La Bandiera Australiana, l’Union Jack e la Croce del Sud

domenica 6 ottobre 2024 – Nave Vespucci è in porto a Darwin 🇦🇺 ✍

LA BANDIERA AUSTRALIANA
La bandiera dell’Australia è blu, con l’ insegna del Regno Unito ( Union Jack ) nel quartier franco mentre nel quadrante inferiore sinistro è presente la Stella del Commonwealth a 7 punte.
Sei punte rappresentano i 6 Stati che formano la Confederazione australiana: il Nuovo Galles del Sud, il Queensland, lo Stato del Victoria, l’Australia Meridionale, la Tasmania e l’Australia Occidentale. La settima punta invece rappresenta i due Territori del Nord (Darwin) e della Capitale Australiana (Canberra) che hanno quota di rappresentanza nel Parlamento federale ma non hanno diritto di voto.
La metà di destra reca una rappresentazione della costellazione della Croce del Sud, in bianco, con una piccola stella a cinque punte e quattro più grandi a sette punte.

LA BANDIERA DELLA MARINA
La bandiera della marina militare australiana ( White Ensign ) è identica nel disegno alla bandiera nazionale australiana, ma con l’inversione dello sfondo, da blu a bianco; la Stella del Commonwealth e la Croce del Sud, viceversa, sono blu anzichè bianche.

LA BANDIERA DI BOMPRESSO
La bandiera di bompresso è quella bandiera che viene issata all’estrema prora quando la nave NON è in navigazione.
Nella marina australiana il jack (così è chiamata, in gergo, la bandiera di bompresso) è la stessa bandiera nazionale ma più piccola rispetto alle altre bandiere di bordo;

CURIOSITÀ
La bandiera australiana ha un rapporto di dimensioni 1:2. A noi appare ‘più stretta e lunga’ rispetto al nostro tricolore e alla maggior parte delle bandiere del Mondo che hanno un rapporto 2:3.

Cieli sereni
PG




AI mirror, Bing Copilot: “Speak me about Fuorimag.it”

Immagine generata da Bing AI

Answer:

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Conversazione con Copilot 4/10/2024
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1497: Vasco de Gama e la rotta degli Arcangeli

*Domenica 29 settembre 2024* ✍️

_12° giorno di navigazione dalla partenza da Manila per  Nave Vespucci_
_Oggi a bordo si é festeggiato l’onomastico dei componenti dell’equipaggio che portano il nome di *Michele, Gabriele* e *Raffaele*_

*S. MICHELE*
La _*San Michele*_ è stata una fregata a vela della Marina del Regno di Sardegna poi integrata in quella del nuovo Regno d’Italia.
(Vedi immagine).
Costruita tra il 1839 ed il 1842 nei cantieri genovesi della Foce era lunga 56 metri e aveva tre alberi a vele quadre e bompresso (armamento velico _a nave_ ) ed era armata con ben 54 cannoni.
Fu impiegata durante la prima guerra di indipendenza e nel 1856 prese parte alle operazioni di guerra in Crimea.
Nel 1861, con la nascita della Regia Marina, la San Michele venne iscritta nei ruoli della nuova Marina e impiegata come *nave scuola per allievi ufficiali* dal 1861 al 1868.

*SAN GABRIELE* e
*SAN RAFFAELE*
Facendo un salto indietro di quasi 4 secoli, esattamente nel luglio del 1497, quattro navi salparono da Lisbona, per una lunga spedizione in India, per ordine dell’allora re del Portogallo, Emanuele I il Fortunato.
L’impresa era stata però voluta dal cugino Giovanni II, morto due anni prima, il quale aveva espresso la volontà che una nave fosse intitolata a *_San Gabriele_* e un’altra a *_San Raffaele_*.
Le navi erano armate a spese dei banchieri fiorentini Servigi, che si erano trasferiti a Lisbona.
La _San Gabriele_, l’ammiraglia, stazzava 120 tonnellate ed era comandata da *Vasco de Gama* che era anche il comandante della spedizione.
La _San Raffaele_, di 100 tonnellate, era comandata da *Paulo de Gama*, fratello di Vasco.
La spedizione composta da circa 150 uomini seguì una rotta passante vicino alle coste del Brasile, non ancora conosciuto, che fu denominata *“Rotta degli Arcangeli”*.
La spedizione doppiò il Capo di Buona Speranza e quando i marinai toccarono terra eressero sulla riva una colonna dedicata a San Raffaele, loro protettore.

