AI mirror, Bing Copilot: “Speak me about Fuorimag.it”
Answer:
Fuori Magazine (fuorimag.it) is an online publication that offers a wide range of content aimed at providing an “outsider” perspective for executive insiders. The magazine covers various topics, including:
News and Current Events: Updates on significant events and developments around the world.
Culture and Arts: Articles on art, architecture, literature, and cultural phenomena.
Environmentalism: Insights into environmental issues and sustainability efforts.
Geography and Travel: Features on different places, their histories, and travel experiences.
Science and Astronomy: Information on scientific discoveries and astronomical events.
Curiosities and Trivia: Interesting facts and stories from various fields¹.
The magazine aims to broaden horizons and provide readers with a unique and comprehensive view of the world. It often includes contributions from experts and enthusiasts in different fields, making it a rich source of knowledge and inspiration.
Is there a specific topic or article from Fuori Magazine that you’re interested in?
Conversazione con Copilot 4/10/2024 (1) Fuori – outsider magazine for executive insiders – Uno sguardo FUORI …. https://www.fuorimag.it/. (2) Libri – Fuori – fuorimag.it. https://www.fuorimag.it/category/libri/. .
Ecco la risposta che ho ottenuto da Microsoft Copilot, il primo motore di risposta basato su intelligenza artificiale al mondo. Seleziona per visualizzare la risposta completa o provalo anche tu.
https://sl.bing.net/7OXQBQmvhA
Emoji / Emoticons
Mercoledì 17 luglio 2024✍️ – 10° giorno di navigazione del Vespucci nel Pacifico verso Honolulu.
17 LUGLIO Oggi 17 luglio è la Giornata Mondiale delle Emoji ( World Emoji Day ). E’ una ricorrenza annuale non ufficiale destinata a celebrare gli emoji;
Cosa sono gli emoji?
Gli emoji (絵文字) sono simboli pittografici divenuti popolari in Giappone a fine anni ’90 e utilizzati sia negli SMS che nelle e-mail. Il nome deriva da 絵 e (immagine), 文 mo (scrittura) e 字 ji (carattere). Spesso vengono chiamati “emoticon” ma NON sono la stessa cosa.
Qual è la differenza tra ’emoji’ e ’emoticon’ ?
L’ emoticon è una rappresentazione tipografica sul display dell’espressione di un viso, creata usando la punteggiatura all’interno di un testo. Per esempio:
;-)
Si è consueti stabilirne la nascita nel 1982, quando l’informatico Scott Fahlman suggerì che si sarebbe potuto usare :-) e :-( per distinguere le battute dalle affermazioni serie. Furono così definite “emoticon” (abbreviazione di “emotion icon”).
CURIOSITÀ
La data del 17 luglio non è stata scelta a caso ma si è ispirata all’icona del calendario che compare sui cellulari con sistema operativo iOS, cioè gli iPhone, che mostra proprio il 17 luglio. Di contro i cellulari con sistema operativo Android, ad esempio Samsung, hanno a disposizione la data del 24 febbraio perché proprio quel giorno del 2009 è stata realizzata la prima versione di WhatsApp. Infine su Facebook, si può anche trovare l’ emoji con la data del 14 maggio, data di compleanno del fondatore del social network Mark Zuckerberg.
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Cieli sereni PG
Chiamate video e audio Arriveranno su X: Elon Musk rivela le nuove funzionalità.
di Redazione Online_
Presto sarà possibile effettuare chiamate video e audio su X (fino a poco tempo fa conosciuta come Twitter).
Le nuove funzionalità in arrivo sulla piattaforma sono state annunciate dal CEO di Twitter Inc., Elon Musk.
“Chiamate video e audio in arrivo su X: saranno disponibili su iOS, Android, Mac e PC; non sarà necessario un numero di telefono. X diventerà un efficace elenco globale di contatti”,
ha annunciato il patron di Tesla sui social media.
Inoltre, Musk ha definito questa combinazione di funzionalità ‘unica’.
