolto per quella giornata persa fu comunque pagato ai samoani…😊]

CURIOSITÀ
Le Isole Samoa, erano già ad Ovest della linea di cambio data prima del 1892, quando l’allora re Malietoa Laupepa fu convinto da affaristi americani che commerciavano in quella regione ad adottare la data degli Stati Uniti invece di quella asiatica.
In seguito a lusinghe diplomatiche, fu emesso un proclama reale e quella volta, il 4 luglio 1892, un lunedì, fu… REPLICATO !!

Cieli sereni
PG