Domenica 13 agosto 2023 – “Il buco del Gatto”

7° giorno di navigazione in Atlantico per Nave Vespucci

IL “BUCO DEL GATTO”
(Dal Diario del comandante Bitta del 17 giugno 2020)

Il “BUCO DEL GATTO” è il nome dato all’apertura nella coffa, la piattaforma situata sulla parte alta di ogni albero, usata dai marinai addetti alle vele e dalle vedette.

Il termine coffa deriva dalla cesta presente nei galeoni del XVII e XVIII secolo, adatta a contenere gli uomini di vedetta.

Salendo vi si accede, dalle draglie, anche attraverso un buco sul fondo senza doversi sporgere in fuori dal bordo.
Questo “passaggio” era utilizzato prevalentemente da quei marinai (si chiamavano “terrazzani”) che erano reclutati a forza nei porti e non erano molto confidenti nell’arrampicarsi: un esperto marinaio o un ufficiale mai sarebbe passato dal “buco del gatto” e tuttora, tale passaggio non è consentito ai cadetti.

Cieli sereni
PG




Sabato 12 agosto 2023 – La “Pazienza” e lo “Strangolacane”

6° giorno di traversata in Atlantico
Il Vespucci continua la navigazione a vela manovrato dal suo equipaggio sotto la spinta degli Alisei

A bordo ogni cima ha un nome ed una posizione ben precisi ed inequivocabili: è molto importante saperla individuare immediatamente, una volta ricevuto l’ordine per le manovre.

LA “PAZIENZA”
La pazienza è una specie di rastrelliera posta ai piedi di ciascun albero dove sono infilate le caviglie alle quali si dà volta alle varie manovre per fissarle nella posizione d’impiego. Per quello è detta anche cavigliera

COS’ È LO “STRANGOLACANE” ?
È così chiamato il cavo per “imbrogliare” (chiudere) le vele quadre basse ed è usato come ausilio ai caricabolina (disegno) per raccogliere e ‘sventare’ le vele (toglierle dall’azione del vento) il più rapidamente possibile.

Come tutte le manovre, gli STRANGOLACANE terminano ai piedi di ciascun albero, su entrambi i lati della PAZIENZA, dove sono facilmente.. individuabili! 😉 (vedi foto).

Cieli sereni
PG




Venerdì 11 agosto 2023 – 6° giorno di navigazione in Oceano Atlantico

L’orario di bordo di Nave Vespucci, oramai di qualche ora ‘indietro’ rispetto all’Italia, scandisce le attività in navigazione. Tra queste anche la mensa dell’ equipaggio.

LA GAMELLA
La parola deriva dallo spagnolo gamella, che viene a sua volta dal latino camella. Si tratta di un vassoio di alluminio (una volta di latta) a comparti, nel quale, fino a tempi recenti, i marinai consumavano il rancio, quello che per i soldati era la gavetta.
Nel linguaggio di marina, la gamella indica anche l’insieme delle stoviglie e delle posaterie delle mense di bordo.

CURIOSITÀ
Sul Vespucci, come su tutte le Unità della Marina Militare, in navigazione, prima di servire il pasto all’equipaggio veniva effettuata la “prova gamella”. Una porzione delle pietanze appena preparate per la mensa, era portato in plancia, all’Ufficile di Guardia, per l’assaggio, l’approvazione (su delega del comandante) e l’eventuale successivo ordine per la distribuzione.

Dallo stesso nome deriva la figura del “Capo Gamella” vale a dire il
maresciallo responsabile del buon funzionamento della cambusa e della cucina di bordo.

Cieli sereni e buon appetito
PG




ACCADDE IERI…90 ANNI FA! – 10 AGOSTO 1933, IL REX ALLA CONQUISTA DEL “NASTRO AZZURRO “

Alle 11.30 del 10 agosto 1933, il transatlantico italiano REX, comandato da Francesco Tarabotto, partiva da Genova alla volta di New York per conquistare il Nastro Azzurro ( The Blue Ribbon ).
Era un riconoscimento che, fino alla metà del secolo scorso, veniva rilasciato alla nave passeggeri che deteneva il record di velocità media nella traversata senza scali dell’Atlantico (verso Ovest).

