Domenica 31 dicembre 2023…quando si potrà riutilizzare una vecchia agenda?

Nave Vespucci all’ormeggio di Ensenada (Puerto La Plata) 🇦🇷

Dopo quanti anni si può riutilizzare una vecchia agenda?

L’agenda di questo 2023 che sta per finire si potrà riutilizzare più volte in anni futuri, cioè quando i giorni del mese torneranno a corrispondere con esattezza con quelli della settimana.
In altre parole, se il 1 gennaio 2023 è stato di domenica, quando si ripeterà che il capodanno sia di nuovo domenica?

La regola più generale è che il tempo necessario affinchè un calendario ritorni ad essere valido, è di 28 ANNI perchè 28 è il minimo comune multiplo di 4 (il ciclo degli anni bisestili), e 7 (i giorni della settimana).
Dato che un anno si compone di 52 settimane (52 x 7 = 364 gg) + 1 giorno, proprio questo giorno in più fa cadere ogni primo dell’anno con il giorno della settimana successivo al precedente.
Esempio: il 2018 iniziò di lunedì, il 2019 di martedì, il 2020 di mercoledì… MA il 2021 iniziò di venerdì ! Perchè?
Il giovedì, in quel caso, ‘saltò’ per il fatto che il 2020 era bisestile e aveva 366 giorni.
Quindi ogni quattro anni si produce un doppio salto fra il giorno della settimana dell’anno precedente e il successivo.
Continuando poi regolarmente, il 2022 iniziò di sabato, il 2023 di domenica e il 2024 inizierà di lunedì.
Ci sono però delle eccezioni alla “regola del 28”, e in certi anni la vecchia agenda può essere riutilizzata molto prima!

1^ ECCEZIONE
Gli anni che precedono di 3 anni un bisestile (recentemente, il 2021), tornano con la stessa combinazione di giorni della settimana 3 anni dopo il bisestile: nel caso citato del 2021, 6 anni dopo, nel 2027.

2^ ECCEZIONE
Gli anni che precedono di 1 o 2 anni un bisestile tornano con la stessa disposizione dei giorni della settimana dopo 11 anni. Per esempio: il 2022, che ha preceduto di 2 anni il 2024 (bisestile), tornerà nella stessa combinazione nel 2033! Ma anche l’agenda del 2023 potrà essere riutilizzata tra 11 anni, nel 2034.

NOTA
Nel calendario gregoriano attualmente in uso gli anni bisestili si ripetono ogni 4 anni ma sono bisestili soltanto gli anni di inizio secolo divisibili per 400: per esempio, il 1900 non è stato un anno bisestile mentre il 2000 sì (perché si può dividere per 400).
Nel 2100 quindi, si romperà la “regola dei 28 anni” perché quell’anno non sarà bisestile (non si può dividere 2100 per 400).

Riassumendo
L’agenda 2023 sarà riutilizzabile nel:
2034, 2045, 2051, 2062, 2073, 2079, 2090 ecc…

Nel 2024 potranno essere riutilizzate le agende degli anni bisestili 1940, 1968 e 1996.

Cieli sereni e Buon 2024
PG




Il giorno sparito: 30 dicembre 2011, a Samoa!

ACCADDE.. OGGI
30 DICEMBRE 2011

IL GIORNO MAI ESISTITO !

Per gli abitanti di SAMOA, uno Stato arcipelago del Pacifico situato a circa 3000 km a nord della Nuova Zelanda, il giorno 30 dicembre 2011… NON È MAI ESISTITO!
Il governo di Samoa, dodici anni fa, decise di abolire la data di venerdì 30 dicembre 2011 per passare direttamente da giovedì 29, a sabato 31.
Questa misura fu necessaria per “passare” ad Ovest della Linea Internazionale del Cambiamento di Data.
Precedentemente, per il fatto di essere assegnato per convenzione sul fuso orario del meridiano 180° (opposto a Greenwich), lo Stato di Samoa aveva non pochi inconvenienti: distante 3 ore di volo dall’Australia e 4 dalla Nuova Zelanda, gli orologi erano impostati con 21 ore di differenza dalla prima e con 23 dalla seconda (!).
Si possono immaginare i contrattempi che ne derivavano nei rapporti commerciali e, in generale, nei collegamenti tra gli altri Paesi.
Per esempio, quando a Samoa era venerdì, in Nuova Zelanda e Australia era sabato, giorno non lavorativo, e quando a Samoa era domenica, in Nuova Zelanda e Australia la settimana lavorativa era già cominciata.
Queste difficoltà vennero finalmente superate… facendo finta che venerdì 30 dicembre 2011 non fosse mai esistito e si potè festeggiare il Capodanno 2012 in concomitanza con i vicini Australiani e Neo Zelandesi grazie all’utilizzo dello stesso calendario.
[Il lavoro non svolto per quella giornata persa fu comunque pagato ai samoani…😊]

