Grilli a bordo!

Dopo le cicale, a bordo, non potevano mancare i grilli !

Cos’è un GRILLO ?

È una semplice staffa metallica, a forma di U (vedi immagine), le cui estremità sono forate per permettere l’inserimento, l’estrazione e il fissaggio di un perno a vite.
Quando ha grosse dimensioni è anche chiamato maniglione e serve per unire pezzi di catena, o la catena alla cicala dell’ancora.
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Cieli sereni
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La Cicala

11 dicembre 2023…da Nave Vespucci in sosta a Mar della Plata: il comandante Bitta ha trovato a bordo un altro animale… 🤔

La CICALA

È l’estremità superiore del fuso di un’ancora, nel cui foro (occhio di cicala) si collega il maniglione per unirla alla catena o alla cima.

Cieli sereni
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8 dicembre 2023 – Immacolata, Stilla Maris, Stella Maris

Anche su Nave Vespucci, nel Mar della Plata, oggi 8 dicembre, si celebra l’ IMMACOLATA

STELLA MARIS (Stella del Mare) è un appellativo, fra i più antichi, attribuito alla Vergine Maria, madre di Gesù.
Il nome è utilizzato per enfatizzare il ruolo di Maria come segno di speranza e come ‘stella polare’ per i cristiani; con questo titolo, la Vergine Maria è invocata come guida e protettrice di chi viaggia o lavora sul mare.

“Stella Maris” è, infatti, uno dei nomi della Stella Polare ( α Ursae Minoris ), utilizzata per la navigazione astronomica in mare fin dall’antichità.
L’identificazione di Maria con la stella polare per la gente di mare ha portato alla devozione per la Madonna in molte comunità cattoliche costiere: numerose chiese, scuole e collegi sono dedicati a Maria Stella Maris.

CURIOSITÀ
L’appellativo compare per la prima volta in una traduzione latina redatta da San Girolamo.
Si trattò, in effetti, di un errore di trascrizione: il nome ebraico Miryam, che significa “goccia del mare”, fu tradotto da San Girolamo in “Stilla Maris” ma in una fase successiva un copista lo trascrisse come “Stella Maris” e questo ‘errore di trascrizione’ è ora di uso comune.

Cieli sereni 🌟
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7 dicembre 2023 – Sant’Ambrogio e le api

Qual è il simbolo di Sant’Ambrogio?

Tra gli attributi con cui viene rappresentato Sant’Ambrogio ci sono le api perché ne è il protettore, come degli apicoltori e dei fabbricanti di cera.
Questo deriva da una leggenda legata ad Ambrogio: da bambino, uno sciame si posò sulla sua bocca, non per pungerlo, ma per iniettare del miele, metafora della dolcezza della sua futura eloquenza.

È patrono di Milano (con lui ci sono anche San Carlo Borromeo e San Galdino) come richiamo all’operosità degli abitanti di quella città e di tutti coloro che si impegnano nel lavoro, con abnegazione e spirito di sacrificio.

Cieli sereni 🐝🐝🐝
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Adhaer, la stella di Nicola, Niccolò, Nicolò – 6 dicembre 2023

Il 6 dicembre si festeggia San Nicolò (o Niccolò), altro nome di San Nicola di Bari, patrono dei naviganti.

Ecco un’altra stella che nel XVII secolo veniva chiamata con il nome del Santo del giorno nel quale sorgeva contemporaneamente al tramonto del Sole.

La Stella di S. NICOLÒ

Si tratta di ADHAER del Cane Maggiore. È la seconda stella più luminosa di quella costellazione, dopo Sirio, nonché la ventiduesima stella più luminosa dell’intera volta celeste. La sua posizione la rende più facilmente osservabile dall’emisfero australe dove si trova il Vespucci (vedi disegno).

CURIOSITÀ
Adhaer è rappresentata nella bandiera del Brasile 🇧🇷, assieme ad altre 26 stelle, ciascuna delle quali rappresenta uno Stato confederato. In particolare essa indica lo Stato di Tocatins.

Auguri ai Nicola, Niccolò, Nicolò e a tutti agli altri ‘protetti’ dal Santo: pescatori, bambini, scolari, ragazze da marito, vetrai, farmacisti, profumieri, avvocati, prigionieri e vittime di errori giudiziari, mercanti e commercianti.

Cieli sereni
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Lunedì 4 dicembre 2023 – SANTA BARBARA

Santa Barbara benedetta, liberaci dal tuono e dalla saetta

Oggi 4 dicembre è il giorno dedicato a Santa Barbara, nata nel 273 a Nicomedia, all’epoca in Turchia, e per questo il suo nome, Barbara, deriva dal greco e vuol dire straniera, “non romana”.
È la patrona della Marina Militare a cui si lega dall’inizio dell’uso della polvere da sparo.
Infatti, in tutti i magazzini di munizioni, in particolare sulle navi militari, per devozione alla Santa, viene affissa sulle pareti una sua immagine perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini i depositi delle polveri e delle munizioni che prendono, appunto, il nome di ”santabarbara”.
È lei, infatti, la patrona di “coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa” ed in particolare di chi usa la polvere da sparo.
Per questo, oltre che la Marina Militare, Santa Barbara protegge gli artiglieri, gli armaioli, i cannonieri, i minatori, i pirotecnici, i metallurgici, i carpentieri, ma anche i campanari, gli ombrellai, i tessitori, i geologi e gli architetti.

