Navigazione verso Port of Spain (Trinidad e Tobago)
Il comandante Bitta si sta chiedendo quale sia il nome e l’origine dei fregi e dell’arabesco, in legno dorato, che abbelliscono, rispettivamente, la prua e la poppa del Vespucci.
IL CORIMBO
Nell’antichità, indicava l’ornamento della prora e della poppa delle navi. La parola deriva dal latino corimbus (frutti a grappolo, grappolo di bacche d’edera) e dal greco κόρυμβος (sommità, vertice), comune in botanica per indicare un’infiorescenza che si sviluppa orizzontalmente come per esempio nel sambuco.
L’ APLUSTRO (o APLUSTRE)
Con questo termine, derivato dal latino aplustre, si indicava l’ornamento della poppa delle antiche navi greche e romane; era un simbolo diffuso anche per trofei navali ed è rappresentato generalmente come un pennacchio a una o più volute, oppure come un animale a collo ritorto. Si trovava in alto, sopra la poppa, era di legno, e in genere si curvava a ventaglio in modo simile alle penne di un uccello.
Cieli sereni PG
La Micciera
A bordo di Nave Vespucci, in un locale prossimo all’alloggio del comandante e alla rappresentanza, è possibile osservare questo oggetto, appeso in bella mostra, ad una paratia. In un primo momento viene da pensare ad una chissà quale riserva di corroborante – vino o rum – ad uso degli ospiti.
LA MICCIERA
In realtà si tratta di una fedele ricostruzione di una micciera, un piccolo recipiente metallico a forma di botticella, con due fori laterali. In origine conteneva una miccia a lenta combustione permanentemente accesa, a disposizione, in caso di necessità di fuoco per le artiglierie: all’epoca, sui vascelli, non era consentito l’uso dei fiammiferi. Era l’unica fiamma presente a bordo e veniva controllata costantemente da un marinaio di guardia.
CURIOSITÀ Dal Vocabolario Marino e Militare Guglielmotti, 1889
Micciere : Arnese acconcio a conservare il miccio senza che si smorzi e senza pericolo di spargere scintille. Si fa di metallo, e per lo più in figura di barletto; Nel cocchiume del quale si introduce la cima accesa, e vi brucia riparata dal vento, dalla pioggia, e dall’umidità. Là vanno i marinari per accendere la pipa.
Cieli sereni PG
Cieli sereni, Hurakan!
E’ NATO UN CORSO!
Dal messaggio di Nave Vespucci nel Mar dei Caraibi
Il 6 settembre 2023, alle 1100 ora di bordo (1800 ora italiana), in posizione 11° 04′ N – 075° 16′ W, a largo della costa colombiana del Mar dei Caraibi, gli allievi della 1^ classe della Accademia Navale hanno issato il loro vessillo e hanno urlato al mare il loro nome:
HURAKAN
Nella cultura Maya era la divinità del vento, del fuoco, delle tempeste nonchè lo spirito creatore della vita. Il nome Hurakan richiama anche la parola spagnola Huracàn in ricordo dell’uragano Franklin che, durante la traversata oceanica, ha spinto il Vespucci a preferire una fonda alle Isole Vergini nell’attesa che il fenomeno diminuisse la sua intensità.
LA BANDIERA DEL CORSO
Raffigura il Dio Hurakan che, da tradizione locale, è rappresentato con una coda di serpente. Nella mano destra, una civiltà annientata da una tempesta rappresenta la distruzione. Nella mano sinistra il fuoco, simbolo della vita e della rinascita di una nuova civiltà.
Il messaggio che il corso ha voluto trasmettere è quello dell’affermazione di una nuova identità dopo un intenso periodo di sfide, affrontate nell’unità che caratterizza un corso.
IL MOTTO È nel solco di questa unità che nasce il motto del corso:
ADVERSA NOS GENUIT UT INVICTI CREVIMUS “Le avversità ci hanno forgiato così che sorgessimo invitti”
Sullo sfondo della bandiera le Colonne d’Ercole ricordano il passaggio dello Stretto di Gibilterra mentre, per il successivo passaggio dell’Equatore, nonchè delle zone del Sud America in cui la campagna si è svolta, troviamo raffigurata la costellazione della Croce del Sud.
Cieli sereni Hurakan! PG
Domenica 30 luglio 2023 – Nave Vespucci in porto a Dakar
UN’ ISOLA FATTA DI CONCHIGLIE !
Lungo la costa a Sud di Dakar, a circa 100 km dalla capitale, si trova Joal-Fadiouth, un piccolo villaggio di pescatori unico al mondo: vi è un’isola fatta quasi interamente di conchiglie. Il paese si divide in due parti, da un lato vi è Joal la zona sulla costa e dall’altra Fadiouth legate insieme da un ponte di legno lungo circa 400 metri. Dove non vi sono costruzioni, il terreno è completamente ricoperto di conchiglie, perché gli abitanti, da sempre, raccolgono molluschi, sia per mangiarne il frutto, sia per usare i gusci al fine di costruire qualunque cosa, anche strade e edifici! Uno dei modi in cui gli abitanti danno impulso alla loro economia è la fabbricazione di gioielli con le conchiglie raccolte.
