Il Capodanno Berbero

IL CAPODANNO BERBERO

Il 12 GENNAIO si festeggia il capodanno Berbero (Amazigh) secondo un calendario che deriva dagli antichi cicli agrari della regione nordafricana che inizia nel 950 a.C., anno della salita al trono del faraone Sheshonq I.
Il capodanno è noto con il termine berbero Yennayer (ⵢⴻⵏⵏⴰⵢⴻⵔ), che propriamente indica il primo mese dell’anno (il nome deriva infatti da quello latino di Ianuarius ).

Si festeggia in diverse zone del Maghreb e in molti paesi europei che ospitano le comunità berbere con spettacoli, balli tradizionali e degustazioni di street food passeggiando per i souk.

Un tratto caratteristico di questa festività, che spesso si confonde con quella islamica dell’ ashura, è l’uso, in molte regioni, di invocazioni rituali con formule quali bennayu, babiyyanu, bu-ini ecc., tutte espressioni che, secondo molti studiosi, potrebbero rappresentare la corruzione degli antichi auguri in latino bonus annus/bonum annum

CURIOSITÀ
Il calendario berbero segue il calendario giuliano, e quindi il primo mese dovrebbe iniziare il 14 gennaio gregoriano. Tuttavia, per un probabile errore nel ripristinare le usanze berbere in via di sparizione, oggi in gran parte dell’Algeria è opinione comune che la data d’inizio anno vada anticipata al 12 del mese e non al 14.

Cieli sereni e Buon 2974 !
PG




Domenica 7 gennaio 2024 – Natale Ortodosso!

Oggi, 7 GENNAIO, è NATALE per la Chiesa ortodossa.

Questa difformità nella data del Natale non dipende affatto da ragioni scismatiche ma semplicemente dall’uso di un diverso calendario.

PERCHÉ IL 7 GENNAIO E NON IL 25 DICEMBRE ?

Nel 1582 papa Gregorio XIII fece modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano, cancellando i 10 giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582.
Per quella decisione, il 7 gennaio di adesso corrisponde al 25 dicembre di allora, per cui la nostra Epifania corrisponde alla Vigilia del Natale ortodosso che cade in ritardo di 13 giorni.

Il Natale si festeggia oggi in Russia, Bielorussia, Serbia, Croazia, Moldavia, Macedonia e altri Paesi.

UNA DOMANDA !
Perchè tra le due diverse date del Natale c’è uno scarto di 13 giorni mentre quelli “saltati” nel 1582 furono 10? 🤔

La risposta sta nel fatto che in questi ultimi 400 anni circa (dal 1582 ad oggi), il divario tra i due calendari è ulteriormente aumentato proprio per il difetto del precedente per il quale, pur prevedendo il mese bisestile, la durata dell’anno era calcolata (per “difetto”) in 365 giorni e 6 ore (365,25), e non con il più preciso valore di 365,2425 dell’anno ‘gregoriano’, più corto di circa 10 minuti.

Questo ‘aggiustamento’ avviene omettendo i bisestili ogni 400 anni (omissione non prevista nel c.alendario giuliano).
Il calendario gregoriano guadagna quindi un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che si “omette” l’anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 nel 1800, di 12 nel 1900; di 13 nel 2000 e 2100, sarà di 14 giorni nel 2200 e così via…

CURIOSITÀ
A differenza della Chiesa cattolica, nei Paesi ortodossi non esiste il presepe come rappresentazione della nascita di Cristo, mentre l’albero di Natale è una tradizione comune.
Inoltre, passeggiando in una città greca nel periodo natalizio è facile incrociare, insieme a quelli tradizionali, degli originali ornamenti: le case sono addobbate con degli splendidi modellini in legno illuminati di varie dimensioni, che riproducono fedelmente le imbarcazioni a vela. E’ semplice capirne il motivo: in Grecia esiste un forte attaccamento al mare e una forte propensione a celebrare e ringraziare il mare per tutto quello che è in grado di offrire: cibo, lavoro, trasporti, turismo e altro.

