Le Galapagos


Lunedì 20 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso Port Ayora – Isola di Santa Crux (Galapagos)

LE GALAPAGOS

Le Galápagos sono un arcipelago vulcanico formato da 13 isole principali (sette maggiori e sei minori), 42 isolotti e molti scogli di varia grandezza.
Sono situate nel Pacifico, a circa 540 miglia (1000 chilometri) dalle coste dell’Ecuador, e distribuite a cavallo dell’Equatore.

Furono scoperte in modo casuale il 10 marzo 1535, quando Tomás de Berlanga, vescovo di Panama, si mise in mare verso il Perù per dirimere una disputa tra Francisco Pizarro e i suoi luogotenenti dopo la conquista dei territori degli Inca. La nave si trovò in una zona di bonaccia e la corrente marina (poi riconosciuta come corrente di Humboldt) la portò alla deriva fino alle isole. Nel rapporto che fece all’imperatore Carlo V, Berlanga descrisse l’aspetto arido e desertico delle isole e le loro tartarughe giganti: le isole furono chiamate “Insulae de los Galopegos” (in spagnolo galopego significa appunto «tartaruga»).

Scrisse inoltre delle iguane, dei leoni marini e di numerose specie di uccelli annotando anche la loro insolita mitezza… “uccelli così sciocchi che non sapevano come fuggire e molti furono catturati a mano”

Cieli sereni
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San Brandano Navigatore


Giovedì 16 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos

OGGI 16 MAGGIO
SAN BRANDANO

San Brendano di Clonfert, anche noto come Brandano il Navigatore, è stato un abate irlandese del VI secolo. Uno dei primi padri del monachesimo.
Durante il suo apostolato, compì numerosi viaggi per mare, giungendo in molte isole della Scozia, nelle Orcadi e nelle Shetland. Dopo la sua morte, il ricordo dei suoi viaggi venne amplificato e arricchito dalla tradizione orale, mescolandosi alle leggende celtiche e trascritto nella Navigatio Sancti Brendani Abbatis.
Quell’opera, più comunemente nota come “Navigatio”, fu scritta in latino da un profugo ecclesiastico irlandese fuggito dalle incursioni vichinghe. L’opera ebbe grande diffusione durante tutto il Medioevo e fu tradotta in molte lingue europee (in Italia, nelle lingue toscana e veneziana). Era un genere letterario che consisteva in narrazioni di viaggi avventurosi per mare, compiuti da uno o più eroi e tratte dalla cultura classica.

In essa si racconta del monaco irlandese che fece, con alcuni confratelli, un lunghissimo viaggio a bordo di una imbarcazione di cuoio (fatta con pelli di bue). Egli partì dall’Irlanda, dall’insenatura di Brandon (così chiamata attualmente) e, viaggiando nell’atlantico settentrionale, giunse in una terra lontana posta ad occidente.
Alcuni studiosi pensano che quella terra sia stata l’America, scoperta così quasi 1000 anni prima di Colombo e circa 400 anni prima dei Vichinghi.
Brandano è raffigurato spesso imbarcato con i compagni (vedi figura) ed è patrono dei balenieri e della Marina degli Stati Uniti.

( Bitta scripsit XVI V MMXXIII )

Cieli sereni
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I ferri di cavallo portano fortuna, grazie a San Dunstano…

19 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

Oggi, 19 maggio, la Chiesa ricorda San Dunstano.

Perché i ferri di cavallo portano fortuna?

LA LEGGENDA
Una leggenda del X secolo narra che il diavolo, avendo avuto notizia delle abilità da maniscalco di San Dunstano, gli chiese di ferrare i suoi zoccoli caprini.
Il santo, che era un uomo pio e devoto a Dio, non poteva permettersi di fare un favore a principe delle tenebre.
Così Dunstano inchiodò i ferri agli zoccoli del diavolo affinché gli procurassero un male…’infernale’.
Il dolore era così forte che il diavolo supplicò San Dunstano di liberarlo. Il Santo acconsentì a patto che il diavolo promettesse di preservare le case in cui vi fosse affisso un ferro di cavallo. Da qui l’origine della credenza che il ferro di cavallo porti fortuna: appendere un ferro di cavallo sopra la porta di una casa impedirebbe al diavolo di entrare.

