Le Galapagos


Lunedì 20 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso Port Ayora – Isola di Santa Crux (Galapagos)

LE GALAPAGOS

Le Galápagos sono un arcipelago vulcanico formato da 13 isole principali (sette maggiori e sei minori), 42 isolotti e molti scogli di varia grandezza.
Sono situate nel Pacifico, a circa 540 miglia (1000 chilometri) dalle coste dell’Ecuador, e distribuite a cavallo dell’Equatore.

Furono scoperte in modo casuale il 10 marzo 1535, quando Tomás de Berlanga, vescovo di Panama, si mise in mare verso il Perù per dirimere una disputa tra Francisco Pizarro e i suoi luogotenenti dopo la conquista dei territori degli Inca. La nave si trovò in una zona di bonaccia e la corrente marina (poi riconosciuta come corrente di Humboldt) la portò alla deriva fino alle isole. Nel rapporto che fece all’imperatore Carlo V, Berlanga descrisse l’aspetto arido e desertico delle isole e le loro tartarughe giganti: le isole furono chiamate “Insulae de los Galopegos” (in spagnolo galopego significa appunto «tartaruga»).

Scrisse inoltre delle iguane, dei leoni marini e di numerose specie di uccelli annotando anche la loro insolita mitezza… “uccelli così sciocchi che non sapevano come fuggire e molti furono catturati a mano”

Cieli sereni
PG




El Niño, La Niña

Sabato 18 maggio 2024


Nave Vespucci, sotto la spinta degli Alisei di sud-est, oggi si trova a circa due giorni di navigazione dalle Isole Galapagos 🇪🇨

El Niño

El Niño (in spagnolo “il bambino”, simbolico del Bambino Gesù) deve il suo nome ai pescatori peruviani. Si tratta di un anomalo riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico Tropicale, che spesso raggiunge il suo massimo nel periodo natalizio. Questo fenomeno, quando si verifica, causa problemi gravi: l’acqua si riscalda e si impoverisce di nutrienti, provocando un drastico calo delle popolazioni ittiche con conseguenze devastanti per l’industria della pesca.

In origine si pensava al Niño come ad una semplice corrente calda.
Gli studi più approfonditi, con l’aiuto delle osservazioni satellitari, hanno poi inquadrato l’intero fenomeno come conseguenza di una interazione tra la circolazione oceanica e quella atmosferica.
Quando queste tendono ad attenuarsi o addirittura ad invertire la loro normale “direzione di flusso”, ecco che avvengono dei cruenti cambiamenti climatici.
Oltre alla scarsità di pesce si possono determinare, sul continente, condizioni di forte piovosità piuttosto che prolungate siccità, soprattutto sulle coste del Perù e del Cile settentrionale.

Il Nino ha poi la sua controparte.
Si tratta della Niña.

La Niña
Questo nome indica invece un forte e anomalo raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico, in pratica il fenomeno opposto al Niño.
Gli Alisei, che soffiano verso Ovest attraverso il Pacifico tropicale sono più forti del normale, portando ad un aumento della risalita delle acque al largo del Sud America e quindi a temperature della superficie del mare inferiori al normale .
Anche l’andamento prevalente delle piogge si sposta più a ovest (Oceania e Indonesia) dato che questi venti accumulano acqua calda superficiale nel Pacifico occidentale.
(Nell’immagine con i toni di rosso sono evidenziate le acque più calde della media, in blu quelle più fredde).

L’Ente Meteorologico Australiano ha ⁤recentemente emesso un avviso per La Niña, ‌segnalando‌ una ⁤possibile transizione climatica. Attualmente, le condizioni oceaniche sono⁤ neutrali, ma ci sono indizi che suggeriscono una potenziale formazione del fenomeno di Niña entro la fine ‌di questo 2024.

Cieli sereni
PG




Thor Heyerdal e la Ra II, rotta Marocco – Barbados


17 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos

ACCADDE OGGI
Il 17 maggio 1970 l’esploratore norvegese Thor Heyerdahl parte dal Marocco su una barca interamente di papiro per attraversare l’Oceano Atlantico.

