Il Rio della Plata … a Roma!

26 novembre 2023 – Il Vespucci si trova ad Astillero Rio Santiago, La Plata

IL RIO DELLA PLATA A ROMA !

A Roma, nel centro di Piazza Navona, davanti alla chiesa di Sant’Agnese in Agone, è posta la Fontana dei Quattro Fiumi.
L’opera, progettata da Gian Lorenzo Bernini, è formata da 4 statue in marmo bianco che rappresentano i quattro principali fiumi della Terra, allora conosciuti (1648 – 1651): il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata. Sono raffigurati in guisa di giganti che siedono appoggiati sullo scoglio centrale in travertino.
Il gigante che impersona il Rio della Plata è seduto su un sacco traboccante di monete d’argento, come simbolo del colore argenteo (plata) del fiume.
È noto il gesto teatrale di questa scultura, col suo braccio alzato, oggetto di una leggenda metropolitana, che però è da smentire.
È infatti diffusa la convinzione che Bernini lo abbia realizzato come gesto di sfida verso il rivale Borromini, dal momento che il gigante protenda il braccio verso la Chiesa di Sant’Agnese, opera dell’architetto ticinese, come a volersi riparare dall’imminente crollo dell’edificio.
Si tratta in effetti di una falsa interpretazione perchè l’intervento del Borromini fu successivo alla realizzazione della fontana da parte di Bernini.

Cieli sereni
PG




Le Bisce (di nave)

Dopo il BUCO DEL GATTO, la BOCCA DEL GRANCHIO, gli STRANGOLACANE, la BALENIERA, il PASSERINO e l’ AUGELLETTO, questa volta il comandante Bitta ha a che fare con un’ altra specie animale, le BISCE !

LE BISCE
Sulle navi in legno, le bisce (dette anche anguille) sono i fori praticati nella parte inferiore dei madieri per permettere all’acqua eventualmente imbarcata di scorrere ed accumularsi nella parte più bassa della sentina ed essere aspirata.

Cieli sereni
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Japan (photogallery in progress)

Oltre 90 foto originali di Tolomeus/Zum Zug in uno spettacolare album su Flickr….se vi va di perdere tempo…cliccate sul portale rosso! 😉

Torii



I numeri del Vespucci

7 novembre 2022 – All’ormeggio a Ensenada (Puerto La Plata) 🇦🇷

I NUMERI DEL VESPUCCI

Le altezze degli alberi del Vespucci, sul livello del mare, sono:
50 m per il trinchetto (T)
55 m per la maestra (Ma)
43 m per la mezzana (Me)

CURIOSITÀ
Coloro che manovrano sul pennone di controvelaccio (la vela più alta dell’albero di maestra), si trovano ad un’altezza di circa 50 metri: come su un edificio di 14 piani!

Cieli sereni
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6 novembre 1881 – nasce l’Accademia Navale di Livorno

ACCADDE OGGI
142 anni fa, il 6 Novembre 1881, nasceva l’Accademia Navale

L’Istituto, quale erede delle antiche tradizioni delle quattro Repubbliche Marinare, fu voluto dall’allora Ministro della Marina, l’ammiraglio Benedetto Brin, sotto l’auspicio del Conte Camillo Benso di Cavour per creare un’unica Scuola per la formazione degli ufficiali di Marina del nuovo Stato unitario convogliando la preparazione degli Ufficiali delle Marine del Regno di Sardegna e del Regno Borbonico.

CURIOSITA’
Sul bavero delle uniformi degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno è presente il NODO PIANO.
Il nodo è sormontato da un numero che sta ad indicare l’anno di corso (1° o 2°). Dal 1881 al 1946 tale simbolo era raffigurato dal NODO SAVOIA.

Cieli sereni
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Dislocamento e stazza

Domani arriviamo a Fortaleza
A bordo è stato effettuato un altro cambio di ora (in avanti) e adesso la differenza con l’Italia è di 5 ore: quando a Roma sono le 12, a bordo sono le 7 del mattino

Il passaggio dell’Equatore ha lasciato delle questioni aperte. Una di queste è

QUANTO PESA IL VESPUCCI?