In passato, i marinai, mettevano un ferro di cavallo all’albero della loro nave come amuleto, per proteggersi dalle tempeste. Si narra che anche la Victory, nave dell’ammiraglio Nelson, avesse un ferro di cavallo portafortuna fissato sull’albero di maestra. Normalmente lo inchiodavano “rivolto verso l’alto” per catturare tutta la fortuna che cadeva dal cielo. I pescatori, invece, lo mettevano a testa in giù per assicurarsi, dal mare, una buona e abbondante pesca.

Dunstano è il patrono dei fabbri, dei gioiellieri e dei ciechi. Esiste in Inghilterra un’organizzazione caritativa che si prende cura dei ciechi che hanno prestato servizio nelle forze armate che si chiama Saint Dunstan, proprio facendo riferimento al Santo.

Cieli sereni
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El Niño, La Niña

Sabato 18 maggio 2024


Nave Vespucci, sotto la spinta degli Alisei di sud-est, oggi si trova a circa due giorni di navigazione dalle Isole Galapagos 🇪🇨

El Niño

El Niño (in spagnolo “il bambino”, simbolico del Bambino Gesù) deve il suo nome ai pescatori peruviani. Si tratta di un anomalo riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico Tropicale, che spesso raggiunge il suo massimo nel periodo natalizio. Questo fenomeno, quando si verifica, causa problemi gravi: l’acqua si riscalda e si impoverisce di nutrienti, provocando un drastico calo delle popolazioni ittiche con conseguenze devastanti per l’industria della pesca.

In origine si pensava al Niño come ad una semplice corrente calda.
Gli studi più approfonditi, con l’aiuto delle osservazioni satellitari, hanno poi inquadrato l’intero fenomeno come conseguenza di una interazione tra la circolazione oceanica e quella atmosferica.
Quando queste tendono ad attenuarsi o addirittura ad invertire la loro normale “direzione di flusso”, ecco che avvengono dei cruenti cambiamenti climatici.
Oltre alla scarsità di pesce si possono determinare, sul continente, condizioni di forte piovosità piuttosto che prolungate siccità, soprattutto sulle coste del Perù e del Cile settentrionale.

Il Nino ha poi la sua controparte.
Si tratta della Niña.

La Niña
Questo nome indica invece un forte e anomalo raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico, in pratica il fenomeno opposto al Niño.
Gli Alisei, che soffiano verso Ovest attraverso il Pacifico tropicale sono più forti del normale, portando ad un aumento della risalita delle acque al largo del Sud America e quindi a temperature della superficie del mare inferiori al normale .
Anche l’andamento prevalente delle piogge si sposta più a ovest (Oceania e Indonesia) dato che questi venti accumulano acqua calda superficiale nel Pacifico occidentale.
(Nell’immagine con i toni di rosso sono evidenziate le acque più calde della media, in blu quelle più fredde).

L’Ente Meteorologico Australiano ha ⁤recentemente emesso un avviso per La Niña, ‌segnalando‌ una ⁤possibile transizione climatica. Attualmente, le condizioni oceaniche sono⁤ neutrali, ma ci sono indizi che suggeriscono una potenziale formazione del fenomeno di Niña entro la fine ‌di questo 2024.

Cieli sereni
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Thor Heyerdal e la Ra II, rotta Marocco – Barbados


17 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos

ACCADDE OGGI
Il 17 maggio 1970 l’esploratore norvegese Thor Heyerdahl parte dal Marocco su una barca interamente di papiro per attraversare l’Oceano Atlantico.

