La Luna piena del Castoro

27 novembre 2023

LA LUNA PIENA DEL CASTORO

Oggi 27 novembre, alle 10:16 ora italiana, avremo la Luna Piena del Castoro.
Il nome deriva dalle trappole che venivano messe proprio in questo periodo dell’anno, a novembre, per catturare i castori e procurarsi la pelliccia da usare durante i mesi freddi invernali.
Nella cultura nativo-americana gli altri nomi usati per la Luna Piena di novembre sono “Luna della Brina” o “Luna Gelida”, mentre in altre parti del mondo viene chiamata “Luna Bianca” (in Cina), “Luna Oscura” (nella cultura celtica).

Nell’emisfero sud, dove si trova adesso il Vespucci, è primavera e i nomi più comuni sono “Luna del Mais”, “Luna del Latte”, “Luna dei Fiori” e “Luna della Lepre”.

CURIOSITÀ
Questa sera la luna piena si troverà nella costellazione del Toro, vicino alle Pleaidi, in una congiunzione facilmente riconoscibile senza nuvole.
Le Pleaidi sono un ammasso stellare piuttosto ‘vicino’ a noi (440 anni luce), che conta diverse stelle visibili ad occhio nudo: non è difficile riconoscerne 5 o 6, ma in zone senza inquinamento luminoso, si può arrivare a contarne anche 12.

Cieli sereni
PG




Affondamento del Nova Scotia, 28 novembre 1942

ACCADDE OGGI..
Il 28 novembre 1942, nel Canale di Mozambico (Oceano Indiano), affonda il piroscafo inglese Nova Scotia a seguito del siluramento da parte del sommergibile tedesco U-177.

La nave, eseguiva, sulla tratta Aden – Sudafrica, il trasporto, oltre che delle truppe britanniche, anche dei prigionieri di guerra.
Quel giorno, la stragrande maggioranza delle persone a bordo, esclusi pochi soldati inglesi e sudafricani, era costituita da italiani fatti prigionieri in Eritrea che venivano trasferiti a Durban, in Sudafrica, dopo la perdita della colonia italiana.

L’ U-177 era comandato da Robert Gysae che, una volta verificato di avere colpito non dei soldati nemici, ma degli alleati (civili e militari), allertò il suo comando superiore.
Il naufragio avvenne davanti alle coste del Mozambico, colonia del neutrale Portogallo e così da Berlino fu avvisata Lisbona, che inviò un proprio ‘avviso’ , l’ Alfonso de Albuquerque.
I soccorsi però furono ostacolati dal mare agitato mentre i naufraghi furono oggetto di terribili attacchi da parte di numerosissimi squali.
L’ Alfonso de Albuquerque tornò in porto con 184 sopravvissuti. Ne erano morti 750, di cui 631 italiani.
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Cieli sereni
PG




Ferdinando Magellano attraversa il “suo” stretto, 28 novembre 1520

Il 28 novembre del 1520, Fernão de Magalhães, meglio noto in italia come Ferdinando Magellano, completava l’attraversamento dello stretto che oggi porta il suo nome, raggiungendo l’Oceano Pacifico.

La navigazione in quelle acque insidiose e pericolose, attualmente territorio cileno, durò 28 giorni.
Fu battezzato come lo Stretto di “Todos Los Santos” (Tutti i Santi), dedicandolo all’omonima festa che si celebra appunto il 1° novembre, giorno di partenza dell’attraversamento.

Va ricordato il prezioso contributo fornito da Antonio Pigafetta, di origine italiana, uno dei 27 membri dell’equipaggio che presero parte alla spedizione e, soprattutto, uno dei pochi sopravvissuti, (anche allo stesso Magellano) che poté, una volta rientrato in patria, raccontarne la storia nella sua Relazione del primo viaggio intorno al mondo.

Cieli Sereni
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Il Rio della Plata … a Roma!

26 novembre 2023 – Il Vespucci si trova ad Astillero Rio Santiago, La Plata

IL RIO DELLA PLATA A ROMA !

A Roma, nel centro di Piazza Navona, davanti alla chiesa di Sant’Agnese in Agone, è posta la Fontana dei Quattro Fiumi.
L’opera, progettata da Gian Lorenzo Bernini, è formata da 4 statue in marmo bianco che rappresentano i quattro principali fiumi della Terra, allora conosciuti (1648 – 1651): il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata. Sono raffigurati in guisa di giganti che siedono appoggiati sullo scoglio centrale in travertino.
Il gigante che impersona il Rio della Plata è seduto su un sacco traboccante di monete d’argento, come simbolo del colore argenteo (plata) del fiume.
È noto il gesto teatrale di questa scultura, col suo braccio alzato, oggetto di una leggenda metropolitana, che però è da smentire.
È infatti diffusa la convinzione che Bernini lo abbia realizzato come gesto di sfida verso il rivale Borromini, dal momento che il gigante protenda il braccio verso la Chiesa di Sant’Agnese, opera dell’architetto ticinese, come a volersi riparare dall’imminente crollo dell’edificio.
Si tratta in effetti di una falsa interpretazione perchè l’intervento del Borromini fu successivo alla realizzazione della fontana da parte di Bernini.

Cieli sereni
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Aldebaran / S. Caterina

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.”
Così, nel 1600, scriveva nel suo Giornale di Navigazione, Obizzo Guidotti, bolognese, cavaliere del Santo Sepolcro imbarcato su un nave di quell’Ordine.

La stella di S. CATERINA

È proprio ALDEBARAN (nella costellazione del TORO) la stella che nel giorno di oggi, S. CATERINA, sorge proprio al tramontare del Sole.