Ogni angolo delle strade ed anche il cimitero sono sommersi da conchiglie. Quest’ultimo ha anche un’altra particolarità: è l’unico cimitero del Senegal, dove vengono sepolti indistintamente cristiani e musulmani.
Cieli sereni PG
Sabato 29 luglio 2023 – Il Vespucci è arrivato in SENEGAL
Sabato 29 luglio 2023 Il Vespucci è arrivato in SENEGAL
La nave si è ormeggiata questa mattina al Grand Wharf de la Marine nel Porto di Dakar .
DAKAR (in lingua wolof Ndakaaru) è la capitale del Senegal situata nella punta della penisola di Capo Verde (Cap Vert)
A circa un miglio dal porto di Dakar si trova l’isola di Gorée dove, nel 1444, i portoghesi fondarono un insediamento che chiamarono Palma. Successivamente Gorée divenne una base per la tratta degli schiavi, che per tre secoli caratterizzò tristemente l’economia della zona.
Per la memoria di quel tempo e come simbolo di riscatto, nel 2010, l’allora presidente Abdoulaye Wade, fece realizzare il Monumento al Rinascimento Africano.
Il monumento è una statua di bronzo alta 49 metri che sorge su una delle due colline di Dakar chiamate Les Mamelles.
Il soggetto mostra una famiglia che emerge dalla cima di una montagna: è la figura di una giovane donna e di un uomo che porta in braccio un bambino che a sua volta, con la mano, indica il mare. La statua, progettata dall’architetto senegalese Pierre Goudiaby Atepa, è rivolta verso l’oceano Atlantico, indicando simbolicamente la Statua della Libertà.
Il monumento ha subito molte critiche: sullo stile da ‘realismo socialista’ non appropriato all’Africa e sulle fattezze poco africane del corpo maschile. Gli imam locali affermano, inoltre, che mostrare in una statua figure umane seminude è idolatria.
CURIOSITÀ Vi è una sala panoramica, collocata in cima alla testa dell’uomo, raggiungibile anche con un ascensore, che può accogliere 15 persone.
Cieli sereni PG
Mercoledì 19 luglio 2023 – Nave Vespucci è giunta a Las Palmas de Gran Canaria
Perchè si chiama LAS PALMAS? Las Palmas de Gran Canaria fu fondata nel 1478 dal comandante castigliano Juan Rejon che, giunto sull’isola per sottometterla al controllo spagnolo, creò il suo accampamento recintandolo con tronchi di palme.
Lo stesso Cristoforo Colombo, durante il suo primo viaggio di scoperta del 1492, si fermò a Las Palmas per far effettuare delle riparazioni alla Pinta, e vi fece sosta di nuovo anche durante il viaggio di ritorno in Spagna. A testimonianza del suo soggiorno restano i ricordi conservati nel museo a lui dedicato, la Casa de Colon, che l’ospitò a Vegueta, il barrio storico della città.
CURIOSITÀ Las Palmas de Gran Canaria è gemellata con la città di San Antonio, negli USA, fondata nel 1718 da coloni provenienti dalle Isole Canarie. 🇺🇲🇪🇸
Cieli sereni PG
Lunedì 17 luglio 2023 – Che tipo di veliero è il Vespucci? (che continua la navigazione in Oceano Atlantico verso le Canarie)
Questa mattina al comandante Bitta è stato chiesto:… che tipo di veliero è il Vespucci ?
Per rispondere è necessario considerare l’ armo che è l’insieme delle attrezzature necessarie alla navigazione: più specificamente il numero degli alberi e la forma delle vele.
Sembra banale ma il Vespucci, per il suo armo velico, è classificato secondo nomenclatura … NAVE, cioè un veliero a tre alberi, tutti armati con vele quadre, più un bompresso, anch’esso considerato un albero, sebbene sia inclinato sulla prua.
Tanto per citare altri tipi di velieri, la NAVE A PALO ha invece quattro alberi, i primi tre armati con vele quadre, mentre il quarto, detto appunto “palo”, ha vele auriche, di forma trapezoidale.
Nella foto in basso a sinistra, si vede la nave a palo HERZOGIN CECILIE, un quattro alberi di costruzione tedesca che prese il nome dalla principessa ereditaria tedesca Duchessa Cecilia di Mecklenburg-Schwerin (1886-1954), moglie del principe ereditario Guglielmo di Prussia (Herzogin in tedesco significa duchessa). Ha navigato sotto bandiera tedesca, francese e finlandese, dal 1902 al 1936
Un altro tipo di veliero è il BRIGANTINO A PALO definito un tre alberi con i primi due alberi armati con vele quadre, il terzo con vele auriche.
