ACCADDE OGGI… Il 27 gennaio 2022, con una cerimonia alla presenza della prima presidente donna dell’Honduras, Xiomara Castro, viene inaugurata la nuova bandiera dell’HONDURAS. Il colore della bandiera è stato schiarito, portandolo dal blu scuro al turchese. Il disegno, rimasto invariato, è basato sulla bandiera degli Stati Uniti dell’America Centrale, con i colori centroamericani: tre bande orizzontali, una bianca e due turchesi di uguali dimensioni. Secondo la tradizione, le bande turchesi rappresentano l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico mentre le cinque stelle simboleggiano le nazioni delle Province Unite (Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Salvador) e la speranza di ricostituirne l’unione.
Cieli Sereni PG
La Bandiera “sbagliata” del Belgio
ACCADDE OGGI
23 gennaio 1831
LA BANDIERA DEL BELGIO
La prima bandiera del Belgio si ispirò a quella olandese, ossia con tre bande orizzontali ma con colori diversi: rosso-giallo-nero
Durante le lotte di secessione dai Paesi Bassi, dato che i colori delle strisce orizzontali delle due bandiere potevano comunque essere confusi nelle battaglie navali, il vessillo belga venne ruotato e le strisce furono poste verticalmente… ma con il colore rosso sul lato dell’asta.
Al termine della Rivoluzione, esattamente il 23 gennaio 1831, venne deciso di riconoscere ufficialmente questa bandiera come vessillo del Belgio indipendente (articolo 125 della Costituzione).
CURIOSITÀ La storia non finì lì. Il successivo 12 febbraio la bandiera fu ‘ribaltata’ e la striscia nera fu collocata sul lato dell’asta senza una decisione formale cosicchè la Costituzione, ancora oggi, descrive la vecchia disposizione delle bande. Il Belgio è dunque l’unico paese al Mondo con la bandiera… “sbagliata”. 🇧🇪
Cieli sereni PG
Il “Chenisco”, o “Aplustro”: buon galleggiamento!
“Quell’ornamento fatto come anitrella, o altro simile uccello acquatico, che gli antichi mettevano per lo più alla poppa: augurio di perpetuo galleggiamento”(A. Guglielmotti)
Parlando delle navi antiche, il comandante Bitta già ha descritto, tempo fa, questo particolare costruttivo che è chiamato anche aplustro : l’ornamento in legno a forma di animale a collo ritorto presente a poppa delle navi greche e romane. 🦢
Cieli sereni PG
Domenica 7 gennaio 2024 – Natale Ortodosso!
Oggi, 7 GENNAIO, è NATALE per la Chiesa ortodossa.
Questa difformità nella data del Natale non dipende affatto da ragioni scismatiche ma semplicemente dall’uso di un diverso calendario.
PERCHÉ IL 7 GENNAIO E NON IL 25 DICEMBRE ?
Nel 1582 papa Gregorio XIII fece modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano, cancellando i 10 giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582. Per quella decisione, il 7 gennaio di adesso corrisponde al 25 dicembre di allora, per cui la nostra Epifania corrisponde alla Vigilia del Natale ortodosso che cade in ritardo di 13 giorni.
Il Natale si festeggia oggi in Russia, Bielorussia, Serbia, Croazia, Moldavia, Macedonia e altri Paesi.
UNA DOMANDA ! Perchè tra le due diverse date del Natale c’è uno scarto di 13 giorni mentre quelli “saltati” nel 1582 furono 10? 🤔
La risposta sta nel fatto che in questi ultimi 400 anni circa (dal 1582 ad oggi), il divario tra i due calendari è ulteriormente aumentato proprio per il difetto del precedente per il quale, pur prevedendo il mese bisestile, la durata dell’anno era calcolata (per “difetto”) in 365 giorni e 6 ore (365,25), e non con il più preciso valore di 365,2425 dell’anno ‘gregoriano’, più corto di circa 10 minuti.
Questo ‘aggiustamento’ avviene omettendo i bisestili ogni 400 anni (omissione non prevista nel c.alendario giuliano). Il calendario gregoriano guadagna quindi un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che si “omette” l’anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 nel 1800, di 12 nel 1900; di 13 nel 2000 e 2100, sarà di 14 giorni nel 2200 e così via…
CURIOSITÀ A differenza della Chiesa cattolica, nei Paesi ortodossi non esiste il presepe come rappresentazione della nascita di Cristo, mentre l’albero di Natale è una tradizione comune. Inoltre, passeggiando in una città greca nel periodo natalizio è facile incrociare, insieme a quelli tradizionali, degli originali ornamenti: le case sono addobbate con degli splendidi modellini in legno illuminati di varie dimensioni, che riproducono fedelmente le imbarcazioni a vela. E’ semplice capirne il motivo: in Grecia esiste un forte attaccamento al mare e una forte propensione a celebrare e ringraziare il mare per tutto quello che è in grado di offrire: cibo, lavoro, trasporti, turismo e altro.
Cieli sereni PG
Sabato 6 gennaio 2023 – Il Natale Armeno
Oggi 6 GENNAIO si celebra il Natale Armeno che, attenzione, non coincide con il Natale Ortodosso previsto, invece, per domani 7 gennaio.
Non è solo una questione di calendario. In occidente, intorno al III secolo, sotto l’impero romano, la celebrazione della nascita di Gesù fu spostata al 25 dicembre, per sovrapporre questa festività cristiana alle celebrazioni per il solstizio d’inverno (tipiche del nord Europa) e alle feste dei Saturnali romani che si svolgevano dal 17 al 23 dicembre. In oriente, invece, già da prima, l’attenzione era sempre stata puntata sul 6 gennaio, secondo l’antico calendario giuliano, e lì rimase. Per gli Armeni il 6 gennaio era, ed è ancora, la Festa della Teofania, ovvero della “Manifestazione” di Dio agli uomini, che unisce Nascita e Battesimo di Gesù.
