Sabato 5 agosto 2023 – Praia di Capo Verde

In porto a Praia di Capo Verde

Antonio DA NOLI, fu un navigatore genovese al servizio del Portogallo, nato nel 1419.
A trenta anni, partì da Genova con il fratello e il nipote, con tre galee di sua proprietà, e si recò in Portogallo per ottenere l’appoggio di Enrico il Navigatore che gli permise di navigare lungo le coste atlantiche dell’Africa e scoprire alcune isole (quelle più a Nord) dell’arcipelago di Capo Verde, come dimostra un documento del 1462 firmato da Alfonso V, re del Portogallo.

LA LEGGENDA DI ANTONIO DA NOLI
Un’antica leggenda narra che Antonio Da Noli lasciò Genova per ragioni… di cuore.
Si legge che fosse innamorato di una bellissima ragazza genovese. La giovane ricambiava il suo amore, ma essendo di ceto più elevato, i genitori di lei non acconsentivano al matrimonio.

Con il cuore spezzato, Antonio decise di partire per cercare di dimenticarla. Fu così che si dedicò anima e corpo alle esplorazioni scoprendo in Africa molti luoghi ancora sconosciuti. Ma, per quanto le sue spedizioni avessero successo, non riusciva a dimenticare la sua bella innamorata genovese.

Un giorno Antonio, mentre si trovava su un’isola di Capo Verde, avvistò insieme al suo equipaggio una nave in difficoltà, che stava per affondare. Riuscì a salvare tutti, e scoprì con grande felicità che, a bordo di quella nave, si trovava niente meno che la sua innamorata, scappata da Genova, per andare a cercarlo.
Naturalmente quando la coppia tornò a Genova, i genitori della ragazza, così contenti che la loro figlia fosse tornata sana e salva, acconsentirono alle nozze.

Il navigatore genovese Antonio da Noli ha dato il nome ad una nave della Regia Marina italiana affondata il 9 Settembre 1943 nelle Bocche di Bonifacio.
La Flotta da Battaglia italiana fu attaccata dai tedeschi poche ore dopo l’annuncio dell’armistizio: il Cacciatorpediniere Antonio Da Noli salta su un campo minato nel tentativo di disimpegnarsi dal fuoco tedesco proveniente dalle batterie della Corsica.
Affonda, a circa 5 miglia a ponente del faro di Pertusato, dividendosi in due tronconi.
Nel settembre del 2009 il relitto del Da Noli è stato individuato su un fondale di circa 90 metri.

Il motto della nave era, Prendimi teco a l’ultima fortuna, un verso tratto dalla tragedia La Nave di Gabriele D’Annunzio.

Cieli sereni
PG




PRAIA DI CAPO VERDE

Arrivando a Praia abbiamo avvistato il FARO DI DONNA MARIA PIA situato in prossimità del porto

Il Farol de Dona Maria Pia (noto anche come Farol da Ponta Temerosa o Farol da Praia ) è un faro nel punto più meridionale dell’isola di Santiago. Sorge su un promontorio all’ingresso del porto di Praia, circa un miglio a sud del centro cittadino. Il faro fu costruito nel 1881 e prese il nome da Maria Pia di Savoia la principessa italiana di Casa Savoia che fu regina del Portogallo come sposa del re Luigi I del Portogallo .
Fu la terza regina di Casa Savoia sul trono portoghese, dopo Mafalda e Maria Francesca di Savoia-Nemours.

Cieli sereni
PG




Venerdì 4 agosto 2023 – L’Arcipelago di Capo Verde

Il Vespucci è arrivato alle Isole di Capo Verde ed è ormeggiato nel porto di PRAIA

CAPO VERDE è un arcipelago di dieci isole vulcaniche (di cui solo una disabitata) situate nell’Oceano Atlantico a circa 270 miglia al largo delle coste del Senegal. Prende il nome dalla penisola di Cap Vert (Capo Verde), il punto più occidentale dell’Africa continentale.
Le isole sono anche raffigurate simbolicamente sulla bandiera nazionale da 10 stelle. 🇨🇻
Lo sfondo blu è l’oceano e il cielo. La banda bianca e rossa rappresenta la strada verso la costruzione della nazione, fatta di pace (bianco) e di impegno (rosso).

PRAIA
Praia è la capitale di Capo Verde. Si trova nell’isola di Santiago che fa parte del gruppo di 4 isole che si trovano a Sud e dette di “Sottovento” in base alla loro posizione rispetto agli alisei. Le altre 6 più a Nord costituiscono l’arco “Sopravento”.