Parlando di navi capita spesso di cadere in confusione per definirne o comprenderne la loro “grandezza”.
Nello specifico, leggendo le caratteristiche di Nave Vespucci capita di trovare “cifre” apparentemente discordi tra loro che vanno dalle 1200 alle 4000…”tonnellate”!

Come è possibile?

Prima di tutto dobbiamo definire due parametri ben distinti che caratterizzano una nave: il suo DISLOCAMENTO e la sua STAZZA.

Cos’è il DISLOCAMENTO (D) ?
E’ semplicemente il peso della nave.
Dal momento che non si può mettere una nave su una bilancia, la si osserva al galleggiamento.
Tale equilibrio è raggiunto tra il peso che vogliamo calcolare e la spinta idrostatica che, secondo il Principio di Archimede, è pari al peso del volume dell’acqua spostata dalla carena (dislocata) espresso in tonnellate di peso.
Il peso si ottiene moltiplicando il volume della carena immersa per il peso specifico dell’acqua, che nel caso del mare è di circa 1.026 t/m³.

La formula è

[ D (t) = 1,026 (t/m³) x V(m³) ];

Con parole semplici, 1 metro cubo (1 m³) di acqua di mare pesa 1,026 tonnellate.
Detto questo il dislocamento varia, ovviamente, a seconda che la nave sia carica o scarica, e quindi varia la sua immersione.

Cos’è la STAZZA (S)?
E’ il volume interno di una nave.

Se consideriamo il volume di tutti i locali chiusi e chiudibili si parla di stazza lorda (SL).

Il volume degli spazi utili per il carico è, invece, la stazza netta (SN).

La stazza si misura in tonnellate di stazza, ma attenzione NON è una unità di misura del peso MA di volume!! dove 1 tonnellata di s. = 2,832 m³.

La confusione nasce dal fatto che, per un volume, si usa l’espressione tonnellata, che è, per quanto detto sopra, una unità di peso: un’errata traduzione della parola francese tonneaux (barili).
Un tempo il barile era il contenitore più comune per stivare il carico a bordo e si calcolava quanti se ne potevano imbarcare.

Adesso potrà risultare più chiaro se leggiamo che l’Amerigo Vespucci ha un dislocamento a pieno carico di 4300 tonnellate, una stazza lorda di 3410 tonn. di stazza lorda ed una stazza netta di 1 202 tonnellare di stazza netta.

Cieli sereni
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Wordroom, Quarter…Quadrato!

27 settembre 2023.

Il Vespucci è al nono giorno di navigazione da Port of Spain
La vita di bordo procede regolarmente tra turni di guardia, servizi e momenti di ritrovo in quadrato

COS’ È IL QUADRATO ?

Con questo nome ci si riferisce ad un locale di bordo dove si svolge la mensa mentre, negli altri orari, è dedicato al ritrovo e alle riunioni degli Ufficiali e dei Sottufficiali.

L’origine del termine è da ricercarsi nel fatto che questo locale, in passato, generalmente posto a poppa, aveva una pianta quadrata e su tale salone si aprivano i camerini (le cabine) degli Ufficiali.
In inglese è definito wordroom anche se l’altro termine quarter (locale) potrebbe essere l’origine della parola “quadrato”.

Dal Vocabolario Marino e Militare (A. Guglielmotti, 1889)
Quadrato:
Chiamano i marinari l’alloggiameno degli ufficiali a poppa, che ordinariamente ha nel mezzo un salone quadrato

Nell’ immagine una scena del film Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003)

Cieli sereni
PGu




In navigazione, cosa sono i “nodi”?

Nave Vespucci sta navigando a largo delle coste della Guyana ad una media di 7 nodi

...MA COSA SONO I NODI ?

In navigazione, il NODO è l’unità di misura della VELOCITA’.

Prima di definire il nodo (come velocità) bisogna peró conoscere l’unità di misura della DISTANZA su cui si misurano le velocità. Pertanto bisogna prima specificare il MIGLIO NAUTICO come una distanza equivalente a 1852 metri. Perchè questa strana cifra per niente ‘tonda’?
Perchè 1852 metri è la lunghezza dell’arco di Equatore che ‘vedremmo’ sotto un angolo di
1 primo (1⁄60 di grado) se ci posizionassimo al centro della Terra.
Ecco, detto questo, UN NODO è la velocità con cui si percorre UN MIGLIO NAUTICO in UN’ ORA….ma anche 2 miglia in 2 ore ovvero 24 miglia in un giorno.