Non è un segreto che la sua ambizione sia quella di trasformare la piattaforma in un’applicazione completa, che copra tutto, dall’esperienza tradizionale dei social media ai videogiochi e ai servizi finanziari.
Nel libro si parla anche dell’acquisizione del social network e vengono rivelate alcune indiscrezioni.
Ad esempio, emerge la frase che Musk ha detto al CEO dell’epoca, Parag Agrawal, il 31 marzo 2022
‘Quello che Twitter ha bisogno è un drago che sputa fuoco’.
All’epoca, l’ipotesi di acquisto non era ancora ufficialmente sul tavolo: Musk voleva agire dall’esterno per realizzare il suo sogno, cioè creare quel X.com che aveva cercato di realizzare per decenni.
Tuttavia, in pochi giorni, le sue intenzioni sono cambiate, e con esse il destino del social network.
Ottimizza il Tuo Profilo su LinkedIn con ChatGPT per Massimizzare le Opportunità Professionali”
di redazione online_
Nel mondo digitale di oggi, la prima impressione è fondamentale, soprattutto quando si tratta del tuo profilo LinkedIn.
Con soli pochi istanti a disposizione per catturare l’attenzione di chi visita il tuo profilo, è essenziale che esso sia solido e coinvolgente.
Ma sappiamo tutti quanto lavoro possa richiedere, vero? Ecco dove entra in gioco ChatGPT. Questo strumento di intelligenza artificiale (IA) ti è probabilmente già noto grazie a menzioni da amici, media e social media. Sebbene le migliorie nell’ambito dell’IA, in particolare con ChatGPT, siano incredibilmente affascinanti, molte persone possono ancora sentirsi incerte riguardo a cosa sia esattamente, se sia sicuro da utilizzare e se possa davvero essere utile.
Non preoccuparti, siamo qui per darti una mano! In questo articolo, esploreremo dettagliatamente ChatGPT, valutando se sia adatto per te come professionista e come puoi sfruttarlo al meglio (e sì, puoi usarlo per LinkedIn!).
Vantaggi di ChatGPT per LinkedIn e la Tua Carriera
Se sei un professionista in un’azienda, tu o la tua azienda state probabilmente considerando le potenziali applicazioni di ChatGPT per semplificare le operazioni quotidiane.
Questa tecnologia può automatizzare molte attività noiose in modo rapido ed accurato, rendendo le tue giornate più efficienti.
Se lavori nel settore delle connessioni professionali, ci sono molteplici modi in cui puoi sfruttare ChatGPT senza sforzi eccessivi. Ad esempio, potresti risparmiare tempo utilizzandolo nella ricerca di lavoro per scrivere obiettivi nel tuo curriculum, sintetizzare un riepilogo professionale, o redigere testi per il tuo portfolio o sito web.
Potresti addirittura contare su ChatGPT per aiutarti a comporre la tua lettera di presentazione o per prepararti per un colloquio. In questo modo, potresti dedicare meno tempo a compiti ripetitivi e lunghe descrizioni, e invece focalizzarti su attività più strategiche.
LinkedIn: Il Terreno di Gioco Perfetto per ChatGPT
Con oltre 875 milioni di profili professionali, LinkedIn offre un’enorme opportunità di connessione e di sviluppo delle tue prospettive future. Tutto, dalla ricerca di lavoro alla costruzione del tuo brand personale, è alla portata grazie a questa piattaforma. E se hai già esperienza con LinkedIn, probabilmente hai notato quanto possa essere impegnativo mantenere un profilo ottimizzato e aggiornato nel tempo.
Proprio qui, ChatGPT può darti una mano.
LinkedIn rappresenta la scelta perfetta per prendere confidenza con ChatGPT come professionista. È facilmente accessibile ed è efficacissimo per ottenere risultati positivi. Puoi sperimentare senza dover chiedere revisioni ad altri, sia che si tratti di revisori aziendali, colleghi o esperti tecnici.