Le Isole furono scoperte dal navigatore esploratore genovese Antonio da Noli nel 1460 anche se molti storici attribuiscono il primato al portoghese Diogo Gomes.

Anche Cristoforo Colombo, nel 1498, durante il suo terzo viaggio per le Americhe, approdò nell’isola capoverdiana di Boa Vista e annotò nel diario di bordo: “Hanno un nome ingannevole perché sono alquanto aride e io non vidi in esse alcunché di verde”. A quanto pare, vide solo capre selvatiche, grandi tartarughe e lebbrosi.

Cieli sereni
PG




GLI ALISEI

Gli alisei sono venti costanti che spirano regolarmente per tutto l’anno in direzione dell’equatore. La velocità media si aggira intorno ai 13 nodi con picchi massimi di 18 in estate (luglio) e con medie di poco inferiori, nei mesi di giugno ed agosto. Si fanno poi più leggeri da ottobre a dicembre.

Questi venti spirano simmetricamente sia nell’emisfero boreale che nell’emisfero australe: hanno direzione da Nord-Est verso l’equatore nell’emisfero Nord e da Sud-Est verso l’equatore nell’emisfero Sud.

PERCHÈ ESISTONO?
Il maggiore riscaldamento della Terra intorno alla fascia dell’Equatore determina una risalita di aria (bassa pressione al suolo) che, per compensazione, “attira” aria dalle due fasce tropicali contigue (alte pressioni).
Questo costante “rimpiazzamento” di aria sono proprio gli ALISEI i quali, per quanto detto, dovrebbero spirare in modo perpendicolare, sia da Nord che da Sud, verso l’Equatore.

Ecco la rappresentazione di una sezione VERTICALE dell’ atmosfera sull’Equatore
👇

🌞 ⬅️ ☁️☁️ ➡️ 🌞
¦ ¦ ¦
⬇️ ⬆️ ⬇️
¦ ¦ ¦
A ➡️ B _ ⬅️_ _A
〰️〰️〰️ 〰️〰️〰️〰️〰️
< NORD SUD >
¦
Equatore

A = Alta Pressione
B = Bassa Pressione
⬅️➡️ = Direzione dei Venti (Nord/Sud)
⬆️⬇️ = Movimento dell’Aria (Ascendente/Discendente)
〰️ = Livello del Mare
🌞 = Cielo Sereno
☁️ = Nuvolosità

Soffiano, invece, in maniera obliqua (Vedi figura). Perchè?
La causa è il moto di rotazione della Terra (da Ovest a Est) che tende a deviare ogni massa in movimento verso destra nell’emisfero nord e verso sinistra nell’emisfero sud (forza di Coriolis).

CURIOSITÀ
Questi venti sono sempre stati importantissimi per la navigazione oceanica a vela: le prime circumnavigazioni della Terra, infatti, venivano sempre effettuate andando verso Ovest sfruttando la spinta di questi venti.
Per questo in inglese gli Alisei sono chiamati trade winds, (“venti del commercio”).

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Mercoledì 2 agosto 2023 – Cambio dell’ora in navigazione

Il Vespucci ha lasciato il porto di Dakar ed è diretto alle Isole di Capo Verde.

“IL CAMBIO DELL’ORA”

A bordo della nostra Nave, tra oggi e domani, in un dato momento stabilito dal comando, tutti gli orologi di bordo verranno spostati di 1 ORA INDIETRO.
Questo cambio orario è già il terzo che viene operato dalla partenza da Genova.

Perchè viene fatto ?

La nave, navigando verso Ovest, va a toccare paesi la cui ora ufficiale differisce (in meno) di un numero intero di ore proporzionale allo spostamento in longitudine.
La risposta, quindi, potrebbe essere semplicemente per “adattarsi” all’ora del porto di arrivo, ma la considerazione da fare è un’altra: anche se la nave non dovesse toccare alcun porto e navigare indefinitivamente verso Ovest dovrebbe comunque aggiustare (arretrare) sistematicamente l’ora di bordo.
Se non fosse fatto, dopo qualche settimana di navigazione nella direzione del moto apparente del Sole, accadrebbe un fatto curioso: alle ore 12 di bordo, per esempio, più o meno l’ora di pranzo, l’equipaggio vedrebbe spuntare l’alba, tanto più dopo essere stati svegliati alle ore 7 nel pieno della notte !

