Coda di Cane e coda di Ratto, a bordo

Mercoledì 18 settembre 2024✍️

Nave Vespucci ha lasciato il porto di Manila ed è in navigazione con destinazione Darwin (Australia)
🇵🇭 —–> 🇦🇺

Dopo il BUCO DEL GATTO (13 agosto 2023), la BARBA DI GATTO (8 novembre 2023) e la TESTA DI GATTO (31 gennaio 2024) – in parentesi la data di quando Bitta scripsit – ci siamo ancora una volta imbattuti in altri “animali” di bordo.

CODA DI CANE 🐶
È chiamata così l’impiombatura all’indietro della parte finale di un cavo/cima, per fermarla ed evitare che si sfilacci.

CODA DI RATTO 🐭
Assottigliamento dell’estremità di un cavo formato con un intreccio di filacce che viene fatto affinché non si sfiocchi e per inserirlo più agevolmente nei bozzelli, golfari, ecc.

Cieli sereni
PG




Ferdinando Magellano, 20 settembre 1519

Venerdì 20 settembre 2024✍️

3° giorno di navigazione per Nave Vespucci nelle acque filippine

ACCADDE OGGI…
…il 20 settembre 1519

L’esploratore portoghese Ferdinando Magellano con una flotta di cinque navi (chiamate caracche), parte dal porto di Sanlúcar de Barrameda per la prima circumnavigazione del globo.

Purtroppo, proprio nelle Filippine, il 27 aprile del 1521, Magellano morirà per mano dei nativi e il comando della spedizione verrà preso dall’esploratore spagnolo Juan Sebastián Elcano e dal veneziano Antonio Pigafetta.

Cieli sereni
PG




I Tropici

Domenica 8 settembre 2024✍️

10° giorno di navigazione verso Manila per Nave Vespucci
Venti deboli direzione variabile
Mare 3 (onda 1 m da Sud Ovest)

5° attraversamento del TROPICO DEL CANCRO dall’inizio del tour mondiale (vedi disegno).
La nostra nave rimarrà all’interno della fascia tropicale fino a quando riattraverserà il Tropico, di nuovo da Sud a Nord, ai primi di dicembre, nella navigazione Karachi-Mumbai.

I TROPICI

I TROPICI (dal greco antico τροπικός, tropikós, “rotazione”) sono i paralleli di latitudine 23° 26′ 11″ Nord e Sud, corrispondenti all’angolo di inclinazione dell’asse della Terra rispetto alla perpendicolare al piano della sua orbita (aggiornamento 2023).

Si può calcolare la lunghezza dei Tropici assumendo che la terra sia una sfera di raggio 6378 km.
La lunghezza risulta di circa 36 768 km.

CURIOSITÀ
La lunghezza del Tropico è un importante riferimento geografico dato che, secondo le regole stabilite internazionalmente, una circumnavigazione del globo, (sia essa per cielo, per terra o per mare) per qualificarsi tale deve avere i seguenti requisiti:

  • Coprire una distanza non inferiore alla lunghezza del Tropico del Cancro.
  • Attraversare tutti i meridiani.
  • Terminare nello stesso luogo da dove si è partiti.

Cieli sereni
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ASTEROIDI, METEOROIDI, METEORE E METEORITI 🤔

È accaduto nel tardo pomeriggio del 4 settembre 2024: intorno alle ore 13 di bordo del Vespucci, è stato avvistato, nei cieli delle Filippine, un luminosissimo bolide quale conseguenza dell’impatto con l’atmosfera di un asteroide.
L’asteroide, subito denominato CAQTDL2, era stato scoperto nella mattinata dall’osservatorio di Mount Lemmon in Arizona, mentre si avvicinava alla Terra; dopo altre osservazioni e dei rapidi calcoli ne era stata definita la traiettoria confermando che non avrebbe costituito un pericolo per la Terra.

Il comandante Bitta vorrebbe, una volta per tutte, togliersi un dubbio:

CHE DIFFERENZA PASSA TRA UN ASTEROIDE, UN METEOROIDE, UNA METEORA E UN METEORITE ? 🤔

ASTEROIDE
Come premessa bisogna ricordare la definizione di “pianeta” come un corpo freddo (non dotato di luce propria) che orbita intorno al Sole.
Oltre i 9 pianeti più noti, rientrano in questa definizione molti altri corpi celesti più piccoli ma sempre orbitanti intorno al Sole.
Di “pianetini”, denominati ASTEROIDI, sembra che ce ne siano nello spazio del nostro sistema solare circa 300mila !
Molti di questi orbitano tra Marte e Giove, e tra i più grandi citiamo Cerere (diametro di circa 950 km), Pallade e Vesta (circa 500 km). I pianetini più grandi sono (quasi) sferici mentre quelli di diametro inferiore possono avere forme irregolari.

METEOROIDE
Sono chiamati così quei corpi rocciosi più piccoli tra gli asteroidi.
Quando entrano nell’atmosfera si riscaldano fino ad emettere luce, formando così una scia luminosa chiamata meteora.

