Le Grand Bleu

“Happy is the man, I thought, who, before dying, has the good fortune to sail the Aegean sea”

Nikos Kazantzakis, Zorba the Greek

(Tribute to the island of Amorgos, Aegean sea, Greece)

Sailing East I, Aegean Sea, (Greece)
Sailing East II, Aegean Sea, (Greece)
Blue Star Ferries – Aegiali Bay Harbour, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Vista della Baia di Aegiali ad Amorgos
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Beach volley at Aegiali Bay, Amorgos island, (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos Island, Greece
A taverna with a view, Katapola, Amorgos island (Greece)

Chora, Amorgos Island (Greece)

Chora, Amorgos Island, Greece
Chora, Amorgos Island, Greece
Chora, Amorgos Island, Greece
Chora, Amorgos Island, Greece
Agia Anna, Amorgos island (Greece)
Agia Anna, Amorgos island (Greece)
Agia Anna, Amorgos island (Greece)
Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

The breeze comes stippling the sea. Simonides (556 b.C.)

“Le Grand Bleu” – View toward east from the Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)



“Ombre sotto i piedi”

Giovedì 27 giugno 2024

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Oggi in un certo punto sulla rotta verso Los Angeles, a mezzodì, Nave Vespucci avrà il Sole allo zenit

“L’ OMBRA SOTTO I PIEDI”

In astronomia si definisce la declinazione solare come l’angolo che i raggi del Sole formano con il piano equatoriale terrestre: positivo (+) se il Sole è al di sopra del piano e negativo (-) se è al di sotto.
La declinazione varia continuamente nel corso dell’anno fra + 23° 27′ (al solstizio d’estate) e – 23° 27′ (solstizio d’inverno) perchè 23° 27′ è proprio l’inclinazione dell’asse terrestre sul piano dell’orbita intorno al Sole.
Lo scorso 20 giugno (solstizio) la declinazione ha raggiunto il suo massimo valore di +23° 27′ ed ha iniziato lentamente a diminuire.

Oggi il Vespucci si troverà in prossimità del “punto subsolare” ovvero ad una latitudine uguale alla declinazione del Sole, sperimentando così al mezzodì la cosiddetta “ombra sotto i piedi !”.
Durante questo tour era già successo: esattamente il 1 ottobre del 2023, in Atlantico, quando la nostra nave, diretta a Fortaleza (Brasile) dopo l’attraversamento l’Equatore, si era trovata in latitudine 3° 12′ Sud, che era anche il valore di declinazione del Sole di quel giorno.

Cieli sereni
PG




La bandiera di bompresso

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23 giugno 2024 – Nave Vespucci ha lasciato Puerto Vallarta ed è in navigazione con destinazione Los Angeles (USA)_
🇲🇽 —–> 🇺🇸

LA BANDIERA DI BOMPRESSO

La BANDIERA DI BOMPRESSO è quella bandiera che sui vascelli viene issata sull’albero più inclinato (appunto il bompresso) o su un’asta posta all’estrema prora quando la nave NON è in navigazione: ad esempio in porto, all’ancora, alla boa, oppure insieme al gran pavese;

Solitamente il jack (così viene anche chiamata) è un’insegna di forma quadrata e più piccola rispetto alle altre bandiere di bordo;
La bandiera di bompresso della Marina Messicana (immagine), è un drappo quadrato che reca i colori nazionali posti in diagonale e in ordine variato rispetto alla bandiera di stato. Al centro è raffigurata un’ancora e su ciascun colore una stella d’oro a otto punte.

Cieli sereni
PG




VESPUCCI e CUAUHTEMOC


Mercoledì 19 GIUGNO 2024 – Il Vespucci è ormeggiato a Puerto Vallarta (Messico). 🇲🇽

VESPUCCI e CUAUHTEMOC

La nave scuola per i cadetti della accademia navale messicana prende il nome da Cuauhtémoc (1496 – 1525), l’undicesimo e ultimo sovrano azteco che fu quasi contemporaneo di Amerigo Vespucci (1454 – 1512).
Il suo nome significa “aquila che cadde”: dall’unione dei termini nahuatl cuauhtli (aquila) e temoc (discesa).
Cuauhtémoc incarna la lotta delle popolazioni indigene del Messico contro i colonizzatori ed è diventato, fin dai primi anni dell’Ottocento, un simbolo di eroismo per tutti i messicani.

