LA CANDELORA

Oggi, 2 Febbraio, si è celebrata la CANDELORA, festa cattolica della Presentazione al Tempio di Gesù.
Sono state benedette e distribuite le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù che venne portato al Tempio di Gerusalemme, 40 giorni dopo la nascita, come previsto dalla legge giudaica per i primogeniti maschi.

LA CANDELORA A ROMA
A Roma ogni anno, secondo un’usanza consolidata da decenni, si svolge la Candelora dei Fiumaroli grazie all’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto, il più antico sodalizio mariano ancora attivo a Roma.
Si tratta di un’antichissima tradizione che risale al XV secolo e che ogni anno si rinnova.
La Canderola dei Fumaroli, che riguardava i barcaroli sul Tevere, oggi abbraccia tutte le persone che, a diverso titolo, lavorano ancora sul fiume o hanno a che fare con il Tevere: forze dell’ordine, della regione, associazioni sportive, federazioni, aziende e tutti coloro che amano il fiume Tevere.
La mattina del 2 febbraio (ultimamente nella domenica più prossima a questa data) tutti si presentavano sulle proprie imbarcazioni per la benedizione solenne e la consegna dei ceri.
Gli equipaggi potevano accenderli – come segno di devozione alla Madonna e come richiesta d’aiuto – solo in caso di pericolo, malattia, temporali e tempeste.

CURIOSITÀ
Il giorno della Candelora viene preso in considerazione dalla tradizione popolare per predire l’andamento della seconda parte della stagione fredda.

Un proverbio TOSCANO recita:
Candelora, se nevica o se plora dell’inverno sèmo fora
Ma se è sole o solicello, siamo ancora a mezzo inverno.

L’analogo proverbio VENETO, invece, dice:
Candelora, se la vien con sol e bora
de l’inverno semo fora
Se la vien con piova e vento
de l’inverno semo drento.

Quindi una Candelora di bel tempo preannuncia per i TOSCANI un inverno a venire ancora rigido mentre per i VENETI, già l’inizio della buona stagione.
Quale sarà il giusto pronostico?
Quello veneto o quello toscano? Vedremo!

Cieli sereni
PG




0 Gennaio

LO “0 GENNAIO”

31 gennaio 2024 – Nave Vespucci in porto ad Abu Dhabi (UAE)

Domani sarà il primo giorno del 2025 e dalle 00:00 (mezzanotte di oggi 31 dicembre) lo chiameremo 1 GENNAIO.
Ci domandiamo perché lo chiamiamo 1 gennaio se, tecnicamente, non è ancora trascorso?

Domani a mezzogiorno saranno trascorsi solo 0,5 giorni del 2023 e il 1° gennaio 2023 si completerà solo a mezzanotte, quando in realtà sarà già il 2 gennaio nel nostro calendario.

Ci chiediamo dunque se effettivamente, sul calendario, contiamo correttamente i giorni?
Lo stesso dubbio che ci assale per i giorni ci viene per gli anni: perché l’anno successivo all’1 a.C. fu l’1 d.C…cosa successe all’anno 0? L’anno 0 NON è esistito ed ecco perché, ad esempio, l’anno 2000 fu l’ultimo anno del 20° secolo e NON il primo del 21° secolo.
Rispondendo quindi alla domanda sul nostro modo di contare i giorni, la risposta è che, con l’assenza dei giorni 0 in ogni mese, è evidente che ciò che facciamo è nominare i giorni con numeri interi naturali : non c’è dunque lo 0 nel calendario!

Quella differenza tra il nome che il calendario dà ai giorni e il tempo per il quale trascorrono effettivamente, crea però un problema per i calcoli astronomici.
Per calcolare i tempi (frazioni di mese o di anno usando i numeri decimali), è quindi necessario designare un “giorno 0” e per questo gli astronomi hanno scelto di considerare l’ultimo giorno dell’anno, cioè il 31 dicembre dell’anno precedente, come lo 0 GENNAIO.
Così le effemeridi pubblicano i dati di posizione delle stelle e dei pianeti datati 0 gennaio, le tavole astronomiche iniziano con lo stesso giorno, e Gennaio 0 continuerà ad apparire nei libri di astronomia tecnica, anche se adesso, con i computer, non è più così importante.

