8 dicembre 2023 – Immacolata, Stilla Maris, Stella Maris

Anche su Nave Vespucci, nel Mar della Plata, oggi 8 dicembre, si celebra l’ IMMACOLATA

STELLA MARIS (Stella del Mare) è un appellativo, fra i più antichi, attribuito alla Vergine Maria, madre di Gesù.
Il nome è utilizzato per enfatizzare il ruolo di Maria come segno di speranza e come ‘stella polare’ per i cristiani; con questo titolo, la Vergine Maria è invocata come guida e protettrice di chi viaggia o lavora sul mare.

“Stella Maris” è, infatti, uno dei nomi della Stella Polare ( α Ursae Minoris ), utilizzata per la navigazione astronomica in mare fin dall’antichità.
L’identificazione di Maria con la stella polare per la gente di mare ha portato alla devozione per la Madonna in molte comunità cattoliche costiere: numerose chiese, scuole e collegi sono dedicati a Maria Stella Maris.

CURIOSITÀ
L’appellativo compare per la prima volta in una traduzione latina redatta da San Girolamo.
Si trattò, in effetti, di un errore di trascrizione: il nome ebraico Miryam, che significa “goccia del mare”, fu tradotto da San Girolamo in “Stilla Maris” ma in una fase successiva un copista lo trascrisse come “Stella Maris” e questo ‘errore di trascrizione’ è ora di uso comune.

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Adhaer, la stella di Nicola, Niccolò, Nicolò – 6 dicembre 2023

Il 6 dicembre si festeggia San Nicolò (o Niccolò), altro nome di San Nicola di Bari, patrono dei naviganti.

Ecco un’altra stella che nel XVII secolo veniva chiamata con il nome del Santo del giorno nel quale sorgeva contemporaneamente al tramonto del Sole.

La Stella di S. NICOLÒ

Si tratta di ADHAER del Cane Maggiore. È la seconda stella più luminosa di quella costellazione, dopo Sirio, nonché la ventiduesima stella più luminosa dell’intera volta celeste. La sua posizione la rende più facilmente osservabile dall’emisfero australe dove si trova il Vespucci (vedi disegno).

CURIOSITÀ
Adhaer è rappresentata nella bandiera del Brasile 🇧🇷, assieme ad altre 26 stelle, ciascuna delle quali rappresenta uno Stato confederato. In particolare essa indica lo Stato di Tocatins.

Auguri ai Nicola, Niccolò, Nicolò e a tutti agli altri ‘protetti’ dal Santo: pescatori, bambini, scolari, ragazze da marito, vetrai, farmacisti, profumieri, avvocati, prigionieri e vittime di errori giudiziari, mercanti e commercianti.

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Giovedì 30 novembre 2023 – S. Andrea e Capella, la sua stella!

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.” (Obizzo Guidotti)

La stella di S. ANDREA

Nel giorno di oggi, al tramonto, è visibile sull’orizzonte di Nord-Est, CAPELLA, detta anche la Capra.
È la stella più brillante della costellazione dell’Auriga, la sesta più luminosa del cielo notturno nonché la terza stella più brillante dell’emisfero celeste boreale, dopo Arturo e Vega.
È una stella relativamente vicina, dal momento che dista dal Sole quasi 43 anni luce.

Benché a occhio nudo appaia come una stella singola, Capella è in realtà un sistema multiplo costituito da quattro componenti, raggruppate in due coppie di stelle.

Per via della sua luminosità, la stella sin dall’antichità è stata associata alla mitologia; il nome stesso Capella deriva dal latino con il significato di “capretta”, in riferimento al mito di Amaltea, la capra che allattò Zeus sul Monte Ida a Creta.

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La Luna piena del Castoro

27 novembre 2023

LA LUNA PIENA DEL CASTORO

Oggi 27 novembre, alle 10:16 ora italiana, avremo la Luna Piena del Castoro.
Il nome deriva dalle trappole che venivano messe proprio in questo periodo dell’anno, a novembre, per catturare i castori e procurarsi la pelliccia da usare durante i mesi freddi invernali.
Nella cultura nativo-americana gli altri nomi usati per la Luna Piena di novembre sono “Luna della Brina” o “Luna Gelida”, mentre in altre parti del mondo viene chiamata “Luna Bianca” (in Cina), “Luna Oscura” (nella cultura celtica).

Nell’emisfero sud, dove si trova adesso il Vespucci, è primavera e i nomi più comuni sono “Luna del Mais”, “Luna del Latte”, “Luna dei Fiori” e “Luna della Lepre”.