Come Utilizzare ChatGPT su LinkedIn Ecco alcune modalità concrete per utilizzare ChatGPT per migliorare il tuo profilo LinkedIn:
Sintetizzare la Sezione “About me”: Utilizza ChatGPT per creare una bozza della sezione “About me” utilizzando il contenuto del tuo curriculum. Dopo aver ricevuto la risposta, personalizzala per renderla autentica e coerente con la tua personalità.
Evidenziare i Tuoi Successi: Richiedi a ChatGPT di scrivere i successi relativi al tuo curriculum, ad esempio quelli di un Senior Marketing Manager. Personalizza i risultati ottenuti e trasferiscili nel tuo profilo LinkedIn.
Creare un Titolo Coinvolgente: Chiedi a ChatGPT di creare un titolo per il tuo profilo LinkedIn. Puoi anche specificare uno stile di scrittura o termini chiave da includere. L’obiettivo è catturare l’attenzione dei visitatori con un breve, ma efficace, titolo.
Messaggi di LinkedIn: Utilizza ChatGPT per scrivere messaggi di follow-up o di ringraziamento a nuove connessioni. Personalizza il contenuto generato per assicurarti che rispecchi te stesso e i tuoi obiettivi.
Assicurati che il Tuo Profilo Sia Ottimizzato Prima di applicare le modifiche suggerite da ChatGPT al tuo profilo LinkedIn, ti consigliamo di utilizzare lo strumento gratuito LinkedIn Profile Review. Questo strumento ti fornirà feedback personalizzati sul tuo profilo e suggerimenti su come migliorarlo ulteriormente. Una volta identificate le aree che necessitano di miglioramenti, puoi sfruttare ChatGPT per ottimizzare il tuo profilo in modo mirato.
Conclusione: sfruttaa le Opportunità con ChatGPT Avere un profilo LinkedIn ottimizzato può aprire porte a nuove opportunità e connessioni. E con gli strumenti giusti a disposizione, puoi fare tutto questo in modo più efficiente ed efficace. Sia che tu sia un professionista alla ricerca di nuove sfide o che desideri migliorare la tua presenza online, ChatGPT è davvero molto utile.
Nota: Mentre ChatGPT offre notevoli vantaggi, è importante ricordare che è ancora una tecnologia in evoluzione. Assicurati di rivedere e personalizzare il contenuto generato per garantire che rispecchi te stesso e le tue intenzioni. Consulta sempre l’informativa sulla privacy dell’azienda per comprendere come i dati vengono utilizzati.
Lettura Consigliata Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di dare un’occhiata agli articoli che trovi facilmente in rete su ChatGPT e su come utilizzarlo al meglio per migliorare la tua presenza professionale online.
Guida pratica alla scrittura di prompt efficaci per Intelligenze Artificiali: Strategie e Consigli
un articolo di Jonathan AI Writer_
Per sfruttare appieno le potenzialità delle intelligenze artificiali generative, come Chat-GPT e Bard, è indispensabile padroneggiare l’arte di creare prompt efficaci. Il prompt è il punto di partenza che guida l’IA nella generazione di risultati, quindi la sua formulazione gioca un ruolo cruciale nel definire il prodotto finale.
Ma cos’è esattamente un prompt? È un’istruzione o un input che presentiamo al modello per ottenere una risposta desiderata.
Per le IA che lavorano con il testo, un prompt può essere una frase come “Scrivimi una storia di fantascienza che inizia con un ufo che rapisce una mucca“.
Per quelle che generano immagini, potremmo fornire una foto accompagnata da una descrizione scritta.
Un prompt ben costruito è la chiave per ottenere risultati soddisfacenti dalle IA.
È come scrivere una guida dettagliata per farci condurre esattamente dove vogliamo arrivare.
Ad esempio, se vogliamo suggerimenti per un viaggio in Messico, dettagli come la durata del viaggio e i mezzi di trasporto che intendiamo utilizzare diventano fondamentali per ottenere suggerimenti pertinenti.
