IL NODO A BECCO D’ UCCELLO 🐦 È un nodo che serve a realizzare un paranco senza puleggia la cui funzione è svolta da una gassa (foto). È detto anche Nodo di cambusa, Nodo trésillon o Nodo scorsoio su punto fisso.
Cieli sereni PG
IL parrocchetto
IL PARROCCHETTO🦜
Sulle navi a vela, l’albero di trinchetto, quello montato a prora della maestra, è armato con 5 pennoni a cui sono inferite altrettante vele. Tra queste vele, che prendono il nome dai rispettivi pennoni, ne troviamo due che hanno il nome di un uccello! I nomi, dal basso, sono (vedi foto):
Oggi, 7 GENNAIO, è NATALE per la Chiesa ortodossa.
Questa difformità nella data del Natale non dipende affatto da ragioni scismatiche ma semplicemente dall’uso di un diverso calendario.
PERCHÉ IL 7 GENNAIO E NON IL 25 DICEMBRE ?
Nel 1582 papa Gregorio XIII fece modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano, cancellando i 10 giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582. Per quella decisione, il 7 gennaio di adesso corrisponde al 25 dicembre di allora, per cui la nostra Epifania corrisponde alla Vigilia del Natale ortodosso che cade in ritardo di 13 giorni.
Il Natale si festeggia oggi in Russia, Bielorussia, Serbia, Croazia, Moldavia, Macedonia e altri Paesi.
UNA DOMANDA ! Perchè tra le due diverse date del Natale c’è uno scarto di 13 giorni mentre quelli “saltati” nel 1582 furono 10? 🤔
La risposta sta nel fatto che in questi ultimi 400 anni circa (dal 1582 ad oggi), il divario tra i due calendari è ulteriormente aumentato proprio per il difetto del precedente per il quale, pur prevedendo il mese bisestile, la durata dell’anno era calcolata (per “difetto”) in 365 giorni e 6 ore (365,25), e non con il più preciso valore di 365,2425 dell’anno ‘gregoriano’, più corto di circa 10 minuti.
Questo ‘aggiustamento’ avviene omettendo i bisestili ogni 400 anni (omissione non prevista nel c.alendario giuliano). Il calendario gregoriano guadagna quindi un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che si “omette” l’anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 nel 1800, di 12 nel 1900; di 13 nel 2000 e 2100, sarà di 14 giorni nel 2200 e così via…
CURIOSITÀ A differenza della Chiesa cattolica, nei Paesi ortodossi non esiste il presepe come rappresentazione della nascita di Cristo, mentre l’albero di Natale è una tradizione comune. Inoltre, passeggiando in una città greca nel periodo natalizio è facile incrociare, insieme a quelli tradizionali, degli originali ornamenti: le case sono addobbate con degli splendidi modellini in legno illuminati di varie dimensioni, che riproducono fedelmente le imbarcazioni a vela. E’ semplice capirne il motivo: in Grecia esiste un forte attaccamento al mare e una forte propensione a celebrare e ringraziare il mare per tutto quello che è in grado di offrire: cibo, lavoro, trasporti, turismo e altro.
Cieli sereni PG
Festa del Tricolore! – Domenica 7 gennaio 2024
FESTA DEL TRICOLORE!
Oggi 7 gennaio è la FESTA DEL TRICOLORE. È ufficialmente denominata ‘Giornata nazionale della bandiera’ o ‘Giornata Tricolore’ ed è stata istituita per ricordare la nascita della nostra bandiera nazionale. Le celebrazioni ufficiali avvengono a Reggio Emilia, città dove venne approvata per la prima volta (7 gennaio 1797) l’adozione del Tricolore da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana: uno stato napoleonico nato l’anno precedente e dipendente dalla Prima Repubblica francese.
Perché la bandiera italiana è verde bianca e rossa?