CURIOSITÀ La Chiesa armena di Gerusalemme utilizza ancora il calendario giuliano (che sappiamo differisce di 13 giorni dal calendario gregoriano) e pertanto in Terra Santa gli Armeni celebreranno il Natale, anzichè il 6 gennaio, addirittura il prossimo 19 gennaio! 🇦🇲
Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand (Buon Natale) e Cieli Sereni PG
Il galletto svita/avvita
Un galletto che non canta ma si avvita !🐓
Continua la rassegna delle attrezzature di bordo dai nomi un po’ curiosi che rimandano al mondo animale. Un GALLETTO è un dado munito di un anello superiore o di due protuberanze laterali per essere stretto a mano. Se ne trovano a bordo di varie forme e misure e sono montati su portelli, oblò e simili.
Cieli sereni PG
29 dicembre 1911, indipendenza della Mongolia. Il suo simbolo: il Sojombo.
ACCADDE OGGI… … il 29 DICEMBRE 1911
Il 29 dicembre è la festa nazionale della MONGOLIA in memoria del giorno dell’indipendenza dalla Dinastia Qing, nel 1911. La Mongolia (ᠮᠣᠩᠭᠣᠯ ᠤᠯᠤᠰ in scrittura mongola) ha una bandiera composta da tre bande verticali di uguali dimensioni: una centrale blu, colore nazionale, che rappresenta il cielo, e due laterali di colore rosso. Al centro della banda rossa sul lato del pennone, in giallo, è posto l’emblema nazionale, il Sojombo – una disposizione di elementi astratti che rappresentano Fuoco, Sole, Luna, Terra, Acqua e il simbolo dello Yin-Yang.
Il Sojombo è un simbolo speciale della scrittura mongola inventata dal monaco Zanabazar nel 1686. Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “creato da sé”. Si compone di dieci motivi astratti e geometrici ai quali viene attribuito il seguente significato:
Il FUOCO (🔥): è un simbolo di ricchezza e di successo. Le tre lingue della fiamma rappresentano il passato, il presente e il futuro.
Il SOLE (●) e la LUNA (☽): antichi simboli che rappresentano il cielo padre e, quindi, l’origine del popolo mongolo.
Due TRIANGOLI (▼), simili all’estremità di una freccia o di una lancia, puntano verso il basso per indicare la sconfitta dei nemici.
Due RETTANGOLI ORIZZONTALI (▬) rappresentano l’onestà e l’equità per il popolo mongolo, sia che si trovi ai vertici sia che occupi la base della società.
Il simbolo TAIJITU (☯), noto anche come Yin e Yang, illustra la reciproca complementarità tra uomini e donne.
Due RETTANGOLI VERTICALI (▮▮) sono interpretabili come le mura di una fortezza. Rappresentano unità e forza e si basano sul proverbio mongolo: “L’ amicizia reciproca è più forte dei muri di pietra”.
Il Sojombo, nel suo insieme, rappresenta dunque l’immutabilità e la costanza: il simbolo nazionale della libertà e dell’indipendenza. 🇲🇳
Cieli sereni PG
Deutschland
Cliccando sul castello….si vince una bella galleria di immagini, in continuo aggiornamento! Per ora abbiamo superato il centinaio… 😉
7 dicembre 2023 – Sant’Ambrogio e le api
Qual è il simbolo di Sant’Ambrogio?
Tra gli attributi con cui viene rappresentato Sant’Ambrogio ci sono le api perché ne è il protettore, come degli apicoltori e dei fabbricanti di cera. Questo deriva da una leggenda legata ad Ambrogio: da bambino, uno sciame si posò sulla sua bocca, non per pungerlo, ma per iniettare del miele, metafora della dolcezza della sua futura eloquenza.
È patrono di Milano (con lui ci sono anche San Carlo Borromeo e San Galdino) come richiamo all’operosità degli abitanti di quella città e di tutti coloro che si impegnano nel lavoro, con abnegazione e spirito di sacrificio.
Cieli sereni 🐝🐝🐝 PG
Lunedì 4 dicembre 2023 – SANTA BARBARA
“Santa Barbara benedetta, liberaci dal tuono e dalla saetta“
Oggi 4 dicembre è il giorno dedicato a Santa Barbara, nata nel 273 a Nicomedia, all’epoca in Turchia, e per questo il suo nome, Barbara, deriva dal greco e vuol dire straniera, “non romana”. È la patrona della Marina Militare a cui si lega dall’inizio dell’uso della polvere da sparo. Infatti, in tutti i magazzini di munizioni, in particolare sulle navi militari, per devozione alla Santa, viene affissa sulle pareti una sua immagine perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini i depositi delle polveri e delle munizioni che prendono, appunto, il nome di ”santabarbara”. È lei, infatti, la patrona di “coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa” ed in particolare di chi usa la polvere da sparo. Per questo, oltre che la Marina Militare, Santa Barbara protegge gli artiglieri, gli armaioli, i cannonieri, i minatori, i pirotecnici, i metallurgici, i carpentieri, ma anche i campanari, gli ombrellai, i tessitori, i geologi e gli architetti.
La Santa Barbara di Raffaello Sanzio nella celeberrina “Madonna Sistina” (1513 – 1514, olio su tela, 265 x 196 cm.) Dresda, Gemaldegalerie