13 aprile: giornata internazionale del bacio!

Il 13 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale del Bacio. 😚
Questa data è stata scelta per ricordare il bacio più lungo della storia, che è durò 46 ore 24 minuti e 9 secondi.
Il record fu stabilito in quel giorno del 2011, durante una gara, da una coppia thailandese. La stessa coppia si superò due anni dopo (il 6 luglio 2013) baciandosi per ben 58 ore 35 minuti e 58 secondi di fila!

Nella foto la statua del “Bacio della Memoria di un Porto”, situata nel Porto di CIVITAVECCHIA (ROMA).

CURIOSITÀ
Anche il 6 luglio è stato dichiarato il Giorno Internazionale del Bacio ma, in questo caso, la data è stata decisa nel Regno Unito 🇬🇧 dove si indica il 6 luglio come National Kissing Day, generando una certa confusione perchè è spesso indicato come la ricorrenza a livello mondiale.

🇺🇸
Negli Stati Uniti, la Giornata Nazionale del Bacio è celebrata il 22 giugno.

🇮🇳
In India sono soliti considerare come Giornata del Bacio il 13 febbraio, il giorno che precede San Valentino.

(Bitta scripsit XIII IV MMXXII)

Cieli sereni e.. baci
PG




Luna del Lombrico o…Luna che Dorme, Luna Ventosa, Luna del Raccolto e Luna del Mais.

✍️
25 marzo 2024 – Nave Vespucci in navigazione nell’Oceano Atlantico lungo le coste della Patagonia argentina.

Il 25 marzo, in Italia alle 08.00, il nostro satellite ha raggiunto la fase di piena. In quel momento esatto si è verificata la ‘complanarità’ tra Sole, Terra e Luna e quest’ultima è stata illuminata completamente dalla luce solare.
Purtroppo in Italia non abbiamo potuto osservare la luna in quel preciso istante perché era già tramontata. Si sono invece goduti lo spettacolo su Nave Vespucci, (almeno coloro che erano svegli per la guardia di notte) alle 04:00 ora locale di bordo, con una luna piena ben visibile sull’orizzonte settentrionale.

Il nome di questa luna piena di marzo deriva dalla tradizione degli indiani d’America che associavano l’inizio della primavera con la comparsa dei lombrichi nel terreno che disgela.

IL PLENILUNIO CHE ‘DECIDE’ LA PASQUA

Oltre agli appellativi che riportano alla memoria il periodo in cui assistiamo al risveglio della natura, questo plenilunio è anche determinante per stabilire la data della Pasqua.
Per capire questo collegamento occorre risalire al Concilio di Nicea (325 d. C.) che fissò la data della Pasqua alla prima domenica dopo il primo plenilunio che segue l’equinozio di primavera.
Divenne così l’unica festività cristiana che ha una data ‘mobile’ (legata al calendario luni-solare) che non cade ogni anno lo stesso giorno, come invece accade per il Natale.

Qest’anno l’inizio della primavera astronomica si è verificata il 20 marzo, questa Luna Piena del Lombrico è la prima dopo l’equinozio e pertanto domenica prossima, 31 marzo, festeggeremo la Pasqua. Per questo motivo è definita anche Luna Pasquale.

ECLISSI PENOMBRALE
Agli occhi più allenati la luna piena è apparsa un po’ ‘sbiadita’. Cosa ha causato questo strano fenomeno? Si è verificata un’ eclissi penombrale della Luna, che si è trovata a transitare solo nella penombra – e non nell’ombra – della Terra.

UNA “MICROLUNA”
Un’altra caratteristica di questo plenilunio è stata quella di vedere, per un occhio allenato, un disco lunare leggermente più piccolo del solito. Questo “rimpicciolimento” è dovuto al fatto che la Luna ha raggiunto la fase di piena trovandosi all’ apogeo, il punto più lontano dalla Terra. Per questo è chiamata anche Microluna che è l’opposto della Superluna che, invece, si verifica quando il nostro satellite naturale raggiunge la sua pienezza al perigeo. La Luna Piena del Lombrico è stata la seconda e ultima Microluna del 2024.