Cieli sereni
PG




Sabato 6 gennaio 2023 – Il Natale Armeno

Oggi 6 GENNAIO si celebra il Natale Armeno che, attenzione, non coincide con il Natale Ortodosso previsto, invece, per domani 7 gennaio.

Non è solo una questione di calendario.
In occidente, intorno al III secolo, sotto l’impero romano, la celebrazione della nascita di Gesù fu spostata al 25 dicembre,
per sovrapporre questa festività cristiana alle celebrazioni per il solstizio d’inverno (tipiche del nord Europa) e alle feste dei Saturnali romani che si svolgevano dal 17 al 23 dicembre.
In oriente, invece, già da prima, l’attenzione era sempre stata puntata sul 6 gennaio, secondo l’antico calendario giuliano, e lì rimase. Per gli Armeni il 6 gennaio era, ed è ancora, la Festa della Teofania, ovvero della “Manifestazione” di Dio agli uomini, che unisce Nascita e Battesimo di Gesù.

CURIOSITÀ
La Chiesa armena di Gerusalemme utilizza ancora il calendario giuliano (che sappiamo differisce di 13 giorni dal calendario gregoriano) e pertanto in Terra Santa gli Armeni celebreranno il Natale, anzichè il 6 gennaio, addirittura il prossimo 19 gennaio! 🇦🇲

Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand (Buon Natale) e
Cieli Sereni
PG




Giovedì 4 gennaio 2024 – Le Quadrantidi!

Ecco le QUADRANTIDI !

Intorno alle 14 (ora italiana) di oggi 4 gennaio si verificherà il picco delle QUADRANTIDI, uno sciame meteorico su cui impatterà la Terra lungo la sua orbita.
A quell’ora da noi è ancora pieno giorno ma potendo il fenomeno durare delle ore, c’è la possibilità di vederlo questa notte.

COS’È UNO SCIAME?
Uno sciame meteorico avviene quando la Terra, nel suo moto orbitale intorno al Sole, attraversa una scia di detriti lasciati da una cometa sulla sua orbita.
Entrando a contatto con l’atmosfera a una velocità di alcune decine di chilometri al secondo, questi piccoli frammenti di roccia ( meteoroidi ) si incendiano per attrito con l’atmosfera, lasciando delle spettacolari scie luminose (ovvero le meteore, dette anche stelle cadenti ).

Questa volta gli esperti consigliano di scrutare il cielo dopo la mezzanotte, quando il radiante (ossia la zona di cielo da cui le Quadrantidi sembrano originarsi) si alza sull’orizzonte di Nord-Est (vedi disegno), aumentando così la frequenza degli avvistamenti.

L’attività delle QUADRANTIDI, con un tasso orario di 60-200 meteore, durerà fino a circa il 12 gennaio, manifestandosi anche con brillanti palle di fuoco nei giorni dopo il picco previsto.

CURIOSITÀ
Lo sciame delle Quadrantidi potrebbe aver avuto origine dalla disintegrazione di una cometa avvenuta circa un secolo dopo il suo primo avvistamento da parte di astronomi cinesi, giapponesi e coreani.

L’EVENTO DI CH’ING-YANG
Il termine “Evento di Ch’ing-yang”, si riferisce a una pioggia di meteore avvenuta sulla città cinese di Qingyang tra il 21 marzo e il 19 aprile del 1490.
Secondo i resoconti storici la pioggia di meteore causata dalla disintegrazione della citata cometa dopo la sua entrata nell’atmosfera terrestre, avrebbe provocato oltre 10000 morti.

Cieli sereni
PG




Mercoledì 3 gennaio 2024 – Perielio!

Oggi 3 gennaio 2024, alle 01:40, ora italiana, la Terra si è trovata al PERIELIO, cioè alla minima distanza dal Sole.
La parola PERIELIO deriva dal greco “περί” perì = vicino e “Hλιος” helios = sole.

AFELIO – PERIELIO
Data l’orbita ellittica descritta intorno al Sole dalla Terra, quest’ultima può trovarsi ad una massima e ad una minima distanza dal Sole (in Afelio e Perielio, rispettivamente) e la congiungente di questi due punti si chiama Linea degli Absidi.