METEORA
È la striscia di luce che si osserva quando un METEOROIDE brucia impattando con l’atmosfera terrestre e si consuma prima di raggiungere il suolo.
Le meteore sono anche chiamate BOLIDI o, più romanticamente, STELLE CADENTI.

METEORITE
Un METEORITE è ciò che rimane di un meteoroide (ovvero un piccolo asteroide) dopo il processo di ablazione (rimozione di materiale dalla superficie mediante processi di vaporizzazione ed erosione) nel suo passaggio attraverso l’atmosfera e che raggiunge il suolo.

L’osservazione di CAQTDL2 ha dimostrato l’efficacia dei centri di osservazione e delle reti di monitoraggio dedicati anche al rilevamento dei più piccoli oggetti in rotta di collisione con la Terra. Sebbene la maggior parte di questi oggetti non rappresenti una minaccia, la loro continua sorveglianza consente alle autorità di valutare eventuali misure di sicurezza per la sicurezza del pianeta.

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Hoshizuna-no-Hama: la sabbia di stelle

Venerdì 6 settembre 2024 ✍️

8° giorno di navigazione per Nave Vespucci al largo delle Isole Nansei
Vento 10 nodi da Est-SudEst
Mare 3 (onda 1-1,5 m da Sud)

Le Nansei (南西諸島 Nansei-shotō, ‘Isole di Sud-Ovest’) sono un arco di isole vulcaniche che si trovano nel sud-ovest del Giappone e sono caratterizzate da un clima caldo subtropicale influenzato dai monsoni. La più grande delle isole è Okinawa.

La regione è di particolare interesse scientifico e ambientale per chiunque ami il mare, le foreste tropicali e le spiagge tranquille.
Una, in particolare, che si trova nella piccola baia di Hoshizuna sull’isola di Iriomote, è famosa
per i suoi granelli di sabbia a forma di stella !

LA SABBIA DI STELLE
Questa caratteristiche unica della sabbia è chiamata dai giapponesi Hoshizuna no Hama, (“sabbia a forma di stella”). Tali spiagge, infatti, sono formate da minuscoli “granelli” a forma di stella.
A prima vista la “sabbia” di queste spiagge può sembrare uguale a tutte quelle del resto del mondo, ma un’analisi più attenta e ravvicinata, permette di distinguere centinaia di migliaia di minuscole “stelle” a cinque o sei punte delle dimensioni di pochissime frazioni di millimetro. Non si tratta perciò di vera e propria sabbia, costituita cioè da sedimenti minerali ben distinti (dimensioni, in genere, tra i 2 e gli 0,06 mm). Le piccole stelle delle spiagge giapponesi sono, in verità, degli esoscheletri di minuscoli organismi marini appartenenti alla classe dei foraminiferi. In particolare, alla specie Baculogypsina Sphaerulata, che usa le punte del suo esoscheletro in carbonato di calcio per agganciarsi alle alghe della vegetazione oceanica. Al termine del ciclo di vita di questi organismi, l’esoscheletro, ormai vuoto, viene trasportato dalle correnti marine e depositato sulle spiagge dove si accumula dando vita appunto alla Hoshizuna no Hama.

CURIOSITÀ
Un’antica leggenda narra che le piccole stelle siano le discendenti della Stella Polare e della Croce del Sud, cadute nei mari del Giappone e divorate da un grande serpente marino. Gli scheletri, ormai vuoti, di queste povere creature si sarebbero poi accumulati nel tempo sulle spiagge dell’arcipelago.

Cieli sereni ✨
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Magellano e Pigafetta, a.D. 1522

ACCADDE OGGI…
…il 6 settembre 1522

Il 6 settembre 1522 la Victoria (nella foto una replica), unica nave superstite delle cinque facenti parte della spedizione di Ferdinando Magellano, ritorna a Sanlúcar de Barrameda, in Spagna, dopo 2 anni, 11 mesi e 17 giorni !
Diviene la prima nave ad aver circumnavigato il globo.
A bordo della piccola unità (una “caracca” di 85 tonnellate), ridotta ad un colabrodo e con vele di fortuna, sono rimasti solamente 18 uomini dei 234 partiti! Tra i superstiti vi è un italiano, vicentino, Antonio Lombardo, detto Pigafetta che avrebbe scritto la storia della spedizione.

IL GIORNO “DIMENTICATO”

Quel giorno Pigafetta ebbe per primo l’intuizione che avrebbe portato, nel 1884, all’introduzione della convenzione internazionale dei fusi orari.
Il vicentino, infatti, quando sbarcò in Spagna si rese conto – con massimo stupore – che lì erano un giorno più avanti rispetto a quanto lui credeva in base alle precise note riportate giorno dopo giorno sul diario di bordo.

Pigafetta scrisse nella sua ‘Relazione del viaggio intorno al mondo’.

Commettessimo a li nostri del battello, quando andarono in terra, [che] domandassero che giorno era: me dissero come era a li portoghesi giove [giovedì]

“Se meravigliassemo molto perché era mercore [mercoledì] a noi;
e non sapevamo come avessimo errato: per ogni giorno, io, per essere stato sempre sano, aveva scritto senza nissuna intermissione”.

