In questo periodo dell’anno, e fino a metà agosto, è ben visibile, ad Ovest nel cielo della sera, il pianeta VENERE. Non tutti sanno che, oltre al Sole e la Luna (a cavallo del plenilunio), anche Venere è capace di creare un’ombra sulla Terra!
Venere è circa 6 volte più luminoso di Giove, e ben 17 volte più splendente di Sirio, la stella più luminosa del cielo. È talmente brillante da proiettare ombre e riflettersi sull’acqua. Per osservarne l’ombra, il pianeta deve essere alto almeno 20° sopra l’orizzonte, e dobbiamo trovarci in totale assenza di altre luci (inquinamento luminoso, luna, ecc.): se il cielo è terso possiamo arrivare a vedere la nostra ombra proiettata dal pianeta su una parete bianca; se inquinato, in ogni caso, è possibile vedere il suo riflesso sul mare (foto).
CURIOSITÀ Venere ha una particolarità interessante: visto che il pianeta è, per noi, quasi puntiforme rispetto al Sole e alla Luna, la sua ombra, anche se debolissima, ha i contorni più netti di quella prodotta dagli altri due corpi celesti.
Cieli sereni PG
LA LUNA ROSA
Domani giovedì 6 aprile alle 6.34, ora italiana, ci sarà la Luna Piena Rosa. Attenzione. Il colore del nostro satellite non cambierà affatto: il nome di Luna Piena Rosa (Full Pink Moon) deriva dalla tradizione dei nativi americani di riferirsi ad un particolare muschio phlox, un piccolo fiore rosa abbondante sul terreno all’inizio della primavera (immagine).
Quest’anno, la Luna piena d’aprile sarà quella che determina il giorno in cui cade la Pasqua cattolica che si festeggia appunto la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. In questo 2023, plenilunio e Pasqua sono molto ravvicinati, in quanto quest’ultima cadrà domenica prossima 9 aprile.
Altri nomi attribuiti alla Luna piena di aprile nelle diverse culture sono:
Cinese: Luna della Peonia Celtico: Luna della Crescita Cherokee: Luna dei Fiori Nell’Emisfero Sud: Luna del Raccolto, Luna del Cacciatore.
CURIOSITÀ Che cos’è quel puntino luminoso che domani sera vedremo vicino alla Luna? Si tratta di SPICA, una stella lontana circa 250 anni luce. È la più luminosa della Vergine, la costellazione che “attraverserà” domani la Luna. Il suo nome deriva dalla parola latina spica virginis (spiga di grano della Vergine), in riferimento alla pianta che la Vergine porta in mano nelle rappresentazioni canoniche della figura zodiacale.
Cieli sereni PG
Finestra sui social – X: Elon Musk (@elonmusk)
Il ragazzo sembra promettente e si farà, ma è un poco timido e così abbiamo deciso di concedergli magnanimamente la nostra prestigiosa vetrina….
COS’È L’EQUINOZIO ? Non è facile spiegare in maniera semplice che cos’è l’EQUINOZIO.
Si tratta di un preciso istante calcolato astronomicamente e relativo ad una particolare posizione del Sole rispetto alla Terra. Il comandante Bitta ha creato un semplice modello (senza preoccuparsi del rapporto tra le grandezze reali) usando un mappamondo e una pallina da ping pong.
Ipotizziamo (non cambia il concetto) che sia il Sole (la pallina) a ruotare intorno alla Terra (il mappamondo) così come appare dal nostro punto di vista terrestre: un giro al giorno, 365 giri all’anno. Immaginiamo poi di ridurre al minimo (a contatto) la distanza Sole-Terra per capire meglio la posizione relativa tra i due corpi (vedi immagine). A causa della variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre sul piano dell’orbita, la “pallina sole” avvolge la Terra, come un filo su un gomitolo, con una spirale che copre una fascia intorno all’Equatore che va dal parallelo di latitudine 23° 26′ N (Tropico del Cancro) a quello di latitudine 23° 26′ S (Tropico del Capricorno). Il tempo impiegato per questo “avvolgimento” nella fascia centrale della terra, (partendo da un tropico e ritornando allo stesso), corrisponde ad un ANNO che è detto, appunto, TROPICO. Durante questa annuale escursione a spirale, la “pallina Sole” attraversa l’Equatore due volte: una volta quando passa dall’emisfero Nord a quello Sud (a settembre) e l’altra quando dall’emisfero Sud passa a Nord (a marzo). Quest’ultimo è l’istante del prossimo Equinozio di Marzo (quest’anno si verificherà il giorno 20 alle 22:24) quando il Sole sarà sull’Equatore attraversandolo da Sud a Nord.
CURIOSITÀ La caratteristica degli Equinozi è quella di determinare su tutte le località della Terra un’esatta ripartizione del giorno in 12 ore di luce e 12 di notte, dato che i raggi solari giungono perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra.
Cieli sereni PG
CALIGO, MACAIA e GAIGO COSA SONO ?
