La Bandiera di Cortesia

9 settembre 2023, Nave Vespucci in porto a Cartagena de Indias, oltre al tricolore, espone la Bandiera di Cortesia: in questo caso, quella della Colombia.

LA BANDIERA DI CORTESIA

È la bandiera esposta da una nave del Paese estero nelle cui acque si naviga o nei cui porti si è ormeggiati.

I moderni sistemi automatici di identificazione (AIS) permettono di identificare il nome e la nazionalità di una nave in ogni momento e in ogni luogo.
Ciò nonostante, le bandiere sono ancora utilizzate e le modalità del loro uso sono strettamente codificate.

Sulle navi militari, le bandiere vengono gestite dai “segnalatori” con molta attenzione.
Basta per esempio issare, in un porto estero, una bandiera di cortesia sgualcita o strappata, per ricevere note negative dalle autorità ospitanti.

Il codice delle bandiere, per esempio, prevede che la bandiera di cortesia venga mostrata solitamente sul lato dritto dell’albero prodiero (trinchetto).

In porto si deve sempre tenere di poppa la propria bandiera nazionale, per poi ammainarla quando si salpa per issare simultaneamente lo stesso vessillo (più piccolo) sulla maestra!

Sul lato sinistro si mostrano le bandiere che segnalano le varie operazioni della nave: per esempio “richiesta di libera pratica” (bandiera gialla) oppure “ho il pilota a bordo” (bandiera bianca e rossa).
Tutti questi significati sono elencati nel “CIS”, ( Codice Internazionale dei Segnali ) conosciuto da tutte le unità, anche quelle del diporto.

Cieli sereni
PG




La Bandiera della Colombia

9 settembre 2023 – Nave Vespucci in porto a Cartagena de Indias.

LA BANDIERA DELLA COLOMBIA

I colori della bandiera colombiana sono il giallo, il blu e il rosso.
Tuttavia, gli stessi colori, e nello stesso ordine, rappresentano anche l’Ecuador e il Venezuela.
Perché?

La somiglianza delle tre bandiere nasce da una storia comune: quella della Gran Colombia, uno stato multinazionale nel Sud America ideato da Simon Bolivar nel 1819, comprendente gli attuali territori di Venezuela, Colombia ed Ecuador.

Bolívar aveva auspicato che questi tre paesi rimanessero uniti per gli stessi obiettivi, simbolicamente rappresentati con tre colori: giallo per la ricchezza, il blu per l’oceano e il rosso il sangue versato.

Tuttavia nel tempo le tre nazioni, costruendo la propria individualità, determinarono la fine della “Gran Colombia”.

Ma l’idea di un tricolore risale ancor prima, al 1801, e si deve a Francisco de Miranda, generale e patriota venezuelano considerato il precursore di Bolívar stesso.
Alcuni ritengono che la fonte di ispirazione per i colori del vessillo
sia stato lo stemma di famiglia dei Colombo che Miranda avrebbe visto a Genova.

Il tricolore di Francisco de Miranda rimase modello delle bandiere degli stati anche dopo il dissolvimento della grande repubblica, perpetuando così il tradizionale tricolore.

C’è da notare che ogni bandiera ha una caratteristica distintiva: nel caso del Venezuela 🇻🇪 appare un arco di 8 stelle, l’Ecuador 🇪🇨 ha lo scudo del condor andino che mostra un paesaggio mentre la Colombia 🇨🇴 non ha alcun simbolo.

CURIOSITÀ
Se la Gran Colombia esistesse oggi, sarebbe il decimo paese più grande del mondo con un’ estensione di 2,5 milioni di kmq.

Cieli sereni
PG




Cieli sereni, Hurakan!

E’ NATO UN CORSO!