Il tempo trascorso dalle ore 12:00 del 31 dicembre alle ore 12:00 del 1° gennaio corrisponde all’ora solare media, e non ‘da mezzanotte a mezzanotte successiva’ come ora ‘civile’. Con il sistema “astronomico”, il passaggio al giorno successivo è scandito dal passaggio del sole medio al meridiano superiore (a mezzogiorno) e non al meridiano inferiore (a mezzanotte secondo la maniera “civile”).
Nel 1955, l’Unione Astronomica Internazionale adottò uno speciale calendario, che iniziava a mezzogiorno dello 0 gennaio 1900 (31 dicembre 1899) per scopi esclusivamente astronomici.

Cieli Sereni e
Buon Anno Nuovo
PG

(Bitta scripsit XXXI – XII – MMXXIII)




La Bandiera del Giappone

Sabato 24 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci ha fatto il suo ingresso nelle acque territoriali giapponesi

Gli orologi di bordo sono stati regolati per l’ora del Fuso Orario del Giappone GMT + 9h.
L’ora di Tokyo è 7 ore avanti rispetto all’ora italiana estiva (legale) in vigore adesso.
Le ore di differenza diventeranno 8 quando in Italia si ritornerà all’ora standard (invernale).
Il Giappone, invece, non adotta l’ora legale (dal 1951).

LA BANDIERA DEL GIAPPONE

Si tratta di una bandiera bianca rettangolare con un grande disco cremisi al centro che rappresenta il Sole.
La bandiera è ufficialmente chiamata in giapponese Nisshōki (日章旗 “Bandiera del Sole a forma di disco”), ma è più comunemente nota come Hinomaru (日の丸 “Disco solare”).

Fu promulgata ed entrò in vigore soltanto nel 1999, anche se, in mancanza di una legislazione che in precedenza indicasse una bandiera nazionale ufficiale, è stata considerata de facto la bandiera del Giappone già dal 1870 quando l’ imperatore Meiji la designò per l’uso sulle navi mercantili e militari giapponesi (ma non come bandiera nazionale); tuttavia, lo è diventata per uso consuetudinario.

CURIOSITÀ
Esiste una variante chiamata Kyokujitsuki (“Bandiera del Sole nascente”), quella con il disco rosso su fondo bianco e 16 raggi che partono dal centro: la storica bandiera dell’Impero.
La “bandiera del sole nascente” è utilizzata dalle attuali Forze di Autodifesa Marittima (così si chiama la Marina Militare in Giappone) e non deve essere confusa con la bandiera nazionale.

Cieli sereni
PG




La Notte di Valpurga

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30 aprile 2024 – Nave Vespucci in porto a Valparaìso (Latitudine 33° Sud ) 🇨🇱

Non tutti sanno che esistono, nel calendario, due festività separate esattamente da metà anno (6 mesi): la più nota Notte di Halloween (31 ottobre – 1° novembre) e la Notte di Valpurga (30 aprile – 1° maggio).

LA NOTTE DI VALPURGA, L’ “HALLOWEEN DI PRIMAVERA”

Si celebra oggi, nella notte fra il 30 aprile e il 1° maggio, la festività germanica e scandinava nota come Notte di Valpurga, così importante perché opposta alla notte di Ognissanti ( Halloween, o Samhain, a seconda della cultura), e che segna la fine definitiva dell’inverno e l’ingresso nella bella stagione. Da sempre, è un occasione per riunirsi e festeggiare l’arrivo di maggio al ritmo di corni e danze popolari.