CURIOSITÀ
Questa sera la luna piena si troverà nella costellazione del Toro, vicino alle Pleaidi, in una congiunzione facilmente riconoscibile senza nuvole.
Le Pleaidi sono un ammasso stellare piuttosto ‘vicino’ a noi (440 anni luce), che conta diverse stelle visibili ad occhio nudo: non è difficile riconoscerne 5 o 6, ma in zone senza inquinamento luminoso, si può arrivare a contarne anche 12.

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Aldebaran / S. Caterina

“I nostri piloti usavano chiamare le stelle coi nomi dei Santi del calendario, nel giorno dei quali esse stelle compariscono sull’orizzonte al cosmico punto ortivo.”
Così, nel 1600, scriveva nel suo Giornale di Navigazione, Obizzo Guidotti, bolognese, cavaliere del Santo Sepolcro imbarcato su un nave di quell’Ordine.

La stella di S. CATERINA

È proprio ALDEBARAN (nella costellazione del TORO) la stella che nel giorno di oggi, S. CATERINA, sorge proprio al tramontare del Sole.

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👠🌹

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La Libertad, “sorella” del Vespucci

Il Vespucci, con il favore dell’alta marea, è entrato a Ensenada e si è ormeggiato nel cantiere Artillero Rio Santiago che prende il nome dal fiume Santiago che nelle vicinanze sfocia sul Rio della Plata

UNA (QUASI) GEMELLA
Il cantiere navale Río Santiago, nato nel 1953, è tra i più importanti dell’America latina.
Vi è stata costruita, nel 1962, la Libertad, una fregata a tre alberi di 3765 tonnellate per 103 metri, utilizzata come nave scuola dalla Marina argentina similmente al nostro Vespucci (4300 t per 101 m).
Nel 1966 la Libertad ottenne il record mondiale di velocità di navigazione a vela (circa 10 nodi!) attraverso il Nord Atlantico, coprendo una distanza di 2060 miglia nautiche in 8 giorni e 12 ore da Cape Race, in Canada, ad una linea immaginaria tra Dublino e Liverpool.

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L’ora del fuso

31 ottobre 2023

Continua la navigazione del Vespucci verso il porto argentino de LA PLATA
A bordo vige l’ora del Fuso “P” (Papa) ovvero 4 ore in meno rispetto all’Italia

ACCADDE OGGI
31 ottobre 1893
In Italia entra in vigore il sistema di mantenere l’ora collegata ai fusi orari.

Il tempo convenzionale che conosciamo oggi è diverso da quello in essere fino al 31 ottobre 1893: a quella data infatti l’Italia aderì al trattato internazionale dei fusi orari e vennero portati in avanti di 10 minuti le lancette di tutti gli orologi per adeguare l’ora di Roma a quella dell’Europa Centrale.
È il caso di dire che, anzichè dell’ora legale, fu il giorno dei…“10 minuti legali”!

Prima di quel 31 ottobre il tempo veniva scandito dagli orologi solari, che determinavano il ritmo del lavoro e della vita quotidiana.
Ogni località aveva un proprio tempo, basato sul moto apparente del Sole. Essendo misurato con le meridiane, era ‘mezzogiorno’ quando il Sole passava per il meridiano locale. Purtroppo il Sole, nel suo moto apparente, non è regolare e la durata del giorno, definita come l’intervallo tra due passaggi successivi del Sole al meridiano, è variabile durante l’anno.
Inoltre il mezzodì avviene in tempi diversi, ‘ritardando’ in quei luoghi che si trovano man mano più a Ponente.

Nella notte di quel 31 ottobre gli orologi ufficiali (soprattutto quelli governativi e delle ferrovie) furono mandati avanti di 10 minuti, essendo questa la differenza fra il tempo di Roma e quello adottato per l’Europa Centrale (Fuso “A” Alfa): quest’ultimo basato su un sole ‘fittizio’ che viene immaginato muoversi con moto regolare uniforme durante tutto l’anno e che viene chiamato Sole medio.
Il Tempo Medio di questo sole è il tempo ufficiale scandito dai nostri sofisticati congegni come orologi, computer e cellulari in qualsiasi parte ci troviamo nel territorio nazionale ma rimane, tra le varie località, la differenza degli orari del mezzodì.
A ROMA oggi è avvenuto alle 11:53, a VENEZIA alle 11:54, a FIRENZE alle 11:58 e a GENOVA alle 12:07.