Il Rex, con le sue 51 mila tonnellate di stazza, allora il più grande transatlantico della marina mercantile italiana, in quell’ occasione dimostrò di essere anche la nave più veloce del mondo: riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dalla Baia di New York in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti corrispondente ad un velocità media di 28,9 nodi !

CURIOSITÀ
Il Nastro Azzurro era un semplice riconoscimento visivo: una striscia di seta azzurra generalmente issata sull’albero della nave.

Il record fu mantenuto per quasi due anni, fino a quando il 3 giugno 1935 fu assegnato al transatlantico francese Normandie di circa 79mila tonnellate che, nel suo viaggio inaugurale, tenne una media di 29,98!

Cieli sereni
PG




Giovedì 10 agosto 2023 – 5° giorno di navigazione in Atlantico, con le “Lacrime di San Lorenzo”

In questa notte, e in quelle a venire, il nostro equipaggio non potrà mancare
all’ appuntamento con le “stelle cadenti” di agosto

LE LACRIME DI S. LORENZO

Si tratta dei resti della cometa Swift-Tuttle (dal nome dei suoi scopritori), che ha seminato nello spazio cosmico, questi piccoli “sassi ghiacciati”.
Questa cometa orbita nello spazio e rientra nel nostro sistema solare ogni 130 anni: l’ultima volta è stato nel 1992.
La ”pioggia di stelle” avviene perchè ogni anno la Terra attraversa la scia di polveri lasciata dalla cometa sul proprio percorso .

Il “radiante”, cioè la zona da cui tali “stelle” apparentemente provengono, è la costellazione di Perseo (per questo chiamate PERSEIDI) che si trova in direzione Nord-Est a oltre 60° di altezza nelle ore prima dell’alba.
È facile da individuare trovandosi proprio sotto Cassiopea, la costellazione riconoscibile per la sua tipica forma a “W”.

LE PERSEIDI

Le Perseidi si verificano ogni anno tra la metà di luglio e la fine di agosto. Quest’anno la pioggia di meteore potrà essere osservata in qualsiasi notte dal 14 luglio al 24 agosto ma il numero massimo di meteore è previsto per il 13 agosto.
Al suo picco, la pioggia può produrre anche 100 meteore all’ora.

Inoltre, il 16 agosto, si verificherà la Luna Nuova 🌑, quindi la settimana intorno a questa data sarà perfetta per le osservazioni, dato che le meteore sono più visibili nel cielo scuro senza luna.

Cosa sono le “stelle cadenti”?
In realtà, non sono stelle: si tratta di meteoriti che impattano nell’ atmosfera a 60 Km al secondo ovvero circa 210.000 km orari (!). Il calore prodotto dall’attrito fa sì che i meteoriti si infiammino e si sfaldino prima di raggiungere la Terra: ecco perché vediamo una scia luminosa.

Il nome popolare dello sciame deriva dalla ricorrenza del martirio di San Lorenzo, avvenuto il 10 agosto del 238, le cui lacrime sono nella tradizione riconducibili a queste “stelle cadenti”.

Cieli sereni e auguri ai ‘Lorenzo’ e alle ‘Lorenza’

PG




Mercoledì 9 agosto 2023 – 4 ° giorno di navigazione in Atlantico per Nave Vespucci

LA VAREA
Nel lessico marinaresco per VAREA s’intende la parte estrema, affusolata, di un’asta cui è collegata di solito una vela. In particolare, l’estremità del pennone delle vele quadre o quella superiore del boma, del picco e dell’antenna delle vele di taglio;

Le varee sono attrezzate con un risalto, (sporgenza) destinata a dare appoggio agli amantigli (i cavi che reggono i pennoni), mentre le più grandi sono munite di una cavatoia (cavità), praticata per alloggiare pulegge e farvi passare i cavi di manovra.

CURIOSITÀ
Alla varea del pennone più alto, si impiccavano in mare i pirati catturati, dopo un rapido e poco formale processo condotto in base alle usanze e al sommario diritto del mare esistente.

Cieli sereni
PG




La Bigotta

8 agosto 2023 – terzo giorno di navigazione in Atlantico per Nave Vespucci

LA BIGOTTA

A bordo le bigotte sono bozzelli in legno durissimo di forma sferica, schiacciata, forati orizzontalmente da tre o quattro fori, nei quali passa una cima di canapa (corridore) che deve essere tesata.
Ogni bigotta fa coppia con un’altra bigotta e costituiscono una sorta di paranco: il corridore passa alternativamente nei fori dell’una e dell’altra, e quando viene teso, le bigotte si avvicinano.