CURIOSITÀ
Le Isole Samoa, erano già ad Ovest della linea di cambio data prima del 1892, quando l’allora re Malietoa Laupepa fu convinto da affaristi americani che commerciavano in quella regione ad adottare la data degli Stati Uniti invece di quella asiatica.
In seguito a lusinghe diplomatiche, fu emesso un proclama reale e quella volta, il 4 luglio 1892, un lunedì, fu… REPLICATO !!

Cieli sereni
PG




29 dicembre 1911, indipendenza della Mongolia. Il suo simbolo: il Sojombo.

ACCADDE OGGI…
… il 29 DICEMBRE 1911

Il 29 dicembre è la festa nazionale della MONGOLIA in memoria del giorno dell’indipendenza dalla Dinastia Qing, nel 1911.
La Mongolia (ᠮᠣᠩᠭᠣᠯ ᠤᠯᠤᠰ in scrittura mongola) ha una bandiera composta da tre bande verticali di uguali dimensioni: una centrale blu, colore nazionale, che rappresenta il cielo, e due laterali di colore rosso.
Al centro della banda rossa sul lato del pennone, in giallo, è posto l’emblema nazionale, il Sojombo – una disposizione di elementi astratti che rappresentano Fuoco, Sole, Luna, Terra, Acqua e il simbolo dello Yin-Yang.

Il Sojombo è un simbolo speciale della scrittura mongola inventata dal monaco Zanabazar nel 1686. Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “creato da sé”.
Si compone di dieci motivi astratti e geometrici ai quali viene attribuito il seguente significato:

Il FUOCO (🔥): è un simbolo di ricchezza e di successo. Le tre lingue della fiamma rappresentano il passato, il presente e il futuro.

Il SOLE (●) e la LUNA (☽): antichi simboli che rappresentano il cielo padre e, quindi, l’origine del popolo mongolo.

Due TRIANGOLI (▼), simili all’estremità di una freccia o di una lancia, puntano verso il basso per indicare la sconfitta dei nemici.

Due RETTANGOLI ORIZZONTALI (▬) rappresentano l’onestà e l’equità per il popolo mongolo, sia che si trovi ai vertici sia che occupi la base della società.

Il simbolo TAIJITU (☯), noto anche come Yin e Yang, illustra la reciproca complementarità tra uomini e donne.

Due RETTANGOLI VERTICALI (▮▮) sono interpretabili come le mura di una fortezza. Rappresentano unità e forza e si basano sul proverbio mongolo: “L’ amicizia reciproca è più forte dei muri di pietra”.

Il Sojombo, nel suo insieme, rappresenta dunque l’immutabilità e la costanza: il simbolo nazionale della libertà e dell’indipendenza.
🇲🇳

Cieli sereni
PG




La Luna Fredda…

27 dicembre 2023

Il Vespucci in porto a La Plata

LA LUNA FREDDA

Nella scorsa notte, esattamente alle 01:33 ora italiana, il nostro satellite naturale ha raggiunto la fase di Luna Piena.
È la prima dopo il Solstizio di dicembre (la prima della stagione invernale) che giunge quest’anno nel bel mezzo del periodo natalizio.

Questa luna piena prende il nome di “LUNA FREDDA” ( Full Cold Moon ) perchè legata all’inizio delle notti invernali che si stanno facendo sempre più rigide fino a raggiungere i massimi tra gennaio e febbraio.
Un altro nome è quello di “Luna delle Lunghe Notti”, usato dagli indiani d’America in riferimento ai giorni vicini al Solstizio di inverno (che è stato il 22 dicembre scorso), periodo nel quale, nel nostro emisfero, si registrano le giornate più corte dell’anno.

CURIOSITÀ
Nave Vespucci si trova nell’Emisfero Sud, dove è oramai estate e questa Luna Piena è chiamata: Luna della Fragola, Luna di Miele, Luna Rosa.