Cieli sereni
👠🌹

PG




La Tasmania – 24 novembre 1642

ACCADDE OGGI… il 24 novembre 1642

Il 24 novembre 1642, Abel Tasman, navigatore, esploratore e cartografo olandese, alla ricerca di terre ad Est dell’Australia nell’ Oceano Pacifico, avvista la costa occidentale dell’attuale TASMANIA. Chiama la nuova terra Van Diemen’s Land (Terra di Van Diemen), in onore del governatore delle Indie Olandesi.
Durante quel viaggio Abel Tasman scoprirà anche la Nuova Zelanda e le Isole Figi.

Cieli sereni
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L’ancora di S. Clemente

Oggi, 23 novembre, ricorre la memoria di uno dei primi papi della storia, San Clemente, morto intorno all’anno 100 d.C.

L’ancora ⚓ è simbolo disintivo del Santo e si nota in tutte le opere pittoriche e plastiche che lo rappresentano.

LA LEGGENDA

Durante l’impero di Traiano, Clemente, per la sua attività apostolica nei ranghi più alti dell’aristocrazia romana, fu condannato all’esilio in Crimea e costretto ai lavori forzati nelle miniere. Anche in quel luogo riuscì a convertire a Cristo molti compagni di prigionia; la fama e il successo ottenuto, però, furono proprio le cause che lo portarono al martirio.
Fu gettato nel Mar Nero con un’ancora al collo perché non fosse ritrovato, ma per miracolo il corpo del Santo martire fu recuperato qualche tempo dopo dal mare: le acque si ritirarono rivelando una tomba costruita dagli angeli i quali avevano conservato il corpo di San Clemente, dandogli una degna sepoltura. Da allora in poi, una volta all’anno, per un miracoloso ritirarsi del mare, questa tomba riappariva all’intera popolazione.

Nell’ 860 furono ritrovate in una piccola isola delle reliquie ritenute di papa Clemente con l’ancora utilizzata per il martirio. Il corpo fu recuperato, trasferito a Roma e sepolto nella Chiesa (di San Clemente), vicino al Colosseo.
Si celebra la memoria del Santo il 23 novembre perchè proprio in quella data avvenne la sua sepoltura nella città eterna.

Cieli sereni⚓
PG




Le Bisce (di nave)

Dopo il BUCO DEL GATTO, la BOCCA DEL GRANCHIO, gli STRANGOLACANE, la BALENIERA, il PASSERINO e l’ AUGELLETTO, questa volta il comandante Bitta ha a che fare con un’ altra specie animale, le BISCE !

LE BISCE
Sulle navi in legno, le bisce (dette anche anguille) sono i fori praticati nella parte inferiore dei madieri per permettere all’acqua eventualmente imbarcata di scorrere ed accumularsi nella parte più bassa della sentina ed essere aspirata.

Cieli sereni
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La Fossa dei Leoni

18 novembre 2023 – Vespucci all’ormeggio nei cantieri Rio Santiago di Ensenada sul Rio della Plata

Nelle navi a vela, la fossa dei leoni (o fossa del nostromo), è l’espressione usata per designare la cala del nostromo, ovvero il deposito dove sono raccolti e conservati i generi di consumo e le cime in dotazione e di scorta dell’attrezzatura della nave.
L’accesso a questa cala è strettamente riservato ai nocchieri, e solamente a quelli, ai quali il
nostromo può consegnare la chiave.
🦁⚓

Cieli sereni
PG




Venerdì 17 novembre 2023…cos’è l’ “EPTACAIDECAFOBIA”?

Il Vespucci è all’ormeggio nei cantieri Rio Santiago di Ensenada sul Rio della Plata (Argentina)

L’ EPTACAIDECAFOBIA

L’eptacaidecafobia ( greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”) è la paura del numero 17.
Il 17, quando cade, come oggi in particolare, di venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia
e in altri Paesi di origine greco-latina, dove la tradizione popolare ha tramandato superstizioni e pregiudizi.

Le origini della superstizione
La superstizione risale addirittura al medioevo quando sulle tombe era frequente l’iscrizione latina VIXI , “vissi” – e quindi sono morto – di cui XVII è l’anagramma: sommando le singole cifre si ottiene 17 (V+I+X+I = 5+1+10+1 = 17), quindi si diffuse la credenza che quel numero portasse sfortuna.

Il numero 17 era già largamente disprezzato anche ai tempi dell’antica Grecia dai seguaci di Pitagora, visto che si trova tra il 16 e il 18, considerati perfetti perchè rappresentano superfici di quadrilateri con perimetro uguale all’area (16 = 4×4 = 4+4+4+4 e 18 = 3×6 = 3+3+6+6 ).

Altre teorie legano l’incipit di questa superstizione al popolo romano: nel anno 9 dopo Cristo, la diciassettesima legione fu sterminata a Teutoburgo dai Germani, insieme alla diciottesima e alla diciannovesima.
Dopo quell’episodio questi numeri non furono più attribuiti a nessuna legione in quanto ritenuti infausti.
Il venerdì invece si pensa sia sfortunato perché, nella tradizione cristiana, è il giorno della morte di Gesù Cristo.

Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13 ( triscaidecafobia ), dove, ad esempio, in alcuni edifici ci si riferisce al 13° piano chiamandolo “12b” o “14”, oppure, analogamente, si evita di numerare con il 13 le stanze d’albergo, la fila dei posti sui velivoli, i modelli di alcuni veicoli, ecc.

CURIOSITÀ
In Cina non è ben accetto il numero 4 (四 ) considerato segnale di cattivo auspicio perché simile, come suono, alla parola morte (死 ).

I prossimi venerdì 17 saranno:
17 maggio 2024
17 gennaio 2025
17 ottobre 2025
17 aprile 2026
17 luglio 2026.

Cieli sereni
PG