DALL’OBLÒ DEL COMANDANTE BITTA – IL PRINCIPATO DI MONACO

Domenica 2 luglio 2023
Nave Vespucci, in navigazione verso Marsiglia, ha da poco attraversato le acque del PRINCIPATO DI MONACO

PERCHÈ SI CHIAMA PRINCIPATO DI MONACO?

Si tratta di uno degli Stati più antichi del mondo: esiste, in maniera continuativa, dalla fine del XIII secolo; la sua origine si fa risalire generalmente all’iniziativa di Francesco Grimaldi, un nobile guelfo genovese che s’impadronì con destrezza di un castello ivi edificato, di proprietà di un rivale ghibellino; avendo compiuto tale impresa introducendosi nel maniero travestito da monaco, la circostanza diede anche il nome alla signorìa che ne sorse e che poi divenne Stato.

È il paese più stretto del mondo, con una larghezza che varia dai 350 ai 1.700 metri ed è il secondo Paese più piccolo del mondo, con soli 202 ettari di territorio.
È tra gli Stati più densamente popolati del mondo.

LA BANDIERA 🇲🇨

La bandiera di Monaco, rossa e bianca, venne decisa nel 1881 dal fondatore di Monte-Carlo, il Principe Carlo III. Questi colori sono per tradizione quelli della famiglia Grimaldi. Si dice che prendano le mosse dalla Repubblica di Genova mentre in un’altra versione più poetica, il rosso rappresenterebbe il sangue della Patrona, Santa Devota.

Cieli sereni
PG




29 GIUGNO – LA BARCA DI SAN PIETRO

Quando eravamo piccini il nostro babbo, la sera del 28 giugno ci faceva “la barca di San Pietro”. Per noi era una magia…non si capiva cosa fosse né come lui riuscisse a fare questa cosa strana e misteriosa.

LA TRADIZIONE
Per la festività dei SS Pietro e Paolo si era soliti riempire un recipiente di acqua e immergervi un albume di uovo. Il contenitore doveva essere lasciato per tutta la notte tra il 28 e il 29 giugno all’aperto, su un prato, o su un davanzale. Il giorno seguente l’albume aveva le sembianze delle vele di una nave, generata proprio dal “soffio” di San Pietro. La tradizione vuole che questa trasformazione avvenga solo ed esclusivamente in quella notte e, a seconda di come apparivano le vele, si poteva capire se il raccolto sarebbe stato abbondante o meno. I contadini capivano dalla forma delle vele anche le condizioni del tempo: vele aperte significavano bel tempo e caldo, vele chiuse l’arrivo della pioggia.

Oggi, dopo tanti anni, manteniamo viva la tradizione che il babbo e, prima di lui, il nonno e il babbo del nonno, ci hanno tramandato: abbiamo voluto ripetere ancora una volta quello che loro facevano e questa mattina abbiamo trovato questa (vedi foto).

Auguri a Pietro, a Paolo, a Piera, a Paola, e a tutti coloro che si chiamano con nomi composti da questi. 😇

Cieli sereni
PG




24 GIUGNO – LA CROCE DI SAN GIOVANNI

LA CROCE DI SAN GIOVANNI
Lo stemma della Marina Militare italiana è composto da uno scudo diviso in quattro quarti, ognuno dei quali rappresenta il blasone di una repubblica marinara.
In basso a sinistra è presente la cosiddetta croce di Amalfi o croce di Malta, nota anche come croce di San Giovanni che fu il simbolo della repubblica di Amalfi.
Fu adottata nel 1126 da un gruppo di monaci guidato da Frà Gerardo Sasso, nativo di Scala di Amalfi, benedettino dell’Abbazia di Cava, che presero a occuparsi delle sofferenze dei pellegrini sulle vie della Terra Santa. Si trattava dell’ Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni.

Le punte della croce rappresentano le 8 più importanti virtù cristiane:

Lealtà
Pietà
Franchezza
Coraggio
Gloria ed onore
Disprezzo per la morte
Solidarietà verso i poveri ed i malati
Rispetto per la Chiesa

Altre fonti riportano che le 8 punte sono il riferimento agli 8 princìpi che dovevano rispettare gli antichi cavalieri:

Spiritualità
Semplicità
Umiltà
Compassione
Giustizia
Misericordia
Sincerità
Sopportazione.

Cieli sereni e Buon Onomastico a tutti i GIOVANNI/A e ai GIANNI/A ! (E a tutti/e i Gian-Franco, Gian-Maria…)

PG




19/06/1946 – Il Tricolore diviene la bandiera della Repubblica Italiana.

Il 19 giugno 1946, dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale stabilisce la foggia provvisoria della nuova bandiera, che verrà poi confermata dall’Assemblea Costituente il successivo 24 marzo e inserita all’ articolo 12 della Costituzione.
Dal verbale dell’assemblea di quel giorno:

PRESIDENTE [Ruini] – Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione:
“La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni”.
E’ approvata. L’ Assemblea e il pubblico si levano in piedi. Generali e prolungati applausi.
👏🇮🇹

Cieli sereni
PG




Rome. Over the top.

