I Pirati della Mauritania

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Nave Vespucci sta navigando a largo delle coste della Mauritania con destinazione Dakar (Senegal)

Sulla rotta è presente un discreto traffico di mercantili che navigano lungo la costa in direzione Nord e Sud e di pescherecci intenti ad operare più vicino alla costa.
Le coste della Mauritania quasi coincidono con il grande rigonfiamento dell’Africa occidentale: tra i due promontori prominenti di Cap Blanc (nell’immagine l’omonimo faro) e di Cap Vert in Senegal (Dakar).
Gli esploratori europei le chiamarono rispettivamente “capo bianco” per le sue sabbie desertiche e “capo verde” per la vegetazione che si comincia ad intravedere più a Sud. Capo Bianco è una lunga penisola sabbiosa che ripara la Baie de Nouâdhibou, l’unico porto naturalmente protetto della costa mauritana. Il faro si trova vicino alla punta di questa penisola.

La caratteristica degna di nota di questa costa è la piattaforma continentale che si estende in mare per circa 50 miglia e ha una profondità molto ridotta.

I PIRATI
Lungo la costa africana occidentale esiste una concreta possibilità di imbattersi nei pirati.yÿÿyĝñññ
Si tratta dei moderni pirati che operano generalmente con piccole imbarcazioni veloci puntando per lo più le navi da carico e in alcuni casi gli yacht. Lo scopo non è quello di fare bottino ma sequestrare letteralmente l’intera nave per poi chiedere un riscatto.
La nostra nave, però, non passerà vicino alle zone in cui, di recente, sono state segnalate minacce. Tuttavia continuerà a tenere d’occhio i report forniti dall’ IMB PRC (International Maritime Bureau Piracy Reporting Center), un’agenzia che offre un servizio 24 ore su 24 aggiornando in tempo reale la mappa degli episodi di pirateria in tutto il mondo.

Cieli sereni
PG




Martedì 25 luglio 2023 – Nave Vespucci è in navigazione verso Dakar, in un mare di fitoplancton!

I satelliti forniscono immagini come questa delle acque superficiali al largo della Mauritania, dove sta al momento navigando Nave Vespucci.
Questo è il periodo in cui si possono osservare, lungo la costa nord-occidentale dell’Africa, sgargianti fioriture di fitoplancton.

Sono grandi lingue d’acqua verde, il cui colore è dovuto a una combinazione di fitoplancton e sedimenti: si tratta di diatomee, alghe microscopiche con gusci di silice e clorofilla, uno dei tipi più comuni di fitoplancton in oceano.

Le diatomee tendono a prosperare in superficie quando forti tempeste mescolano gli strati di acqua e fanno emergere sostanze nutritive dalle profondità.

Ma al largo della Mauritania non c’è bisogno di tempeste per questo mescolamento. Gli Alisei, i venti costanti che spirano da NordEst, spostano costantemente l’acqua superficiale verso Ovest allontanandola dalla costa africana; dato che nel mare non si possono creare ‘dislivelli’, l’acqua che si sposta a largo non può che essere sostituita dalla ‘risalita’, lungo la fascia costiera, di acque più fredde e più ricche di nutrienti portati dal fondo.
I sedimenti qui sono particolarmente ricchi di ferro perchè costituiti da depositi di polvere sahariana.
Questo fenomeno, più o meno costante durante l’anno, prende il nome di upwelling : il Canary Upwelling System ne costituisce un esempio dei più rappresentativi tra quelli che si verificano lungo i bordi orientali dei bacini oceanici del pianeta.
Fenomeni simili compaiono al largo degli Stati Uniti (California), del Cile e del Perù (Humboldt). Queste aree sono note per essere tra le regioni oceaniche biologicamente più produttive del pianeta.

CURIOSITÀ
Le diatomee costituiscono un’importante fonte di ossigeno per la Terra: producono circa il 25% dell’ossigeno immesso in atmosfera!

Cieli sereni
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Lunedì 24 luglio 2023 – Nave Vespucci verso Dakar

Nave Vespucci in navigazione verso Dakar

Come consuetudine, anche ieri, all’ora del tramonto, si è svolta, con l’equipaggio schierato in coperta, la cerimonia dell’ammaina bandiera.
Qualcuno, a bordo, ha chiesto al comandante Bitta “Perchè il sole appare schiacciato all’orizzonte ?”

È la RIFRAZIONE ATMOSFERICA che fa deviare la luce dalla sua linea retta di propagazione mentre attraversa l’atmosfera. Ciò è dovuto alla densità dell’aria che varia in base all’altezza:
il Sole, quando si trova
vicino all’orizzonte, appare più piccolo lungo l’asse verticale, risultando leggermente schiacciato.
Lo stesso fenomeno fa sì che appaia un po’ più alto sull’orizzonte rispetto alla realtà con un duplice risultato:

  • al crepuscolo serale, appare ancora visibile quando, in realtà, è già tramontato sotto l’orizzonte;
  • all’alba, lo si scorge nascente, quando invece si trova ancora sotto l’orizzonte (Vedi disegno).