CURIOSITÀ
Una piccola statua di legno di San Raffaele, che era presente sulla nave a lui dedicata, è ora conservata nel museo della Marina di Lisbona.

Cieli sereni
PG




Coda di Cane e coda di Ratto, a bordo

Mercoledì 18 settembre 2024✍️

Nave Vespucci ha lasciato il porto di Manila ed è in navigazione con destinazione Darwin (Australia)
🇵🇭 —–> 🇦🇺

Dopo il BUCO DEL GATTO (13 agosto 2023), la BARBA DI GATTO (8 novembre 2023) e la TESTA DI GATTO (31 gennaio 2024) – in parentesi la data di quando Bitta scripsit – ci siamo ancora una volta imbattuti in altri “animali” di bordo.

CODA DI CANE 🐶
È chiamata così l’impiombatura all’indietro della parte finale di un cavo/cima, per fermarla ed evitare che si sfilacci.

CODA DI RATTO 🐭
Assottigliamento dell’estremità di un cavo formato con un intreccio di filacce che viene fatto affinché non si sfiocchi e per inserirlo più agevolmente nei bozzelli, golfari, ecc.

Cieli sereni
PG




L’intelligenza delle Bandiere

Domenica 15 settembre 2024✍️

In porto a Manila
Prima dell’arrivo in porto, Nave Vespucci, ha issato, tra le altre, le bandiere che appaiono in questa foto.

Queste bandiere sono sempre mostrate facendo ingresso nei porti visitati. Possiamo aiutare il comandante Bitta a ricordare quale è il loro significato ?

Bisogna innanzitutto distinguere, nella foto, i due gruppi di bandiere che, per un effetto prospettico, appaiono uniti. In realtà sono issati su delle ‘sagole’ distinte: una coppia in alto a sinistra e dietro, più in basso, un secondo gruppo di quattro.
Che cosa rappresentano?

1) La prima coppia di bandiere sono:

  • La bandiera a strisce verticali bianche e rosse, che è l’unica a forma trapezoidale (detta ‘pennello’), è chiamata “INTELLIGENZA” (in inglese CODE ).
    È usata per segnalare che le bandiere alfanumeriche (lettere e/o numeri) che la seguono sotto, si riferiscono, come significato, al Codice Internazionale dei Segnali ( INTERCO ) e che, come tale, è universalmente riconoscibile (interpretabile).
  • La bandiera sotto, in questo caso la lettera H (pronunciata “Hotel” in alfabeto fonetico), significa “Ho il pilota a bordo”.

2) L’altro gruppo di bandiere rappresenta il NOMINATIVO INTERNAZIONALE della nave detto “Indicativo di Chiamata” ( Call Sign ) assegnato a Nave Vespucci ed è costituito dalle seguenti lettere che in alfabeto fonetico sì leggono come in parentesi

  • I (India)
  • A (Alfa)
  • B (Bravo)
  • J (Juliet)

Per convenzione le lettere sono 4 se riferite ad una nave (gli aeromobili, per esempio, hanno assegnate 5 lettere mentre le stazioni terrestri solo 3).

“I” è la lettera che designa tutte le navi italiane.
“A” perché si tratta di una nave militare.
“BJ” sono due lettere assegnate dall’autorità nazionale.

CURIOSITÀ
La sinteticità dei segnali navali !

È sorprendente come, con solo sei bandiere, sia possibile comunicare
“chi sono” e “cosa sto facendo” in maniera comprensibile a tutti e in tutte le lingue del mondo!