Tornando alla navigazione del Vespucci, tra due giorni arriveremo a Praia, capitale delle Isole di Capoverde. Lì è in vigore un orario che differisce di – 1 ora da Dakar e ben – 3 ore dall’Italia.

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Martedì 1 agosto 2023 – La Luna dello Storione

Ultimo giorno di Nave Vespucci in porto a Dakar
Questa notte, cielo sereno permettendo, la nostra nave sarà illuminata da una grande luna piena

LA LUNA DELLO STORIONE

In serata il nostro satellite naturale raggiungerà la fase di plenilunio (la seconda volta di questa estate) prendendo il nome di LUNA DELLO STORIONE ( Sturgeon Moon ) usato dalle tribù indiane perché, in questo periodo dell’estate, lo storione dei Grandi Laghi era più facilmente catturabile.
La Luna piena di agosto è detta anche Luna del Grano in quanto coincidente con la raccolta di quel cereale.

Sarà una ‘Superluna’ così come è stata quella del Cervo del 3 luglio scorso e come ancora sarà quella del prossimo 31 agosto.
In un unico mese avremo quindi due pleniluni, un evento che non si ripete molto frequentemente.

Per “Superluna” si intende, in termini non rigorosamente scientifici, una Luna piena che si verifica quando il nostro satellite si viene a trovare nel tratto di orbita più vicino alla Terra – precisamente a non meno del 90% del suo massimo al perigeo (che sarà domani 2 agosto) – apparendo così, anche se di poco, più grande e luminosa.

CURIOSITÀ
Dato che la Luna ci rivolge sempre la stessa faccia, siamo indotti a pensare che quello che vediamo è esattamente il 50% della superficie lunare.
In realtà, dalla Terra, riusciamo ad osservarne di più: quasi il 60% !
Il fenomeno, scoperto da Galileo Galilei e spiegato da Newton, è definito “LIBRAZIONE” e ci permette di vedere a periodi alterni le regioni più orientali ed occidentali della Luna. Ciò dipende dal moto non uniforme della Luna: quando si trova nei punti della sua orbita più vicini alla Terra ( perigeo ), si muove piu’ velocemente e la sua rotazione, per cosi’ dire, “resta indietro” rispetto alla rivoluzione.
Detta in altre parole, nel tempo che impiega a ruotare su se stessa di 90° (..eh sì, anche la Luna ruota!) il nostro satellite “percorre” 97° di orbita.
All’ apogeo, invece, muovendosi più lentamente, gli stessi 90° di rotazione avvengono in 83° di orbita.

L’effetto visibile dalla Terra e’ una lieve apparente rotazione della Luna su se’ stessa: prima in un senso, quando accelera, poi nel senso opposto, quando rallenta. Questo “pendolamento” mensile e’ la librazione.

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Lunedì 31 luglio 2023 – Nave Vespucci in sosta a Dakar – Come si galleggia nel Lago Rosa…

Il Lago RETBA (o Lac Rose) è un lago che si trova vicino alla penisola di Cap Vert, a nord est di Dakar.
Ha una larghezza massima di 1,5 km, è lungo 5 km e dista appena un chilometro dall’Oceano Atlantico.

È così chiamato per le sue acque rosa dovute, secondo gli esperti, ad una particolare alga ( Dunaliella salina ) che insieme ad un batterio ( Desulfohalobium retbaense ) produce un pigmento che conferisce alle acque questo suggestivo colore che cambia a seconda della luce e che è particolarmente visibile durante la stagione secca (da novembre a maggio).

Il batterio non è pericoloso per l’uomo e per questo motivo è possibile fare il bagno nel lago, dove, una volta immersi, si è sostenuti facilmente a galla: le sue acque, infatti, presentano una concentrazione di sale superiore persino a quella del Mar Morto (380 grammi per litro !).

CURIOSITÀ
Questa località è stata il punto di arrivo 🏁 della celebre Parigi-Dakar fino all’edizione del 2007 quando il suo percorso venne spostato in Sudamerica e poi, nel 2020, in Arabia Saudita, mantenendo comunque la denominazione ‘Rally Dakar’.

Il lago Retba è candidato per essere insignito dall’UNESCO del titolo di patrimonio mondiale dell’umanità.

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Domenica 30 luglio 2023 – Nave Vespucci in porto a Dakar

UN’ ISOLA FATTA DI CONCHIGLIE !