Confrontando le due unità, esse presentano le seguenti sostanziali differenze:

CUAUHTEMOC:
Dislocamento 1800 t
Lunghezza 67 metri
Equipaggio 190 c.

VESPUCCI:
Dislocamento 4300 t
Lunghezza 101 metri
Equipaggio 250 c.

Pur avendo entrambe 3 alberi, le forme delle vele delle due unità sono diverse: si tratta, in un caso, di un Brigantino a Palo e nell’ altro di una Nave.

Il Brigantino a Palo Cuauhtémoc ha tre alberi: due armati con pennoni e vele quadre e un terzo albero, a poppa, armato con vela aurica.

Il Vespucci è invece definito, secondo la nomenclatura, una Nave perchè armato con tre alberi, tutti con pennoni a vele quadre.

CURIOSITÀ

Chissà se la polena del Vespucci e quella del Cuauhtémoc (foto sotto) riusciranno, un giorno, ad incrociare i loro sguardi.
Attualmente la nave scuola messicana si trova nel Pacifico in navigazione tra Honolulu (USA) e Yokosuka (Giappone).
Il Vespucci percorrerà una rotta simile (Honolulu-Tokio) ma dal 28 luglio al 25 agosto prossimi.

Peccato….sarà per un’altra volta! Buon vento!

Cieli sereni
PG




ARM Cuauhtémoc


Martedì 18 GIUGNO 2024 – Nave Vespucci è entrata nel porto di Puerto Vallarta (Messico). 🇲🇽

Viene restituita la visita della nave scuola della Marina Messicana ARM Cuauhtémoc che ha sostato l’ultima volta in Italia, a Napoli, il 30 e il 31 luglio 2023.

La ARM Cuauhtémoc è l’ unità su cui si addestrano i cadetti dell’Heroica Escuela Naval Militar.
Varata nel 1982, porta questo nome in onore dell’omonimo sovrano azteco.
E’ un brigantino a palo ossia con tre alberi, due armati con pennoni e vele quadre e il terzo, a poppa, con vela aurica.

È l’ultima di quattro navi similari costruite nei cantieri navali spagnoli di Bilbao; le sue “sorelle”, anch’esse impiegate come navi-scuola, sono la colombiana Gloria🇨🇴, la venezuelana Simón Bolívar🇻🇪 e la ecuadoriana Guayas🇪🇨.

Il motto della nave è:
Por la Exaltacion del Espiritu Marinero

Cieli sereni
PG




GIORNATA MONDIALE DELL’IDROGRAFIA

(ndr: Auguri al Comandante Bitta!)


Venerdì 21 giugno 2024 – Nave Vespucci è in porto a Puerto Vallarta 🇲🇽

Oggi 21 GIUGNO si festeggia la
GIORNATA MONDIALE DELL’ IDROGRAFIA

Questa data fu scelta dall’Assemblea delle Nazioni Unite per ricordare la fondazione dell’ International Hydrographic Bureau (IHB) costituito nel 1921 nel Principato di Monaco per promuovere la sicurezza della navigazione e codificare gli standard delle carte nautiche e delle informazioni idrografiche per essere fruibili a livello mondiale.

Nel 1919, 24 Paesi si riunirono a Londra per creare un ufficio permanente e operativo sui temi mondiali dell’idrografia e due anni dopo, nel 1921, l’IHB iniziò le sue attività con 18 degli Stati intervenuti nel precedente incontro di Londra.
I diciotto furono: Argentina, Belgio, Brasile, Impero Britannico (Regno Unito e Australia), Cile, Cina, Danimarca, Francia, Grecia , Giappone, Monaco, Paesi Bassi, Norvegia, Perù, Portogallo, Siam (Thailandia), Spagna e Svezia.

L’ Egitto, l’Italia e gli Stati Uniti aderirono l’anno successivo.

🇦🇷🇧🇪🇧🇷🇬🇧🇦🇺🇨🇱🇨🇳🇩🇰🇫🇷🇬🇷🇯🇵🇲🇨🇳🇱🇳🇴🇵🇪🇵🇹🇹🇭🇪🇦🇸🇪 (1921)

🇪🇬🇮🇹🇺🇸 (1922)

Il Messico 🇲🇽 ratificò nel 2002.