Fin dai tempi della scuola elementare ci viene insegnato che il Tricolore richiama il verde delle montagne, il bianco delle nevi e il rosso del fuoco dei vulcani e il sangue dei martiri. Questo significato dei colori della nostra bandiera è rimarcato in poesia dal discorso che fece il Carducci nel centenario della nascita della bandiera italiana. Il poeta paragonò, infatti, il tricolore a “le nevi delle alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani”.
Ma la vera storia dei colori è la seguente. La bandiera italiana è molto simile a quella francese da cui deriva: nel 1794 due studenti dell’università di Bologna – Luigi Zamboni e Giovanni Battista de Rolandis – furono i primi ad apporre in una coccarda i tre colori bianco, rosso e verde modificando quella francese: la speranza era quella di restituire l’indipendenza a Bologna.
Ma vediamo il significato di quei tre colori. Il bianco e il rosso ricordavano il colore delle rispettive città di provenienza (Bologna e Castell’Alfero – Asti) mentre il verde era il colore della speranza. Speranza ben presto infranta, perché i due giovani patrioti furono scoperti e giustiziati.
Significato religioso della bandiera italiana I colori della bandiera italiana hanno anche un significato religioso legato alle tre virtù teologali fede, speranza e carità. L’accostamento è intuibile: il bianco è la fede ➕, il verde la speranza⚓ e il rosso la carità ❤️.
Cieli Sereni 🇮🇹 PG
Il galletto svita/avvita
Un galletto che non canta ma si avvita !🐓
Continua la rassegna delle attrezzature di bordo dai nomi un po’ curiosi che rimandano al mondo animale. Un GALLETTO è un dado munito di un anello superiore o di due protuberanze laterali per essere stretto a mano. Se ne trovano a bordo di varie forme e misure e sono montati su portelli, oblò e simili.
Cieli sereni PG
Il passaggio dell’Equatore…con la Jolly Roger!
ACCADDE OGGI… 27 anni fa! 30 DICEMBRE 1996
IL PASSAGGIO DELL’EQUATORE
Esiste una tradizione mai ufficializzata che costituisce l’unico caso in cui una nave toglie temporaneamente la bandiera nazionale, per sostituirla con il Jolly Roger: il teschio e le ossa incrociate usato dai pirati dei Caraibi 🏴☠️. O almeno, così sembra. Nel preciso momento in cui ci si ritrova ad attraversare l’EQUATORE per la prima volta (ed è praticamente impossibile che tra i tanti membri dell’equipaggio non ce ne sia almeno uno che sia ancora privo di tale esperienza) ci si dimentica “temporaneamente” il ruolo istituzionale (con il beneplacito del comandante) e si dà inizio ad una importante cerimonia di iniziazione per quei marinai che accedono finalmente alla corte di Nettuno! Anticamente sembra che la cerimonia consistesse nel colpire i malcapitati con corde bagnate o assi di legno, quando non addirittura gettarli fuori bordo e recuperarli con calma, in mezzo alle onde dell’oceano. E benché simili spiacevoli o pericolosi rituali siano oggi soltanto un ricordo lontano, un qualche tipo di cerimonia, viene svolta tutt’ora, più o meno rilevante a seconda della tolleranza del comandante. Varcare questa linea immaginaria che divide l’emisfero settentrionale da quello meridionale, è inutile negarlo, costituisce un’esperienza profonda sottolineata dal passaggio virtuale dall’inverno all’estate.
[Foto di Nave Bersagliere – Periplo del Mondo 30 dicembre 1996 – Navigazione verso l’Australia da Manila a Darwin. Passaggio (3^ volta!) dell’ Equatore. Cerimonia del “Battesimo del Mare”].
Cieli sereni PG
29 dicembre 1911, indipendenza della Mongolia. Il suo simbolo: il Sojombo.