L’imbarcazione si chiamava Ra II, costruita in prossimità delle piramidi egizie da un team di indiani boliviani del lago Titicaca, unici specialisti nell’uso delle fibre vegetali.
Percorse in 57 giorni 3270 miglia, raggiungendo le isole Barbados.
Con questa impresa dimostrò la fattibilità tecnica, già dall’antichità, di viaggi dal vecchio verso il nuovo mondo, suggerendo che la somiglianza culturale tra i popoli precolombiani e le popolazioni assiro-babilonesi, potesse non essere dovuta al caso.

LA PRECEDENTE SPEDIZIONE ALLE GALAPAGOS

Già famoso per l’impresa del Kon Tiki (1947), Heyerdahl intraprese nel 1952 una nuova spedizione alle Isole Galapagos con la Società Archeologica Norvegese per indagare sui siti abitativi precolombiani: per la prima furono effettuati degli scavi.
Vennero alla luce centinaia di frammenti di vasi in ceramica
pre-incaici dell’Ecuador e del Perù settentrionale suggerendo che gli Inca non furono i primi ad arrivare alle Galapagos.
Individuò le isole come possibile scalo migratorio di navigatori provenienti dalle Americhe e diretti in Polinesia a mezzo di zattere.

Cieli sereni…
…e Buon Onomastico a chi si chiama Pasquale, Pasqualino, Pasqualina

PG




Destinazione Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

15 Maggio 2024 – ✍Nave Vespucci ha lasciato il porto di Callao (Perù): destinazione Isole Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

SULLA STESSA ROTTA DI DARWIN

La rotta che sta seguendo la nostra nave ricalca quasi fedelmente la tratta sudamericana del brigantino HMS Beagle che tra il 1831 e 1836 compì il giro del mondo con a bordo Charles Darwin: era luglio (1835) quando la nave lasciò Callao alla volta delle isole Galapagos.
In quel viaggio Darwin ebbe modo di studiare le specie viventi (animali e vegetali) e di raccogliere un’accurata documentazione che lo portò ad elaborare il suo libro l’ Origine delle Specie, considerata un’opera scientifica rivoluzionaria, basata su due concetti fondamentali: la selezione naturale e l’evoluzione biologica della specie.
Per Darwin fu particolarmente importante il periodo trascorso in Cile durante il quale si verificò un violentissimo terremoto che gli permise di studiare i moti della superficie terrestre nella zona delle Ande: elaborò una teoria secondo cui proprio l’abbassamento e sollevamento del suolo durante le varie ere geologiche avevano modellato e modificato il territorio delle Ande, dimostrando il mutamento delle specie minerali ed animali lì presenti.

Parimenti significativi furono i mesi trascorsi alle Galapagos, un arcipelago vulcanico del Pacifico formato da isole distanti l’una dall’altra poche miglia, che tuttavia presentavano specie animali e vegetali con caratteristiche dissimili.
Un esempio è il becco peculiare di alcune specie di uccelli (fringuelli) che abitavano queste isole; Darwin intuì che forse la diversità di habitat e di cibo aveva spinto questa specie a modificare la forma del proprio becco per sopravvivere.
🐦🐦‍⬛

Cieli sereni
PG




IL GIRO DEL MONDO DELLA B.A.P. UNION!


Domenica 12 aprile 2024 – In acque peruviane si sono incontrate le due navi scuola della Marina Militare Italiana e della Armata Peruviana

UN ALTRO GIRO DEL MONDO!

Si tratta di quello appena concluso il 22 aprile scorso compiuto dalla B.A.P. (Buque Armada Peruana) UNION, la nave scuola della marina peruviana nonchè il veliero più grande e veloce dell’America Latina.
Partita il 18 giugno 2023, in 10 mesi ha visitato 22 porti di 16 Paesi diversi e percorso circa 66.000 miglia;
Ha fatto scalo anche in tre porti italiani: é giunta a Taranto via Canale di Suez provenendo dall’India, ha poi sostato a Civitavecchia (12 – 17 dicembre) ed infine a La Spezia (19 – 22 dicembre).

È classificata come nave a palo cioè con quattro alberi (più bompresso): i primi tre armati con vele quadre, il quarto, detto appunto “palo”, con vele auriche, di forma trapezoidale.