Oggi siamo dunque più vicino al Sole di quanto lo siamo in estate, ma allora perchè fa più freddo? 🤔

La maggiore o minore distanza dal Sole ha poca influenza sulle temperature della Terra: qualche milione di chilometri in più o in meno è poca cosa rispetto alla distanza media di circa 150 milioni.

A determinare l’avvicendarsi delle stagioni (e quindi del maggiore o minore riscaldamento) è invece l’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra che, abbinata alla rivoluzione intorno al Sole, fa variare l’angolo con cui i raggi solari colpiscono la superficie terrestre.

La linea degli absidi e quella dei solstizi NON COINCIDONO (sono scostate di circa 15°).
Il perielio arriva tra il 3 e il 5 di gennaio circa, 2 settimane dopo il solstizio d’inverno, e l’afelio tra il 3 e il 7 luglio, altrettanto tempo dopo il solstizio d’estate.
Tra circa 5000 anni la linea degli absidi si sarà ancora più discostata dalla linea dei solstizi e coinciderà con la linea degli equinozi: saremo in Perielio intorno al 21 marzo e in Afelio verso il… 21 settembre.

CURIOSITÀ
La nostra velocità orbitale, quella con la quale impieghiamo un anno per “fare un giretto” completo intorno al Sole, é massima proprio in questi giorni (circa 109.000 km/h!) e per questo motivo (oltre che per la conservazione del momento angolare) il semestre freddo (autunno + inverno) nel nostro emisfero, durerà circa 7 giorni in meno rispetto al semestre caldo (primavera + estate) quando, a luglio, il nostro pianeta “rallenterà”, in prossimità dell’afelio. Contemporaneamente gli abitanti dell’emisfero australe e su Nave Vespucci avranno, al contrario, un semestre caldo più corto ed uno freddo più lungo (rispettivamente 179 e 186 giorni).
Precisamente la durata delle stagioni è:

La primavera boreale dal 21 marzo al 21 giugno (autunno australe): 93 giorni circa;

L’ estate boreale dal 22 giugno al 22 settembre (inverno australe): 93 giorni circa;

L’ autunno boreale dal 23 settembre al 21 dicembre (primavera australe): 90 giorni circa;

L’ inverno boreale dal 22 dicembre al 20 marzo (estate australe): 89 giorni circa.

Cieli sereni
PG




Lunedì 1 gennaio 2024 – anno bisestile

2024 ANNO BISESTILE
(Tempo di lettura 2 minuti 😐)

La Terra impiega esattamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi a completare un giro (orbita) intorno al Sole.
Il calendario (gregoriano), che utilizziamo per contare questi ‘giri intorno al Sole’ (.. che chiamiamo ANNI), arrotonda il conteggio ‘per difetto’ al numero intero di 365 giorni.

Questa differenza di quasi 6 ore ogni anno (24 ore ogni 4 anni !), se non venisse aggiunta ogni quadriennio, porterebbe il calendario civile ad essere sfalsato di 24 giorni nell’arco di un secolo da quello astronomico e, in 300 anni, ci si ritroverebbe a celebrare la Pasqua in…. pieno inverno!

Il primo ad accorgersi di questo inconveniente e a fare aggiungere nel calendario un giorno “extra” ogni 4 anni, fu Giulio Cesare nel 46 a.C.
Diamo la spiegazione del perché è chiamato BISESTILE quell’anno in cui si compie, ancora oggi, questa aggiunta di un giorno dopo il 28 di Febbraio.

Prima di tutto spieghiamo cosa sono le “calende” – dal latino cǎlendae, -ārum – da cui deriva la parola “calendario”: con tale appellativo si designava il giorno iniziale di ciascun mese nel calendario romano.
Quando mancavano sei giorni all’inizio di un mese (esempio 1° Marzo) si usavano, per i giorni a venire, delle definizioni del tipo “conto alla rovescia”.