CURIOSITÀ
Oltre al nome di Luna Piena del Lombrico è conosciuta anche con il nome di Luna che Dorme, Luna Ventosa, Luna del Raccolto e Luna del Mais.

Cieli sereni
PG




17 febbraio, giornata nazionale del gatto!

Nata in Italia nel 1990 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione dei gatti.Questa ricorrenza viene celebrata in date diverse in altre parti del mondo: ad esempio il 22 febbraio in Giappone 🇯🇵, il 1° marzo in Russia 🇷🇺, l’ 8 agosto in Canada 🇨🇦 e il 29 ottobre negli Stati Uniti 🇺🇸.

I GATTI A BORDO DELLE NAVI

I gatti, nell’antichità, erano ritenuti animali magici e numerose leggende e superstizioni erano diffuse tra i marinai: considerati animali intelligenti e porta fortuna erano oggetto di cure e attenzioni da parte degli equipaggi. Si riteneva che i gatti avessero poteri miracolosi nel proteggere le navi dalle intemperie: le mogli dei pescatori, a volte, tenevano in casa anche dei gatti neri, nella speranza che sarebbero stati in grado di usare la loro influenza per proteggere i loro mariti in mare.
Si credeva che fosse un evento fortunato se un gatto si avvicinava a un marinaio sul ponte, ma un presagio negativo se arrivava solo a metà strada e poi tornava indietro.
Un’ altra credenza popolare era che i gatti potessero scatenare tempeste attraverso la magia immagazzinata nelle loro code. Se un gatto di una nave cadeva o veniva gettato in mare, si pensava che avrebbe evocato una tempesta tale da fare affondare la nave e che se la nave fosse riuscita a salvarsi, sarebbe stata maledetta con nove anni di sventure. Se un gatto si leccava la pelliccia contropelo, significava che stava arrivando una tempesta di grandine; se starnutiva significava pioggia; e se era vivace significava vento.
Alcune di queste credenze hanno un fondamento di verità: i gatti sono in grado di percepire lievi cambiamenti meteorologici grazie al loro orecchio interno molto sensibile, che permette loro anche di cadere sempre in piedi. La bassa pressione atmosferica che di solito anticipa un tempo burrascoso, spesso rende i gatti nervosi e irrequieti.
I marinai giapponesi ritengono che un gatto, di una specie particolare come il calico, a tre colori (みけねこ, mike-neko), salendo sull’albero maestro della nave, tenga lontani gli spettri dei naufraghi.

CURIOSITÀ
Alcuni marinai ritenevano che il gatto polidattile (dotato di un numero di dita superiore al normale a causa di un’anomalia congenita) fosse più adatto per catturare animali nocivi, convinti del fatto che tali gatti, avendo più dita, avessero più equilibrio sulle imbarcazioni e in alcune parti del mondo i gatti polidattili sono anche chiamati “gatti di bordo”.

Cieli sereni
PG




Japan (photogallery in progress)

Oltre 90 foto originali di Tolomeus/Zum Zug in uno spettacolare album su Flickr….se vi va di perdere tempo…cliccate sul portale rosso! 😉

Torii



La Luna piena del Cacciatore

Questa notte – 28 ottobre 2023 – la Luna raggiungerà la sua pienezza alle 22:24 ora italiana.
L’orologio di bordo di Nave Vespucci, in navigazione nell’ Atlantico, segnerà, invece, le 17:24. La Luna Piena, per la posizione della nave, sarà ancora sotto l’orizzonte e sorgerà alle 18 circa

LA LUNA PIENA DEL CACCIATORE

Il nome di questo plenilunio di ottobre si riferisce alla tradizione dei nativi americani, che chiamavano così la Luna Piena che donava loro molto più tempo per cacciare le prede in vista della stagione invernale.
Ma questo plenilunio non è conosciuto solo come quello del Cacciatore. Poiché si verifica subito prima del Samhain – il festival gaelico di metà autunno (l’odierno Halloween) – il plenilunio viene anche identificato con il nome di ‘Luna di Sangue’ o Blood Moon.