Ecco i dati della nave con a fianco (tra parentesi) i corrispettivi di Nave Vespucci :

  • Anno del varo 2014 (1931)
  • Dislocamento 3.200 (4300) ton
  • Lunghezza 115,50 (101) metri
  • Vele 34 (26) per una superficie totale di 3.402 (2. 635) m²

Cieli sereni
PG




LA BANDIERA DEL PERÙ


Sabato 11 maggio 2024 – Nave Vespucci si sta preparando per entrare nel porto di Callao (Perù). 🇵🇪

La bandiera del Perù venne creata da José de San Martín e adottata nel 1825. Nel corso della guerra contro la Spagna, osservando il volo di uno stormo di fenicotteri dal petto bianco e dalle ali rosse, egli avrebbe esclamato: “Ecco la bandiera della libertà !”🦩

LO STEMMA PERUVIANO

La bandiera di Stato e quella navale presentano al centro uno scudo.
Esso é diviso in tre campi: uno celeste, a sinistra, su cui é raffigurata una vigogna, un altro bianco a destra, dove é rappresentato un albero di china (o cinchona) e, ancora in basso, uno rosso e più piccolo in cui si vede una cornucopia che elargisce monete. Questi simboli indicano i tesori del Perù nei tre regni naturali.

CURIOSITÀ
La vigogna ( Vicugna vicugna ) è un camelide artiodattilo andino.
Talvolta, viene usato per questo animale il termine generico “lama” senza sapere che nella famiglia dei camelidi esistono quattro distinte specie sudamericane: il lama propriamente detto, la vigogna, l’alpaca e il guanaco.

Cieli sereni
PG




10 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico e si trova in prossimità del porto di Callao (Perù) 🇵🇪

ACCADDE OGGI

Il 10 maggio 1497 Amerigo Vespucci lascia Cadice, in Andalusia, per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo.
Fu la prima di altre spedizioni, che permisero al fiorentino di capire che le terre da poco scoperte da Cristoforo Colombo non erano porzioni di territorio dell’Asia.

Vespucci, effettuò questo viaggio, che venne finanziato dal re Ferdinando II di Aragona, in compagnia di Juan de la Cosa e sotto il comando di Juan Diaz de Solis.
Le navi fecero ritorno in Europa nel 1498 navigando tra le attuali Florida e Cuba, dimostrando per la prima volta l’insularità di quest’ultima.

Cieli sereni
PG




Il colore del mare

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9 maggio 2024 – Continua la navigazione di Nave Vespucci nelle acque del Pacifico a circa 200 miglia da Callao

IL COLORE DEL MARE

Il colore blu del mare è dovuto sia alla diffusione molecolare che a quella delle particelle sospese nell’acqua, le quali scompongono la luce bianca in tonalità di blu.
Inoltre il colore del mare può variare con lo stato del cielo e delle condizioni meteorologiche.

Casi particolari

Se nell’acqua è presente della sabbia in sospensione il colore è verde, tendente al giallognolo.

Presso le foci e gli estuari dei fiumi, si hanno tonalità più gialle, tendenti al marrone, per l’effetto della riflessione del fondo sabbioso. Ad esempio il Mar Giallo è così chiamato a causa del limo giallastro riversato dai fiumi cinesi.

Alcune alghe sviluppano toni verdi, rossi e gialli, tanto che quando la loro diffusione è eccezionale conferiscono all’acqua questo tipo di colore. Il Mar Rosso, ad esempio, prende questo nome perchè vi si possono trovare ampie zone di colore rossastro, dovuto appunto alla diffusione delle alghe rosso-brune.

In Italia accade spesso che l’Adriatico assuma un colore tale da essere definito “mare sporco”. Il fenomeno è dovuto a un tipo di alga che in particolari situazioni, soprattutto in estate, sviluppa una massa gelatinosa generata dall’ossigeno imprigionato, che la porta a galleggiare in superficie.