Lungo la costa a Sud di Dakar, a circa 100 km dalla capitale, si trova Joal-Fadiouth, un piccolo villaggio di pescatori unico al mondo: vi è un’isola fatta quasi interamente di conchiglie.
Il paese si divide in due parti, da un lato vi è Joal la zona sulla costa e dall’altra Fadiouth legate insieme da un ponte di legno lungo circa 400 metri. Dove non vi sono costruzioni, il terreno è completamente ricoperto di conchiglie, perché gli abitanti, da sempre, raccolgono molluschi, sia per mangiarne il frutto, sia per usare i gusci al fine di costruire qualunque cosa, anche strade e edifici!
Uno dei modi in cui gli abitanti danno impulso alla loro economia è la fabbricazione di gioielli con le conchiglie raccolte.

Ogni angolo delle strade ed anche il cimitero sono sommersi da conchiglie. Quest’ultimo ha anche un’altra particolarità: è l’unico cimitero del Senegal, dove vengono sepolti indistintamente cristiani e musulmani.

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Sabato 29 luglio 2023 – Il Vespucci è arrivato in SENEGAL

Sabato 29 luglio 2023
Il Vespucci è arrivato in SENEGAL

La nave si è ormeggiata questa mattina al Grand Wharf de la Marine nel Porto di Dakar .

DAKAR (in lingua wolof Ndakaaru) è la capitale del Senegal situata nella punta della penisola di Capo Verde (Cap Vert)

A circa un miglio dal porto di Dakar si trova l’isola di Gorée dove, nel 1444, i portoghesi fondarono un insediamento che chiamarono Palma. Successivamente Gorée divenne una base per la tratta degli schiavi, che per tre secoli caratterizzò tristemente l’economia della zona.

Per la memoria di quel tempo e come simbolo di riscatto, nel 2010, l’allora presidente Abdoulaye Wade, fece realizzare il Monumento al Rinascimento Africano.

Il monumento è una statua di bronzo alta 49 metri che sorge su una delle due colline di Dakar chiamate Les Mamelles.

Il soggetto mostra una famiglia che emerge dalla cima di una montagna: è la figura di una giovane donna e di un uomo che porta in braccio un bambino che a sua volta, con la mano, indica il mare.
La statua, progettata dall’architetto senegalese Pierre Goudiaby Atepa, è rivolta verso l’oceano Atlantico, indicando simbolicamente la Statua della Libertà.

Il monumento ha subito molte critiche: sullo stile da ‘realismo socialista’ non appropriato all’Africa e sulle fattezze poco africane del corpo maschile. Gli imam locali affermano, inoltre, che mostrare in una statua figure umane seminude è idolatria.

CURIOSITÀ
Vi è una sala panoramica, collocata in cima alla testa dell’uomo, raggiungibile anche con un ascensore, che può accogliere 15 persone.

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Venerdì 28 luglio 2023 – Il Tropico del Cancro

Ultimo giorno di navigazione verso Dakar

SOTTO IL TROPICO DEL CANCRO…

Da qualche giorno il Vespucci si trova in navigazione dentro la fascia tropicale a cavallo dell’Equatore, così chiamata perchè delimitata, a Nord, dal TROPICO DEL CANCRO e a Sud dal Tropico del Capricorno.

Cosa è il Tropico del Cancro?

Il tropico del Cancro è il parallelo più settentrionale in cui il Sole culmina allo zenit un solo giorno all’anno (nel solstizio di giugno). Al Tropico del Capricorno lo stesso avviene nel solstizio di dicembre.
Nei punti della Terra che invece si trovano all’interno di questa fascia, il fenomeno avviene in due date, che variano a seconda della latitudine.
Tutto ciò è dovuto alla rivoluzione della Terra in orbita intorno al Sole e all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre (23° 27′): al mezzogiorno solare (passaggio in meridiano) il sole si presenta esattamente sulla verticale (come si dice “a picco!”) non producendo alcuna ombra!
Questo è avvenuto sul Vespucci mercoledì scorso 26 luglio in latitudine 19° 25′ N.
Il Vespucci attraverserà di nuovo il Tropico del Cancro, ma da Sud a Nord, nel giugno del 2024 (!) e poi ancora 4 volte durante questo giro del mondo: ma non è detto che in quei giorni avrà ancora il Sole esattamente “a picco”.

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