San Diego

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30 giugno 2024 – Nave Vespucci sta navigando nelle acque prossime a San Diego 🇺🇸

Nel 1542, l’esploratore Juan Rodríguez Cabrillo, sbarcò in quella che oggi è SAN DIEGO, chiamandola “San Miguel”.
Risalendo la costa Ovest del Nord America, navigò attraverso il Canale di Santa Barbara e doppiò Punta Conception fino a quando le prime tempeste autunnali non lo costrinsero a ritornare, mancando l’esplorazione del Golden Gate, della baia di San Francisco e quella di Monterey.
È ricordato comunque quale primo europeo a navigare lungo le coste di quella che oggi è la California.

CURIOSITÀ
Dai resoconti di quella navigazione si può capire che Cabrillo fu anche il primo a sperimentare e descrivere, pur non conoscendola, quella corrente che, oltre al maltempo, gli rese difficile la navigazione verso Nord: si tratta della Corrente della California.

(Continua …)

Cieli sereni
PG




Le Grand Bleu

“Happy is the man, I thought, who, before dying, has the good fortune to sail the Aegean sea”

Nikos Kazantzakis, Zorba the Greek

(Tribute to the island of Amorgos, Aegean sea, Greece)

Sailing East, Aegean Sea, (Greece)
Vista della Baia di Aegiali ad Amorgos
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Beach volley at Aegiali Bay, Amorgos island, (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Blue Star Ferries – Aegiali Bay Harbour, Amorgos island (Greece)
A taverna with a view, Katapola, Amorgos island (Greece)
Aegiali Bay, Amorgos island (Greece)
Agia Anna, Amorgos island (Greece)
Agia Anna, Amorgos island (Greece)
Agia Anna, Amorgos island (Greece)
Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)

The breeze comes stippling the sea. Simonides (556 b.C.)

“Le Grand Bleu” – View toward east from the Panagia Hozoviotissa Monastery, Amorgos Island, (Greece)



GIORNATA MONDIALE DELL’IDROGRAFIA

(ndr: Auguri al Comandante Bitta!)


Venerdì 21 giugno 2024 – Nave Vespucci è in porto a Puerto Vallarta 🇲🇽

Oggi 21 GIUGNO si festeggia la
GIORNATA MONDIALE DELL’ IDROGRAFIA

Questa data fu scelta dall’Assemblea delle Nazioni Unite per ricordare la fondazione dell’ International Hydrographic Bureau (IHB) costituito nel 1921 nel Principato di Monaco per promuovere la sicurezza della navigazione e codificare gli standard delle carte nautiche e delle informazioni idrografiche per essere fruibili a livello mondiale.

Nel 1919, 24 Paesi si riunirono a Londra per creare un ufficio permanente e operativo sui temi mondiali dell’idrografia e due anni dopo, nel 1921, l’IHB iniziò le sue attività con 18 degli Stati intervenuti nel precedente incontro di Londra.
I diciotto furono: Argentina, Belgio, Brasile, Impero Britannico (Regno Unito e Australia), Cile, Cina, Danimarca, Francia, Grecia , Giappone, Monaco, Paesi Bassi, Norvegia, Perù, Portogallo, Siam (Thailandia), Spagna e Svezia.

L’ Egitto, l’Italia e gli Stati Uniti aderirono l’anno successivo.

🇦🇷🇧🇪🇧🇷🇬🇧🇦🇺🇨🇱🇨🇳🇩🇰🇫🇷🇬🇷🇯🇵🇲🇨🇳🇱🇳🇴🇵🇪🇵🇹🇹🇭🇪🇦🇸🇪 (1921)

🇪🇬🇮🇹🇺🇸 (1922)

Il Messico 🇲🇽 ratificò nel 2002.

Oggi l’ IHO (International Hydrographic Organization) è un’organizzazione intergovernativa della quale l’ IHB è l’organo amministrativo.
Riunisce attualmente 100 Paesi, oltre ad organizzazioni di osservatori e agenzie da tutto il mondo.
L’ ultimo Paese divenuto stato membro dell’IHO è la Repubblica di Kiribati 🇰🇮 (2024).

CURIOSITÀ
Nell’immagine la nuova bandiera dell’IHO con l’emblema che è stato leggermente modificato rimuovendo il riferimento a Monaco e all’anno 1921: il fondo adesso è blu scuro con il logo dorato monocolore.
La bandiera è esposta ogni giorno sul quartier generale di Monaco.
È interessante notare che, oltre a questa bandiera e a quella di Monaco, che sventolano sempre, viene issata anche la bandiera di uno Stato membro nel giorno della sua festa nazionale.