In concomitanza con la Luna Piena, tra le 20 e le 00.26 (sempre ora italiana), si verificherà una eclissi parziale di Luna e il nostro satellite apparirà oscurato al 6%.
Non è un caso che l’eclissi lunare parziale avvenga in concomitanza con la Luna del Cacciatore, poiché la prima condizione affichè il fenomeno si verifichi è il plenilunio. Tuttavia non tutte le lune piene generano un’eclissi lunare, perché il percorso orbitale della Luna attorno alla Terra ha un’inclinazione di 5 gradi rispetto al piano dell’orbita del nostro pianeta attorno al Sole.
Per potersi verificare un’eclissi di Luna è anche necessario che il nostro satellite in fase di piena si trovi in prossimità dei punti in cui le orbite della Terra e della Luna si intersecano. Quei punti sono chiamati nodi lunari.

OSSERVAZIONE DELL’ ECLISSI

L’eclissi sarà anche visibile in Asia, Australia, Africa, Nord America, Oceano Pacifico, Indiano, Artide e Antartide: una piccola parte della faccia illuminata della Luna sarà adombrata dalla Terra, come se qualcuno “avesse morso” il nostro satellite.

Cieli sereni
PG




23 settembre 2023 – Siamo all’Equinozio!

Oggi 23 settembre è il giorno dell’ EQUINOZIO: dal punto di vista astronomico, precisamente alle 08.50 (ora italiana) di questa mattina, è iniziato l’autunno!

Il termine “equinozio” deriva dal latino aequĭnoctĭum a sua volta da aequa nox, ovvero “notte uguale” al giorno.
Infatti negli equinozi, teoricamente, la durata del giorno, in tutto il mondo, è uguale a quella della notte (12 ore e 12 ore) dato che i raggi solari incidono perpendicolarmente all’asse terrestre (immagine).

Ma è proprio così?
No. Oggi ci sarà una differenza di qualche minuto tra il dì e la notte, e il giorno esatto in cui avremo la stessa durata cadrà in una data successiva, che dipende dalla latitudine in cui ci troviamo.

Questo perchè, nel giorno dell’equinozio, le dodici ore sono calcolate ‘astronomicamente’, cioè quando sulla linea dell’orizzonte (immaginiamo di essere in mare aperto) vediamo il centro del disco solare. Le dodici ore NON vanno quindi considerate dal momento in cui il Sole mostra il lembo superiore (alba) fino a quando il lembo superiore scompare (tramonto), MA da quando metà del Sole si rende visibile al mattino fino a quando metà del Sole è ancora visibile alla sera.
Detto ciò, le ore in cui il Sole è in qualche modo sopra l’orizzonte diffondendo la sua luce, sono un po’ più di dodici.
(Da questo ragionamento è escluso l’eventuale effetto dei crepuscoli).

A Roma (latitudine 42° Nord) avremo la stessa durata del dì (dal sorgere al tramonto) e della notte (dal tramonto al sorgere successivo) il prossimo 27 settembre, 4 giorni dopo l’Equinozio!

CAPIRE L’EQUINOZIO

Per capire l’equinozio astronomico bisogna pensare che l’inclinazione della Terra, rispetto ai raggi solari, varia in modo continuo durante l’anno; nel passaggio dall’estate all’autunno tale inclinazione, che fino ad oggi ha esposto di più l’emisfero settentrionale ai raggi del sole (la nostra estate), da domani in poi comincerà a esporlo di meno.
Nel momento di transizione tra le due situazioni, quando l’inclinazione dell’ asse della Terra fa sì che il globo sia per metà illuminato e metà in ombra, si determina l’equinozio.

EQUINOZIO DI SETTEMBRE O D’AUTUNNO ?

L’equinozio non è un giorno, ma è un preciso istante: è quel momento, durante la rivoluzione terrestre intorno al Sole, in cui quest’ultimo al mezzodì si trova allo zenit (‘a picco’) sull’equatore.
Accade due volte l’anno (a sei mesi di distanza, a Marzo e Settembre). Nell’emisfero boreale all’equinozio di settembre (oggi) termina l’estate mentre l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno.
Il contrario accade nell’emisfero australe, dove l’autunno entra all’equinozio di marzo e la primavera a quello di settembre.
Per questo, tornando alla domanda iniziale, è più corretto parlare di equinozio di settembre anzichè equinozio di autunno.

