Giovanni da Verrazzano, 500 anni fa


Mercoledì 17 aprile 2024 – Nave Vespucci sta navigando in Oceano Pacifico verso Valparaiso (Cile)

ACCADDE OGGI…
…500 anni fa!

Il 17 aprile 1524 Giovanni da Verrazzano, primo europeo ad esplorare la costa atlantica degli odierni Stati Uniti, entrò nella baia di New York con la sua nave Dauphine.
Gettò l’ancora nel The Narrows, lo stretto fra Staten Island e Long Island, dove incontrò un gruppo di nativi Lenape. Qui prese nota di quello che credeva essere, a nord della baia, un grande lago di acqua dolce che il nostro navigatore umanista, descrisse come “un vasto specchio d’acqua pullulante di imbarcazioni indigene“.
Si trattava, invece di un fiume, l’attuale Hudson, così chiamato in onore dell’ esploratore Henry Hudson, che vi giunse qualche anno dopo, nel 1609.

All’esploratore toscano, contemporaneo e conterraneo di Amerigo Vespucci, nonchè primo scopritore della zona, è stato dedicato il Verrazzano Narrows Bridge (Foto) costruito a New York nel 1964 che ha mantenuto fino al 1981 il record di ponte sospeso più lungo del mondo.
Ogni anno, il 17 aprile, viene celebrato il Verrazzano Day sia nella Grande Mela sia in Toscana, a Greve in Chianti (Firenze), dove ebbe i natali nel 1485.

Cieli sereni
PG




La corrente di Humboldt e il Deserto di Atacama


Martedì 16 aprile 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso Nord lungo la costa cilena.
La navigazione della nostra nave inizia ad essere interessata da una corrente marina particolare:

LA CORRENTE DI HUMBOLDT

La Corrente di Humboldt, detta anche Corrente del Perù, scorre verso l’equatore, più precisamente dalle coste occidentali della Patagonia alla costa peruviana settentrionale e ha origine dalla Corrente Circumpolare Antartica.
Si tratta di uno dei flussi di acqua fredda più importanti al mondo per la sua grande influenza sul clima.
Le sue acque superficiali che scorrono vicine alla costa occidentale del Sud America hanno una temperatura inferiore di 7 – 8°C rispetto al valore ‘attendibile’ per quelle latitudini.
Il conseguente abbassamento di temperatura dell’aria sovrastante impedisce dunque l’evaporazione, la formazione di nubi (solo strati di nebbia di avvezione) e, quindi, una costante scarsità di precipitazioni.
Questo è il motivo per cui il Deserto di Atacama, che si trova tra l’Oceano Pacifico e la Catena delle Ande, è uno dei luoghi più aridi della Terra.
Il comandante Bitta ne parlerà ancora nei prossimi giorni.

Cieli sereni
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45° Sud!

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Nave Vespucci sta navigando verso Nord lungo la costa cilena.

Oggi ha raggiunto la latitudine 45° Sud: la nave si è trovata esattamente alla stessa distanza (circa 5000 km ovvero 2700 miglia) dal Polo Sud e dall’Equatore.

Cieli sereni
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14 aprile 1912, ore 23:40 – ora di bordo sul Titanic

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(14 aprile 2024: Nave Vespucci è in navigazione nell’ Oceano Pacifico)

Accadde oggi…
… il 14 aprile 1912

Il transatlantico RMS TITANIC, durante il suo viaggio inaugurale, da Southampton a New York, via Cherbourg e Queenstown, alle 23. 40 (ora di bordo) di domenica 14 aprile 1912 entra in collisione con un iceberg.
L’impatto provoca l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento, allagando 5 compartimenti stagni, il gavone di prua, tre stive e un locale caldaie; 2 ore e 40 minuti più tardi il transatlantico si inabissa spezzandosi in due.

Nel naufragio persero la vita 1.518 persone; solo 706 persone riuscirono a sopravvivere, alcune salvate fra la gente finita nell’acqua gelida e rimasta lì per ore.

CURIOSITÀ
L’immagine è la foto scattata da padre Frank Browne l’11 aprile 1912 appena sbarcato dal Titanic al termine della 1^ tratta Southampton-Queenstown.
Osservando attentamente la vetta del quarto fumaiolo vi si nota un piccolo puntino nero…
Durante lo scalo a Queenstown un marinaio ebbe l’idea di scalare, forse per scherzo, il quarto fumaiolo con l’intento di spaventare i passeggeri in procinto di partire

La comparsa inattesa di questa figura, tutta nera, fu interpretata da alcuni come una visione diabolica e portatrice di cattivi presagi…

UN’ALTRA CURIOSITÀ
Il quarto fumaiolo del TITANIC aveva una funzione puramente estetica e costituiva solamente un condotto di ventilazione.
Molte immagini (vedi riquadro) riportano la nave con tutti e quattro i fumaioli attivi ma è un falso: il quarto mai avrebbe potuto espellere i fumi creati dal funzionamento delle caldaie.
( Bitta scripsit XIV IV MMXXIII )

Cieli sereni
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13 aprile: giornata internazionale del bacio!