Cieli sereni e auguri agli Idrografi
PG




Save the Sea Turtles! Giornata Mondiale della Tartaruga Marina – 16 giugno 2024


16 giugno 2024: Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico in direzione delle coste messicane 🇲🇽

Oggi 16 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Tartaruga Marina

Negli ultimi 30 anni sono state cacciate e uccise più di 1 milione di tartarughe marine (in media 40mila all’anno).
Sono questi gli spaventosi numeri pubblicati da uno studio dell’Arizona State University sulla caccia illegale alle tartarughe marine.
Secondo gli scienziati le cifre riportate nello studio sono addirittura sotto-rappresentative perché è molto difficile stimare precisamente questo tipo di attività illegale.

Perché vengono cacciate le tartarughe marine ?

Le tartarughe marine, di qualsiasi specie, sono comunemente cacciate e uccise per le loro uova, per la carne, per la pelle o per il loro carapace. Molto spesso sono anche catturate e tenute come animali domestici esotici. Il commercio della carne, in particolare, è una seria minaccia per la sopravvivenza di questa specie marina: non a caso, qualsiasi tipo di uccisone di questo animale è illegale e sono protette dalla CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Marine in Estinzione).
Queste vengono cacciate principalmente in due spot riconosciuti come “caldi”: il Madagascar e il Sud-Est asiatico.
Il Vietnam, in particolare, è risultato essere il primo Paese per il traffico delle tartarughe o delle loro parti.
Le destinazioni finali, molto spesso, sono Giappone e Cina dove i prodotti derivati dalle tartarughe sono usati per la medicina tradizionale ma anche come monili e ornamenti.
C’è però una nota lieta nello studio: stando ai dati riportarti, la caccia e il commercio illegale di tartarughe marine sarebbero diminuiti del 28% negli ultimi 10 anni, probabilmente grazie a maggiori misure di protezione.

Cieli sereni
PG




James Cook e la Grande Barriera Corallina


Martedì 11 giugno 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico verso Puerto Vallarta (Messico) 🇲🇽
Gli orologi di bordo marciano 8 ore indietro rispetto all’Italia

ACCADDE OGGI…
…11 giugno 1770

James Cook scopre “incidentalmente” la Grande Barriera Corallina.

Nel febbraio del 1768 la Royal Society, l’importante organizzazione scientifica inglese da poco istituita, aveva fatto finanziare al re Giorgio III una spedizione scientifica nell’Oceano Pacifico. Lo scopo era quello di studiare il passaggio di Venere davanti al Sole e da questo poter misurare l’effettiva distanza dalla Terra al Sole. ( Bitta scripsit VI VI MMXXIV )
La missione avrebbe avuto un ulteriore scopo: individuare quella Terra Australis che si vagheggiava fosse da qualche parte nel Pacifico meridionale.
Il comando della nave la HMS Endeavour fu affidato al tenente di vascello James Cook.
Così, nell’aprile del 1770, Cook raggiunse, primo europeo, la costa orientale dell’Australia, approdando sulla riva di quella che oggi è conosciuta come Botany Bay presso Sydney. La spedizione proseguì poi verso nord lungo la costa orientale australiana.

Ed è qui che l’ 11 giugno 1770, navigando al largo dell’attuale Queensland, l’Endeavour finì incagliata sulla Grande barriera corallina, la barriera di corallo più grande del pianeta: un sistema di oltre 2.900 barriere singole e di 900 isole con un estensione di 2.300 km e una superficie di circa 344.400 km² che è piú grande (113%) del territorio dell’ITALIA ! (Vedi riquadro in scala).
In quel tratto di mare era passato due anni prima Louis Antoine de Bougainville, il primo Francese a circumnavigare il globo, ma la sua missione di tipo commerciale non gli permise di studiare a fondo quella che oggi è considerata una delle… sette meraviglie del mondo!

Cieli sereni
PG




IL TRIANGOLO DEI CORALLI


Domenica 9 giugno 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico verso Puerto Vallarta (Messico) 🇲🇽

Oggi 9 giugno si celebra la Giornata Mondiale per il Triangolo dei Coralli.