Dal messaggio di Nave Vespucci nel Mar dei Caraibi

Il 6 settembre 2023, alle 1100 ora di bordo (1800 ora italiana), in posizione 11° 04′ N – 075° 16′ W, a largo della costa colombiana del Mar dei Caraibi, gli allievi della 1^ classe della Accademia Navale hanno issato il loro vessillo e hanno urlato al mare il loro nome:

        HURAKAN

Nella cultura Maya era la divinità del vento, del fuoco, delle tempeste nonchè lo spirito creatore della vita.
Il nome Hurakan richiama anche la parola spagnola Huracàn in ricordo dell’uragano Franklin che, durante la traversata oceanica, ha spinto il Vespucci a preferire una fonda alle Isole Vergini nell’attesa che il fenomeno diminuisse la sua intensità.

LA BANDIERA DEL CORSO

Raffigura il Dio Hurakan che, da tradizione locale, è rappresentato con una coda di serpente. Nella mano destra, una civiltà annientata da una tempesta rappresenta la distruzione. Nella mano sinistra il fuoco, simbolo della vita e della rinascita di una nuova civiltà.

Il messaggio che il corso ha voluto trasmettere è quello dell’affermazione di una nuova identità dopo un intenso periodo di sfide, affrontate nell’unità che caratterizza un corso.

IL MOTTO
È nel solco di questa unità che nasce il motto del corso:

ADVERSA NOS GENUIT UT INVICTI CREVIMUS
“Le avversità ci hanno forgiato così che sorgessimo invitti”

Sullo sfondo della bandiera le Colonne d’Ercole ricordano il passaggio dello Stretto di Gibilterra mentre, per il successivo passaggio dell’Equatore, nonchè delle zone del Sud America in cui la campagna si è svolta, troviamo raffigurata la costellazione della Croce del Sud.

Cieli sereni Hurakan!
PG




Le Isole ABC: Aruba, Bonaire e Curaçao

Navigazione nel Mar dei Caraibi

LE ISOLE ABC
Con questo acronimo si intendono le tre isole situate nella parte meridionale del Mar dei Caraibi, al largo della costa nord-occidentale del Venezuela.
“ABC” sono le iniziali delle isole principali del gruppo: si tratta di Aruba (A) 🇦🇼, Bonaire (B) e Curaçao (C) 🇨🇼.
Tutte e tre fanno parte del Regno dei Paesi Bassi 🇳🇱 sotto il nome ufficiale di Dutch Caribbean (Caraibi Olandesi), mentre un tempo si chiamavano Antille Olandesi.

Aruba e Curaçao sono nazioni costitutive del Regno, mentre Bonaire è una municipalità speciale dei Paesi Bassi.

CURIOSITÀ
Aruba, Bonaire e Curacao, si trovano tranquillamente lontane dalla cintura degli uragani nei Caraibi e pertanto sempre molto visitate!

Cieli sereni
PG




VOYAGER 1 – 5 settembre 1977

Il 5 settembre 1977 viene messa in orbita la sonda VOYAGER 1: obiettivo principale della missione è il sorvolo dei due pianeti giganti Giove e Saturno, per studiarne i campi magnetici, gli anelli e fotografarne i satelliti. Dopo il sorvolo di Saturno, nel 1980, la missione è stata estesa ai limiti del sistema solare.

Ad oggi 5 settembre 2023, la sonda continua a trasmettere dati alle stazioni a terra da esattamente 46 anni (!) mentre sta viaggiando all’esterno del sistema solare a oltre 24 miliardi e 48 milioni di km dal Sole (160 volte la distanza Terra-Sole) risultando l’oggetto artificiale più lontano dalla Terra ed è previsto che continuerà a operare fino al 2025.

CURIOSITÀ
La Voyager porta con se il Golden Record (nella foto) un disco registrato, placcato in oro, contenente immagini e suoni della Terra. I contenuti della registrazione furono selezionati da un comitato e le istruzioni per accedere alle registrazioni sono incise sulla custodia del disco, nel caso… “qualcuno lo trovasse”.