Se questa sera due persone (uno in Italia e l’altro sul Vespucci) si accordassero per fotografare la Luna al culmine dell’arco descritto nel cielo, otterrebbero le due diverse immagini che vediamo affiancate.
L’immagine di destra è quella della Luna come apparirà ripresa da bordo (nell’emisfero meridionale): ‘capovolta’ rispetto a come la vedrebbe l’osservatore ubicato in Italia.

ORARI
In Italia questa sera il disco lunare apparirà ad Est all’ora del tramonto del Sole (alle 17 circa), culminerà a Sud e tramonterà domani mattina alle 07:30 circa.
Sul Vespucci, a La Plata, la Luna sorgerà invece alle 21:10 ora locale, culminerà a Nord ! e “capovolta”, come già detto, tramonterà alle 05:40.
Anche l’altezza della Luna, al suo culmine, sarà diversa: molto alta in Italia (75°), bassa in Argentina (28°)… e di questa differenza, il comandante Bitta, si è già messo a studiare il perché.

Buona LUNA FREDDA e arrivederci al prossimo plenilunio di gennaio con la…. LUNA DEL LUPO!

Cieli sereni
PG




25 dicembre 2023 – Buon Natale!

…dal Comandante Bitta, e da tutti noi!




Venerdì 22 dicembre 2023 – Il Solstizio!

Anche su Nave Vespucci, in porto a La Plata (Argentina), siamo al SOLSTIZIO…D’ INVERNO o D’ ESTATE ? 🤔

IL SOLSTIZIO
Questa mattina, 22 dicembre, alle 04:27, ora italiana, è avvenuto il SOLSTIZIO!

Il Solstizio è quel momento esatto in cui l’asse terrestre raggiunge la massima inclinazione rispetto ai raggi del Sole.
In altre parole, oggi, i raggi solari colpiscono in maniera più ‘radente’ l’emisfero settentrionale dando così vita al giorno più corto dell’anno, ovvero quello con meno luce solare: a Roma 9 ore e 8 minuti (alba 07:34 – tramonto 16:42).
Non sarà così su Nave Vespucci, che si trova nell’ emisfero meridionale colpito dai raggi solari alla massima inclinazione (più a picco): a bordo si celebrerà, al contrario, il giorno più lungo, il primo dell’ estate, con ben 14 ore e 28 minuti di luce (alba 05:38 – tramonto 20:06).

Cieli sereni
PG




L’albero di Natale cosmico!

L’ ALBERO DI NATALE

Che dicembre sarebbe senza un albero di Natale?
Tra gli oggetti del cielo profondo esiste un ammasso stellare che, quando osservato attraverso un idoneo strumento, assomiglia a un Albero di Natale ed è proprio chiamato così.
Sotto la sigla NGC 2264 viene catalogato insieme alla Nebulosa del Cono, una nebulosa scura con questa particolare forma situata all’interno dell’ammasso (in piccolo, nella parte superiore della foto).
Entrambi gli oggetti sono difficili da vedere ad occhio nudo: meglio usare un telescopio o un binocolo. Con quest’ultimo si può scorgere un gruppo di stelline ubicato più o meno a metà strada tra le brillanti stelle Betelgeuse di Orione e Procione del Cane Minore.
🎄
Cieli sereni
PG




Andromeda

Sono questi di dicembre i giorni migliori per osservare nel cielo l’oggetto più lontano visibile ad occhio nudo: la Galassia di Andromeda (o Messier 31 ).
Questa grande galassia a spirale è la sorella maggiore della nostra Via Lattea. Si trova a 2,5 milioni di anni luce dal nostro Sole, il che significa che la luce delle sue stelle che ora noi vediamo ha viaggiato per quel periodo di tempo; detto in un’ altra maniera, se vi fossero astronomi alieni che vivono in quella galassia e ci guardassero, in questo momento osserverebbero il nostro sistema solare come appariva 2,5 milioni di anni fa!

Come vederla ?
Il metodo più semplice è quello di utilizzare le tre stelle che compongono la “V” destra della costellazione di Cassiopea a forma di “W”. Queste formano una freccia che punta direttamente su Andromeda.