Oggi l’ IHO (International Hydrographic Organization) è un’organizzazione intergovernativa della quale l’ IHB è l’organo amministrativo.
Riunisce attualmente 100 Paesi, oltre ad organizzazioni di osservatori e agenzie da tutto il mondo.
L’ ultimo Paese divenuto stato membro dell’IHO è la Repubblica di Kiribati 🇰🇮 (2024).

CURIOSITÀ
Nell’immagine la nuova bandiera dell’IHO con l’emblema che è stato leggermente modificato rimuovendo il riferimento a Monaco e all’anno 1921: il fondo adesso è blu scuro con il logo dorato monocolore.
La bandiera è esposta ogni giorno sul quartier generale di Monaco.
È interessante notare che, oltre a questa bandiera e a quella di Monaco, che sventolano sempre, viene issata anche la bandiera di uno Stato membro nel giorno della sua festa nazionale.

Cieli sereni e auguri agli Idrografi
PG




Il SOLSTIZIO D’ESTATE – Giovedì 20 giugno 2024


Il Vespucci è ormeggiato a Puerto Vallarta (Messico). 🇲🇽

Nonostante la data tradizionale che fissa l’inizio dell’Estate sia fissata per oggi 21 giugno, dal punto di vista astronomico ieri 20 giugno alle 22:51 ora italiana si è verificato il SOLSTIZIO D’ ESTATE.
Il solstizio d’estate, noto anche come il giorno più lungo dell’anno, rappresenta un momento di particolare importanza sia dal punto di vista astronomico che culturale. L’evento segna l’inizio dell’estate astronomica nell’emisfero settentrionale.

L’ ALBA E IL TRAMONTO DI OGGI
Queste immagini della Terra rappresenta il momento dell’alba (a sinistra) e del tramonto (a destra) sull’Italia oggi.

Immaginando la Terra immobile ed il Sole che vi gira attorno (ciò non cambia l’effetto reale), possiamo distinguere la parte illuminata (diurna) dalla parte oscurata (notturna) divise dal “TERMINATORE” : una linea che viaggia al suolo a circa 1600 km orari (!) da Levante verso Ponente due volte al giorno: una volta portando l’alba e una volta il tramonto.
Nel ‘fermo immagine’ il terminatore dell’alba è rappresentato, per le 05:31 di oggi, con il bacino orientale del Mediterraneo già illuminato e il terminatore del tramonto, per le 20:47, con lo stesso bacino già coperto dall’oscurità (15 ore e 16 minuti di insolazione).

CURIOSITÀ
Alle 22.51 di oggi (ora italiana), cioè al momento del solstizio, ci sarà un punto della Terra in cui il Sole sarà ‘a picco’ (allo zenit) e non produrrà alcuna ombra!
Per provarlo dovremmo trovarci in pieno Oceano Pacifico, precisamente a 23° 26′ di latitudine Nord e 132° 03′ di longitudine Ovest ! (il punto indicato nella figura qui sotto).

Cieli sereni e buon Solstizio🌞
PG




Il Tesoro del Polluce – 17 giugno 1841


17 giugno 2024 – Nave Vespucci è all’ancora in acque messicane in attesa di entrare nel porto di Puerto Vallata. 🇲🇽

ACCADDE OGGI
17 giugno 1841

La sera del 17 giugno 1841, il piroscafo genovese Polluce, in navigazione da Napoli a Marsiglia (via Genova), viene speronato
al largo dell’Isola d’Elba, da un altro piroscafo, il Mongibello, in rotta Livorno-Civitavecchia.
A bordo del Polluce ci sono 52 passeggeri (tra cui diversi nobili e funzionari) e 18 membri dell’equipaggio, nonché una notevole somma di monete d’oro e d’argento (70.000 colonnati d’argento e 100.000 franchi), monili, gioielli, orologi, diamanti, smeraldi, il tutto di proprietà dei ricchi passeggeri.
Un tesoro dal valore che gli esperti ipotizzano equivalente a quasi 350 milioni di euro odierni.
Il Polluce si inabissa in meno di mezz’ora dopo il sinistro, alle 22.30, tre miglia a levante di Capo Calvo (nel canale di Piombino, tra l’Elba e Punta Ala).
All’ incidente seguì un lungo processo tra l’armatore del Polluce, Raffaele Rubattino, e l’amministrazione della Navigazione del Regno delle Due Sicilie.
L’armatore tentò di recuperare la sua nave poco dopo il naufragio, ma non riuscì nell’impresa a causa della profondità di oltre 100 metri: all’epoca non esisteva la tecnologia per poter effettuare recuperi a quella profondità.

