Go East!
Cliccate sulle immagini… per una galleria fotografica da Mille e una notte! (…in aggiornamento continuo ;-))
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Dice che ha la barba, cammina e fotografa. Sulle prime due affermazioni non possiamo mettere la mano sul fuoco (..nel frattempo sarà andato dal barbiere? Prenderà talvolta anche il tram?), ma ci basta (e avanza…) la terza, per aprire una finestra qui…a voi!
Matteo Pioltelli – Fotografo di strada – Smartphone Photography
Cliccando sulla foto apparirà una bella galleria di immagini originali! (15, per ora…aumenteranno, aumenteranno!)
ACCADDE OGGI…
… il 29 DICEMBRE 1911
Il 29 dicembre è la festa nazionale della MONGOLIA in memoria del giorno dell’indipendenza dalla Dinastia Qing, nel 1911.
La Mongolia (ᠮᠣᠩᠭᠣᠯ ᠤᠯᠤᠰ in scrittura mongola) ha una bandiera composta da tre bande verticali di uguali dimensioni: una centrale blu, colore nazionale, che rappresenta il cielo, e due laterali di colore rosso.
Al centro della banda rossa sul lato del pennone, in giallo, è posto l’emblema nazionale, il Sojombo – una disposizione di elementi astratti che rappresentano Fuoco, Sole, Luna, Terra, Acqua e il simbolo dello Yin-Yang.
Il Sojombo è un simbolo speciale della scrittura mongola inventata dal monaco Zanabazar nel 1686. Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “creato da sé”.
Si compone di dieci motivi astratti e geometrici ai quali viene attribuito il seguente significato:
Il FUOCO (🔥): è un simbolo di ricchezza e di successo. Le tre lingue della fiamma rappresentano il passato, il presente e il futuro.
Il SOLE (●) e la LUNA (☽): antichi simboli che rappresentano il cielo padre e, quindi, l’origine del popolo mongolo.
Due TRIANGOLI (▼), simili all’estremità di una freccia o di una lancia, puntano verso il basso per indicare la sconfitta dei nemici.
Due RETTANGOLI ORIZZONTALI (▬) rappresentano l’onestà e l’equità per il popolo mongolo, sia che si trovi ai vertici sia che occupi la base della società.
Il simbolo TAIJITU (☯), noto anche come Yin e Yang, illustra la reciproca complementarità tra uomini e donne.
Due RETTANGOLI VERTICALI (▮▮) sono interpretabili come le mura di una fortezza. Rappresentano unità e forza e si basano sul proverbio mongolo: “L’ amicizia reciproca è più forte dei muri di pietra”.
Il Sojombo, nel suo insieme, rappresenta dunque l’immutabilità e la costanza: il simbolo nazionale della libertà e dell’indipendenza.
🇲🇳
Cieli sereni
PG
L’ ALBERO DI NATALE
Che dicembre sarebbe senza un albero di Natale?
Tra gli oggetti del cielo profondo esiste un ammasso stellare che, quando osservato attraverso un idoneo strumento, assomiglia a un Albero di Natale ed è proprio chiamato così.
Sotto la sigla NGC 2264 viene catalogato insieme alla Nebulosa del Cono, una nebulosa scura con questa particolare forma situata all’interno dell’ammasso (in piccolo, nella parte superiore della foto).
Entrambi gli oggetti sono difficili da vedere ad occhio nudo: meglio usare un telescopio o un binocolo. Con quest’ultimo si può scorgere un gruppo di stelline ubicato più o meno a metà strada tra le brillanti stelle Betelgeuse di Orione e Procione del Cane Minore.
🎄
Cieli sereni
PG
Mercoledì 18 dicembre 2024✍
Nave Vespucci in porto a Doha (Qatar)
Sono questi di dicembre i giorni migliori per osservare nel cielo l’oggetto più lontano visibile ad occhio nudo: la Galassia di Andromeda (o Messier 31 ).
Questa grande galassia a spirale è la sorella maggiore della nostra Via Lattea. Si trova a 2,5 milioni di anni luce dal nostro Sole, il che significa che la luce delle sue stelle che ora noi vediamo ha viaggiato per quel periodo di tempo; detto in un’ altra maniera, se vi fossero astronomi alieni che vivono in quella galassia e ci guardassero, in questo momento osserverebbero il nostro sistema solare come appariva 2,5 milioni di anni fa!
Come vederla ?
Il metodo più semplice è quello di utilizzare le tre stelle che compongono la “V” destra della costellazione di Cassiopea a forma di “W”. Queste formano una freccia che punta direttamente su Andromeda.
CURIOSITÀ
L’immagine che segue è una ‘composizione’ fotografica di Stephen Rahn – Tom Buckley – Houston, con le esatte proporzioni di quello che vedremmo nel cielo se la Galassia di Andromeda fosse abbastanza luminosa: la M31 è ampia circa 3 gradi e, dato che la Luna vista dalla Terra occupa nel cielo circa mezzo grado, sarebbe un oggetto largo come 6 lune piene.
Cieli sereni
PG
Cliccando sul castello….si vince una bella galleria di immagini, in continuo aggiornamento! Per ora abbiamo superato il centinaio… 😉
Oltre 90 foto originali di Tolomeus/Zum Zug in uno spettacolare album su Flickr….se vi va di perdere tempo…cliccate sul portale rosso! 😉
Sabato 14 ottobre 2023
Oggi, da bordo del Vespucci, sarà possibile assistere ad un’eclissi anulare di Sole
Un’ eclissi anulare
La particolarità di questa eclissi è che la Luna, pur allineandosi con il disco solare, non coprirà completamente la superficie del Sole, lasciando visibile sul bordo un “anello di fuoco” intorno all’ombra scura del nostro satellite (punto B in figura).
Gli altri tipi di eclissi che si possono verificare sono:
‘totali’, quando la Luna copre completamente il disco solare (punto A)
‘parziali’ (punto C) se la Luna copre solo una porzione del disco solare.
Tornando ad oggi, l’ “anello di fuoco” sarà visibile solamente in una ristretta fascia che attraverserà gli USA dall’Oregon al Texas, per poi passare sopra il Messico, Panama, la Colombia e il Brasile (disegno).
Questa animazione mostra l’ombra della Luna e il suo percorso sulla Terra durante l’eclisse.
Solo le regioni ombreggiate potranno vedere l’ eclissi solare. L’ora visualizzata è quella universale che è diversa da Paese a Paese.
Cieli sereni
PG
Il 16 settembre 1620, dal porto di Plymouth, parte il Mayflower, la nave con a bordo un gruppo di Padri Pellegrini (Pilgrim Fathers) diretti in America del Nord.
Si tratta di un gruppo di cittadini inglesi di religione puritana considerati i primi coloni del Nord America.
IL MAYFLOWER
Era un galeone a tre alberi di circa 180 tonnellate. A bordo 102 persone compresi donne e bambini in fuga dall’Europa.
Dopo una navigazione estenuante, i coloni approdarono nel nuovo continente in un luogo che la tradizione identifica con Plymouth Rock, il successivo 9 novembre 1620.
Nell’immagine di copertina della Domenica del Corriere del 5 maggio 1957, il Mauflower II, una riproduzione del Mayflower che era partito da Plymouth due settimane prima, replicando, persino nei costumi e nelle condizioni dell’equipaggio dell’epoca, il viaggio originale attraverso l’Atlantico.
Cieli sereni
PG