Martedì 26 dicembre 2023 – Santo Stefano

L’ ORDINE DI S. STEFANO

La marina del Granducato di Toscana, dal 1569 si identificò con la flotta dell’ORDINE DI SANTO STEFANO, fondato da Cosimo I de’ Medici, per combattere la pirateria nel Tirreno e, più in generale, in tutto il Mediterraneo.

Il simbolo dell’ordine era la croce rossa, a otto punte, bordata d’oro in campo bianco, con gigli d’oro mentre sulle galee era rossa bordata di giallo con al centro la croce entro un disco bianco.

La sede della flotta della marina toscana era Livorno dove le galee giungevano, dopo il varo a Pisa, attraverso il Canale dei Navicelli.
Lì iniziava l’armamento per il futuro impiego nelle missioni delle “caravane”, in risposta alle scorrerie dei corsari ottomani e barbareschi.
Tra le varie imprese si ricordano la difesa di Malta dall’invasione ottomana (1565), la battaglia di Lepanto (1571) e la presa di Bona, base dei pirati saraceni in Algeria (1607).

Cieli sereni
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Il nodo “Piè di pollo”

Il nodo “PIÈ DI POLLO”🐔

È il nodo che si ottiene ripiegando e intrecciando i legnoli di una cima, in vari modi secondo i tre passi descritti nel disegno, ma sempre per ottenere un ringrosso che faciliti l’appiglio.
È un nodo di origine settecentesca che fa parte della famiglia dei nodi di arresto o terminali .

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Venerdì 22 dicembre 2023 – Il Solstizio!

Anche su Nave Vespucci, in porto a La Plata (Argentina), siamo al SOLSTIZIO…D’ INVERNO o D’ ESTATE ? 🤔

IL SOLSTIZIO
Questa mattina, 22 dicembre, alle 04:27, ora italiana, è avvenuto il SOLSTIZIO!

Il Solstizio è quel momento esatto in cui l’asse terrestre raggiunge la massima inclinazione rispetto ai raggi del Sole.
In altre parole, oggi, i raggi solari colpiscono in maniera più ‘radente’ l’emisfero settentrionale dando così vita al giorno più corto dell’anno, ovvero quello con meno luce solare: a Roma 9 ore e 8 minuti (alba 07:34 – tramonto 16:42).
Non sarà così su Nave Vespucci, che si trova nell’ emisfero meridionale colpito dai raggi solari alla massima inclinazione (più a picco): a bordo si celebrerà, al contrario, il giorno più lungo, il primo dell’ estate, con ben 14 ore e 28 minuti di luce (alba 05:38 – tramonto 20:06).

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L’albero di Natale cosmico!

L’ ALBERO DI NATALE

Che dicembre sarebbe senza un albero di Natale?
Tra gli oggetti del cielo profondo esiste un ammasso stellare che, quando osservato attraverso un idoneo strumento, assomiglia a un Albero di Natale ed è proprio chiamato così.
Sotto la sigla NGC 2264 viene catalogato insieme alla Nebulosa del Cono, una nebulosa scura con questa particolare forma situata all’interno dell’ammasso (in piccolo, nella parte superiore della foto).
Entrambi gli oggetti sono difficili da vedere ad occhio nudo: meglio usare un telescopio o un binocolo. Con quest’ultimo si può scorgere un gruppo di stelline ubicato più o meno a metà strada tra le brillanti stelle Betelgeuse di Orione e Procione del Cane Minore.
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Il Cavallino

Cos’è il “CAVALLINO” ? 🐎

Si chiama CAVALLINO (o LINEA DI INSELLATURA), l’innalzamento verso prua e verso poppa della linea che si ottiene
proiettando, sul piano diametrale della nave, l’ intersezione della murata con il ponte di coperta.

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Andromeda

Sono questi di dicembre i giorni migliori per osservare nel cielo l’oggetto più lontano visibile ad occhio nudo: la Galassia di Andromeda (o Messier 31 ).
Questa grande galassia a spirale è la sorella maggiore della nostra Via Lattea. Si trova a 2,5 milioni di anni luce dal nostro Sole, il che significa che la luce delle sue stelle che ora noi vediamo ha viaggiato per quel periodo di tempo; detto in un’ altra maniera, se vi fossero astronomi alieni che vivono in quella galassia e ci guardassero, in questo momento osserverebbero il nostro sistema solare come appariva 2,5 milioni di anni fa!

Come vederla ?
Il metodo più semplice è quello di utilizzare le tre stelle che compongono la “V” destra della costellazione di Cassiopea a forma di “W”. Queste formano una freccia che punta direttamente su Andromeda.

CURIOSITÀ
L’immagine che segue è una ‘composizione’ fotografica di Stephen Rahn – Tom Buckley – Houston, con le esatte proporzioni di quello che vedremmo nel cielo se la Galassia di Andromeda fosse abbastanza luminosa: la M31 è ampia circa 3 gradi e, dato che la Luna vista dalla Terra occupa nel cielo circa mezzo grado, sarebbe un oggetto largo come 6 lune piene.

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La “Patta d’oca”

Cos’è la “PATTA D’OCA”
È un sistema di cime (in genere tre) disposte a raggiera per distribuire le sollecitazioni di una trazione.
È definita anche zampa d’oca perchè ne richiama la forma.
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Naufragio e tacchini – Livorno, 15 dicembre 1952

ACCADDE OGGI..
.. il 15 dicembre 1952
(Bitta scripsit XV XII MMXXI)

I TACCHINI DI LIVORNO

Era il 15 dicembre 1952 quando il naufragio di una nave americana, la “Grommet Reefer”, regalò ai livornesi un Natale da cuccagna con tacchini formato extralarge.