Nel 2000, alcuni cacciatori di tesori inglesi riuscirono a portare alla luca una parte del tesoro sommerso attraverso una truffa. Fingendo di voler recuperare il relitto di una nave mercantile inglese affondata durante la Prima Guerra Mondiale, fornirono invece le coordinate del relitto del Polluce e ottennero un permesso per effettuare la ricerca: il loro obiettivo era di appropriarsi di una parte del tesoro sommerso. Fortunatamente, il tesoro fu recuperato prima che potesse essere messo all’asta sul mercato inglese.
Successivamente, dal 2005 al 2014, fu completato il recupero dei tesori rimasti sommersi grazie anche all’intervento dei mezzi della Marina Militare.
I tesori recuperati, di grande interesse storico e numismatico, sono ora conservati nel Museo del Mare di Capoliveri (Isola d’Elba).

Cieli sereni
PG




Save the Sea Turtles! Giornata Mondiale della Tartaruga Marina – 16 giugno 2024


16 giugno 2024: Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico in direzione delle coste messicane 🇲🇽

Oggi 16 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Tartaruga Marina

Negli ultimi 30 anni sono state cacciate e uccise più di 1 milione di tartarughe marine (in media 40mila all’anno).
Sono questi gli spaventosi numeri pubblicati da uno studio dell’Arizona State University sulla caccia illegale alle tartarughe marine.
Secondo gli scienziati le cifre riportate nello studio sono addirittura sotto-rappresentative perché è molto difficile stimare precisamente questo tipo di attività illegale.

Perché vengono cacciate le tartarughe marine ?

Le tartarughe marine, di qualsiasi specie, sono comunemente cacciate e uccise per le loro uova, per la carne, per la pelle o per il loro carapace. Molto spesso sono anche catturate e tenute come animali domestici esotici. Il commercio della carne, in particolare, è una seria minaccia per la sopravvivenza di questa specie marina: non a caso, qualsiasi tipo di uccisone di questo animale è illegale e sono protette dalla CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Marine in Estinzione).
Queste vengono cacciate principalmente in due spot riconosciuti come “caldi”: il Madagascar e il Sud-Est asiatico.
Il Vietnam, in particolare, è risultato essere il primo Paese per il traffico delle tartarughe o delle loro parti.
Le destinazioni finali, molto spesso, sono Giappone e Cina dove i prodotti derivati dalle tartarughe sono usati per la medicina tradizionale ma anche come monili e ornamenti.
C’è però una nota lieta nello studio: stando ai dati riportarti, la caccia e il commercio illegale di tartarughe marine sarebbero diminuiti del 28% negli ultimi 10 anni, probabilmente grazie a maggiori misure di protezione.

Cieli sereni
PG




L’Albania


Sabato 15 giugno 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico in direzione delle coste messicane 🇲🇽
Nonostante la distanza dalla madrepatria, anche a bordo c’è grande attesa per l’incontro di calcio di oggi ITALIA – ALBANIA
🇮🇹⚽🇦🇱

L’ ALBANIA

L’ Albania è chiamata il ‘Paese delle Aquile’ e la bandiera nazionale riporta l’aquila a due teste nera su sfondo rosso e gli albanesi chiamano il proprio paese Shqiptarja.

LA LEGGENDA
A questo proposito c’è una leggenda che fa risalire l’origine del popolo albanese proprio a un giovane che salvò un aquilotto che stava per essere ucciso da un serpente.

Il giovane divenne un cacciatore imbattibile e un fortissimo guerriero, proprio grazie all’aiuto del fiero animale divenuto suo amico. La gente lo chiamava Shqipetar, che significa figlio dell’aquila, ed egli divenne un sovrano.🦅

CURIOSITÀ
L’ Amerigo Vespucci ha visitato l’ultima volta l’Albania (Durazzo) il 17 e 18 ottobre del 2022 (vedi foto).

Cieli sereni
PG