CURIOSITÀ:
LA DATA PUÒ ESSERE DIVERSA
Quando è accaduto l’equinozio gli orologi del mondo segnavano, per convenzione, un’ora diversa. In questo caso, alle 08:50 ora italiana di oggi 23 settembre, in California, tanto per fare un esempio, erano ancora le 23:50…. del 22 settembre!

Cieli sereni
PG




Nave Vespucci in Oceano Atlantico

Il Vespucci è uscito dal Mar dei Caraibi e sta navigando in Oceano Atlantico a Nord delle coste del Venezuela e della Guyana.

Queste acque furono solcate da Amerigo Vespucci durante il suo secondo viaggio nel 1499.
Costeggiando l’attuale Guyana e il Brasile, il navigatore fiorentino giunse per primo all’estuario del Rio delle Amazzoni all’incirca a 6° Sud di latitudine. Intuì la presenza di questo grandissimo fiume perchè rimase estremamente colpito dal colore diverso delle acque e dalla loro bassissima salinità che si sentiva anche molte miglia a largo.
A bordo delle navi esistevano dei veri e propri “assaggiatori” di acqua di mare in grado di distinguere anche la pur minima variazione di salinità della superficie del mare che poteva essere l’indizio della presenza della foce di un fiume, quindi di acqua dolce come provvista essenziale per il bordo.
Erano dei veri antesignani dei sommelier di acque minerali tanto di moda ai nostri giorni!

Cieli sereni
PG




Andare in vacanza fa bene.


un articolo di JourneyWell Hub_

Alcuni preferiscono l’abuso, altri il lavoro con pochi giorni a casa.

Ma almeno una volta all’anno andare in vacanza è salutare.

Uno studio su Psychosomatic Medicine dimostra che il 21% degli uomini di mezza età ad alto rischio di malattie coronariche, che si prende una pausa, ha il 32% in meno di mortalità legata al cuore. 

Il Framingham Heart Study rivela meno rischi per donne che viaggiano spesso. Adam Galinsky, della Columbia Business School, dimostra che i viaggi stimolano la creatività grazie alla neuroplasticità del cervello. 

Lo stress provoca malattie e invecchiamento, ma una pausa aiuta.

Uno studio dell’Università di Calgary su avvocati stressati mostra benefici nel prendersi una pausa per evitare la depressione.

In sintesi, una pausa annuale o periodica può influenzare positivamente la salute sia fisica che mentale.

Dall’abbassamento del rischio di malattie cardiache alla stimolazione della creatività, prendersi del tempo lontano dalla routine può favorire il benessere complessivo.

Considerate queste evidenze, non sottovalutate l’importanza di staccare la spina e concedervi il meritato riposo, affrontando così la vita quotidiana con maggiore vigore e equilibrio.




10 Strategie Efficaci per Imparare una Lingua velocemente


Se stai cercando di espandere i tuoi orizzonti e padroneggiare una nuova lingua, non c’è niente di meglio che seguire i consigli di chi l’ha fatto con successo*.

Ecco quindi 10 preziosi consigli per l’apprendimento linguistico.

1.Inizia dialoghi semplici: Comincia il tuo percorso linguistico con dialoghi brevi e chiari. Questo approccio ti consentirà di acquisire familiarità con il nuovo idioma in meno di 90 giorni.

2. Leggi e Sottolinea : inizia leggendo testi al tuo livello di conoscenza o leggermente più avanzato. Concentrati sulle frasi più comprensibili per un apprendimento efficace e sottolinea quelle che non capisci (noterai con il tempo che saranno sempre meno).

3.Prova a parlare (senza temere di sbagliare): Investi tempo nella corretta pronuncia fin dall’inizio. Apprendi dalle voci dei madrelingua e ripeti gli stessi suoni per acquisire una pronuncia naturale.

4.Lettura mirata: Leggi consapevolmente, concentrandoti su argomenti che ti interessano e rispecchiano le tue passioni. Questo rende l’apprendimento più coinvolgente e divertente.

5.Parla fin dall’inizio: Non trascurare l’importanza del parlare. Inizia le conversazioni quotidiane subito per ottenere risultati rapidi. Prova, sbaglia, ripeti, sbaglia. Così funziona….

