Ferdinando Magellano attraversa il “suo” stretto, 28 novembre 1520

Il 28 novembre del 1520, Fernão de Magalhães, meglio noto in italia come Ferdinando Magellano, completava l’attraversamento dello stretto che oggi porta il suo nome, raggiungendo l’Oceano Pacifico.

La navigazione in quelle acque insidiose e pericolose, attualmente territorio cileno, durò 28 giorni.
Fu battezzato come lo Stretto di “Todos Los Santos” (Tutti i Santi), dedicandolo all’omonima festa che si celebra appunto il 1° novembre, giorno di partenza dell’attraversamento.

Va ricordato il prezioso contributo fornito da Antonio Pigafetta, di origine italiana, uno dei 27 membri dell’equipaggio che presero parte alla spedizione e, soprattutto, uno dei pochi sopravvissuti, (anche allo stesso Magellano) che poté, una volta rientrato in patria, raccontarne la storia nella sua Relazione del primo viaggio intorno al mondo.

Cieli Sereni
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Il Trevo di Trinchetto

30 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando in Oceano Atlantico alla latitudine di Porto Alegre (Brasile)

I “NUMERI” DEL VESPUCCI

Il trinchetto è l’albero che si trova a proravia della maestra ed è armato con 5 vele quadre. La più grande, in basso, è chiamata Trevo di Trinchetto ed ha una grandezza di 230 m², approssimativamemte quella di un campo da tennis !😲

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Il Tropico del Capricorno

29 otrobre 2023 – Il Vespucci sta navigando verso Sud e ha da poco attraversato il Tropico del Capricorno

IL TROPICO DEL CAPRICORNO

Il Tropico del Capricorno è il parallelo terrestre (latitudine 23° 27′ Sud) costituito dai punti nei quali il Sole culmina allo zenit (sulla verticale) al mezzodì del Solstizio di Dicembre (21 o 22 dicembre a seconda degli anni).
Quando il Sole è allo zenit al Tropico del Capricorno si ha l’inizio dell’estate australe (e, per converso, quello dell’inverno boreale).
A Sud del Tropico del Capricorno, così come a Nord del Tropico del Cancro, la condizione del Sole allo zenit non si verifica mai.

Il Tropico viene definito “del Capricorno” perché circa 2000 anni fa, quando fu così definito, il Sole era “davanti” alla costellazione del Capricorno nel giorno del solstizio d’inverno. Oggi non è più così a causa del fenomeno della precessione che, il 21 dicembre, fa vedere come ‘sfondo’ alla posizione del Sole, la costellazione del Sagittario.

CURIOSITÀ
Il Vespucci attraverserà di nuovo il Tropico del Capricorno, ma da Sud a Nord, a maggio del 2024.

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L’Augelletto, o l’Uccellina

27 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando a vela in Oceano Atlantico verso LA PLATA (Argentina)

L’ AUGELLETTO

L’ AUGELLETTO (o UCCELLINA) è il più alto dei fiocchi che puo’ issare il Vespucci ed ha una superficie di circa 100 m².
A bordo, i fiocchi (vele sempre pronte all’uso) sono cinque, dall’alto: augelletto, controfiocco, fiocco, gran fiocco e trinchettina (foto).

I fiocchi, come i 4 stralli, sono vele “latine” (di forma triangolare) ed insieme alla randa sono disposti sull’asse longitudinale della nave.

CURIOSITÀ
Si potrebbe erroneamente pensare che le vele “latine” debbano l’origine del loro nome al popolo dei Latini ma non è così: per la loro forma erano chiamate vele “alla trina” (cioè a triangolo) per distinguerle dalle vele cosiddette “alla quadra”, di forma rettangolare o trapezoidale.
(Bitta scripsit XX VIII MMXX)

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La Luna piena del Cacciatore

Questa notte – 28 ottobre 2023 – la Luna raggiungerà la sua pienezza alle 22:24 ora italiana.
L’orologio di bordo di Nave Vespucci, in navigazione nell’ Atlantico, segnerà, invece, le 17:24. La Luna Piena, per la posizione della nave, sarà ancora sotto l’orizzonte e sorgerà alle 18 circa

LA LUNA PIENA DEL CACCIATORE

Il nome di questo plenilunio di ottobre si riferisce alla tradizione dei nativi americani, che chiamavano così la Luna Piena che donava loro molto più tempo per cacciare le prede in vista della stagione invernale.
Ma questo plenilunio non è conosciuto solo come quello del Cacciatore. Poiché si verifica subito prima del Samhain – il festival gaelico di metà autunno (l’odierno Halloween) – il plenilunio viene anche identificato con il nome di ‘Luna di Sangue’ o Blood Moon.