Oltre alla specificità, possiamo plasmare il tono e lo stile delle risposte.
Immagina di chiedere all’IA di spiegare il ciclo di vita di una pianta a un bambino di cinque anni o a un pubblico specializzato nella materia: il risultato sarà notevolmente diverso in entrambi i casi.
La tecnica del “chained prompting” è un’ottima strategia. In pratica, si tratta di interazioni iterative con l’IA, guidandola passo dopo passo verso l’output desiderato. Ad esempio, per spiegare il ciclo dell’acqua, potremmo chiedere prima come l’acqua reagisce al calore del sole, quindi procedere a descrivere l’evaporazione, e così via.
Inoltre, è importante evitare negazioni o ambiguità nei prompt, poiché l’IA potrebbe fraintenderle.
Dobbiamo anche considerare la lunghezza del prompt: se è troppo lungo, potrebbero ignorare le parti finali. L’equilibrio tra dettaglio e lunghezza è essenziale.
Questo approccio ai prompt si sta trasformando in una professione emergente: l’ “ingegnere dei prompt”. Questi esperti ottimizzano l’interazione tra umani e IA, contribuendo al perfezionamento dei modelli.
È un ruolo che richiede creatività e competenze tecniche, e sta attirando sempre più interesse.
In conclusione, la scelta delle parole giuste nei prompt è fondamentale per ottenere il massimo dalle intelligenze artificiali. È un’abilità che può essere appresa e perfezionata attraverso corsi e pratica. Mentre il mondo delle IA continua a evolversi, gli ingegneri dei prompt potrebbero diventare le guide essenziali per comunicare con le macchine e ottenere risultati straordinari.
L’intelligenza artificiale e le tecnologie low code stanno rivoluzionando il modo in cui lavoriamo.
di Redazione Online_
Nel mondo digitale, la velocità è sempre più importante.
Questo vale anche per l’elaborazione dei dati, che si moltiplicano in maniera esponenziale, sempre più.Per questo, il mondo IT si sta orientando sempre di più all’uso dell’intelligenza artificiale (AI) e delle tecnologie low code.
Le tecnologie low code sono un tipo di software che semplifica la creazione di applicazioni software senza richiedere la conoscenza del codice.
Questo le rende accessibili a un pubblico più ampio, inclusi non sviluppatori.
Le tecnologie low code sono utilizzate da aziende di tutte le dimensioni per creare applicazioni che supportano i loro obiettivi aziendali. Sono utilizzate per creare applicazioni per la gestione dei clienti, la gestione dei progetti, l’analisi dei dati e altro ancora.
I processi ” low code” sono in rapida crescita e sono previste implementazioni esponenziali per questo tipo di programmazione, perché offre una serie di vantaggi, tra cui:
Riduzione dei costi: le tecnologie low code possono ridurre i costi di sviluppo software riducendo la necessità di assumere sviluppatori professionisti.
Aumento della velocità: le tecnologie low code possono accelerare il processo di sviluppo software consentendo agli utenti di creare applicazioni più velocemente.
Aumento della flessibilità: le tecnologie low code sono più flessibili rispetto ai tradizionali strumenti di sviluppo software, in quanto consentono agli utenti di creare applicazioni che si adattano alle loro esigenze specifiche.
Migliore collaborazione: le tecnologie low code possono migliorare la collaborazione tra i membri del team, in quanto consentono agli utenti di condividere e modificare facilmente le applicazioni.
L’AI può automatizzare molte attività di elaborazione dei dati, come il tracciamento, la sincronizzazione e la gestione.
Questo può liberare tempo agli sviluppatori per concentrarsi su attività più strategiche, come la ricerca di nuove tecnologie e la creazione di nuove applicazioni, E’ questo si traduce in una migliore esperienza utente, una riduzione dei costi generali per le aziende, un aumento delle vendite con maggiore soddisfazione del cliente.