“India Alfa Bravo Juliet”
“Interco Hotel”

Messaggio:
“QUESTA È LA NAVE MILITARE ITALIANA AMERIGO VESPUCCI – HO IL PILOTA A BORDO STO PER ENTRARE IN PORTO”

Cieli sereni
PG




Il Sole nelle Bandiere

Mercoledì 11 settembre 2024 ✍️ 13°giorno di navigazione per Nave Vespucci tra il Giappone e le Filippine.

IL SOLE NELLE BANDIERE

Qualche giorno fa (il 26 agosto scorso) il comandante Bitta aveva lanciato un appello per trovare quali (e quanti) Paesi nel Mondo hanno il Sole raffigurato nella loro bandiera.
Considerando unicamente le bandiere nazionali (escludendo quindi quelle dei Territori, Dipartimenti, Regioni, Dipendenze, Collettività, ecc..) ne sono state trovate 21 !

Antigua e Barbuda 🇦🇬
Argentina 🇦🇷
Bangladesh 🇧🇩
Ecuador 🇪🇨
Filippine 🇵🇭
Giappone 🇯🇵
Kirghizistan 🇰🇬
Kazakistan 🇰🇿
Kiribati 🇰🇮
Kurdistan 🇳🇪
Isole Marshall 🇲🇭
Macedonia 🇲🇰
Malawi 🇲🇼
Malesia 🇲🇾
Namibia 🇳🇦
Nepal 🇳🇵
Niger 🇳🇪
Palau 🇵🇼
Rep. Cinese (Taiwan) 🇹🇼
Ruanda 🇷🇼
Uruguay 🇺🇾

CURIOSITÀ
Potete verificare che la bandiera più difficile da individuare è stata quella dell’Ecuador.

Cieli sereni🌞
PG




Yedo, Jeddo, Yeddo…oggi TOKYO!

Venerdì 30 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci ha lasciato il porto di Tokyo e sta navigando verso Manila (Filippine) 🇵🇭

Goodbye Edo!

Yedo, Jeddo, Yeddo…oggi TOKYO!

Edo (江戸, inizialmente ゑど, letteralmente “entrata della baia” o “estuario”), o Yeddo, erano i nomi originari della città di Tokyo.
Sono rimasti in uso fino al 1868 quando, a seguito della restaurazione Meiji, (ritorno al potere dell’imperatore dopo secoli di dominio degli shōgun) divenne la residenza dell’imperatore e perciò ribattezzata Tōkyō (東京, letteralmente “capitale orientale”).

Nel disegno a destra il Castello di Edo, esempio di architettura militare costruito nel XV secolo: fu prima quartier generale degli shōgun e poi palazzo imperiale.
Nel 1873 il castello fu distrutto da un incendio nelle parti più antiche.

In basso a sinistra la Grande Onda di Katsushika Hokusai, considerata l’opera più rappresentativa dell’arte giapponese.
Hokusai nacque nel 1760 proprio a Edo sotto lo shogunato Tokugawa, l’ultimo governo feudale del Giappone.

Cieli sereni
PG




Il Vespucci a Tokyo!

Domenica 25 agosto 2024✍️ – Per la prima volta nella sua storia il Vespucci è approdato a Tokyo.

Non molto lontano, nel porto di Yokosuka (base navale nipponica e sede della Settima Flotta USA), sono ormeggiate la portaerei CAVOUR e la fregata ALPINO.

LA MARINA MILITARE ITALIANA IN GIAPPONE

Alcuni precedenti:

‘2023’ …1 anno fa
Nave MOROSINI ha sostato nello stesso porto di Yokosuka dal 21 al 26 giugno nell’ambito della Campagna Navale Indo-Pacifica.

‘2001’ …23 anni fa
Nave SAN GIUSTO, in campagna addestrativa con gli allievi a bordo, visita i porti giapponesi di Nagasaki, Osaka e Tokyo.

‘1996’ …28 anni fa
Il 2 dicembre 1996 Nave BERSAGLIERE e Nave DURAND DE LA PENNE entrano nel porto di Tokyo dopo aver anche visitato Hakodate.
Le due navi costituiscono il Gruppo Navale che completerà il Periplo del Mondo tra il ’96 e il ’97.