Perchè si chiama “NODO” ?

Anticamente, a bordo, la velocità veniva misurata da due marinai situati a poppa della nave e incaricati di lanciare una sagola (una cima non troppo grande) lungo la quale erano fatti dei nodi ad una distanza fissa di 15,43 metri e alla cui estremità era fissata una sagoma di legno. Questa estremità, gettata per prima in mare sulla scia della nave, creava opposizione all’acqua che favoriva lo scorrere della sagola. Dopo il lancio uno dei due contava quanti nodi passavano tra le dita, mentre l’altro teneva il tempo usando una clessidra di 30 secondi.
Perchè proprio un nodo ogni 15,43 metri? E perchè 30 secondi?

La lunghezza di 15,43 m è 1⁄120 di miglio, mentre 30 secondi sono 1⁄120 di ora. Questa identica frazione numerica permetteva di determinare direttamente la velocità della nave che corrispondeva al numero di nodi passati tra le dita del marinaio esattamente in 30 secondi.

Il galleggiante aveva una forma di mezzaluna e per questo il tipo di strumento (detto SOLCOMETRO) fu chiamato “a barchetta”.
Gli inglesi definivano lo strumento in questione proprio con la parola “LOG” (letteralmente ciocco di legno) e tale appellativo è in uso ancora oggi anche per i moderni solcometri. (Bitta maggio 2020)

Cieli sereni
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L’Alba di oggi, sul Vespucci, e il “Terminatore” – 24 settembre 2023

L’ ALBA DI OGGI SUL VESPUCCI

Questa immagine rappresenta il sorgere del Sole di oggi (Equinozio di settembre) sulle coste atlantiche del Sud America, e del progressivo avanzare della luce del giorno sulla superficie terrestre.

La linea che separa la parte illuminata (diurna) dalla parte in ombra (notturna) è il TERMINATORE: una linea che, a causa della rotazione terrestre, ‘viaggia’ sulla superficie del pianeta da Levante verso Ponente due volte al giorno: una volta portando l’alba e una volta il tramonto.

Nell’ immagine è rappresentato il terminatore al suo passaggio, all’alba, su Nave Vespucci in navigazione (📌) alle 05:42, ora di bordo. Si può notare che, a quell’ora in Brasile (Brasilia) il Sole era già sorto (05:01 ora di bordo) mentre in Colombia (a Bogotà) era ancora sotto l’orizzonte (alba alle 06:45 ora di bordo).
Questo ci mostra che il terminatore, per andare dal meridiano di Brasilia a quello di Bogotà (differenza di longitudine di circa 26°), ha impiegato 1 ora e 44 minuti: quindi muovendosi ad una velocità di 1650 km/h !!

Chi lo avrebbe detto, dato che comunemente percepiamo le albe e i tramonti sopraggiungere così lentamente!

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Giovedì 7 settembre 2023 – CARTAGENA DE INDIAS

7 settembre 2023 – Il Vespucci è giunto in Colombia, a CARTAGENA DE INDIAS

La città, considerata la più bella del Paese, ha la parte più antica racchiusa in una imponente cinta muraria (per questo è detta ciudad amurallada). Era il più importante avamposto dell’impero ai tempi della dominazione spagnola e il porto principale dei Caraibi e del Sudamerica. Arrivava infatti qui tutta la merce proveniente dall’Europa e dalle Indie, che veniva poi smistata nel resto del continente.

«Vedrai, a Cartagena ogni cosa è diversa. Questa solitudine senza tristezza, questo oceano incessante, questa immensa sensazione di essere arrivato».

Così descriveva la sua città adottiva Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura. Nel suo romanzo, L’ Amore ai Tempi del Colera, le sue parole trasmettono una sensazione tangibile, che va assaporata con calma, magari spingendosi fino ai caratteristici quartieri del centro storico.

CURIOSITÀ
Cartagena è gemellata con Matera, Cerveteri e, da febbraio 2017, con Genova.

🇨🇴🤝🇮🇹

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