CALIGO La “caligo”, dall’omonima parola latina, è un fenomeno meteorologico primaverile abbastanza frequente nelle nostre coste, in particolare in Liguria. In condizioni particolari, come il mare ancora freddo e un debole vento da sud che si muove sulla superficie dell’acqua, si genera un banco di nebbia sulla fascia costiera di pochi metri d’altezza che dalle alture dell’entroterra si manifesta come una spettacolare “marea di nubi”. (Foto)
MACAIA La parola “macaia” (o maccaja) ha una probabile origine greca, e deriva da malakia , languore, oppure dal latino malacia , bonaccia di mare.
Si tratta di un fenomeno diverso dalla caligo anche se è anch’esso associato a infiltrazioni d’aria umida marittima (vento meridionale) manifestandosi come una nuvolosità bassa pesante. Da Genova le colline appaiono immerse nella nebbia, mentre il capoluogo è avvolto nel grigiore. Da queste nubi non scende pioggia, se non qualche sparuta goccia d’acqua: sono comunque i segni precursori di un cambiamento del tempo, anteriori al passaggio di una perturbazione.
Il fenomeno è citato nella famosa canzone Genova per noi scritta da Paolo Conte e cantata per la prima volta da Bruno Lauzi
🎵🎶 Ma quella faccia un po’ così Quell’espressione un po’ così Che abbiamo noi.. … Macaia, scimmia di luce e di follia Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia …. 🎵🎶
GAIGO Il “gaigo”, invece è la nebbia che si adagia sulle dorsali liguri da ponente a levante. È l’opposto della macaia, causata da venti settentrionali umidi provenienti dalla pianura Padana che, per un effetto chiamato “stau” (le correnti d’aria cariche di umidità che risalgono i rilievi montuosi), provocano una copertura nuvolosa sul versante padano e l’effetto “tovaglia” su quello ligure.
CURIOSITÀ La leggenda ligure sulla caligo
Secondo una credenza popolare, la caligo sarebbe, in “realtà”, la nebbia che accompagna le anime verso la loro pace. Gli spiriti risalirebbero dal mare per venire a prendere le anime rimaste incastrate tra la vita terrena e quella ultraterrena. La nebbia così formata avvolgerebbe la costa, preleverebbe le anime senza pace e le condurrebbe verso la luce, ritirandosi in questo modo nel mare, che culla gli spiriti dando loro tranquillità.
Cieli sereni PG
Green Deal
di Redazione Fuori Online
Nel settembre del 2021, il governo britannico ha annunciato piani ambiziosi per eliminare la vendita di auto a benzina e diesel entro il 2030 e l’eliminazione completa delle vendite di veicoli a combustione interna entro il 2035. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di gas serra e la dipendenza dal petrolio, e promuovere l’adozione di veicoli a zero emissioni.
Sebbene l’adozione di auto a zero emissioni abbia chiaramente benefici ambientali, ci sono anche preoccupazioni riguardo alle conseguenze per l’occupazione. Il passaggio a veicoli elettrici potrebbe avere un impatto significativo sull’industria automobilistica e sui lavoratori che dipendono da essa.
Ad esempio, si prevede che la produzione di motori a combustione interna e parti correlate diminuirà drasticamente con l’aumento della domanda di auto elettriche. Questo potrebbe comportare la chiusura di alcune fabbriche, la riduzione dei posti di lavoro e la necessità di riqualificare i lavoratori per altri settori.
Tuttavia, ci sono anche opportunità di lavoro associate all’adozione di auto elettriche. La produzione di veicoli elettrici richiederà ancora la lavorazione di materiali, la progettazione e la costruzione di veicoli, l’installazione di infrastrutture di ricarica e la manutenzione e riparazione di veicoli elettrici. Inoltre, la tecnologia dell’auto elettrica richiederà nuove competenze e specializzazioni, come l’elettronica, la programmazione e la gestione delle batterie.
Per attenuare gli impatti negativi sul lavoro, è importante che i governi e le imprese agiscano prontamente per garantire che i lavoratori dell’industria automobilistica siano adeguatamente formati e qualificati per il futuro dell’industria. I governi dovrebbero anche considerare politiche di sostegno, come incentivi fiscali, sovvenzioni per la riqualificazione, programmi di formazione professionale e trasferimenti di competenze, per aiutare i lavoratori a far fronte alla transizione verso l’elettrificazione dei veicoli.
In definitiva, l’adozione di auto a zero emissioni rappresenta una sfida e un’opportunità per l’industria automobilistica e per l’occupazione. Tuttavia, con la giusta strategia e il sostegno adeguato, si può fare in modo che la transizione sia una vittoria per l’ambiente e per i lavoratori.
“STALAGMITI DI.. LAGO”
Non si tratta di Photoshop! La foto trovata sul web è vera. Siamo sul Lago Michigan (Usa) negli Stati Uniti; lì le acque sono congelate per la maggior parte dell’inverno dato che le temperature possono scendere fino a -30°C. Poi, con il sopraggiungere di temperature più miti, invece di sciogliersi, il ghiaccio si frantuma, dando vita ad uno scenario incredibile, fatto di stalagmiti e stalattiti.