Cieli sereni
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PROMOSSO IL GATTO-MARINAIO BAFFO CAMILLO! (ACCADDE QUEL GIORNO….60 ANNI FA, SUL VESPUCCI)

21 luglio 1963

Il marinaio “BAFFO CAMILLO”

Campagna estiva 1963 di Nave Vespucci. Anche allora partiti da LAS PALMAS (Spagna) il 17 luglio e diretti a TOBAGO (Trinidad e Tobago) con 17 giorni di navigazione!

A bordo avviene la promozione di un gatto! (vedi foto)

I GATTI SULLE NAVI
Fin dai tempi antichi a bordo delle navi, sia mercantili che da guerra, veniva spesso imbarcato un gatto.
Il motivo? Principalmente per difendersi dai roditori che a bordo potevano causare danni a cime, legni oltre, naturalmente, alla cambusa e ai beni stivati. I topi, poi, erano ritenuti i principali diffusori della peste.

I diari di bordo e le cronache di viaggio raccontano di episodi in cui i marinai rifiutavano di imbarcarsi se prima il comandante non aveva provveduto a trovare un gatto: la motivazione era “senza gatto saremo invasi dai topi”?. No!: la motivazione era sempre “senza gatto, questo viaggio sarà sfortunato”.
(foto congedativespucci)

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Domenica 23 luglio 2023 – Nave Vespucci sulla rotta di Colombo

Nave Vespucci ha lasciato le Isole Canarie ed è in rotta verso Dakar (Senegal)

SULLA ROTTA DI COLOMBO
Lo stesso avvenne il 6 settembre 1492 quando le Caravelle di Colombo salparono da Las Palmas con destinazione ‘presunta’ le coste orientali dell’Asia.
La Niña, la Pinta e la Santa Maria vi erano giunte il 9 agosto, dove approfittarono per terminare l’allestimento delle navi e per reclutare qualche marinaio delle Canarie, noti per la loro destrezza e la conoscenza delle acque.

Il vantaggio di seguire una rotta passando dalle Canarie anzichè puntare subito verso Ponente dalla Spagna, fu quello di evitare l’area di formazione degli uragani: i cicloni tropicali atlantici, infatti, raggiungono la massima frequenza tra agosto e settembre e dopo aver attraversato gran parte dell’Oceano Atlantico alle latitudini equatoriali, tendono a risalire verso nord, non più bloccati dall’azione dell’Anticiclone delle Azzorre, e impattare proprio i Caraibi, meta delle tre caravelle.

Sarà stata la fortuna, oppure un’eccezionale (per quel tempo) conoscenza della meteorologia, ma Colombo non poteva scegliere tempi e modi migliori per il suo viaggio.

CURIOSITÀ
Nave Vespucci questa volta scenderà ancora più a Sud: dopo Dakar si spingerà fino a Capo Verde, come fece Cristoforo Colombo nel suo terzo viaggio per le Americhe.

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22 luglio 2023 – Nave Vespucci a Las Palmas. Perché ha lo scafo colorato a fasce bianche e nere?

Perchè il Vespucci ha lo scafo colorato a fasce bianche e nere?

Lo scafo di Nave Vespucci ha una colorazione a strisce bianche e nere orizzontali, che rievoca il passato, quando i fianchi dei vascelli ottocenteschi mostravano delle fasce bianche in corrispondenza dei ponti di batteria ovvero le due linee di cannoni.

Il Vespucci fu costruito nel 1930 (varato nel 31) ricalcando il modello del Monarca, la nave ammiraglia della Marina delle Due Sicilie, dal quale trasse l’aspetto e molti dettagli tecnici.
Il Monarca fu la più grande nave da guerra di tutti gli Stati preunitari d’Italia, anch’esso varato a Castellammare di Stabia nel 1850, quasi 80 anni prima del Vespucci!
A quel tempo stava tramontando l’era delle navi a vela e si era già aperta l’epoca dei “vapori”. Così quel veliero, pensato per durare nel tempo, fu progettato in funzione di una successiva integrazione con un apparato motore a vapore (caldaie) e la spinta ad elica, cosa che avvenne nel 1860.
Quello stesso anno, con l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte, la nave passò nelle mani della marina sabauda; il Monarca fu ribattezzato Re Galantuomo, in onore di Vittorio Emanuele II, e per l’ironia della sorte, le truppe borboniche se lo videro schierato contro durante l’assedio di Gaeta che pose fine al Regno delle Due Sicilie.