Serve a mantenere tesate le manovre dormienti (quindi fisse) come ad esempio le sartie degli alberi delle navi armate in maniera tradizionale.
Sulle navi più moderne (nel caso delle sartie) il lavoro delle bigotte lo fanno gli ARRIDATOI.

Cieli sereni
PG




L’ ARRIDATOIO È …

L’ ARRIDATOIO, detto anche TENDITORE, è un meccanismo usato per portare e mantenere alla giusta tensione i cavi che tengono fissati gli alberi delle navi e delle imbarcazioni.
Questi cavi, che sono le “SARTIE” e “PATERAZZI/STRALLI”, (a seconda che sorreggano gli alberi trasversalmente o longitudinalmente) una volta regolati, non necessitano di essere continuamente manovrati per la navigazione e per questo vengono chiamati “MANOVRE DORMIENTI”.
[Si distinguono dalle “MANOVRE CORRENTI” che si utilizzano per manovrare e orientare vele e pennoni]

L’ARRIDATOIO, (dal verbo “ridare” ripetere la tesatura), è costituito da un tirante metallico con due viti poste alle estremità, una ad avvitamento destrorso ed una sinistrorsa.

Cieli sereni e buon vento
PG




La traversata atlantica del Vespucci e le “onde tropicali” – 7 agosto 2023

Il Vespucci ha lasciato le Isole di Capo Verde, e si appresta ad effettuare la traversata atlantica verso Santo Domingo: 2.680 miglia nautiche, circa 5.000 chilometri !

COME NEL TERZO VIAGGIO DI CRISTOFORO COLOMBO

I quattro viaggi di Colombo (vedi immagine) seguirono rotte simili ma non identiche. La terza scese molto più a Sud-Ovest passando proprio da Capo Verde dopo aver toccato Madeira e le Canarie.

LE ONDE TROPICALI

Nei prossimi giorni il Vespucci dovrà navigare anche su un altro tipo di onde: le ONDE TROPICALI.
Le onde tropicali non sono onde di mare ma perturbazioni di aria (basse pressioni), che scorrono periodicamente in sequenza (una media di 5 al mese) da Est verso Ovest, lungo la fascia tropicale dell’Oceano Atlantico. Queste basse pressioni (vortici antiorari 🔄) sono anche chiamate, per la latitudine alla quale si generano, cicloni tropicali.
A volte, soprattutto tra giugno e settembre, degenerano in forti perturbazioni🌩️, fino a raggiungere la forza di uragano🌪️ ed abbattersi sulle isole del Mar dei Caraibi, proprio dove sta dirigendo la nostra nave.

✍️
Dall’immagine satellitare in calce, ricevuta questa notte, si nota che un vortice si trova ben al di sotto della rotta del Vespucci (linea tratteggiata): per le prossime 24 ore, dunque, il rischio di forti perturbazioni è quasi nullo.
👌

Buon vento e cieli sereni
PG




Domenica 6 agosto 2023 – I Capoverdiani sono i più belli del Mondo?

Dalla ‘nave più bella del mondo’ in porto a Capo Verde

I PIÙ BELLI DEL MONDO

La prestigiosa rivista PLOS Genetics ha pubblicato i risultati di una ricerca scientifica relativa alla popolazione capoverdiana e alle sue caratteristiche somatiche. Lo studio è stato condotto su un campione di 700 individui e su un milione di marcatori molecolari: le conclusioni sono state che la popolazione di Capo Verde presenta caratteristiche uniche dato il livello di mescolanza assolutamente straordinario tra Europei e Africani.
Si riscontra l’intera gamma possibile di pigmentazione della pelle e anche del colore degli occhi ed in generale anche i tratti somatici appaiono la migliore sintesi tra caratteristiche europee e africane.
Molti ritengono, forse a ragione, che la bellezza capoverdiana non abbia pari nel mondo; qualcuno replicherebbe “de gustibus” ma considerata tale straordinaria varietà è il caso di affermare che ce n’è, praticamente,… per tutti i gusti.
(da quotidiano punto net)

Cieli sereni
PG