Sembra che il nome derivi dalla figura cristiana di Santa Valpurga di Heidenheim, vissuta nel VIII secolo, ma le origini di questa festa sembrano risalire ai riti propiziatori di primavera delle tradizioni celtiche e germaniche.
Nel folklore germanico, in particolare, la notte fra il 30 aprile e il 1° maggio corrispondeva alla “notte delle streghe” ( Hexennacht ): secondo le credenze popolari, infatti, proprio in questa notte, numerose streghe si ritrovavano sul monte Brocken, nella Germania settentrionale, dedicando canti e balli alla luna.
Con il tempo il culto della Santa missionaria inglese, che fu protagonista dell’evangelizzazione della Germania, si sovrappose alla originaria credenza pagana: i cristiani locali iniziarono a rivolgersi alla Santa perché li proteggesse dalla stegoneria e dalle maledizioni.
La vigilia del 1° maggio, è così tradizionalmente celebrata con falò e danze volte a cacciare le streghe, ed è nota come Sankt Walpurgisnacht (“Notte di Santa Valpurga”).
Similmente alla festa di Samhain (Halloween), per scacciare le streghe e il malocchio, si festeggia fino all’alba, quando i mostri ritorneranno negli inferi grazie alla veglia di Santa Valpurga.

CURIOSITÀ
In Cile, dove si trova il Vespucci, vista la latitudine australe e la conseguente inversione delle stagioni, la notte di Halloween del prossimo novembre, specularmente, sarà indicata come la … “Valpurga di primavera”.

Cieli sereni
PG




L’eclissi solare di oggi …e quella del 1919, di Eddington ed Einstein

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8 aprile 2024: Nave Vespucci sta navigando tra i canali della Terra del Fuoco per raggiungere nuovamente Punta Arenas (Cile) e, successivamente, completare l’attraversamento dello Stretto di Magellano per dirigere verso Valparaiso.

Oggi, quando in Italia saranno le 20:15 circa, avrà luogo un’eclissi totale di Sole preceduta e seguita da due ore circa di fase parziale.

Cosa succederà?
La Luna passerà tra il Sole e la Terra e bloccherà completamente la vista del Sole consentendone la vista della corona.
Purtroppo il fenomeno non sarà visibile nè da noi nè a bordo di Nave Vespucci: il percorso dell’ombra totale attraverserà il territorio di 15 stati degli USA, del Messico e del Canada.
Circa 650 milioni di persone che vivono in quei Paesi potranno vedere almeno l’eclissi parziale. Di quelli, 44 milioni si troveranno proprio lungo il tratto di oscuramento totale (nel conto non sono inclusi i turisti).

UN’ ECLISSI FAMOSA

L’osservazione dell’eclissi solare totale del 29 maggio del 1919 è rimasta famosa per aver segnato una svolta epocale nella storia delle scoperte scientifiche.
Con la luce del Sole momentaneamente attenuata, l’astronomo Arthur Eddington e il suo team notarono che la luce proveniente dalle stelle con una posizione apparente vicina al Sole, veniva deviata dal campo gravitazionale del sole.
Questa osservazione contribuì alla dimostrazione della Teoria della Relatività per la quale Albert Einstein divenne famoso in tutto il mondo.

Cieli sereni
PG

Ecco un link per assistere in diretta all’eclissi
👇
https://www.youtube.com/watch?v=UUw4yi9XSsU




“A Pasqua di Maggio”

LA “PASQUA DI MAGGIO”

Il vecchio modo di dire “a Pasqua di maggio” era usato per riferirsi a qualcosa che “non sarebbe mai e poi mai successa”. Questo perché la Pasqua, pur avendo date ‘mobili’, NON può mai cadere nel mese di maggio.

MA…NON È PROPRIO COSÌ !
Se per i Cattolici la Santa Pasqua può cadere sempre e solamente tra il 22 marzo e il 25 aprile, per gli Ortodossi le due date limite sono il 4 aprile e l’ 8 maggio.

PERCHÈ ?
Il calendario ortodosso è 13 giorni in ritardo rispetto al calendario gregoriano adottato dalla Cristianità d’Occidente nel 1582.
Questo fa spostare in avanti di 13 giorni anche la data del plenilunio preso come riferimento per il calcolo del giorno di Pasqua: quando il plenilunio cade nel periodo tra il 21 marzo e il 2 aprile (date gregoriane), per il calendario giuliano NON è ancora primavera, per cui la differenza tra la data della Pasqua cattolica e di quella ortodossa puó anche arrivare a 35 giorni !