L’imbarcazione si chiamava Ra II, costruita in prossimità delle piramidi egizie da un team di indiani boliviani del lago Titicaca, unici specialisti nell’uso delle fibre vegetali.
Percorse in 57 giorni 3270 miglia, raggiungendo le isole Barbados.
Con questa impresa dimostrò la fattibilità tecnica, già dall’antichità, di viaggi dal vecchio verso il nuovo mondo, suggerendo che la somiglianza culturale tra i popoli precolombiani e le popolazioni assiro-babilonesi, potesse non essere dovuta al caso.

LA PRECEDENTE SPEDIZIONE ALLE GALAPAGOS

Già famoso per l’impresa del Kon Tiki (1947), Heyerdahl intraprese nel 1952 una nuova spedizione alle Isole Galapagos con la Società Archeologica Norvegese per indagare sui siti abitativi precolombiani: per la prima furono effettuati degli scavi.
Vennero alla luce centinaia di frammenti di vasi in ceramica
pre-incaici dell’Ecuador e del Perù settentrionale suggerendo che gli Inca non furono i primi ad arrivare alle Galapagos.
Individuò le isole come possibile scalo migratorio di navigatori provenienti dalle Americhe e diretti in Polinesia a mezzo di zattere.

Cieli sereni…
…e Buon Onomastico a chi si chiama Pasquale, Pasqualino, Pasqualina

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Destinazione Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

15 Maggio 2024 – ✍Nave Vespucci ha lasciato il porto di Callao (Perù): destinazione Isole Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

SULLA STESSA ROTTA DI DARWIN

La rotta che sta seguendo la nostra nave ricalca quasi fedelmente la tratta sudamericana del brigantino HMS Beagle che tra il 1831 e 1836 compì il giro del mondo con a bordo Charles Darwin: era luglio (1835) quando la nave lasciò Callao alla volta delle isole Galapagos.
In quel viaggio Darwin ebbe modo di studiare le specie viventi (animali e vegetali) e di raccogliere un’accurata documentazione che lo portò ad elaborare il suo libro l’ Origine delle Specie, considerata un’opera scientifica rivoluzionaria, basata su due concetti fondamentali: la selezione naturale e l’evoluzione biologica della specie.
Per Darwin fu particolarmente importante il periodo trascorso in Cile durante il quale si verificò un violentissimo terremoto che gli permise di studiare i moti della superficie terrestre nella zona delle Ande: elaborò una teoria secondo cui proprio l’abbassamento e sollevamento del suolo durante le varie ere geologiche avevano modellato e modificato il territorio delle Ande, dimostrando il mutamento delle specie minerali ed animali lì presenti.

Parimenti significativi furono i mesi trascorsi alle Galapagos, un arcipelago vulcanico del Pacifico formato da isole distanti l’una dall’altra poche miglia, che tuttavia presentavano specie animali e vegetali con caratteristiche dissimili.
Un esempio è il becco peculiare di alcune specie di uccelli (fringuelli) che abitavano queste isole; Darwin intuì che forse la diversità di habitat e di cibo aveva spinto questa specie a modificare la forma del proprio becco per sopravvivere.
🐦🐦‍⬛

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Grande Ammiraglio Miguel María Grau Seminario


Lunedì 13 maggio 2024 – Nave Vespucci in porto a Callao, il maggiore porto peruviano sul Pacifico distante appena 14 chilometri dalla capitale Lima

Nello stesso porto, il 12 settembre 1996 (28 anni fa!), giunse il 27° Gruppo Navale formato da Nave Duran de La Penne e Nave Bersagliere che stavano compiendo il Periplo del Mondo.
Oggi come allora, durante la visita, verrà reso omaggio al monumento eretto in memoria del Grande Ammiraglio Miguel María Grau Seminario (Piura 1834 – Oceano Pacifico, 1879) l’eroe nazionale in Perù (suo paese natale) e Bolivia: egli partecipò alla guerra del Pacifico (1879-1884), combattendo nella storica battaglia navale di Angamos, in cui trovò la morte.

L’ammiraglia della Marina militare peruviana, l’incrociatore Almirante Grau (radiato nel 2017), è stata la terza nave a portare il nome Ammiraglio Grau, poi passato alla fregata FM 53 attualmente in servizio (foto) costruita a Callao dal SIMA (Servicio Industrial de la Marina) su licenza del costruttore navale italiano Cantieri Navali Riuniti.