UNA QUESTIONE DI ROTAZIONE

L’esploratore, però, riuscì a darsi una spiegazione scientifica del fenomeno: stava nella rotazione della Terra intorno al Sole e della Terra su se stessa. I sopravvissuti alla spedizione che erano approdati in Spagna avevano calcolato i giorni rispetto alla circumnavigazione del globo, compiuta verso Ovest, nella stessa direzione del Sole. La Terra, però, ruotando sul proprio asse verso Est, aveva fatto accumulare ogni giorno un po’ di ritardo alla nave: in pratica il Sole era passato sulle loro teste una volta in meno rispetto a chi li aveva aspettati in Spagna.

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Gli Argonauti della Colombo e del Vespucci

Martedì 3 settembre 2024✍️

5° giorno di navigazione per Nave Vespucci in acque giapponesi. Rotta verso Manila

ACCADDE OGGI…
…3 settembre 1943

Il 3 settembre 1943 a Cassibile, presso Siracusa, viene siglato l’Armistizio con il quale il Regno d’Italia cessò le ostilità contro le Forze Alleate nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale.
Quel giorno le due navi scuola Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo si trovano in campagna addestrativa in Adriatico tra Trieste e Venezia.
A bordo sono imbarcati gli allievi dell’Accademia Navale del corso Argonauti, il corso più numeroso della storia: 300 allievi ammessi ! (Foto)
La navi scuola ripararono poi nel porto di Brindisi a seguito dell’annuncio dell’armistizio dato l’8 settembre.

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il giro del Mondo del 1956

Domenica 1 settembre 2024✍️

Nave Vespucci è in navigazione nel Mar delle Filippine verso Manila

ACCADDE OGGI…
…il 1 settembre 1956

L’incrociatore Raimondo Montecuccoli, in quel giorno, parte per un crociera che diverrà per la Marina Militare la più lunga crociera del dopoguerra.
Doveva spingersi fino all’Indonesia, all’Australia e la Nuova Zelanda e ritornare indietro attraverso gli stessi mari e oceani.
Chi avrebbe pensato che le note vicende sul Canale di Suez ne avrebbero determinato la chiusura?
Fu così che il mattino del 13 novembre, la nave ricevette l’ordine di tornare in patria via Panama e conseguentemente di completare la circumnavigazione del globo!
Fu un viaggio memorabile: furono percorse più di 34.000 miglia in 6 mesi esatti (1 settembre 1956 – 1 marzo 1957).

CURIOSITÀ
Oggi una nave più moderna, ma con lo stesso nome, sta compiendo un altro periplo del mondo: è il
nuovo pattugliatore d’altura Raimondo Montecuccoli partito dall’Italia il 29 aprile scorso e in porto oggi a Okinawa (Giappone), non lontano dalla rotta attuale di Nave Vespucci.

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Il mare delle Filippine

Sabato 31 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci è in navigazione nel Mar delle Filippine verso Manila

IL MARE PIÙ GRANDE DELLA TERRA

Il Mare delle Filippine è la zona occidentale dell’oceano Pacifico compresa tra le Filippine e Taiwan a occidente, il Giappone a Nord, le Isole Marianne a Est e le isole Palau a Sud, comunicando a occidente, tramite lo stretto di Luzon, con il mar Cinese Meridionale. Con una superficie di 5 milioni di km² (doppia di quella del Mar Mediterraneo) è considerato il mare più grande della Terra.
Nel giugno del 1944, durante la seconda guerra mondiale, vi fu combattuta l’omonima battaglia navale tra gli USA e il Giappone.

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Yedo, Jeddo, Yeddo…oggi TOKYO!

Venerdì 30 agosto 2024✍️ – Nave Vespucci ha lasciato il porto di Tokyo e sta navigando verso Manila (Filippine) 🇵🇭

Goodbye Edo!

Yedo, Jeddo, Yeddo…oggi TOKYO!

Edo (江戸, inizialmente ゑど, letteralmente “entrata della baia” o “estuario”), o Yeddo, erano i nomi originari della città di Tokyo.
Sono rimasti in uso fino al 1868 quando, a seguito della restaurazione Meiji, (ritorno al potere dell’imperatore dopo secoli di dominio degli shōgun) divenne la residenza dell’imperatore e perciò ribattezzata Tōkyō (東京, letteralmente “capitale orientale”).

Nel disegno a destra il Castello di Edo, esempio di architettura militare costruito nel XV secolo: fu prima quartier generale degli shōgun e poi palazzo imperiale.
Nel 1873 il castello fu distrutto da un incendio nelle parti più antiche.

In basso a sinistra la Grande Onda di Katsushika Hokusai, considerata l’opera più rappresentativa dell’arte giapponese.
Hokusai nacque nel 1760 proprio a Edo sotto lo shogunato Tokugawa, l’ultimo governo feudale del Giappone.

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