Esempio:

  • 6 giorni prima delle Calende di Marzo
  • 5 giorni prima delle Calende…
  • 4 giorni prima…
  • 3 giorni prima…
  • 2 giorni…
  • 1 giorno…
    ! Calende di Marzo (1 Marzo)

I Romani decisero di inserire quel giorno ‘extra’ prima del 6° giorno antecedente le Calende di Marzo che fu pertanto chiamato ante dies bis sextus calendas Martias da cui “bisestile”.

Successivamente, quando si cominciò a contare i giorni del mese con numeri progressivi (1, 2, … 28), il giorno extra fu spostato e divenne il 29 febbraio.

Il metodo di Giulio Cesare aveva peró un limite: i giorni bisestili questa volta erano troppi e, con la nuova regola di arrotondamento, il calendario civile adottato ora “sforava” quello solare.
Le cose furono riordinate nel 1582 da Papa Gregorio XIII, che in quell’anno decise di far “saltare” i giorni dal 4 al 15 ottobre, e riportare l’equinozio di primavera al 21 marzo.
Quel calendario, che usiamo ancora oggi, stabilì che gli anni bisestili fossero solamente quelli divisibili per 4, ECCETTO gli anni secolari che sono/saranno bisestili solo se divisibili per 400.
(Per esempio il 1900 non è stato bisestile, mentre il 2000 lo è stato)
In questo modo si “affinano” le 6 ore di ogni anno in 5 ore 48 minuti e 46 secondi.

Questa regola complicata serve a tenere conto del moto dell’asse di rotazione terrestre simile a quello di una trottola poco prima di fermarsi (PRECESSIONE).
Distinguiamo quindi l’anno solare (365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi) da quello siderale (che tiene conto anche della precessione) di 365 giorni 6 ore 9 minuti e 9 secondi.

In conclusione, a riprova della irregolarità dei moti celesti, secondo gli attuali calcoli resta ancora una piccola differenza di 26 secondi l’anno, un errore di appena 1 giorno ogni 3300 anni circa (!) .
Nei calendari moderni, scanditi dagli orologi atomici, si compensa anche quel ritardo, aggiungendo 1 secondo alla durata di un giorno (a mezzanotte del 31 dicembre) ogni volta che si accumula 1 secondo di discrepanza tra il tempo solare e quello siderale.
L’ultima volta che è stato aggiunto quel secondo (detto “intercalare”), è stato il 31 dicembre 2016.

Cieli sereni e Buon 2024
PG




Domenica 31 dicembre 2023…quando si potrà riutilizzare una vecchia agenda?

Nave Vespucci all’ormeggio di Ensenada (Puerto La Plata) 🇦🇷

Dopo quanti anni si può riutilizzare una vecchia agenda?

L’agenda di questo 2023 che sta per finire si potrà riutilizzare più volte in anni futuri, cioè quando i giorni del mese torneranno a corrispondere con esattezza con quelli della settimana.
In altre parole, se il 1 gennaio 2023 è stato di domenica, quando si ripeterà che il capodanno sia di nuovo domenica?

La regola più generale è che il tempo necessario affinchè un calendario ritorni ad essere valido, è di 28 ANNI perchè 28 è il minimo comune multiplo di 4 (il ciclo degli anni bisestili), e 7 (i giorni della settimana).
Dato che un anno si compone di 52 settimane (52 x 7 = 364 gg) + 1 giorno, proprio questo giorno in più fa cadere ogni primo dell’anno con il giorno della settimana successivo al precedente.
Esempio: il 2018 iniziò di lunedì, il 2019 di martedì, il 2020 di mercoledì… MA il 2021 iniziò di venerdì ! Perchè?
Il giovedì, in quel caso, ‘saltò’ per il fatto che il 2020 era bisestile e aveva 366 giorni.
Quindi ogni quattro anni si produce un doppio salto fra il giorno della settimana dell’anno precedente e il successivo.
Continuando poi regolarmente, il 2022 iniziò di sabato, il 2023 di domenica e il 2024 inizierà di lunedì.
Ci sono però delle eccezioni alla “regola del 28”, e in certi anni la vecchia agenda può essere riutilizzata molto prima!