La Santa Barbara di Raffaello Sanzio nella celeberrina “Madonna Sistina” (1513 – 1514, olio su tela, 265 x 196 cm.) Dresda, Gemaldegalerie

Buona Santa Barbara e…
…Cieli sereni!
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Santa Bibiana – 2 dicembre 2023

Ogni 2 dicembre si festeggia Santa Bibiana, protettrice dell’epilessia e delle malattie mentali.
Questo giorno è oggetto di un proverbio “meteorologico” che recita:
Se piove il giorno di Santa Bibiana piove 40 giorni e una settimana.

Nelle varie regioni d’Italia, il proverbio è citato nel dialetto locale:

  • Santa Bibian-a, quaranta dì e na sman-a (Piemonte)
  • Da santa Bibiana quaranta di e na setimana (Veneto)
  • Suj’è e sol e dè ad Santa Bibiena e sol uj stà quarenta dè e una sman-a (Emilia-Romagna)
  • C chiov all dì d Sanda B’bbjn, va chiov quaranda dì e na stt’mn (Puglia)
  • Ci chiovi ti Santa Bibbiana chiovi nu giurnu, nu mesi e na sittimana (Salento)
  • Si chiovi a Santa Bibiana chiovi pi un jornu un misi e na simana (Calabria)
  • Santa Bibiana, quaranta jorna e na simana (Sicilia)

Il proverbio non ha fondamento scientifico ma è bene ricordarlo come parte integrante della nostra cultura popolare e delle tradizioni locali.

CURIOSITÀ
A Roma, nel quartiere Esquilino, vicino alla stazione Termini, vi è una piccola chiesa intitolata a S. Bibiana. Sull’altare maggiore vi è posta una statua in marmo bianco della Santa, opera di Gian Lorenzo Bernini.

Cieli sereni
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“La serpe”: … un altro ‘animale’ sul Vespucci !

LA SERPE (o SERPA)

La SERPE é un palchetto a pianta triangolare sistemato sopra lo slancio superiore del tagliamare, comparso originariamente sui galeoni del XVI secolo, che veniva utilizzato per le manovre delle vele di prora e …per le ‘occorrenze’ dell’equipaggio.
Questo secondario utilizzo derivava dal fatto che, sui velieri, essendo predominante il vento relativo da poppa, per convenienza, le pratiche più maleodoranti venivano svolte a estrema prora in modo che gli odori defluissero direttamente fuoribordo.
Il passaggio per questi locali igienici era costituito dalle sovrastanti reti di serpe (o di serpa), quelle destinate a raccogliere il fiocco per evitarne la caduta a mare quando ammainato.

CURIOSITÀ
Da qui deriva il nome serpante riferito all’uomo che aveva l’incombenza di pulire i locali igienici di bordo.

Cieli sereni
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Giovedì 30 novembre 2023 – S. Andrea e Capella, la sua stella!

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.” (Obizzo Guidotti)

La stella di S. ANDREA

Nel giorno di oggi, al tramonto, è visibile sull’orizzonte di Nord-Est, CAPELLA, detta anche la Capra.
È la stella più brillante della costellazione dell’Auriga, la sesta più luminosa del cielo notturno nonché la terza stella più brillante dell’emisfero celeste boreale, dopo Arturo e Vega.
È una stella relativamente vicina, dal momento che dista dal Sole quasi 43 anni luce.

Benché a occhio nudo appaia come una stella singola, Capella è in realtà un sistema multiplo costituito da quattro componenti, raggruppate in due coppie di stelle.

Per via della sua luminosità, la stella sin dall’antichità è stata associata alla mitologia; il nome stesso Capella deriva dal latino con il significato di “capretta”, in riferimento al mito di Amaltea, la capra che allattò Zeus sul Monte Ida a Creta.

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Richard Evelyn Bird sorvola il Polo Sud, 29 novembre 1929

Il 29 novembre 1929, (94 anni fa) venne sorvolato per la prima volta in aereo il Polo Sud.
L’impresa fu compiuta dall’ esploratore statunitense Richard Evelyn Byrd con l’appoggio della base di Little America allestita al limite della barriera di Ross: sorvolò la Queen Maud Range scoprendo la regione che chiamò Terra di Marie Byrd in onore della moglie.

In seguito Byrd condusse altre tre spedizioni.
Nel 1933-34 con lo scopo di installare una stazione meteorologica avanzata sulla banchisa del Mare di Ross, svernò in una capanna-bunker, dal 28 marzo al 10 agosto 1934, 180 km a Sud di Little America, dove rischiò di perdere la vita per le esalazioni di anidride carbonica.
Di questa impresa Byrd ha lasciato una dettagliata descrizione nel libro Alone (Solo)

Nel 1939-40, con una terza spedizione, questa volta ufficialmente patrocinata dagli USA e, di nuovo, con un aereo, Byrd rilevò il profilo costiero compreso fra la Penisola Antartica e il Mare di Ross.

Nel 1946 intraprese la sua quarta spedizione (denominata Highjump) con l’impiego di circa 4000 uomini e di numerosi mezzi (aeroplani, navi e anche un sommergibile), ciò che gli permise di raccogliere numerosi dati meteorologici, biologici, ecc. su un territorio molto vasto.
Morì mentre ne stava organizzando una quinta, in occasione dell’Anno Geofisico Internazionale (1957-58).

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