Nell’immagine in basso a destra il brigantino a palo ITALIA famoso per il suo rocambolesco naufragio a Tristan de Cunha nel 1892… ma questa è un’altra storia!
Cieli sereni PG
8 LUGLIO – MARE NOSTRUM -MEDITERRANEO DAY
L’ 8 luglio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo nata nel 2014 con la collaborazione di Earth Day Italia e il supporto della Marina Militare Italiana per stimolare l’interesse delle comunità verso lo stato di salute di questo mare. Gli obiettivi della Giornata si possono ricondurre agli stessi dichiarati dalle Nazioni Unite, che nel 2017 hanno dato inizio all’ Ocean Decade, il programma decennale (2021-2030) sostenuto dall’UNESCO che prevede il coinvolgimento di scienziati, enti governativi, associazioni e imprese in un piano condiviso per la protezione degli oceani.
Il Mar Mediterraneo, chiamato dai Romani “Mare Nostrum”, oltre ad essere ricchissimo di storia, costituisce un’eccellenza di biodiversità: pur avendo solo una superficie di circa l’1% di tutta la superficie acquea del pianeta, ospita oltre 12000 specie marine (!) e mediamente l’8% della biodiversità marina mondiale.
Bagna 22 Paesi e la sua profondità media si aggira sui 1500 metri, (quella massima è di 5270 metri) il che lo rende il mare chiuso più profondo del mondo.
Nonostante sia (quasi) ‘chiuso’, ha una
particolare circolazione delle acque per lo più dovuta ai venti, che garantisce un continuo ricambio d’acqua e l’ingresso di specie animali appartenenti all’Oceano Atlantico.
E’ chiamato anche il “Mare dei Vulcani”: solo nei mari italiani, in particolare nel Tirreno, esistono 13 vulcani, tra i quali il Marsili, che è il vulcano sommerso più grande d’Europa.
CURIOSITÀ Questo mare ha ben due (!) BARRIERE CORALLINE. Una si trova sul litorale romano, al largo di Capocotta, tra Ostia e Torvaianica, ed è costituita da una prateria di gorgonie a poche miglia dalla costa capitolina. L’altra barriera è in Puglia. Si estende per circa 2,5 km dalla costa di Monopoli con profondità di circa 40-55 metri, anche se la sua estensione reale potrebbe essere molto più vasta, circa 200 km nel tratto tra Bari e Otranto. Si tratta di una scogliera di madrepore mesofotiche scoperta nel 2019 e popolata da oltre 200 specie diverse.
[Foto UNESCO: Barriera corallina pugliese]
Cieli sereni PG
5 luglio 2023 – Nave Vespucci in sosta nel porto di Marsiglia
Visita alla NOSTRA SIGNORA DELLA GUARDIA⚓
La basilica di Nostra Signora della Guardia (in francese: Basilique Notre-Dame-de-la-Garde ) è un importante luogo di culto di Marsiglia, situato nel punto più alto della città, a sud del porto vecchio.
Fu costruita tra il 1853 e il 1864 ma nello stesso luogo già esisteva una cappella del XIII secolo dedicata anch’essa alla Nostra Signora protettrice dei marinai.
La basilica è meta di pellegrinaggi e molte delle sue pareti sono coperte da centinaia di ex voto marinari sotto forma di dipinti, targhe, modelli di barche (vedi foto del comandante Bitta), medaglie di guerra ecc…
Cieli sereni PG
DALL’OBLÒ DEL COMANDANTE BITTA – IL PRINCIPATO DI MONACO
Domenica 2 luglio 2023 Nave Vespucci, in navigazione verso Marsiglia, ha da poco attraversato le acque del PRINCIPATO DI MONACO
PERCHÈ SI CHIAMA PRINCIPATO DI MONACO?
Si tratta di uno degli Stati più antichi del mondo: esiste, in maniera continuativa, dalla fine del XIII secolo; la sua origine si fa risalire generalmente all’iniziativa di Francesco Grimaldi, un nobile guelfo genovese che s’impadronì con destrezza di un castello ivi edificato, di proprietà di un rivale ghibellino; avendo compiuto tale impresa introducendosi nel maniero travestito da monaco, la circostanza diede anche il nome alla signorìa che ne sorse e che poi divenne Stato.
È il paese più stretto del mondo, con una larghezza che varia dai 350 ai 1.700 metri ed è il secondo Paese più piccolo del mondo, con soli 202 ettari di territorio. È tra gli Stati più densamente popolati del mondo.
LA BANDIERA 🇲🇨
La bandiera di Monaco, rossa e bianca, venne decisa nel 1881 dal fondatore di Monte-Carlo, il Principe Carlo III. Questi colori sono per tradizione quelli della famiglia Grimaldi. Si dice che prendano le mosse dalla Repubblica di Genova mentre in un’altra versione più poetica, il rosso rappresenterebbe il sangue della Patrona, Santa Devota.