1^ ECCEZIONE
Gli anni che precedono di 3 anni un bisestile (recentemente, il 2021), tornano con la stessa combinazione di giorni della settimana 3 anni dopo il bisestile: nel caso citato del 2021, 6 anni dopo, nel 2027.

2^ ECCEZIONE
Gli anni che precedono di 1 o 2 anni un bisestile tornano con la stessa disposizione dei giorni della settimana dopo 11 anni. Per esempio: il 2022, che ha preceduto di 2 anni il 2024 (bisestile), tornerà nella stessa combinazione nel 2033! Ma anche l’agenda del 2023 potrà essere riutilizzata tra 11 anni, nel 2034.

NOTA
Nel calendario gregoriano attualmente in uso gli anni bisestili si ripetono ogni 4 anni ma sono bisestili soltanto gli anni di inizio secolo divisibili per 400: per esempio, il 1900 non è stato un anno bisestile mentre il 2000 sì (perché si può dividere per 400).
Nel 2100 quindi, si romperà la “regola dei 28 anni” perché quell’anno non sarà bisestile (non si può dividere 2100 per 400).

Riassumendo
L’agenda 2023 sarà riutilizzabile nel:
2034, 2045, 2051, 2062, 2073, 2079, 2090 ecc…

Nel 2024 potranno essere riutilizzate le agende degli anni bisestili 1940, 1968 e 1996.

Cieli sereni e Buon 2024
PG




Il giorno sparito: 30 dicembre 2011, a Samoa!

ACCADDE.. OGGI
30 DICEMBRE 2011

IL GIORNO MAI ESISTITO !

Per gli abitanti di SAMOA, uno Stato arcipelago del Pacifico situato a circa 3000 km a nord della Nuova Zelanda, il giorno 30 dicembre 2011… NON È MAI ESISTITO!
Il governo di Samoa, dodici anni fa, decise di abolire la data di venerdì 30 dicembre 2011 per passare direttamente da giovedì 29, a sabato 31.
Questa misura fu necessaria per “passare” ad Ovest della Linea Internazionale del Cambiamento di Data.
Precedentemente, per il fatto di essere assegnato per convenzione sul fuso orario del meridiano 180° (opposto a Greenwich), lo Stato di Samoa aveva non pochi inconvenienti: distante 3 ore di volo dall’Australia e 4 dalla Nuova Zelanda, gli orologi erano impostati con 21 ore di differenza dalla prima e con 23 dalla seconda (!).
Si possono immaginare i contrattempi che ne derivavano nei rapporti commerciali e, in generale, nei collegamenti tra gli altri Paesi.
Per esempio, quando a Samoa era venerdì, in Nuova Zelanda e Australia era sabato, giorno non lavorativo, e quando a Samoa era domenica, in Nuova Zelanda e Australia la settimana lavorativa era già cominciata.
Queste difficoltà vennero finalmente superate… facendo finta che venerdì 30 dicembre 2011 non fosse mai esistito e si potè festeggiare il Capodanno 2012 in concomitanza con i vicini Australiani e Neo Zelandesi grazie all’utilizzo dello stesso calendario.
[Il lavoro non svolto per quella giornata persa fu comunque pagato ai samoani…😊]

CURIOSITÀ
Le Isole Samoa, erano già ad Ovest della linea di cambio data prima del 1892, quando l’allora re Malietoa Laupepa fu convinto da affaristi americani che commerciavano in quella regione ad adottare la data degli Stati Uniti invece di quella asiatica.
In seguito a lusinghe diplomatiche, fu emesso un proclama reale e quella volta, il 4 luglio 1892, un lunedì, fu… REPLICATO !!

Cieli sereni
PG




29 dicembre 1911, indipendenza della Mongolia. Il suo simbolo: il Sojombo.

ACCADDE OGGI…
… il 29 DICEMBRE 1911

Il 29 dicembre è la festa nazionale della MONGOLIA in memoria del giorno dell’indipendenza dalla Dinastia Qing, nel 1911.
La Mongolia (ᠮᠣᠩᠭᠣᠯ ᠤᠯᠤᠰ in scrittura mongola) ha una bandiera composta da tre bande verticali di uguali dimensioni: una centrale blu, colore nazionale, che rappresenta il cielo, e due laterali di colore rosso.
Al centro della banda rossa sul lato del pennone, in giallo, è posto l’emblema nazionale, il Sojombo – una disposizione di elementi astratti che rappresentano Fuoco, Sole, Luna, Terra, Acqua e il simbolo dello Yin-Yang.