‘1986’ …38 anni fa
Nave GRECALE e Nave SCIROCCO visitano Kure, nell’ambito della missione in Estremo Oriente della durata di 4 mesi circa (Feb – Mag).

‘1979’ …45 anni fa
Dal 9 al 20 ottobre Nave ARDITO e Nave LUPO sostano nei porti di Kobe e Yokohama. Le due unità effettuarono la circumnavigazione del globo.

‘1866’ …158 anni fa!
La pirocorvetta MAGENTA, prima nave italiana a compiere il giro del mondo, raggiunge il Giappone, ormeggiandosi a Yokohama, il 4 luglio 1866.
Il ’25 agosto 1866′ (proprio il giorno di oggi !) venne firmato a Yeddo (nome originario della città di Tokyo) il primo trattato di amicizia e di commercio tra Italia e Giappone: fu siglato dal plenipotenziario Vittorio ‪Arminjon‬, il comandante del Magenta !

Cieli sereni
PG




La Bandiera del Giappone

Sabato 24 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci ha fatto il suo ingresso nelle acque territoriali giapponesi

Gli orologi di bordo sono stati regolati per l’ora del Fuso Orario del Giappone GMT + 9h.
L’ora di Tokyo è 7 ore avanti rispetto all’ora italiana estiva (legale) in vigore adesso.
Le ore di differenza diventeranno 8 quando in Italia si ritornerà all’ora standard (invernale).
Il Giappone, invece, non adotta l’ora legale (dal 1951).

LA BANDIERA DEL GIAPPONE

Si tratta di una bandiera bianca rettangolare con un grande disco cremisi al centro che rappresenta il Sole.
La bandiera è ufficialmente chiamata in giapponese Nisshōki (日章旗 “Bandiera del Sole a forma di disco”), ma è più comunemente nota come Hinomaru (日の丸 “Disco solare”).

Fu promulgata ed entrò in vigore soltanto nel 1999, anche se, in mancanza di una legislazione che in precedenza indicasse una bandiera nazionale ufficiale, è stata considerata de facto la bandiera del Giappone già dal 1870 quando l’ imperatore Meiji la designò per l’uso sulle navi mercantili e militari giapponesi (ma non come bandiera nazionale); tuttavia, lo è diventata per uso consuetudinario.

CURIOSITÀ
Esiste una variante chiamata Kyokujitsuki (“Bandiera del Sole nascente”), quella con il disco rosso su fondo bianco e 16 raggi che partono dal centro: la storica bandiera dell’Impero.
La “bandiera del sole nascente” è utilizzata dalle attuali Forze di Autodifesa Marittima (così si chiama la Marina Militare in Giappone) e non deve essere confusa con la bandiera nazionale.

Cieli sereni
PG




La tela Olona

Sabato 17 agosto 2024✍️

19° giorno di navigazione di Nave Vespucci

DI COSA SONO FATTE LE VELE DEL VESPUCCI ?

LA ‘TELA OLONA’

La tela olona è un tipo di tessuto grezzo, pesante e molto resistente di antiche origini. Il suo nome deriva dal fiume Olona, lungo il quale, in epoca preindustriale, molti mulini agricoli vennero convertiti per attività artigianali come lo sbiancamento e la tintura dei tessuti. Questi impianti sfruttavano la forza motrice dell’acqua per far muovere i macchinari. Questa tela fu realizzata per la prima volta nelle tessitorie di Fagnano Olona, in provincia di Varese.

L’uso principale di questa tela, che la rese molto diffusa nei secoli scorsi, fu in campo nautico, per le vele, i tendalini, le brande dei marinai (amache) e per le esigenze di un materiale robusto ed economico come sacchi, zaini e teli di copertura.

Il caratteristico colore écru della velatura è dato dalla fibra di canapa. Questa, a volte, veniva imbevuta con olio di lino e, diventando impermeabile, era usata per teloni, cerate ed anche per le coperture di carri e di vetture tranviarie.

Cieli sereni
PG