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Il Tropico del Capricorno

29 otrobre 2023 – Il Vespucci sta navigando verso Sud e ha da poco attraversato il Tropico del Capricorno

IL TROPICO DEL CAPRICORNO

Il Tropico del Capricorno è il parallelo terrestre (latitudine 23° 27′ Sud) costituito dai punti nei quali il Sole culmina allo zenit (sulla verticale) al mezzodì del Solstizio di Dicembre (21 o 22 dicembre a seconda degli anni).
Quando il Sole è allo zenit al Tropico del Capricorno si ha l’inizio dell’estate australe (e, per converso, quello dell’inverno boreale).
A Sud del Tropico del Capricorno, così come a Nord del Tropico del Cancro, la condizione del Sole allo zenit non si verifica mai.

Il Tropico viene definito “del Capricorno” perché circa 2000 anni fa, quando fu così definito, il Sole era “davanti” alla costellazione del Capricorno nel giorno del solstizio d’inverno. Oggi non è più così a causa del fenomeno della precessione che, il 21 dicembre, fa vedere come ‘sfondo’ alla posizione del Sole, la costellazione del Sagittario.

CURIOSITÀ
Il Vespucci attraverserà di nuovo il Tropico del Capricorno, ma da Sud a Nord, a maggio del 2024.

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L’Augelletto, o l’Uccellina

27 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando a vela in Oceano Atlantico verso LA PLATA (Argentina)

L’ AUGELLETTO

L’ AUGELLETTO (o UCCELLINA) è il più alto dei fiocchi che puo’ issare il Vespucci ed ha una superficie di circa 100 m².
A bordo, i fiocchi (vele sempre pronte all’uso) sono cinque, dall’alto: augelletto, controfiocco, fiocco, gran fiocco e trinchettina (foto).

I fiocchi, come i 4 stralli, sono vele “latine” (di forma triangolare) ed insieme alla randa sono disposti sull’asse longitudinale della nave.

CURIOSITÀ
Si potrebbe erroneamente pensare che le vele “latine” debbano l’origine del loro nome al popolo dei Latini ma non è così: per la loro forma erano chiamate vele “alla trina” (cioè a triangolo) per distinguerle dalle vele cosiddette “alla quadra”, di forma rettangolare o trapezoidale.
(Bitta scripsit XX VIII MMXX)

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La Luna piena del Cacciatore

Questa notte – 28 ottobre 2023 – la Luna raggiungerà la sua pienezza alle 22:24 ora italiana.
L’orologio di bordo di Nave Vespucci, in navigazione nell’ Atlantico, segnerà, invece, le 17:24. La Luna Piena, per la posizione della nave, sarà ancora sotto l’orizzonte e sorgerà alle 18 circa

LA LUNA PIENA DEL CACCIATORE

Il nome di questo plenilunio di ottobre si riferisce alla tradizione dei nativi americani, che chiamavano così la Luna Piena che donava loro molto più tempo per cacciare le prede in vista della stagione invernale.
Ma questo plenilunio non è conosciuto solo come quello del Cacciatore. Poiché si verifica subito prima del Samhain – il festival gaelico di metà autunno (l’odierno Halloween) – il plenilunio viene anche identificato con il nome di ‘Luna di Sangue’ o Blood Moon.

In concomitanza con la Luna Piena, tra le 20 e le 00.26 (sempre ora italiana), si verificherà una eclissi parziale di Luna e il nostro satellite apparirà oscurato al 6%.
Non è un caso che l’eclissi lunare parziale avvenga in concomitanza con la Luna del Cacciatore, poiché la prima condizione affichè il fenomeno si verifichi è il plenilunio. Tuttavia non tutte le lune piene generano un’eclissi lunare, perché il percorso orbitale della Luna attorno alla Terra ha un’inclinazione di 5 gradi rispetto al piano dell’orbita del nostro pianeta attorno al Sole.
Per potersi verificare un’eclissi di Luna è anche necessario che il nostro satellite in fase di piena si trovi in prossimità dei punti in cui le orbite della Terra e della Luna si intersecano. Quei punti sono chiamati nodi lunari.

OSSERVAZIONE DELL’ ECLISSI

L’eclissi sarà anche visibile in Asia, Australia, Africa, Nord America, Oceano Pacifico, Indiano, Artide e Antartide: una piccola parte della faccia illuminata della Luna sarà adombrata dalla Terra, come se qualcuno “avesse morso” il nostro satellite.

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