Quel veliero fu il modello sul quale si costruì, non solo l’Amerigo Vespucci ma anche il ‘gemello’ Cristoforo Colombo.

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21 luglio 2023 – Nave Vespucci in porto a Las Palmas

OSSERVARE LE STELLE ALLE CANARIE
L’ osservatorio astronomico del Roque de los Muchachos è situato nell’isola di La Palma (la più occidentale delle 7 Isole Canarie).
Si tratta di uno dei migliori punti d’osservazione trovandosi in alta quota a 2400 metri.
Le particolari condizioni climatiche dell’isola mantengono costantemente le nuvole ad una quota non superiore ai 500 metri sul livello del mare così da bloccare l’inquinamento luminoso dei centri abitati: questo fenomeno è chiamato dai locali Panza de Burro (letteralmente pancia dell’asino), che consente un’osservazione ottimale delle stelle.

LE STELLE CADENTI DEL CIGNO

È da poco passato il novilunio (17 luglio scorso) e pertanto, in assenza del chiarore lunare, sarà possibile osservare le meteore alfa Cignidi, così chiamate perchè il radiante, ovvero il punto da cui sembra che le stelle cadenti partano, è la stella più luminosa (alfa) della costellazione del Cigno, DENEB.
Insieme a VEGA (Lira) e ALTAIR (Aquila), questa stella fa parte del grande TRIANGOLO ESTIVO: chiunque può riconoscerlo, con il cielo sereno, proprio sopra la propria testa.

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Giovedì 20 luglio 2023 – Nave Vespucci in porto a Las Palmas, dove c’è il miglior clima al mondo (secondo gli Americani…)

VIVERE A LAS PALMAS
Secondo uno studio condotto da ricercatori di una università statunitense, il clima di Las Palmas, nella maggiore delle isole delle Canarie (Gran Canaria), è il migliore del mondo, con una temperatura media annua che si assesta intorno ai 23°C, che nei mesi freddi raramente scende al di sotto dei 20°C e l’acqua mai sotto i 18°C.
Nei mesi più caldi, la temperatura massima è di 28°-30°C per un clima ventilato e secco con pochissime precipitazioni, in media soltanto 22 giorni l’anno.

CURIOSITÀ
Quanti italiani vivono alle Canarie?

La nazionalità estera più diffusa tra gli abitanti dell’Arcipelago delle Isole Canarie, è proprio quella italiana, che stacca per numero tutte le altre comunità.
Nell’Arcipelago vivono circa 50 mila persone provenienti dall’Italia. 🇮🇹
La seconda comunità è quella proveniente dal Regno Unito 🇬🇧, con 30 mila britannici. Al terzo posto si trova la comunità tedesca 🇩🇪 con 25 mila residenti.

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Mercoledì 19 luglio 2023 – Nave Vespucci è giunta a Las Palmas de Gran Canaria

Perchè si chiama LAS PALMAS?
Las Palmas de Gran Canaria fu fondata nel 1478 dal comandante castigliano Juan Rejon che, giunto sull’isola per sottometterla al controllo spagnolo, creò il suo accampamento recintandolo con tronchi di palme.

Lo stesso Cristoforo Colombo, durante il suo primo viaggio di scoperta del 1492, si fermò a Las Palmas per far effettuare delle riparazioni alla Pinta, e vi fece sosta di nuovo anche durante il viaggio di ritorno in Spagna.
A testimonianza del suo soggiorno restano i ricordi conservati nel museo a lui dedicato, la Casa de Colon, che l’ospitò a Vegueta, il barrio storico della città.

CURIOSITÀ
Las Palmas de Gran Canaria è gemellata con la città di San Antonio, negli USA, fondata nel 1718 da coloni provenienti dalle Isole Canarie. 🇺🇲🇪🇸

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Martedì 18 luglio 2023 – Nave Vespucci è entrata nelle acque territoriali spagnole diretto a Las Palmas (Isola di Gran Canaria)

LA BANDIERA DELLE ISOLE CANARIE

È un tricolore bianco, azzurro e giallo che deriva ​​dai vessilli delle città di Santa Cruz de Tenerife (blu e bianco) e di Las Palmas di Gran Canaria (giallo). Inoltre, questi colori sono comuni anche sulle bandiere di tutte e sette le isole Canarie.
Al centro è presente uno scudo blu contenente sette isole d’argento, sormontato da una corona e retto da due cani ( Podenco Canario ), una razza autoctona delle Isole Canarie, tra le più antiche esistenti: lo riconducono, addirittura, al cane dei faraoni egizi.

Sopra la corona si legge, in lettere maiuscole, il motto “OCEANO”.

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