CURIOSITÀ
In Italia, precisamente nel borgo marinaro di Boccadasse (Genova), è possibile ammirare, nella piazzetta principale, un busto che raffigura il Grande Ammiraglio Miguel Grau Seminario (foto nel piccolo riquadro in basso). È una storia molto particolare: è stato regalato a Boccadasse dai Peruviani perché il borgo ricorda molto quello di Piura in Perù, città natale dell’ammiraglio, nominato nel 2000 “Peruviano del millennio ”.

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IL GIRO DEL MONDO DELLA B.A.P. UNION!


Domenica 12 aprile 2024 – In acque peruviane si sono incontrate le due navi scuola della Marina Militare Italiana e della Armata Peruviana

UN ALTRO GIRO DEL MONDO!

Si tratta di quello appena concluso il 22 aprile scorso compiuto dalla B.A.P. (Buque Armada Peruana) UNION, la nave scuola della marina peruviana nonchè il veliero più grande e veloce dell’America Latina.
Partita il 18 giugno 2023, in 10 mesi ha visitato 22 porti di 16 Paesi diversi e percorso circa 66.000 miglia;
Ha fatto scalo anche in tre porti italiani: é giunta a Taranto via Canale di Suez provenendo dall’India, ha poi sostato a Civitavecchia (12 – 17 dicembre) ed infine a La Spezia (19 – 22 dicembre).

È classificata come nave a palo cioè con quattro alberi (più bompresso): i primi tre armati con vele quadre, il quarto, detto appunto “palo”, con vele auriche, di forma trapezoidale.

Ecco i dati della nave con a fianco (tra parentesi) i corrispettivi di Nave Vespucci :

  • Anno del varo 2014 (1931)
  • Dislocamento 3.200 (4300) ton
  • Lunghezza 115,50 (101) metri
  • Vele 34 (26) per una superficie totale di 3.402 (2. 635) m²

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LA BANDIERA DEL PERÙ


Sabato 11 maggio 2024 – Nave Vespucci si sta preparando per entrare nel porto di Callao (Perù). 🇵🇪

La bandiera del Perù venne creata da José de San Martín e adottata nel 1825. Nel corso della guerra contro la Spagna, osservando il volo di uno stormo di fenicotteri dal petto bianco e dalle ali rosse, egli avrebbe esclamato: “Ecco la bandiera della libertà !”🦩

LO STEMMA PERUVIANO

La bandiera di Stato e quella navale presentano al centro uno scudo.
Esso é diviso in tre campi: uno celeste, a sinistra, su cui é raffigurata una vigogna, un altro bianco a destra, dove é rappresentato un albero di china (o cinchona) e, ancora in basso, uno rosso e più piccolo in cui si vede una cornucopia che elargisce monete. Questi simboli indicano i tesori del Perù nei tre regni naturali.

CURIOSITÀ
La vigogna ( Vicugna vicugna ) è un camelide artiodattilo andino.
Talvolta, viene usato per questo animale il termine generico “lama” senza sapere che nella famiglia dei camelidi esistono quattro distinte specie sudamericane: il lama propriamente detto, la vigogna, l’alpaca e il guanaco.

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10 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico e si trova in prossimità del porto di Callao (Perù) 🇵🇪

ACCADDE OGGI

Il 10 maggio 1497 Amerigo Vespucci lascia Cadice, in Andalusia, per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo.
Fu la prima di altre spedizioni, che permisero al fiorentino di capire che le terre da poco scoperte da Cristoforo Colombo non erano porzioni di territorio dell’Asia.

Vespucci, effettuò questo viaggio, che venne finanziato dal re Ferdinando II di Aragona, in compagnia di Juan de la Cosa e sotto il comando di Juan Diaz de Solis.
Le navi fecero ritorno in Europa nel 1498 navigando tra le attuali Florida e Cuba, dimostrando per la prima volta l’insularità di quest’ultima.

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