FACCIAMO UN ESEMPIO

Se il 26 marzo fosse sabato e fosse plenilunio, per la Chiesa cattolica sarebbe Pasqua la domenica immediatamente successiva, cioè il 27 marzo.
Secondo il calendario giuliano, invece, il 26 marzo gregoriano corrisponde al 13 marzo, e dunque NON È ANCORA Primavera; così, per il calcolo della data di Pasqua, si deve passare al plenilunio successivo, il 12 aprile ‘giuliano’, ovvero il 25 aprile ‘gregoriano’ e la Pasqua ortodossa è la domenica successiva, appunto la “Pasqua di maggio”.
È proprio il caso della Pasqua ortodossa di questo 2024 che cadrà tra 35 giorni (il 5 maggio !).
La Settimana Santa inizierà il 29 aprile e il Venerdì Santo sarà commemorato il 3 maggio.

CURIOSITÀ
Nel 2025, la Pasqua ortodossa e cattolica torneranno ad essere celebrate nello stesso giorno (20 aprile) per la prima volta dopo undici anni, ma già nel 2026 torneranno a cadere in date separate da 7 giorni (5 e 12 aprile) e nel 2027 ancora da 35 giorni (28 marzo e 2 maggio).

Cieli sereni
PG




11 marzo 2011: Lo tsunami in Giappone

L’ 11 marzo del 2011 in Giappone si verificó una violenta scossa di terremoto, il più grande sisma registrato in quel Paese in epoca moderna. L’ epicentro fu individuato in mare a 100 km dalla costa.
La violenta scossa causò danni ingenti a diverse centrali nucleari, in primis quella di Fukushima.
Si generò una grossissima onda che, dopo appena dieci minuti si abbattè violentemente sulle coste giapponesi con onde alte fino a 10 metri !!
Il triste bilancio fu di 10000 morti e altrettanti dispersi, oltre a circa 700mila sfollati.

COS’ È UNO TSUNAMI ?

Un anomalo moto ondoso del mare che si genera da un terremoto sottomarino o prossimo alla costa è chiamato maremoto. Si usa questo termine, in maniera impropria, anche quando si generano grandi onde generate da altri eventi come, per esempio, una frana o un’eruzione vulcanica sottomarina o una caduta di una grossa meteorite.

Recentemente è entrato nell’ uso comune il termine giapponese TSUNAMI (津波 = “onda del porto”) come sinonimo di ‘onda di maremoto’.

Lo spostamento d’acqua prodotto da un terremoto si propaga progressivamente in superficie creando in mare aperto lunghissime onde superficiali, anche di qualche centinaio di chilometri quindi molto superiori alle comuni onde marine che osserviamo e che hanno lunghezze di pochi metri fino al massimo di 150m per quelle di tempesta.
Alle lunghezze d’onda di centinaia di chilometri corrispondono però altezze quasi impercettibili (centimetri) anche per una nave che le ‘cavalca’.
La velocità di propagazione di un’ onda di maremoto in pieno oceano è elevatissima (500 – 1000 km/h!).

In prossimità delle coste (bassi fondali), per attrito con il fondo, le onde rallentano fino a circa 90 km/h e lunghezze d’onda di qualche chilometro. Per un principio di conservazione dell’energia, aumenta l’altezza, a volte addirittura di molte decine di metri, quando raggiungono la linea di costa.
(Bitta scripsit XI III MMXXI)

Cieli sereni
PG




20 febbraio 1935 – Caroline Mikkelsen, la prima donna in Antartide!

ACCADDE OGGI.. 89 ANNI FA !
20 febbraio 1935

L’esploratrice danese-norvegese Caroline Mikkelsen (1906-1998), il 20 febbraio 1935, diviene la prima donna a mettere piede in Antartide.

Caroline Mikkelsen, nata in Danimarca, sposò il capitano norvegese Klarius Mikkelsen.
Nell’inverno 1934-1935, accompagnò il marito in una spedizione per cercare terre antartiche che avrebbero potuto essere annesse alla Norvegia.
Il 20 febbraio la spedizione approdò sulla piattaforma continentale antartica, Caroline lasciò la nave e partecipò all’innalzamento della bandiera norvegese su un tumulo commemorativo.
È una questione ancora controversa se questo sbarco avvenne sulla terraferma o su un’isola: inizialmente si pensò che fosse atterrata sulle colline Vestfold, non lontano dall’attuale stazione Davis ma nel 2002, dei ricercatori australiani accertarono che la squadra sbarcò sulle Isole Tryne, a circa cinque chilometri dalla terraferma, dove ancora oggi è possibile vedere il cumulo di pietra commemorativo.