ACCADDE OGGI… … il 29 DICEMBRE 1911
Il 29 dicembre è la festa nazionale della MONGOLIA in memoria del giorno dell’indipendenza dalla Dinastia Qing, nel 1911. La Mongolia (ᠮᠣᠩᠭᠣᠯ ᠤᠯᠤᠰ in scrittura mongola) ha una bandiera composta da tre bande verticali di uguali dimensioni: una centrale blu, colore nazionale, che rappresenta il cielo, e due laterali di colore rosso. Al centro della banda rossa sul lato del pennone, in giallo, è posto l’emblema nazionale, il Sojombo – una disposizione di elementi astratti che rappresentano Fuoco, Sole, Luna, Terra, Acqua e il simbolo dello Yin-Yang.
Il Sojombo è un simbolo speciale della scrittura mongola inventata dal monaco Zanabazar nel 1686. Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “creato da sé”. Si compone di dieci motivi astratti e geometrici ai quali viene attribuito il seguente significato:
Il FUOCO (🔥): è un simbolo di ricchezza e di successo. Le tre lingue della fiamma rappresentano il passato, il presente e il futuro.
Il SOLE (●) e la LUNA (☽): antichi simboli che rappresentano il cielo padre e, quindi, l’origine del popolo mongolo.
Due TRIANGOLI (▼), simili all’estremità di una freccia o di una lancia, puntano verso il basso per indicare la sconfitta dei nemici.
Due RETTANGOLI ORIZZONTALI (▬) rappresentano l’onestà e l’equità per il popolo mongolo, sia che si trovi ai vertici sia che occupi la base della società.
Il simbolo TAIJITU (☯), noto anche come Yin e Yang, illustra la reciproca complementarità tra uomini e donne.
Due RETTANGOLI VERTICALI (▮▮) sono interpretabili come le mura di una fortezza. Rappresentano unità e forza e si basano sul proverbio mongolo: “L’ amicizia reciproca è più forte dei muri di pietra”.
Il Sojombo, nel suo insieme, rappresenta dunque l’immutabilità e la costanza: il simbolo nazionale della libertà e dell’indipendenza. 🇲🇳
Cieli sereni PG
Il nodo “Piè di pollo”
Il nodo “PIÈ DI POLLO”🐔
È il nodo che si ottiene ripiegando e intrecciando i legnoli di una cima, in vari modi secondo i tre passi descritti nel disegno, ma sempre per ottenere un ringrosso che faciliti l’appiglio. È un nodo di origine settecentesca che fa parte della famiglia dei nodi di arresto o terminali .
Cieli sereni PG
Venerdì 22 dicembre 2023 – Il Solstizio!
Anche su Nave Vespucci, in porto a La Plata (Argentina), siamo al SOLSTIZIO…D’ INVERNO o D’ ESTATE ? 🤔
IL SOLSTIZIO Questa mattina, 22 dicembre, alle 04:27, ora italiana, è avvenuto il SOLSTIZIO!
Il Solstizio è quel momento esatto in cui l’asse terrestre raggiunge la massima inclinazione rispetto ai raggi del Sole. In altre parole, oggi, i raggi solari colpiscono in maniera più ‘radente’ l’emisfero settentrionale dando così vita al giorno più corto dell’anno, ovvero quello con meno luce solare: a Roma 9 ore e 8 minuti (alba 07:34 – tramonto 16:42). Non sarà così su Nave Vespucci, che si trova nell’ emisfero meridionale colpito dai raggi solari alla massima inclinazione (più a picco): a bordo si celebrerà, al contrario, il giorno più lungo, il primo dell’ estate, con ben 14 ore e 28 minuti di luce (alba 05:38 – tramonto 20:06).
Cieli sereni PG
Il Cavallino
Cos’è il “CAVALLINO” ? 🐎
Si chiama CAVALLINO (o LINEA DI INSELLATURA), l’innalzamento verso prua e verso poppa della linea che si ottiene proiettando, sul piano diametrale della nave, l’ intersezione della murata con il ponte di coperta.