È un’area più o meno di forma triangolare situata nelle acque marine tropicali di 6 paesi tropicali: Indonesia 🇮🇩, Malesia 🇲🇾, Papua Nuova Guinea 🇵🇬, Filippine 🇵🇭, Isole Salomone 🇸🇧 e Timor Est 🇹🇱 (Figura).

In questa regione marina – che come superficie equivale alla metà degli Stati Uniti – ci sono più specie marine che in qualsiasi altra parte del pianeta e il nome deriva dal fatto che vi si trovano almeno 500 specie di coralli (oltre i tre quarti di tutte le specie di corallo del mondo).
È l’epicentro globale della biodiversità marina e, se le barriere coralline sono le foreste pluviali dei mari, il Triangolo dei Coralli è l’equivalente sottomarino dell’Amazzonia.
Le acque del Triangolo dei Coralli includono sia parte dell’Oceano Pacifico che dell’Oceano Indiano, dal cui incontro si crea una corrente che influenza le condizioni atmosferiche della regione Indo-Pacifica e costituisce l’ingranaggio del meccanismo globale della circolazione termoalina.
Oltre che per i coralli, questa regione geografica è nota anche per essere la sede della più densa biodiversità di mangrovie del mondo dato che sono presenti fino a 46 specie su 70 conosciute.

CURIOSITÀ
Nave Vespucci entrerà nel Triangolo dei Coralli il prossimo 14 settembre, prima di giungere a Manila (Filippine).

Cieli sereni 🪸
PG




LA GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI

✍Sabato 8 giugno 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico verso Puerto Vallarta (Messico) 🇲🇽

Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani.

Per ogni 8 giugno le Nazioni Unite selezionano un tema diverso: quest’anno è “Catalizing actions for our ocean and climate” per mettere in luce le sfide urgenti che i nostri mari affrontano e le azioni necessarie per proteggerli.

CURIOSITÀ SUGLI OCEANI

IL PIANETA AZZURRO
Gli oceani coprono oltre il 70% della superficie terrestre facendo della Terra il “Pianeta Azzurro” del Sistema Solare.

UNA TERRA FATTA DI MARE
La maggior parte della vita sulla Terra è acquatica: le specie marine sono più numerose di quelle terrestri e, ancora più incredibile, il 94 % delle specie viventi della Terra sono negli oceani.

LA TERRA È ANCORA INESPLORATA
È stato esplorato appena il 5% degli oceani del nostro pianeta.
È più conosciuto il suolo lunare che il fondo degli oceani: di fatto, già 12 uomini hanno messo piede sulla Luna, mentre solo 3 sono stati nel punto più profondo dell’oceano, la Fossa delle Marianne, a circa 10.994 metri sotto il livello del Pacifico.

L PIÙ GRANDE MUSEO
Ci sono più manufatti storici sul fondo degli oceani che in tutti i musei del mondo messi insieme.
Solamente a largo della Florida giacciono circa 1000 relitti mentre sul fondo degli oceani di tutto il mondo, secondo una stima ufficiale, ce ne sono quasi 1 milione, per la maggior parte, ancora da scoprire.

UNA IMMENSA DIVERSITÀ
Si conoscono attualmente 240000 specie marine ma si ritiene che questa sia solo una piccola parte di quelle esistenti, con tanti nuovi organismi marini da scoprire ogni giorno.

UN MARE DI VITA
Il 94% degli esseri viventi che popolano il globo si trovano negli oceani.
Ci vivono infatti circa 10 miliardi di tonnellate di pesci e la maggior parte di questi vive fra i 200 e i 1000 metri di profondità.

UN ALTRO MONDO SOMMERSO
Sotto gli oceani esistono fiumi e laghi.
Quando l’acqua salata del mare si combina con l’idrogeno solforato delle emissioni vulcaniche, diventa più densa dell’acqua circostante. Precipitando forma dei laghi e dei fiumi sottomarini, simili a quelli terrestri che hanno coste, argini e persino onde.

UNA ‘RETE’ MONDIALE
Sui fondali oceanici non nuotano solo pesci e altri animali, ma transitano anche molti dei contatti social: il 97% del traffico web mondiale, infatti, passa su cavi sottomarini corazzati. Il primo di questi, da un capo all’altro dell’Oceano Atlantico, fu posato nel lontano 1858.