Il Lago Michigan è uno dei cinque Grandi Laghi dell’America del Nord, il secondo per volume (4900 km cubi) e il terzo per superficie (58000 km quadrati). È l’unico, dei cinque, circondato esclusivamente dal territorio degli Stati Uniti e lungo le sue sponde vivono circa 12 milioni di persone, principalmente nelle aree metropolitane di Chicago e Milwaukee.
Cieli sereni PG
Alba e Tramonto
Pari non sono… Qual è l’una e quale l’altro?
Le luci dell’alba e del tramonto hanno spesso un colore molto diverso tra di loro. In fondo si tratta di uno stesso fenomeno, quindi, la luce e i colori non dovrebbero diffondersi alla stessa maniera ?
Dato che le leggi fisiche restano invariate in entrambi i casi, a parità di condizioni atmosferiche, dovremmo avere albe identiche ai tramonti, ma questo accade solamente in particolari situazioni – ad esempio – in mare aperto. Se invece ci troviamo sulla costa, come appare nelle foto, il colore dell’alba (a sinistra) puó essere diverso da quello del tramonto (a destra). Perchè? All’alba, il sole attraversa quasi tangenzialmente gli strati dell’atmosfera già sottoposti al raffreddamento notturno, mentre al tramonto gli stessi raggi percorrono la stessa traiettoria nell’atmosfera ma attraverso strati d’aria che sono stati riscaldati durante il giorno. La luce più rossa del tramonto deriva dunque dalla maggiore temperatura dell’aria.
Ma questa non è l’unica causa. Entra in gioco anche la minore o maggiore quantità di polveri in sospensione nell’atmosfera: al mattino queste ultime si possono trovare in parte depositate durante la notte, permettendo alla luce di penetrare meglio nell’atmosfera, mentre alla sera, con le polveri al massimo della sospensione, i raggi solari vengono in parte assorbiti (specialmente nella banda del blu) diffondendo una luce rossastra che diviene poi via via sempre più scura. Anche l’ umidità dell’aria ha un ruolo fondamentale secondo il seguente schema semplificato di “causa – – > effetto”.
Dato che normalmente le perturbazioni (alle nostre latitudini) provengono da Ovest, l’aria secca eventualmente presente in quella direzione (verso ponente = al tramonto) è presagio di bel tempo per le ore successive e ciò spiega il proverbio: “rosso di sera bel tempo si spera”
In mezzo a tutte queste spiegazioni di leggi fisiche di diffusione e rifrazione, entra in gioco anche il nostro occhio, che si adatta diversamente quando la luminosità ambientale è in aumento o in diminuizione (dopo la notte l’occhio è in grado di cogliere molte più sfumature di colori), e il nostro cervello, che interpreta il tutto in modo indipendente, dà percezioni di colore che spesso sono diverse da persona a persona.
Cieli sereni PG
7 GENNAIO 2023 LA LUNA PIENA DEL LUPO
Oggi 7 Gennaio siamo al PLENILUNIO. Il plenilunio è la fase della Luna durante la quale l’emisfero lunare che è illuminato dal Sole è interamente visibile dalla Terra. Ciò avviene perchè in quel momento la Luna si trova “in opposizione” rispetto al Sole ed è detta LUNA PIENA . Quella di gennaio è definita la LUNA DEL LUPO, così chiamata dai nativi americani che in questa stagione sentivano i lupi affamati ululare vicino ai loro villaggi.
LA LEGGENDA Una leggenda racconta che un giorno la Luna, scesa sulla Terra, mentre si trovava in un bosco, rimase impigliata ad un ramo. Un lupo la liberò e per tutta la notte la Luna e il lupo rimasero insieme raccontandosi mille storie. La Luna si innamorò di quell’animale, ma sapendo che doveva andarsene e presa dall’egoismo, rubò l’ombra al lupo per non dimenticare quell’ incontro. Da allora, il lupo ulula alla Luna perché vuole indietro la sua ombra.
L’ULULATO A parte la leggenda, l’ululato del lupo è un fenomeno molto curioso. Ogni lupo ha il suo ululato, unico e inimitabile, con cui comunica con gli altri esemplari del branco. Affinché si possa udire il più lontano possibile il lupo alza la testa e da qui è nata la credenza che i lupi ululino alla Luna. Inoltre l’ululato è una forma di controllo; se, ad esempio, si ritrovano lontani dal resto del branco, i lupi ululano per “rassicurarsi” a vicenda in vista di ricongiungersi. Inoltre si è constatato che la Luna influenza effettivamente l’ululato dei lupi, soprattutto nella sua intensità e frequenza, specialmente quando è piena.
Cieli sereni PG
Art for free!
Created to geotag some artistic/architectural/panoramic beauties that do not require entrance tickets. Original pics by Tolomeus/Zum Zug/and Gregory. Enjoy!