La nave si schiantò sugli scogli fra San Jacopo e Acquaviva ed era carica di cibarie, e soprattutto tacchini, destinati alle tavole natalizie dei militari Usa della vicina base di Camp Darby che invece finirono nelle cucine di tante famiglie livornesi.

La nave si trovava in rada, in attesa di attraccare, quando la violenza del mare ruppe gli ormeggi. Spinta dai marosi, la “Grommet Reefer” s’infranse a circa 100 metri dall’Accademia Navale, spezzandosi in due tronconi. La causa fu una grave avaria all’unico motore di propulsione.

Le operazioni di salvataggio vennero condotte anche dal personale dell’Accademia Navale e seguite in diretta da centinaia e centinaia di livornesi accalcati lungo viale Italia, all’altezza dei Bagni Acquaviva.
Grazie a Dio non vi furono vittime tra i 40 membri dell’equipaggio.

Furono molti quelli che cercarono di ‘recuperare’ (anche nei giorni che seguirono) tutto quel bendidio di cibo finito sulla riva.
Quelli che fecero una raccolta abbondante, oltre a degustare del tacchino di dimensioni insolite, si improvvissarono anche rivenditori riuscendo a mettersi in tasca anche qualche soldo.
E fu così che quella volta il libeccio regalò ai livornesi un ricco Natale!

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Le Geminidi, 14 dicembre 2023

Nave Vespucci in sosta a La Plata (Argentina)

LE GEMINIDI

Eccoci di nuovo all’appuntamento annuale con le GEMINIDI, le ‘stelle cadenti di dicembre’.
Le Geminidi sono la pioggia di meteore più intensa dell’anno insieme alle Perseidi di agosto (le “lacrime di San Lorenzo”).

Questo sciame meteorico, già visibile in cielo dai primi del mese,
toccherà il suo picco questa sera e continuerà a mostrarsi fino al giorno 19.
È prevista una ‘pioggia’ di circa 100 meteore all’ora, (circa una al minuto!) e per ammirare le Geminidi non ci sarà bisogno di telescopio né di conoscere tutte le costellazioni.
È importante trovare un cielo buio, lontano dalle luci della città e con poco inquinamento luminoso ed individuare il cosiddetto “Radiante“, cioè il punto dal quale sembrano provenire le meteore: si trova vicino alla stella più luminosa Alfa dei Gemelli (Gemini) da cui il nome Geminidi e si trova in alto a sinistra della ben riconoscibile Cintura di Orione (vedi immagine).

CURIOSITÀ
Le Geminidi, anche se chiamate “stelle cadenti”… NON SONO STELLE! A dispetto del nome comune, si tratta di detriti, polveri e rocce (METEORE) rilasciate dall’asteroide 3200 PHAETON (indicato in italiano come Fetonte) che impattano ad alta velocità nell’atmosfera della Terra regalandoci questo spettacolo suggestivo.
Saranno visibili ovunque sulla Terra anche se dall’emisfero Sud, come ad esempio sul Vespucci, riusciranno a scorgerne di meno dal momento che in quelle zone il radiante non salirà molto in alto nel cielo.

Cieli sereni!
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13 dicembre – Santa Lucia, davvero il giorno più corto che ci sia?

SANTA LUCIA, È IL GIORNO PIÙ CORTO CHE CI SIA ?

Tutti conoscono questo detto riferito al 13 dicembre come il giorno (arco diurno) più breve dell’anno: quando si registra il minimo intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto e dopo il quale le “giornate” tornano di nuovo ad allungarsi.
In realtà il giorno più corto dell’anno, nel nostro emisfero, è quello del SOLSTIZIO che quest’anno cadrà il 22 dicembre.

Il detto popolare, era corretto prima del 1582, quando il calendario di allora, derivante dal calcolo approssimato degli antichi Romani della durata dell’anno solare rispetto a quello calendariale, era arrivato ad accumulare un ritardo di 10 giorni sul corso reale del Sole ed il solstizio si verificava intorno al 13 dicembre, giorno di S. Lucia.
La riforma gregoriana fece “saltare il mondo” dal 4 al 15 ottobre e il solstizio si spostò nelle date che conosciamo oggi.

Gli appassionati di astronomia segnalano che, in ogni caso, attorno al 13 dicembre qualcosa nelle nostre giornate succede.
Da oggi in poi il Sole inizierà, a poco a poco, a tramontare ogni giorno più tardi (1 minuto di luce in più ogni 2 giorni), dando l’impressione che i giorni siano già tornati ad allungarsi…MA ATTENZIONE, continuerà ancora a ‘ritardare’ il momento del sorgere (2 minuti di luce in meno ogni 2 giorni) cosicchè il risultato totale dei due effetti sarà che il dì si sta ancora accorciando e, come detto prima, lo farà fino al 22 dicembre.

CURIOSITÀ
A Roma oggi il Sole è sorto alle 07:29 ed è tramontato alle 16:39 (9 ore e 10 minuti di luce) mentre sul Vespucci, che si trova nell’emisfero australe, si sta avvicinando, invece, il “giorno più LUNGO che ci sia” (Solstizio d’Estate) dato che il Sole, sorto oggi alle 05:34, tramonterà alle 20:01 (14 ore e 27 minuti di luce).

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