UN’ ISOLA DI PLASTICA
L’Oceano Pacifico è punteggiato da circa 25000 isole (più di tutti gli altri oceani messi insieme), tra cui una… di plastica. Si tratta di un gigantesco accumulo di spazzatura galleggiante, creato dalle correnti oceaniche, che si estende per 1,6 milioni di km² (5 volte l’Italia!)

I GRANDI VORTICI !
Negli oceani si formano vortici simili a quelli che si forma quando si toglie il tappo alla vasca da bagno. Nel 2011, nell’Oceano Atlantico, sono stati avvistati due vortici di circa 400 chilometri di diametro. La loro origine non è mai stata chiarita completamente.

MACCHÈ PACIFICO!
A dispetto del nome, datogli da Ferdinando Magellano nel 1520 quando lo attraversò trovandolo molto tranquillo, il Pacifico è un oceano burrascoso e dove accadono frequentemente degli uragani. Nel 2007, al largo di Taiwan, è stata misurata l’onda oceanica più alta mai vista: 32,3 metri, come un palazzo di 11 piani !

UNA CIRCOLAZIONE NASCOSTA
Si chiama “circolazione termoalina” ed è il rimescolamento continuo delle masse d’acqua che dalla superficie scorrono verso le profondità degli oceani. Nell’Atlantico, dove l’acqua si rinnova costantemente è più attiva. Sul fondo del Pacifico, invece, l’acqua può essere lì da oltre 2mila anni.

UNA CINTURA DI FUOCO
Sul fondo degli oceani si registra la maggiore quantità di eruzioni vulcaniche: oltre il 75% del totale. L’attività è particolarmente intensa nella cosiddetta “cintura di fuoco”, una fascia lunga 40000 chilometri ai margini del Pacifico e caratterizzata da frequenti terremoti.

LA PIÙ GRANDE E INESPLORATA CATENA MONTUOSA DELLA TERRA
Il Mid-Ocean Ridge, la catena montuosa più lunga del mondo, si trova sott’acqua. Si estende per una lunghezza di circa 65.000 chilometri. Si dice che questa catena montuosa sia meno esplorata della superficie di Venere o di Marte: un luogo praticamente intatto e pressoché sconosciuto.

UN MONDO AL BUIO
La luce solare, può penetrare fino a circa 100 metri sotto la superficie dell’acqua. Una profondità esigua rispetto alla ‘altezza’ media degli oceani di circa 3.800 metri, i quali si trovano in gran parte in uno stato di oscurità perenne.

UNA FABBRICA DI OSSIGENO
Un ruolo importantissimo dell’oceano per la nostra vita è quello di produrre gran parte dell’ossigeno che respiriamo.
Molti pensano che siano solo gli alberi a produrre ossigeno. Non è così: il fitoplancton (ovvero i microrganismi che vivono sulla superficiale dell’oceano) si fotosintetizza allo stesso modo delle piante rimuovendo l’anidride carbonica e rilasciando ossigeno.
Viene prodotto il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbito il 30% dell’anidride carbonica.

UN MARE D’ORO
Negli oceani si nascondono più di 20 tonnellate d’oro!
Non si tratta di forzieri stracolmi di monete che giacciono ancora nei relitti di vascelli affondati ma della presenza di questo metallo prezioso, come di altri elementi, diluito in percentuale tale che un litro di acqua di mare può contenere un miliardesimo di grammo d’oro.
(Bitta scripsit MMXXII)

Cieli sereni
PG




1494: SPAGNA O PORTOGALLO? IL TRATTATO DI TORDESILLAS


Venerdì 7 giugno 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico verso Puerto Vallarta (Messico) 🇲🇽

ACCADDE OGGI…
7 giugno 1494

Il 7 giugno 1494 a Tordesillas, in Castiglia, venne firmato il trattato omonimo.
Dopo soli due anni dalla scoperta di Cristoforo Colombo, il trattato divise il mondo al di fuori dell’Europa in un ‘duopolio’ esclusivo tra l’Impero spagnolo e l’Impero portoghese lungo un meridiano posto a 370 leghe (1770 km) a Ovest delle Isole di Capo Verde (al largo della costa del Senegal), corrispondenti approssimativamente a 46° 37′ Ovest (questo meridiano veniva chiamato raya, la linea).
Le terre a Est di questa linea sarebbero appartenute al Portogallo e quelle a Ovest alla Spagna.
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Cieli sereni
PG




ACCADDE OGGI…TONGA!