Architectural emergencies in the eternal city…pics by Giancarlo & Gregory 😉




Finestra sui social – Twitter: Olga Tuleninova (@olgatuleninova)

Si muove tra Parigi, Londra e le capitali della Europa Danubiana solo su strada ferrata a bordo di carrozze blu con la scritta dorata: “Compagnie Internationale des Wagons-Lits et des Grands Express Européens “.

Nel vagone pullmann, tra profumo di caffé, ostriche e champagne, servita, riverita e coccolata dai magnifici sette della Brigade di bordo, discetta di Arte e mondanità con banchieri con baffi a manubrio e nobilesse ristorate e restaurate.

dettaglio finale: quanto sopra è tutto falso, non sappiamo chi sia e assolutamente nulla di lei… ma ci piace immaginarla così!




Wings of Rome

Angels and more wings in the Caput Mundi. Continuous updates, from here to eternity

Fotogallery by: Gregory Acs (@AcsGregory) / “Tolomeus” (@Redattore_fuori).




ACCADDE OGGI – 30 APRILE 1900 – Le isole HAWAII diventano territorio degli Stati Uniti d’America. La Bandiera nella Bandiera…

LA BANDIERA
L’odierna bandiera dello Stato delle Hawaii, detta Ka Hae Hawai’i , è la stessa che hanno avuto, in passato, il regno, il protettorato e la repubblica del territorio delle Hawaii: un misto tra la bandiera britannica e quella statunitense.

Ha otto bande di colore bianco, rosso e azzurro che rappresentano le otto isole principali e nel ‘quadrante all’ asta superiore’ è presente l’Union Jack della Gran Bretagna.

CURIOSITÀ
È l’unica bandiera degli Stati Uniti ad aver raffigurata la bandiera della Gran Bretagna pur non essendo MAI state le Hawaii sotto la giurisdizione inglese.

Una delle versioni sull’origine di questa bandiera sostiene che lo stesso re Kamehameha I ne ordinò la creazione per evitare conflitti e soddisfare gli spedizionieri marittimi mercantili sia americani che inglesi che operavano in quelle acque.

Cieli sereni
PG




Il Mondo a colori di Natino

Il Mondo a colori, 2021. – Natino Chirico

Negli indimenticabili ’60, la Casa Editrice Fabbri lanciò una collana editoriale di successo: “I Maestri del Colore” , che contribuì non poco alla diffusione della Storia dell’Arte a livello popolare nell’Italia del boom economico. In cinque anni uscirono in edicola 278 fascicoli settimanali, ognuno dedicato ad un artista, o ad un fenomeno particolare della pittura. La qualità della pubblicazione era assicurata da firme molto prestigiose e da una eccellente confezione tipografica, che permetteva la riproduzione delle opere in tavole di grande formato. Il tutto associato ad un prezzo abbordabile (dalle 300 lire nel 1963 alle 380 lire, nel 1967).

Ma della collana ne parleremo a breve in maniera più specifica. La premessa ci serve semplicemente per dire che una ipotetica prosecuzione dell’impresa dedicata ai contemporanei non potrebbe certamente fare a meno di riservare un fascicolo ad un artista che davvero può fregiarsi a ragion veduta del titolo di “Maestro del Colore”: Natino Chirico.

Natino è un idealista, un sognatore: lo si capisce dai suoi soggetti, che rende sempre iconici: Don Chisciotte, uno dei suoi preferiti. O dalla sua Italia. Nato a Reggio Calabria, profondamente innamorato della sua terra, non perde l’occasione di omaggiare le sue radici con delle opere che esaltano la bellezza della cultura mediterranea.

Lo è anche perché crede fermamente, e rappresenta magistralmente nei valori da mantenere e recuperare: Amicizia e Solidarietà, per esempio, dipinta con i volti e le biciclette di Gino Bartali e Fausto Coppi.

Che sia un sognatore lo si percepisce dai suoi numerosi omaggi a Chaplin e Fellini che riescono, ed è difficile impresa, ad evocare la magia del mondo dei due Maestri.

Bisogna aggiungere che il suo è un amore spassionato proprio per tutto il mondo del Cinema: non si contano le opere dedicate ad attori e registi, colti e rappresentati infallibilmente nelle loro espressioni più riconoscibili.

Vogliamo poi parlare delle Attrici….?

Retrospettiva in VR: Una mostra di Natino Chirico sulle Donne del Cinema (2011, allo Spazio Metastasio 15 di Roma, una galleria d’Arte purtroppo non più esistente)

“Napul’è mille culure”, cantava Pino Daniele. Questa la Piedigrotta di Natino Chirico:

Piedigrotta – Natino Chirico



Maxxi

Fotogallery. Always in progress 😉