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Cliccando sul castello….si vince una bella galleria di immagini, in continuo aggiornamento! Per ora abbiamo superato il centinaio… 😉
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Cos’è la “PATTA D’OCA”
È un sistema di cime (in genere tre) disposte a raggiera per distribuire le sollecitazioni di una trazione.
È definita anche zampa d’oca perchè ne richiama la forma.
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Cieli sereni
PG
Dopo le cicale, a bordo, non potevano mancare i grilli !
Cos’è un GRILLO ?
È una semplice staffa metallica, a forma di U (vedi immagine), le cui estremità sono forate per permettere l’inserimento, l’estrazione e il fissaggio di un perno a vite.
Quando ha grosse dimensioni è anche chiamato maniglione e serve per unire pezzi di catena, o la catena alla cicala dell’ancora.
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Cieli sereni
PG
11 dicembre 2023…da Nave Vespucci in sosta a Mar della Plata: il comandante Bitta ha trovato a bordo un altro animale… 🤔
La CICALA
È l’estremità superiore del fuso di un’ancora, nel cui foro (occhio di cicala) si collega il maniglione per unirla alla catena o alla cima.
Cieli sereni
PG
LA SERPE (o SERPA)
La SERPE é un palchetto a pianta triangolare sistemato sopra lo slancio superiore del tagliamare, comparso originariamente sui galeoni del XVI secolo, che veniva utilizzato per le manovre delle vele di prora e …per le ‘occorrenze’ dell’equipaggio.
Questo secondario utilizzo derivava dal fatto che, sui velieri, essendo predominante il vento relativo da poppa, per convenienza, le pratiche più maleodoranti venivano svolte a estrema prora in modo che gli odori defluissero direttamente fuoribordo.
Il passaggio per questi locali igienici era costituito dalle sovrastanti reti di serpe (o di serpa), quelle destinate a raccogliere il fiocco per evitarne la caduta a mare quando ammainato.
CURIOSITÀ
Da qui deriva il nome serpante riferito all’uomo che aveva l’incombenza di pulire i locali igienici di bordo.
Cieli sereni
PG
Dopo il BUCO DEL GATTO, la BOCCA DEL GRANCHIO, gli STRANGOLACANE, la BALENIERA, il PASSERINO e l’ AUGELLETTO, questa volta il comandante Bitta ha a che fare con un’ altra specie animale, le BISCE !
LE BISCE
Sulle navi in legno, le bisce (dette anche anguille) sono i fori praticati nella parte inferiore dei madieri per permettere all’acqua eventualmente imbarcata di scorrere ed accumularsi nella parte più bassa della sentina ed essere aspirata.
Cieli sereni
PG
Oltre 90 foto originali di Tolomeus/Zum Zug in uno spettacolare album su Flickr….se vi va di perdere tempo…cliccate sul portale rosso! 😉
7 novembre 2022 – All’ormeggio a Ensenada (Puerto La Plata) 🇦🇷
I NUMERI DEL VESPUCCI
Le altezze degli alberi del Vespucci, sul livello del mare, sono:
50 m per il trinchetto (T)
55 m per la maestra (Ma)
43 m per la mezzana (Me)
CURIOSITÀ
Coloro che manovrano sul pennone di controvelaccio (la vela più alta dell’albero di maestra), si trovano ad un’altezza di circa 50 metri: come su un edificio di 14 piani!
Cieli sereni
PG
Il Vespucci, con il favore dell’alta marea, è entrato a Ensenada e si è ormeggiato nel cantiere Artillero Rio Santiago che prende il nome dal fiume Santiago che nelle vicinanze sfocia sul Rio della Plata
UNA (QUASI) GEMELLA
Il cantiere navale RÃo Santiago, nato nel 1953, è tra i più importanti dell’America latina.
Vi è stata costruita, nel 1962, la Libertad, una fregata a tre alberi di 3765 tonnellate per 103 metri, utilizzata come nave scuola dalla Marina argentina similmente al nostro Vespucci (4300 t per 101 m).
Nel 1966 la Libertad ottenne il record mondiale di velocità di navigazione a vela (circa 10 nodi!) attraverso il Nord Atlantico, coprendo una distanza di 2060 miglia nautiche in 8 giorni e 12 ore da Cape Race, in Canada, ad una linea immaginaria tra Dublino e Liverpool.
Cieli sereni
PG
27 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando a vela in Oceano Atlantico verso LA PLATA (Argentina)
L’ AUGELLETTO
L’ AUGELLETTO (o UCCELLINA) è il più alto dei fiocchi che puo’ issare il Vespucci ed ha una superficie di circa 100 m².
A bordo, i fiocchi (vele sempre pronte all’uso) sono cinque, dall’alto: augelletto, controfiocco, fiocco, gran fiocco e trinchettina (foto).
I fiocchi, come i 4 stralli, sono vele “latine” (di forma triangolare) ed insieme alla randa sono disposti sull’asse longitudinale della nave.
CURIOSITÀ
Si potrebbe erroneamente pensare che le vele “latine” debbano l’origine del loro nome al popolo dei Latini ma non è così: per la loro forma erano chiamate vele “alla trina” (cioè a triangolo) per distinguerle dalle vele cosiddette “alla quadra”, di forma rettangolare o trapezoidale.
(Bitta scripsit XX VIII MMXX)
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PG