E’ ormai un fatto incontrovertibile che l’AI può migliorare l’esperienza utente (UX) fornendo informazioni personalizzate e raccomandazioni.
Nel complesso, l’AI e le tecnologie low code stanno trasformando il modo in cui l’IT viene utilizzato, rendendo il lavoro più efficiente, produttivo e personalizzato.
Come l’intelligenza artificiale può fornire un’assistenza personalizzata ai clienti.
un articolo di Dr.AI_
L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, rivoluzionando i processi e migliorando l’efficienza.
L’AI può essere utilizzata per automatizzare attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo, prendere decisioni migliori e fornire un’assistenza personalizzata ai clienti.
Ecco alcuni dei modi in cui l’AI sta cambiando la gestione aziendale:
Automatizzazione: L’AI può essere utilizzata per automatizzare una vasta gamma di attività, come la gestione delle relazioni con i clienti, la gestione dei dati e la gestione delle risorse umane. Ciò può liberare i dipendenti per concentrarsi su attività più strategiche e creative.
Decisioni migliori: L’AI può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e identificare modelli che potrebbero non essere evidenti agli umani. Ciò può aiutare le aziende a prendere decisioni migliori in merito a questioni come il marketing, la produzione e la finanza.
Assistenza personalizzata: L’AI può essere utilizzata per fornire un’assistenza personalizzata ai clienti. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per generare risposte personalizzate alle domande dei clienti, raccomandare prodotti e servizi e risolvere i problemi.
L’AI ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui le aziende operano.
Tuttavia, è importante notare che l’AI non è una soluzione magica.
L’AI può essere utilizzata per migliorare l’efficienza e la produttività, ma non può sostituire la creatività e l’intuito umano. Le aziende devono essere consapevoli di questi limiti e utilizzarla in modo strategico per ottenere il massimo vantaggio.
Ecco alcuni esempi di come l’AI viene già utilizzata nelle aziende:
Gestione delle relazioni con i clienti: L’AI può essere utilizzata per automatizzare le attività di customer service, come la risposta alle domande dei clienti, la risoluzione dei problemi e la gestione dei reclami. Ciò può liberare i dipendenti per concentrarsi su attività più strategiche, come la costruzione di relazioni con i clienti e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
Gestione dei dati: L’AI può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, come i dati di vendita, i dati dei clienti e i dati dei social media. Ciò può aiutare le aziende a identificare tendenze, prevedere le tendenze e prendere decisioni migliori.
Gestione delle risorse umane: L’AI può essere utilizzata per automatizzare le attività di gestione delle risorse umane, come la pianificazione delle risorse, la gestione dei talenti e la formazione. Ciò può liberare i dipendenti per concentrarsi su attività più strategiche, come lo sviluppo della cultura aziendale e la creazione di un ambiente di lavoro positivo.
L’AI è una tecnologia potente che ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui le aziende operano.
Le aziende che abbracciano l’AI possono ottenere un vantaggio competitivo significativo, e non riconoscere questa potenzialità può portare a danni irreparabili alle società che non intendono usarla.
Scarcity Marketing [il Must Have che in verità non vuoi avere]
Le tecniche del marketing sono davvero molteplici e si nascondono dietro bisogni, esigenze e illusioni, che troppo spesso non pensiamo nemmeno di avere.
Una di queste è la Scarcity Marketing.
Per Scarcity Marketing si intende quella strategia che utilizza il principio di scarsità (questa è infatti la traduzione italiana), facendo leva sui timori del consumatore di non possedere uno specifico servizio o prodotto e agendo sulla sua paura inconscia di perdersi qualcosa.
Da qui, si crea quindi un vero e proprio senso di urgenza, una necessità di acquisto che porta a non perdere tempo e non ragionare sull’effettiva utilità dell’acquisto.
Elementi che la caratterizzano:
– offerte a tempo limitato (urgenza)
– posti limitati (esclusività)
– pezzo unico (rarità)
– ultimi pezzi rimasti (eccesso di domanda)
A questo punto, siamo certi che avete capito benissimo di cosa stiamo parlando!