Caroline Mikkelsen morì nel 1998 e in Antartide il monte Caroline Mikkelsen ha preso da lei il nome.

Cieli sereni
PG




17 febbraio, giornata nazionale del gatto!

Nata in Italia nel 1990 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione dei gatti.Questa ricorrenza viene celebrata in date diverse in altre parti del mondo: ad esempio il 22 febbraio in Giappone 🇯🇵, il 1° marzo in Russia 🇷🇺, l’ 8 agosto in Canada 🇨🇦 e il 29 ottobre negli Stati Uniti 🇺🇸.

I GATTI A BORDO DELLE NAVI

I gatti, nell’antichità, erano ritenuti animali magici e numerose leggende e superstizioni erano diffuse tra i marinai: considerati animali intelligenti e porta fortuna erano oggetto di cure e attenzioni da parte degli equipaggi. Si riteneva che i gatti avessero poteri miracolosi nel proteggere le navi dalle intemperie: le mogli dei pescatori, a volte, tenevano in casa anche dei gatti neri, nella speranza che sarebbero stati in grado di usare la loro influenza per proteggere i loro mariti in mare.
Si credeva che fosse un evento fortunato se un gatto si avvicinava a un marinaio sul ponte, ma un presagio negativo se arrivava solo a metà strada e poi tornava indietro.
Un’ altra credenza popolare era che i gatti potessero scatenare tempeste attraverso la magia immagazzinata nelle loro code. Se un gatto di una nave cadeva o veniva gettato in mare, si pensava che avrebbe evocato una tempesta tale da fare affondare la nave e che se la nave fosse riuscita a salvarsi, sarebbe stata maledetta con nove anni di sventure. Se un gatto si leccava la pelliccia contropelo, significava che stava arrivando una tempesta di grandine; se starnutiva significava pioggia; e se era vivace significava vento.
Alcune di queste credenze hanno un fondamento di verità: i gatti sono in grado di percepire lievi cambiamenti meteorologici grazie al loro orecchio interno molto sensibile, che permette loro anche di cadere sempre in piedi. La bassa pressione atmosferica che di solito anticipa un tempo burrascoso, spesso rende i gatti nervosi e irrequieti.
I marinai giapponesi ritengono che un gatto, di una specie particolare come il calico, a tre colori (みけねこ, mike-neko), salendo sull’albero maestro della nave, tenga lontani gli spettri dei naufraghi.

CURIOSITÀ
Alcuni marinai ritenevano che il gatto polidattile (dotato di un numero di dita superiore al normale a causa di un’anomalia congenita) fosse più adatto per catturare animali nocivi, convinti del fatto che tali gatti, avendo più dita, avessero più equilibrio sulle imbarcazioni e in alcune parti del mondo i gatti polidattili sono anche chiamati “gatti di bordo”.

Cieli sereni
PG




Domenica 28 gennaio 2024, primo giorno di Carnevale!

La data del Carnevale cambia tutti gli anni perchè legata alla Pasqua: quest’anno sarà il 31 marzo e di conseguenza il Carnevale, anch’esso festa mobile di origine cristiana, inizia oggi domenica 28 gennaio.

Perchè?
Si parte da 70 giorni prima della domenica di Pasqua (come detto il 31 marzo): troviamo questa domenica di oggi (28 gennaio) che è chiamata, appunto, Settuagesima che segna l’inizio del Tempo di settuagesima (o Tempo di Carnevale), un periodo di preparazione alla Quaresima, in cui, una volta, si praticava l’astinenza dalle carni nei giorni feriali.

Questo periodo di festeggiamenti, che comincia oggi, culminerà martedì 13 febbraio (Martedì Grasso).
Gli appuntamenti intermedi saranno: giovedì 8 febbraio (Giovedì grasso), domenica 11 febbraio (domenica di Carnevale).
Infine il 14 febbraio (mercoledì delle Ceneri) segnerà l’inizio della Quaresima, i 40 giorni che porteranno alla Settimana Santa che precede la Pasqua.

Cieli sereni
PG