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Parque Colon, Santo Domingo

3° giorno di sosta per Nave Vespucci nel porto di Santo Domingo
L’ equipaggio visita la città e il monumento a Cristoforo Colombo nel Parque Colon nella Zona Coloniale.

Il comandante Bitta si è imbattuto in un libro (vedi immagine) che parla della storia della presenza degli Italiani a Santo Domingo che ha profonde e antiche radici.
Sin dalla ‘scoperta’ di Cristoforo Colombo molte personalità di origine italiana, hanno contribuito, con il loro operato, alla costruzione dell’identità nazionale del Paese sotto molti aspetti: sociale, culturale, artistico, politico, religioso ed economico.
Proviamo a citarne alcuni.

Nel 1519 giunse a Santo Domingo l’umbro Alessandro Geraldini, primo Vescovo residente delle Americhe, che propose la costruzione della Cattedrale, all’ingegnere militare Giovanni Battista Antonelli, artefice delle fortificazioni della città;

Due marinai e armatori genovesi, dei quali si è già parlato, Giovanni Battista Cambiaso (fondatore della Marina Militare Dominicana) e Giovanni Battista Maggiolo, furono protagonisti della guerra d’indipendenza nel XIX secolo;

Sono stati Presidenti della Repubblica Dominicana due discendenti di italiani: Francisco Gregorio Billini (1844- 1898) e Juan Bautista Vicini Burgos (1871 – 1935);

Guido D’Alessandro (1895 – 1954) è stato il progettista del Palazzo presidenziale;

Raffaele Ciferri (1897 – 1964) scienziato marchigiano, è stato direttore di una pionieristica stazione agronomica e autore della prima Carta Geobotanica dell’isola;

I Pellerano, dinastia di imprenditori, il cui capostipite Arturo Alfau fondò nel 1899 il diffusissimo quotidiano Listín Diario uno dei più antichi quotidiani della Repubblica Dominicana, l’unico ancora esistente fra quelli della sua epoca;

I Vicini, i Rainieri e i Marranzini, famiglie titolari di grandi imprese nei campi dell’editoria, delle telecomunicazioni, del turismo e dell’industria alimentare;

Anche nel cinema c’è molto dell’Italia, non solo per le tante produzioni di storie ambientate nel Paese caraibico: si deve anche ricordare il commerciante Francesco Greco che, nel 1900, fece conoscere ai dominicani la magia dell’invenzione (il primo film) dei fratelli Lumière;

🇮🇹🇩🇴
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Il Vespucci a Santo Domingo. Esercitazioni con la Nave Scuola Cambiaso

Il Vespucci è in porto a Santo Domingo
Sono in corso numerose attività di collaborazione e scambio con l’ Armada dominicana. Una di queste prevede un’esercitazione congiunta con l’equipaggio della Nave Scuola CAMBIASO.

Si tratta di un Brigantino Goletta a Palo che prende in nome da Giovanni Battista Cambiaso (1820-1886), fondatore della Marina Militare Dominicana e primo Ammiraglio della Repubblica.
Genovese naturalizzato dominicano, si dice che fosse arrivato a Santo Domingo, ancora giovanissimo, in compagnia del fratello Luigi e che i due avessero stabilito la loro residenza nella Prima Città d’America per perfezionare le loro conoscenze e competenze nel commercio marittimo, arrivando anche a fondare una ditta a loro nome.

Distintosi durante la guerra dominicano-haitiana, dopo la proclamazione dell’Indipendenza, Cambiaso creò la prima flottiglia navale della Repubblica e in tempi record organizzò e addestrò i primi ufficiali della Marina Dominicana.
In seguito, ritornato alle sue attività commerciali, ricoprì l’incarico di console italiano nel paese.
È dunque considerato un eroe dell’indipendenza: insieme al connazionale Giovanni Battista Maggiolo e al dominicano Juan Alejandro Acosta, Cambiaso costituisce la triade cui viene attribuito il merito di aver gettato le basi dell’attuale Marina Militare Dominicana.