LA SCALA FOREL

Uno dei metodi usati in oceanografia per ‘valutare’ il colore del mare è costituito da un set di fiale contenenti liquidi colorati secondo una gradazione standard. Questi contenitori sono fissati su una tavoletta sulla quale sono praticate delle finestrelle in corrispondenza di ciascuna fiala: attraverso queste si può osservare la superficie del mare per confrontarne le tonaltà (vedi immagine).
La scala va da 0 a 20.
Fino a 2 il colore dell’acqua presenta una tonalità azzurra. Da 3 a 5 il colore è di una tonalità azzurro pallido. Da 6 a 9 tende dall’azzurro al verde.
Da 10 a 20 il colore dell’acqua sarà verde, fino ad arrivare, in vicinanza delle coste, a una tonalità tendente al giallo superiore a 20.

CURIOSITÀ
Il blu e l’azzurro più intenso, (0-2 della scala Forel), sono presenti nel Mar dei Caraibi, negli altri mari tropicali e nel bacino del Mediterraneo.

Cieli sereni… e mari azzurri
PG




Mercoledì 24 aprile 2024 – La Luna Rosa di Aprile

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24 aprile 2024 – Nave Vespucci è in navigazione verso Valparaíso.

LA LUNA ROSA DI APRILE

È chiamata “rosa” la luna piena di questo 24 aprile, la quarta dell’anno, ma chi pensa di vedere il nostro satellite colorato di rosa rimarrà deluso: il nome di questo plenilunio non è infatti legato alle tonalità del disco lunare ma ad altri motivi.
Aprile, è il mese in cui le vallate americane si riempivano di piccoli fiori simili alle ortensie: un muschio rosa colorava le verdi colline ed il plenilunio del mese veniva appunto chiamato, dai nativi americani, “Luna Rosa”.

Il plenilunio di aprile si è verificato nella notte appena trascorsa, precisamente alle 1.49 ora italiana mentre a bordo della nostra nave gli orologi segnavano le 19.49 …ancora del 23 aprile.
In quel momento il nostro satellite naturale si è trovato dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra (ha formato un angolo di 180° esatti di longitudine celeste con il Sole).
Nonostante il ‘clou’ sia già trascorso, anche questa sera, cielo sereno permettendo, potremo puntare lo sguardo al cielo per ammirare la Luna che apparirà ancora piena fino all’alba di domani giovedì 25 aprile.

Cieli sereni
PG




Le Liridi

Lunedì 22 aprile 2024

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Nave Vespucci si trova in navigazione nel Pacifico con destinazione Valparaíso.

ECCO LE LIRIDI, LE STELLE CADENTI DI PRIMAVERA !

In questo periodo dell’anno, intorno alla seconda metà di Aprile, sono osservabili le LIRIDI, le più antiche stelle cadenti mai osservate dall’uomo, secondo le testimonianze di circa 27 secoli fa (!) raccolte in Cina.

L’ evento dovrebbe raggiungere il suo picco in queste notti (21-23 aprile): basterà volgere lo sguardo in direzione Nord-Est e individuare la brillante stella Vega nella costellazione della LIRA (da cui il nome “Liridi”).

In Italia la costellazione sorgerà alle 21.30 circa mentre alle latitudini in cui sta navigando Nave Vespucci la Lira si renderà visibile, come se fosse ruotata di 90°, dopo la mezzanotte locale. (Figura)
Potremmo arrivare a vedere anche 10-15 meteore in 1 ora anche se la Luna, quasi piena, quest’anno renderà l’osservazione un po’ più difficoltosa. Nel 1982, annata eccezionale, ci fu chi ne avvistó anche un centinaio!

Le “Liridi” si verificano perchè la Terra si trova a passare tra le polveri rilasciate dalla cometa Thatcher, anche lei in orbita intorno al Sole con un periodo di 415 anni.
Di questa cometa non abbiamo delle immagini dato che il suo ultimo passaggio all’interno del Sistema Solare avvenne nel 1861 quando ancora non era disponibile la fotografia. Per immortalarla dovremo dunque aspettare il 2276!

CURIOSITÀ
La polvere della cometa è principalmente costituita da corpuscoli non più grandi di un granello di sabbia che impattano con l’atmosfera terrestre ad una velocità relativa di circa 110 000 km/h (!) creando luci che possono essere viste come larghe strisciate nel cielo notturno.

Cieli sereni e

Buona Giornata Internazionale della Terra (vedi bandiera).

PG