Il 13 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale del Bacio. 😚
Questa data è stata scelta per ricordare il bacio più lungo della storia, che è durò 46 ore 24 minuti e 9 secondi.
Il record fu stabilito in quel giorno del 2011, durante una gara, da una coppia thailandese. La stessa coppia si superò due anni dopo (il 6 luglio 2013) baciandosi per ben 58 ore 35 minuti e 58 secondi di fila!

Nella foto la statua del “Bacio della Memoria di un Porto”, situata nel Porto di CIVITAVECCHIA (ROMA).

CURIOSITÀ
Anche il 6 luglio è stato dichiarato il Giorno Internazionale del Bacio ma, in questo caso, la data è stata decisa nel Regno Unito 🇬🇧 dove si indica il 6 luglio come National Kissing Day, generando una certa confusione perchè è spesso indicato come la ricorrenza a livello mondiale.

🇺🇸
Negli Stati Uniti, la Giornata Nazionale del Bacio è celebrata il 22 giugno.

🇮🇳
In India sono soliti considerare come Giornata del Bacio il 13 febbraio, il giorno che precede San Valentino.

(Bitta scripsit XIII IV MMXXII)

Cieli sereni e.. baci
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Selfie da Saturno

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13 aprile 2024:Nave Vespucci in navigazione verso Valparaiso

ACCADDE OGGI..
13 APRILE 2017

Esattamente 7 anni fa, il 13 aprile 2017 viene diffusa dalla NASA la foto che vediamo in figura.
Lo scatto arriva da 1,4 miliardi di chilometri di distanza, dalla sonda spaziale Cassini, lanciata 20 anni prima (nel 1997!) per l’esplorazione di Saturno, le sue lune e i suoi anelli.

Si tratta della Terra e della Luna, riprese tra gli anelli di Saturno che appaiono come due minuscoli punti di luce nel buio dell’universo.
La Terra in quel momento mostrava la parte meridionale dell’Oceano Atlantico e alla sua sinistra (più visibile se si effettua uno zoom sulla foto) si vede la Luna. La suggestiva immagine è ripresa tra gli anelli A (in alto) e F di Saturno, con la luce del Sole che si riflette su quest’ultimo.

La sonda Cassini, nata dalla collaborazione tra Nasa 🇺🇸 e Agenzie Spaziali europea 🇪🇺 e italiana 🇮🇹, aveva tra i suoi compiti quello di «bucare» gli anelli e l’atmosfera del pianeta per analizzarne la composizione.
La missione terminò il successivo 15 settembre quando la sonda fu inviata nell’atmosfera superiore di Saturno e distrutta per evitare ogni rischio di contaminazione delle lune di Saturno da parte di microrganismi terrestri eventualmente presenti sulla sonda.

Cieli sereni
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L’onda canaglia

Venerdì 12 aprile 2024

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Navigazione del Vespucci nello Stretto di Magellano

ACCADDE OGGI
12 aprile 1966

Quel giorno un’onda eccezionale colpisce il transatlantico italiano MICHELANGELO durante una burrasca in Oceano Atlantico causando 3 morti e numerosi feriti.

La Michelangelo era partita da Genova il 7 aprile e dopo alcuni scali stava navigando in pieno oceano verso New York con a bordo 775 passeggeri e 710 persone di equipaggio.
Le previsioni metereologiche già avevano segnalato la presenza di una forte perturbazione.
Alle 10.20 del 12 aprile un’ondata scavalcò la prua che era alta circa 18 metri sul livello del mare e colpì la parte prodiera della nave (vedi foto autentica).
Il comandante stesso descriverà poi quel momento come se la nave fosse stata centrata da un colpo di cannone.
L’onda raggiunse addirittura il ponte di comando (a 25 metri dalla linea di galleggiamento!) e il comandante, gli altri ufficiali e il timoniere, furono investiti dalle schegge di vetro dei finestroni (spessi quasi 2 centimetri) che andarono in frantumi.

Due passeggeri e un membro dell’ equipaggio che si trovavano nelle cabine del ponte sottostante, persero la vita. I feriti furono una cinquantina.

I danni riportati furono lo sfondamento del ponte frontale (distante più di 70 metri dalla estremità della prua!) e la distruzione di un notevole numero di cabine oltre all’avaria dei radar e di molte apparecchiature di navigazione.