Questa subdola quanto affascinante strategia, si basa sulla psicologia cognitiva, ovvero quel principio secondo cui gli esseri umani sono portati a desiderare ciò che gli appare come limitato o che rischia di non essere più reperibile.
Lo psicologo americano R. Cialdini – uno dei primissimi studiosi a descrivere il principio di
scarsità applicato al marketing – ha affermato che “le opportunità sembrano più preziose
quando la loro disponibilità è limitata” e che “la scarsità porta l’individuo a
desiderare ciò che appare come limitato o che rischia di non avere più a causa di
un’attesa prolungata”.
In sintesi, sembrerebbe che noi siamo più portati a desiderare quello che risulta praticamente quasi impossibile da avere.
“Per FOMO (acronimo per l’espressione inglese “fear of missing out”, letteralmente “paura di essere tagliati fuori”) si intende quella paura o ansia sociale di perdere, non aver accesso o essere esclusi da eventi, esperienze, contesti sociali rilevanti”.
Si tratta di una delle dinamiche tipiche di Internet e possono essere spiegate semplicemente come l’impulso di vedere immediatamente le Stories pubblicate da amici e personaggi famosi su Instagram, lo scrolling automatico che facciamo su Facebook, le serie tv da guardare subito non appena escono, così da poterle commentare immediatamente e stare al passo con i discorsi.
Quindi la FOMO unita alle tecniche di Scarcity marketing, costituiscono una combo pazzesca per indurre a comprare d’impulso e non ragionare abbastanza su quello che si sta acquistando.
Due condizioni indivisibili arricchiscono la situazione: il desiderio di esclusività e quello di popolarità.
Basandosi su questi princìpi, la maggior parte delle strategie di Scarcity marketing più diffuse possono essere suddivise in:
– Limited-Time Scarcity (LTS), dove il consumatore è consapevole di avere
un determinato limite di tempo per ottenere il prodotto, spesso alle
condizioni di una promozione in corso
– Limited-Quantity Scarcity (LQS), dove il consumatore è informato della
limitata disponibilità di un certo prodotto in vendita e quindi del rischio di non
poterlo acquistare in futuro, perché esaurito (innescando così anche la FOMO).
Rendere prodotti / servizi / situazioni disponibili solo per un determinato periodo di tempo, facendo intendere che è vantaggioso fare l’acquisto esclusivamente in quel momento, è uno dei pilastri dei saldi nei negozi e degli sconti proposti da alcuni brand (come i famosi Prime Days di Amazon).
C’è da dire che ormai tutti noi siamo abituati a questo meccanismo, quindi, per non perdere l’efficacia del meccanismo, vengono create altre situazioni, che sostengono la semplice idea del “pagar meno”.
Edizioni limitate, limitata disponibilità, countdown di fine offerta, ma anche prezzi proibitivi (spesso usati nei settori del lusso) sono solo alcune delle sfaccettature di questa strategia, così semplice ma efficace.
Casi studio
Coca Cola
Nel 2011 la Coca Cola lanciò in Australia una campagna di marketing multinazionale
nella quale il noto logo veniva sostituito con un nome di persona, da scegliere tra i 250 più popolari nel Down Under.
Come sappiamo, la campagna ebbe così tanto successo, che fu successivamente lanciata in oltre 80 paesi!
In Australia, fu stimato un aumento del 4% della quota di Coca-Cola nel suo
settore ed un aumento del 7% nel consumo da parte dei giovani adulti
Negli Stati Uniti, l’aumento delle vendite si attestò ad oltre il 2%, invertendo un
trend al ribasso che durava da più di 10 anni
Molti esperti del settore pubblicità hanno sfruttato successivamente il successo
della campagna “Share a Coke” per ricordare l’efficacia della personalizzazione
del messaggio promozionale
Hermès
L’ambasciatore indiscusso dell’applicazione dello Scarcity Marketing nel settore moda di lusso, è sicuramente Hermès.