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La Moldavia e la sua Bandiera

Il 27 AGOSTO si celebra la ricorrenza nazionale della MOLDAVIA: giorno dell’indipendenza (in moldavo Ziua Independenţei) dall’Unione Sovietica avvenuta nel 1991.

La bandiera della Repubblica di Moldavia

È un tricolore verticale blu, giallo e rosso con uno stemma al centro: un’aquila che regge uno scudo sul quale è raffigurata la testa di un uro, un grande bovino estinto, diffuso originariamente in Europa, da cui derivano gli odierni bovini.

La bandiera della Moldavia NON È SIMMETRICA sulle due facce rispetto al pennone. Precisamente non lo è lo stemma: l’aquila, che rivolge sempre la testa verso l’asta, risulta avere una fronda di alloro nella zampa destra ed uno scettro sulla sinistra se la bandiera è vista sventolare verso destra (disegno in alto). Se invece la bandiera sventola verso sinistra (disegno in basso) l’alloro è impugnato sulla sinistra e lo scettro sulla destra.

CURIOSITÀ

Anche nella bandiera della Marina Militare Italiana che sventola su un’asta non è facile distinguere con quale zampa il Leone di Venezia impugna la spada.
Destra o sinistra?🤔

SE si guarda la bandiera sventolare (garrire) verso destra, nello stemma i vessilli di Genova e Pisa sono sulla destra (in araldica nel 2° e 4° ‘quarto’) e quelli di Venezia e Amalfi a sinistra (nel 1° e 3° ‘quarto’ rispettivamente). Inoltre il leone di Venezia impugna la spada con la zampa destra.

SE, invece, osserviamo la bandiera garrire verso sinistra i ‘quarti’ dello stemma appaiono invertiti e il leone di Venezia, sempre rivolto verso l’asta, impugna la spada con la zampa sinistra !

Si tratta, anche in questo caso, di uno stemma non identico per i due lati e dunque anche la bandiera della Marina Militare NON È SIMMETRICA!
Presenta cioè la particolarità di un recto (diritto) e un verso (rovescio),….. come le monete!

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Il Faro di Colombo

Siamo alla vigilia dell’arrivo a SANTO DOMINGO
Questa notte potrebbe essere avvistato, a distanza, il famoso Faro di Colombo (Faro a Colón)

IL FARO DI COLOMBO
Non si tratta di un faro a torre cilindrica, come spesso siamo abituati a vedere, ma di un monumento a forma di croce latina che ricorda la cristianizzazione delle Americhe.
Costruito nel 1992, misura circa 800 metri di lunghezza per 36 di altezza.

Quando il faro è acceso proietta verso il cielo una luce a forma di croce che può essere vista fino a 35 miglia (!) di distanza.

All’interno del faro vi sono mostre di diversi paesi del mondo e sale per esposizioni temporanee e per conferenze. È presente anche un sacrario che si dice contenga i resti di Cristoforo Colombo, ma vi sono polemiche in proposito, dato che gli Spagnoli hanno dimostrato, mediante analisi genetiche, che i resti, (almeno una parte), del grande navigatore, si trovano nella cattedrale di Siviglia.

CURIOSITÀ
L’enorme potenza impiegata dal faro a volte provoca problemi di mancanza di corrente elettrica nei quartieri vicini e per questo viene acceso solo in occasioni speciali.

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L’ASTA DI POSTA

È una robusta asta fissata ai fianchi della nave che, all’ancora, viene sbracciata in fuori perpendicolarmente alle fiancate, sostenuta da un amantiglio e fissata da dei venti. È munita di penzoli e biscagline ed è usata per ormeggiare le imbarcazioni.

La biscaglina (o biscaggina ) è la scala portatile e arrotolabile, formata da
gradini di legno o di cima ( griselle o tarozzi ) fissati su due cavi che possono
scendere verticalmente lungo la murata o dall’asta di posta.

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