6.Immergiti nel contesto: Crea un contesto “familiare” leggendo e ascoltando in modo intensivo, ed immergendoti metaforicamente nel Paese del quale stai studiando la lingua. Lo puoi fare tranquillamente da casa, attraverso il Web. 

7. Focus su una Lingua: Concentrati su una lingua alla volta per massimizzare la tua attenzione e apprendimento. Evita di disperdere le tue energie su più lingue contemporaneamente.

8.Studia seriamente:  evita scorciatoie poco efficaci e impegna te stesso nello studio serio. Ignora falsi miti, rimedi facili, e concentrati sull’apprendimento metodico.

9.Guarda senza sottotitoli: Guarda film o la TV nella lingua che stai studiando, ma leva i sottotitoli per una reale comprensione dell’idioma (all’inizio non ci capirai un granchè, è normale).

10.Accetta l’ambiguità: . Non cercare di capire ogni singola parola, ma accogli il “senso” di una frase per un apprendimento più profondo.

Ricorda, l’apprendimento linguistico può richiedere tempo.

Quindi, apprezza e festeggia anche ogni piccolo progresso lungo il tuo percorso.

Imparare una lingua è un viaggio emozionante, quindi come ogni viaggio, cerca di divertirti.!


*Il testo offre 10 preziosi consigli per imparare una lingua in modo rapido ed efficace, basati sull’esperienza di Olly Richards, un esperto poliglotta che ha imparato otto lingue con successo.




Il potere del ‘no’: Come dire di no può migliorare la produttività e il successo.


di Redazione Online_

Imparare  a dire di no è un potente strumento per migliorare la produttività e concentrarsi su ciò che conta davvero nella vita e nel proprio lavoro.

Non solo è una competenza essenziale, ma diventa ancor più importante man mano che il successo e le responsabilità aumentano.

“Non c’è riunione più veloce di quella che non si tiene affatto”

Questa frase rende bene l’idea.

Ma ciò non vuol dire che non dovreste mai partecipare a una riunione, ma la verità è che diciamo di sì a molte cose che in realtà non vogliamo fare (non è forse vero che ci sono molte riunioni che non devono essere tenute?).

Ecco di seguito una sintesi dei punti chiave del ragionamento:

  1. Il trucco definitivo per aumentare la produttività è dire di no. Non fare qualcosa sarà sempre più veloce che farla.
  2. Molte volte diciamo di sì a cose che non vogliamo fare solo per evitare di sembrare scortesi o poco disponibili.
  3. Dire di no è un’abilità importante da sviluppare, poiché ci permette di risparmiare tempo e concentrarci su ciò che è veramente significativo per i nostri obiettivi.
  4. Il no è una decisione, mentre il sì è una responsabilità. Quando dici di no, mantieni la libertà di scegliere come utilizzare il tuo tempo in futuro.
  5. Anche se può essere difficile dire di no a persone care o colleghi, è importante imparare a farlo in modo gentile e diretto.
  6. Steve Jobs è un esempio di come dire di no sia cruciale per mantenere il focus e raggiungere il successo. “La gente pensa che concentrarsi significhi dire sì alla cosa su cui ci si deve concentrare. Ma non è affatto così. Significa dire no a centinaia di altre buone idee che ci sono. Bisogna scegliere con attenzione”.
  7. Dire di no è una strategia che può essere utile in qualsiasi fase della carriera, e con il tempo, diventa ancora più importante per proteggere il tuo tempo e concentrarti sulle opportunità migliori.
  8. Per migliorare la tua capacità di dire di no, chiediti se un’opportunità ti entusiasma abbastanza da abbandonare ciò che stai facendo al momento. 
  9. Eliminare le cose che non sono importanti è più utile dell’ottimizzare le attività. Un “no” ben detto può essere più potente di un “sì”.
  10. Con il tempo, devi aumentare il livello di rigore nei confronti delle opportunità, dire di no anche a cose che un tempo consideravi valide, per fare spazio a opportunità ancora migliori.

Questo articolo è dedicato ad una mia cara amica di Palermo, incapace di dire “No”, soprattutto a se stessa.

ADL