CURIOSITÀ
L’immagine che segue è una ‘composizione’ fotografica di Stephen Rahn – Tom Buckley – Houston, con le esatte proporzioni di quello che vedremmo nel cielo se la Galassia di Andromeda fosse abbastanza luminosa: la M31 è ampia circa 3 gradi e, dato che la Luna vista dalla Terra occupa nel cielo circa mezzo grado, sarebbe un oggetto largo come 6 lune piene.

Cieli sereni
PG




Le Geminidi, 14 dicembre 2023

Nave Vespucci in sosta a La Plata (Argentina)

LE GEMINIDI

Eccoci di nuovo all’appuntamento annuale con le GEMINIDI, le ‘stelle cadenti di dicembre’.
Le Geminidi sono la pioggia di meteore più intensa dell’anno insieme alle Perseidi di agosto (le “lacrime di San Lorenzo”).

Questo sciame meteorico, già visibile in cielo dai primi del mese,
toccherà il suo picco questa sera e continuerà a mostrarsi fino al giorno 19.
È prevista una ‘pioggia’ di circa 100 meteore all’ora, (circa una al minuto!) e per ammirare le Geminidi non ci sarà bisogno di telescopio né di conoscere tutte le costellazioni.
È importante trovare un cielo buio, lontano dalle luci della città e con poco inquinamento luminoso ed individuare il cosiddetto “Radiante“, cioè il punto dal quale sembrano provenire le meteore: si trova vicino alla stella più luminosa Alfa dei Gemelli (Gemini) da cui il nome Geminidi e si trova in alto a sinistra della ben riconoscibile Cintura di Orione (vedi immagine).

CURIOSITÀ
Le Geminidi, anche se chiamate “stelle cadenti”… NON SONO STELLE! A dispetto del nome comune, si tratta di detriti, polveri e rocce (METEORE) rilasciate dall’asteroide 3200 PHAETON (indicato in italiano come Fetonte) che impattano ad alta velocità nell’atmosfera della Terra regalandoci questo spettacolo suggestivo.
Saranno visibili ovunque sulla Terra anche se dall’emisfero Sud, come ad esempio sul Vespucci, riusciranno a scorgerne di meno dal momento che in quelle zone il radiante non salirà molto in alto nel cielo.

Cieli sereni!
PG




13 dicembre – Santa Lucia, davvero il giorno più corto che ci sia?

SANTA LUCIA, È IL GIORNO PIÙ CORTO CHE CI SIA ?

Tutti conoscono questo detto riferito al 13 dicembre come il giorno (arco diurno) più breve dell’anno: quando si registra il minimo intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto e dopo il quale le “giornate” tornano di nuovo ad allungarsi.
In realtà il giorno più corto dell’anno, nel nostro emisfero, è quello del SOLSTIZIO che quest’anno cadrà il 22 dicembre.

Il detto popolare, era corretto prima del 1582, quando il calendario di allora, derivante dal calcolo approssimato degli antichi Romani della durata dell’anno solare rispetto a quello calendariale, era arrivato ad accumulare un ritardo di 10 giorni sul corso reale del Sole ed il solstizio si verificava intorno al 13 dicembre, giorno di S. Lucia.
La riforma gregoriana fece “saltare il mondo” dal 4 al 15 ottobre e il solstizio si spostò nelle date che conosciamo oggi.

Gli appassionati di astronomia segnalano che, in ogni caso, attorno al 13 dicembre qualcosa nelle nostre giornate succede.
Da oggi in poi il Sole inizierà, a poco a poco, a tramontare ogni giorno più tardi (1 minuto di luce in più ogni 2 giorni), dando l’impressione che i giorni siano già tornati ad allungarsi…MA ATTENZIONE, continuerà ancora a ‘ritardare’ il momento del sorgere (2 minuti di luce in meno ogni 2 giorni) cosicchè il risultato totale dei due effetti sarà che il dì si sta ancora accorciando e, come detto prima, lo farà fino al 22 dicembre.

CURIOSITÀ
A Roma oggi il Sole è sorto alle 07:29 ed è tramontato alle 16:39 (9 ore e 10 minuti di luce) mentre sul Vespucci, che si trova nell’emisfero australe, si sta avvicinando, invece, il “giorno più LUNGO che ci sia” (Solstizio d’Estate) dato che il Sole, sorto oggi alle 05:34, tramonterà alle 20:01 (14 ore e 27 minuti di luce).

Cieli sereni
PG