Il Sojombo è un simbolo speciale della scrittura mongola inventata dal monaco Zanabazar nel 1686. Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “creato da sé”.
Si compone di dieci motivi astratti e geometrici ai quali viene attribuito il seguente significato:

Il FUOCO (🔥): è un simbolo di ricchezza e di successo. Le tre lingue della fiamma rappresentano il passato, il presente e il futuro.

Il SOLE (●) e la LUNA (☽): antichi simboli che rappresentano il cielo padre e, quindi, l’origine del popolo mongolo.

Due TRIANGOLI (▼), simili all’estremità di una freccia o di una lancia, puntano verso il basso per indicare la sconfitta dei nemici.

Due RETTANGOLI ORIZZONTALI (▬) rappresentano l’onestà e l’equità per il popolo mongolo, sia che si trovi ai vertici sia che occupi la base della società.

Il simbolo TAIJITU (☯), noto anche come Yin e Yang, illustra la reciproca complementarità tra uomini e donne.

Due RETTANGOLI VERTICALI (▮▮) sono interpretabili come le mura di una fortezza. Rappresentano unità e forza e si basano sul proverbio mongolo: “L’ amicizia reciproca è più forte dei muri di pietra”.

Il Sojombo, nel suo insieme, rappresenta dunque l’immutabilità e la costanza: il simbolo nazionale della libertà e dell’indipendenza.
🇲🇳

Cieli sereni
PG




La Luna Fredda…

27 dicembre 2023

Il Vespucci in porto a La Plata

LA LUNA FREDDA

Nella scorsa notte, esattamente alle 01:33 ora italiana, il nostro satellite naturale ha raggiunto la fase di Luna Piena.
È la prima dopo il Solstizio di dicembre (la prima della stagione invernale) che giunge quest’anno nel bel mezzo del periodo natalizio.

Questa luna piena prende il nome di “LUNA FREDDA” ( Full Cold Moon ) perchè legata all’inizio delle notti invernali che si stanno facendo sempre più rigide fino a raggiungere i massimi tra gennaio e febbraio.
Un altro nome è quello di “Luna delle Lunghe Notti”, usato dagli indiani d’America in riferimento ai giorni vicini al Solstizio di inverno (che è stato il 22 dicembre scorso), periodo nel quale, nel nostro emisfero, si registrano le giornate più corte dell’anno.

CURIOSITÀ
Nave Vespucci si trova nell’Emisfero Sud, dove è oramai estate e questa Luna Piena è chiamata: Luna della Fragola, Luna di Miele, Luna Rosa.

Se questa sera due persone (uno in Italia e l’altro sul Vespucci) si accordassero per fotografare la Luna al culmine dell’arco descritto nel cielo, otterrebbero le due diverse immagini che vediamo affiancate.
L’immagine di destra è quella della Luna come apparirà ripresa da bordo (nell’emisfero meridionale): ‘capovolta’ rispetto a come la vedrebbe l’osservatore ubicato in Italia.

ORARI
In Italia questa sera il disco lunare apparirà ad Est all’ora del tramonto del Sole (alle 17 circa), culminerà a Sud e tramonterà domani mattina alle 07:30 circa.
Sul Vespucci, a La Plata, la Luna sorgerà invece alle 21:10 ora locale, culminerà a Nord ! e “capovolta”, come già detto, tramonterà alle 05:40.
Anche l’altezza della Luna, al suo culmine, sarà diversa: molto alta in Italia (75°), bassa in Argentina (28°)… e di questa differenza, il comandante Bitta, si è già messo a studiare il perché.

Buona LUNA FREDDA e arrivederci al prossimo plenilunio di gennaio con la…. LUNA DEL LUPO!

Cieli sereni
PG