LE ONDE “CANAGLIA”

Si tratta delle cosiddette “ONDE ANOMALE” che si verificano in maniera sporadica durante una tempesta in mare aperto. Queste onde hanno la particolarità di essere il doppio dell’altezza media delle onde circostanti: in caso di tempesta una onda media è di circa 12 metri mentre un’onda “canaglia” può essere alta circa 30 metri
Questi mostri si formano quando due diversi fronti d’onda si incontrano con un certo angolo. In quel caso si verifica il fenomeno dell’ “Onda Draupner” ovvero Onda del Nuovo Anno. Questo nome è dovuto alla piattaforma petrolifera Draupner E, posta nel Mare del Nord al largo delle coste norvegesi che venne investita da una violenta tempesta il 1º gennaio 1995, nel giorno di Capodanno per l’appunto.

Queste onde, possono sviluppare pressioni fenomenali.
Per fare un esempio un’onda di 3 metri esercita una pressione di 6 tonnellate per m², un’onda di 10 metri può esercitarne 12 tonnellate per m² e un’onda anomala di 30 metri, può arrivare fino a 100 tonnellate!
(Bitta scripsit XXI IV MMXXI)

Cieli sereni.. e mari calmi
PG




11 aprile – Giornata internazionale del Mare

L’ 11 aprile ricorre la Giornata Nazionale del Mare, un’ iniziativa che ha l’obiettivo di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

Cieli sereni e mari calmi
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Lo stretto di Magellano

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11 aprile 2024 – Il Vespucci ha lasciato Punta Arenas per navigare nel secondo tratto dello Stretto di Magellano e dirigere verso il Pacifico: destinazione Valparaiso (Cile).

LO STRETTO DI MAGELLANO

A Magellano ci vollero circa 37 giorni, (dal 21 ottobre al 28 novembre del 1520) tra imprevisti, soste e difficoltà, per raggiungere il Mar del Sud, poi detto, proprio da lui stesso, “Pacifico”.

Nella “Relazione del Primo Viaggio Attorno al Mondo” di Antonio Pigafetta, compare la prima rappresentazione dello stretto (vedi figura): la mappa deve essere vista capovolta, dato che è disegnata con il Sud in alto, come la maggior parte della cartografia di quel tempo.

Magellano e la sua “Armata delle Molucche”, ridotta a tre sole navi dopo la perdita della Santiago e la diserzione della Sant’Antonio, riuscirono a vincere una tra le sfide più difficili nella navigazione. Le raffiche di vento continue (a proposito, il termine “raffica” compare per la prima volta proprio nella relazione di Pigafetta), le forti correnti e un dedalo di canali ( angosture ), avrebbero scoraggiato chiunque, ma la tenacia di Magellano portò al traguardo tanto atteso e finalmente, come riporta Pigafetta, …. “il capitano generale lacrimò per allegrezza”.

Cieli sereni
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I monumenti alla Navigazione di Punta Arenas in Cile

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10 aprile 2024 – Nave Vespucci in sosta a Punta Arenas (Cile)

I MONUMENTI DI PUNTA ARENAS

Nel tratto di lungomare corrispondente al centro città si trova una serie di monumenti che ricordano la navigazione e le esplorazioni, la vita dei pescatori, gli arditi salvataggi in mare e, in genere, lo stretto legame tra questa città e le acque gelide dello Stretto sul quale si affaccia.

Uno di questi monumenti, è quello realizzato in ricordo dei 23 marinai della nave che entrarono nello Stretto di Magellano nel 1843.
Si tratta della goletta originariamente chiamata Presidente Bulnes, ma poi ribattezzata Ancud in onore del suo porto d’origine a nord dell’Isla Grande de Chiloé, dove fu costruita (Manuel Bulnes non aveva accettato il primo nome).
Fu concepita appositamente per trasportare la spedizione cilena che prese possesso effettivo dello Stretto e lo occupò definitivamente erigendo sulle sue rive l’insediamento di Fuerte Bulnes.
La goletta salpò dal porto di Ancud il 22 maggio 1843. A bordo vi erano 23 membri di equipaggio, di cui circa la metà destinati a restare nell’insediamento permanente che si sarebbe creato.
Portarono con loro provviste stimate per sette mesi e materiali per il viaggio e l’avvio della colonia da fondare.
Sul ponte c’erano gli animali da fattoria per la riproduzione nelle terre della Patagonia: una coppia di capre, due maiali, tre cani e qualche gallina.

Le peripezie di questa impresa sono raccontate nel Diario della goletta Ancud al comando del capitano di fregata Don Juan Guillermos di Enrique Nicolas (1901), reperibile anche in rete.

Cieli sereni
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