In concomitanza con la Luna Piena, tra le 20 e le 00.26 (sempre ora italiana), si verificherà una eclissi parziale di Luna e il nostro satellite apparirà oscurato al 6%.
Non è un caso che l’eclissi lunare parziale avvenga in concomitanza con la Luna del Cacciatore, poiché la prima condizione affichè il fenomeno si verifichi è il plenilunio. Tuttavia non tutte le lune piene generano un’eclissi lunare, perché il percorso orbitale della Luna attorno alla Terra ha un’inclinazione di 5 gradi rispetto al piano dell’orbita del nostro pianeta attorno al Sole.
Per potersi verificare un’eclissi di Luna è anche necessario che il nostro satellite in fase di piena si trovi in prossimità dei punti in cui le orbite della Terra e della Luna si intersecano. Quei punti sono chiamati nodi lunari.

OSSERVAZIONE DELL’ ECLISSI

L’eclissi sarà anche visibile in Asia, Australia, Africa, Nord America, Oceano Pacifico, Indiano, Artide e Antartide: una piccola parte della faccia illuminata della Luna sarà adombrata dalla Terra, come se qualcuno “avesse morso” il nostro satellite.

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La corrente del Brasile

20 ottobre 2023 – Il Vespucci sta navigando in Atlantico verso Rio de Janeiro spinto dalla Corrente del Brasile

La Corrente del Brasile è una corrente marina calda dell’Oceano Atlantico meridionale, formata da una diramazione della corrente Sud-Equatoriale, che lambisce le coste del Brasile da capo San Rocco fino a circa 40° di latitudine Sud. Lì piega verso Est, attraversa l’Oceano come Corrente Atlantica meridionale e si dirige verso le coste africane.

È una corrente calda e molto salata: la temperatura varia fra 19° e 27°C, la salinità è di 35-37 parti per mille e fa sentire i suoi effetti fino a 100-200 metri di profondità. La velocità può arrivare a 1 m/sec (~ 2 nodi!).

Cieli sereni
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L’ombra sparita…sotto i piedi!

Nave Vespucci è all’ultimo giorno di navigazione prima dell’arrivo in Brasile a Fortaleza

Oggi l’equipaggio vivrà un’ insolita esperienza: la cosiddetta “OMBRA SOTTO I PIEDI”!

Vediamo di cosa si tratta con l’aiuto del disegno del comandante Bitta.

In astronomia si definisce la declinazione solare come l’angolo che i raggi del Sole formano con il piano equatoriale terrestre: positivo se il Sole è al di sopra del piano e negativo se al di sotto.
La declinazione varia continuamente nel corso dell’anno fra +23° 27′ (al solstizio d’estate, generalmente il 21 giugno) e -23° 27′ (al solstizio d’inverno, di solito il 21 dicembre). Lo scorso 23 settembre, giorno dell’Equinozio, la declinazione è stata 0° 00′ (raggi del Sole perpendicolari all’Equatore) ed ha iniziato ad assumere valori negativi.
Perchè questo angolo? Perchè 23° 27′ è proprio l’inclinazione che ha l’asse della Terra sul piano dell’orbita intorno al Sole.

Chi si trova, in un dato giorno, in una località che ha una latitudine uguale alla declinazione del Sole, può sperimentare, al mezzodì di quel giorno, la cosiddetta “ombra sotto i piedi!”.

È quello che accadrà oggi all’equipaggio di Nave Vespucci quando la nave, scendendo verso Fortaleza, si troverà in latitudine -3° 12′ (📌), che è anche il valore di declinazione che avrà oggi il Sole. Quale rara coincidenza! Sulla nave, al mezzodì, il Sole sarà esattamente “a picco” (allo zenit) e a bordo, in quel preciso istante, avranno, come si dice in gergo, l’ombra sotto i piedi anche se, nello specifico caso, sarebbe più appropriato dire… “sotto la chiglia”!

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La superluna del raccolto

Anche a bordo di Nave Vespucci si osserva la Luna piena

LA SUPERLUNA DEL RACCOLTO

Quella che sta sorgendo questa sera, quasi in contemporanea al tramonto del Sole, è la “Luna del Raccolto”. Anzi, una “Superluna” dato che si trova in prossimità del punto più vicino alla Terra ( Perigeo ).