Per acquistare una Birkin o una Kelly ,le liste d’attesa possono arrivare fino a due anni e il prezzo varia dai 7.000 ai 100.00 euro.
La difficolta d’acquisto però non è un deterrente, bensì un motivo in più per volere la borsa e distinguersi dagli altri.
Maison Cléo
Un giovane brand parigino, con 200 mila follower su Instagram, che vede le sue collezioni andare in sold-out in poche ore.
Come ci riesce?
L’idea della fondatrice è davvero semplice: utilizzare solamente tessuti di scarto, per motivi di sostenibilità ambientale.
Tutte le settimane, in base ai materiali recuperati, Maison Cléo crea abiti ogni volta diversi.
La comunicazione avviene solo tramite il profilo Instagram e i vestiti vengono venduti sull’e-commerce il mercoledì.
Questo sistema crea grande interesse attorno al brand, perché le novità sono costanti e i pezzi limitati.
Lidl
Nel 2020, la famosa catena di supermercati ha deciso di creare una propria linea di abbigliamento.
Forse non tutti sanno che i capi targati “Lidl Fan Collection”, sono nati dopo una precedente iniziativa del colosso tedesco, che offriva ai clienti la possibilità di vincere dei calzini, se si fossero recati in negozio per un selfie.
Ebbe talmente tanto successo che, dopo pochi mesi, sono usciti sul mercato cappelli, scarpe, magliette e ciabatte con i colori e il logo del supermercato, ad un prezzo davvero basso, quasi ridicolo.
Qui è stata la svolta: in poche ore si è registrato un imprevisto tutto esaurito e quei capi acquistati per pochi euro, sono stati ritrovati su EBay a cifre folli.
Ma perché funziona così bene questa tattica di mercato?
– Amiamo creare scorciatoie in un mondo così sempre complesso e frenetico.
È facilissimo determinare il valore di qualcosa in base alla disponibilità: se è rara, supponiamo che sia di qualità superiore e che valga ben più di un oggetto comune, facile da ottenere.
– Il principio di scarsità limita il numero di opportunità che abbiamo a disposizione.
Diminuendo le opportunità, perdiamo la libertà di scegliere e noi siamo psicologicamente portati a reagire fermamente contro questa perdita (reattanza psicologica).
Veneta dal sangue pugliese, intraprendente, riservata e creativa.
Attenta nei confronti delle nuove tendenze della comunicazione, con un occhio di riguardo per le campagne pubblicitarie di impatto sociale, innovative e fuori dagli schemi.
Lettrice eclettica, viaggiatrice anche solitaria, dipendente dalla musica e dalle espressioni d’arte come la fotografia, la pittura e la moda.
Amante delle rappresentazioni teatrali, tradizionali e indipendenti.
Non ho un mio blog, ma amo scrivere in quello degli altri.
Art for free!
Created to geotag some artistic/architectural/panoramic beauties that do not require entrance tickets. Original pics by Tolomeus/Zum Zug/and Gregory. Enjoy!
Il 3 dicembre 1992 l’ingegnere e programmatore Neil Papworth invia da un computer ad un cellulare (🖥️—–>📱), sulla rete GSM Vodafone, il primo SMS della storia: il testo del messaggio è “MERRY CHRISTMAS”, Buon Natale. Qualche mese dopo, nel 1993, il primo SMS, questa volta da cellulare a cellulare (📱—–>📱), viene inviato da uno stagista della Nokia.
Nel 2021, 29 anni dopo, quel primo sms è venduto all’asta per 107 mila euro: l’acquirente, anonimo, si aggiudica la proprietà esclusiva del protocollo di comunicazione e Vodafone devolve il ricavato all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
CURIOSITÀ Nel 2005, uno studio pubblicato sul Medical Journal of Australia, descrive, per la prima volta, la tendinite da texting , dovuta all’eccessivo uso del pollice nel comporre i messaggi….🤣