4 GIUGNO – Festa nazionale per l’indipendenza di Tonga 🇹🇴

TONGA

Questo piccolo Regno, il cui nome deriva dalla parola polinesiana “Sud”, saltò alla ribalta delle cronache nel 2022 quando il vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai eruttò con la potenza equivalente a centinaia di bombe atomiche (la più forte mai registrata con le moderne attrezzature), provocando uno tsunami alto 15 metri.

Nel Gennaio del 1643 vi approdò per la prima volta il navigatore, esploratore e cartografo olandese Abel TASMAN, famoso anche per aver scoperto la Nuova Zelanda e dato il nome alla Tasmania.

Il paese è costituito da un arcipelago di 169 (!) isole sparse nell’Oceano Pacifico meridionale (vedi disegno) ma solo 36 di queste sono abitate da una popolazione totale di circa 100 mila abitanti.

LA BANDIERA DI TONGA 🇹🇴
Il disegno iniziale, che prevedeva solo una croce rossa su fondo bianco, fu ideato dal re Tupou I, nel 1862, per celebrare la cristianità del suo popolo. Un anno dopo, però, Henry Dunant scelse lo stesso vessillo per l’organizzazione internazionale da lui fondata: la Croce Rossa.
Per evitare confusione, nel 1864, fu deciso di spostare il precedente disegno nell’angolo in alto a sinistra e riempire il resto dello spazio con uno sfondo rosso.

CURIOSITÀ
Lo Stato di Tonga è detto anche Isole degli Amici, per via del carattere cordiale degli abitanti notato all’arrivo dai primi esploratori.

Cieli sereni
PG

Il navigatore, esploratore e cartografo olandese Abel TASMAN, famoso per aver scoperto la Nuova Zelanda e dato il nome alla Tasmania, approda a TONGA. 🇹🇴

Il paese è costituito da un arcipelago di 169 (!) isole sparse nell’Oceano Pacifico meridionale ma solo 36 di queste sono abitate da una popolazione totale di circa 100 mila abitanti.

Questo piccolo Regno, il cui nome deriva dalla parola polinesiana “Sud”, saltò alla ribalta delle cronache lo scorso anno quando il vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai eruttò con la potenza equivalente a centinaia di bombe atomiche (la più forte mai registrata con le moderne attrezzature), provocando uno tsunami alto 15 metri.

CURIOSITÀ
Lo Stato di Tonga è detto anche Isole degli Amici, per via del carattere cordiale degli abitanti notato all’arrivo dai primi esploratori.

Cieli sereni
PG




I fuochi di Sant’Elmo

Lunedì 3 giugno 2024 – Nave Vespucci ho lasciato Panama e sta navigando verso il Messico 🇲🇽

I FUOCHI DI SANT’ELMO

I fuochi di Sant’Elmo sono una delle più spettacolari manifestazioni della presenza di elettricità nell’atmosfera. Si tratta di lampi, a volte blu, che durano pochi secondi. Compaiono poco prima dei temporali nei pressi degli alberi maestri delle navi o alla sommità delle antenne. Intorno alle punte, infatti, si crea l’effetto corona: linee di forza che amplificano la maggior carica elettrica atmosferica dovuta all’arrivo della tempesta. In particolare il fenomeno è provocato da una ionizzazione delle molecole di ossigeno (O2) e di azoto atmosferico (N2), che si caricano e, quando tornano nello stato iniziale, emettono un bagliore. L’effetto è visibile quando l’aria è priva di umidità e accumula più facilmente elettricità. Per questo, non appena arriva la pioggia, il bagliore scompare. Sant’Elmo, altro nome di Sant’Erasmo, era il patrono dei marinai del Mediterraneo e anticamente le luci erano considerate segno della sua presenza.

LA LEGGENDA
La leggenda narra che il santo morì sul ponte di una nave durante una tempesta. Prima della sua morte promise che dall’altro mondo avrebbe pregato per i marinai e dato segni sul loro destino.
Il santo mantenne la parola data: da allora, le luci che salivano sugli alberi della nave durante una tempesta predicevano l’imminente fine del maltempo e servivano di buon augurio ai naviganti. Se invece scendevano dall’albero sul ponte o brillavano su una persona, questo era considerato un avvertimento di imminente disgrazia o addirittura di morte.

(Bitta scripsit II VI MMXXI)

Cieli sereni
PG