In passato, prima dell’avvento della luce elettrica, questa Luna piena era davvero utile per gli agricoltori i quali, giunti al culmine del periodo dei raccolti, potevano continuare a lavorare fino a tarda sera proprio grazie alla luna piena.

CURIOSITÀ
La luna piena di settembre non sempre è chiamata “luna del raccolto”. A volte questo soprannome è riservato a quella di ottobre: dipende da quale di queste due lune piene si verifica in una data più prossima all’equinozio d’autunno.

Se è quella di ottobre ad essere la più prossima (accade ogni tre anni), è lei ad esser chiamata “luna del raccolto” e quella di settembre prende il nome di “luna del mais”.
Poiché questo 29 settembre è più vicino all’equinozio (23 settembre), la prossima luna piena di ottobre (che si verificherà il 28), sarà la “luna del cacciatore” (Hunter’s Moon).
Interessante notare che i nomi di queste due Lune piene sono gli unici legati a un evento astronomico (l’avvento dell’equinozio) piuttosto che alle caratteristiche specifiche del mese.

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Wordroom, Quarter…Quadrato!

27 settembre 2023.

Il Vespucci è al nono giorno di navigazione da Port of Spain
La vita di bordo procede regolarmente tra turni di guardia, servizi e momenti di ritrovo in quadrato

COS’ È IL QUADRATO ?

Con questo nome ci si riferisce ad un locale di bordo dove si svolge la mensa mentre, negli altri orari, è dedicato al ritrovo e alle riunioni degli Ufficiali e dei Sottufficiali.

L’origine del termine è da ricercarsi nel fatto che questo locale, in passato, generalmente posto a poppa, aveva una pianta quadrata e su tale salone si aprivano i camerini (le cabine) degli Ufficiali.
In inglese è definito wordroom anche se l’altro termine quarter (locale) potrebbe essere l’origine della parola “quadrato”.

Dal Vocabolario Marino e Militare (A. Guglielmotti, 1889)
Quadrato:
Chiamano i marinari l’alloggiameno degli ufficiali a poppa, che ordinariamente ha nel mezzo un salone quadrato

Nell’ immagine una scena del film Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003)

Cieli sereni
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il Vespucci sulla rotta di…Vespucci! (Che era affascinato dai pappagalli)

Mercoledì 27 settembre 2023

9° giorno di navigazione al largo delle coste del Brasile

IL VESPUCCI SULLA ROTTA DI….. VESPUCCI !

Il navigatore fiorentino Amerigo Vespucci durante il suo secondo viaggio (1499-1500) si spinse a Sud, fino a giungere alla foce del Rio delle Amazzoni.
Di questo viaggio Vespucci ha lasciato alcune descrizioni dei popoli incontrati e della fauna trovata. È interessante notare come venne colpito dalla fauna (specialmente i pappagalli), che in questo passaggio descrive con stile poetico:
«Quello che vidi fu…tanti pappagalli e di tante diverse specie che era una meraviglia;
alcuni colorati di verde, altri di uno splendido giallo limone e altri neri e ben in carne;
… e il canto degli altri uccelli che stavano negli alberi era cosa così soave e melodica, che molte volte rimanemmo ad ascoltare tale dolcezza.
Gli alberi che vidi sono di tale e tanta bellezza e leggerezza che pensammo di trovarci nel paradiso terrestre…»

Il Brasile è la terra d’origine dei pappagalli Arara Amazon, grossi e variopinti, che abitano le rive del Rio delle Amazzoni e dei suoi affluenti. Oltre al pappagallo verde brasiliano, le specie più diffuse in Brasile è l’ Ara Macao, e l’ Ara Scarlatta o Piranga come viene chiamato in portoghese. Questo pappagallo brasiliano può arrivare a misurare fino a 96 centimetri ed è dotato di una lunga coda appuntita.

CURIOSITÀ

Nell’ iconografia i marinai (specialmente i pirati) sono rappresentati con un pappagallo colorato sulla spalla: come mai proprio questo animale?
Forse per il fascino del loro piumaggio multicolore, forse per la loro dote nel fare le imitazioni che portava un po’ di svago durante le lunghe navigazioni.
Ma la loro peculiarità sembra che fosse quella di predire i cambiamenti meteorologici: se ‘parlavano’ eccessivamente e non dormivano di notte, era segno di tempo incerto e perturbato.
Se, invece, si lisciavano le piume, era in arrivo un temporale!

Cieli sereni
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