I monumenti alla Navigazione di Punta Arenas in Cile

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10 aprile 2024 – Nave Vespucci in sosta a Punta Arenas (Cile)

I MONUMENTI DI PUNTA ARENAS

Nel tratto di lungomare corrispondente al centro città si trova una serie di monumenti che ricordano la navigazione e le esplorazioni, la vita dei pescatori, gli arditi salvataggi in mare e, in genere, lo stretto legame tra questa città e le acque gelide dello Stretto sul quale si affaccia.

Uno di questi monumenti, è quello realizzato in ricordo dei 23 marinai della nave che entrarono nello Stretto di Magellano nel 1843.
Si tratta della goletta originariamente chiamata Presidente Bulnes, ma poi ribattezzata Ancud in onore del suo porto d’origine a nord dell’Isla Grande de Chiloé, dove fu costruita (Manuel Bulnes non aveva accettato il primo nome).
Fu concepita appositamente per trasportare la spedizione cilena che prese possesso effettivo dello Stretto e lo occupò definitivamente erigendo sulle sue rive l’insediamento di Fuerte Bulnes.
La goletta salpò dal porto di Ancud il 22 maggio 1843. A bordo vi erano 23 membri di equipaggio, di cui circa la metà destinati a restare nell’insediamento permanente che si sarebbe creato.
Portarono con loro provviste stimate per sette mesi e materiali per il viaggio e l’avvio della colonia da fondare.
Sul ponte c’erano gli animali da fattoria per la riproduzione nelle terre della Patagonia: una coppia di capre, due maiali, tre cani e qualche gallina.

Le peripezie di questa impresa sono raccontate nel Diario della goletta Ancud al comando del capitano di fregata Don Juan Guillermos di Enrique Nicolas (1901), reperibile anche in rete.

Cieli sereni
PG




Punta Arenas, “Circumnavigation”, le Orionidi e il popolo Selknam

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Martedì 9 aprile 2024 – Il Vespucci, dopo aver doppiato Capo Horn e circumnavigato la Terra del Fuoco, è rientrato a Punta Arenas (Cile), sullo Stretto di Magellano,

Domenica scorsa, 7 aprile, in Cile è avvenuto il cambio di orario da estivo a invernale (eh sì, siamo nell’emisfero Sud e le stagioni sono ‘invertite’!)
Le lancette degli orologi sono state dunque spostate indietro di un’ora MA non in tutto il Paese !
Punta Arenas, per la sua particolare posizione geografica, costituisce un’eccezione mantenendo l’ora standard GMT-3h della vicina Argentina e non effettua cambi di ora durante l’anno.
Dunque la differenza con l’Italia (dove adesso è in vigore l’ora GMT+2h) è tale che, quando nel nostro Paese è mezzogiorno, a bordo di Nave Vespucci, ormeggiata nel porto cileno, sono le 7 del mattino. 🥱

NOTA:
Per GMT si intende l’ora di riferimento ( Tempo Medio di Greenwich )

UN MONUMENTO A PUNTA ARENAS

Tra i tanti monumenti presenti nella città di Punta Arenas ve n’è uno che è stato eretto nel 2020 per commemorare i 500 anni della prima navigazione attraverso lo Stretto di Magellano.

Con un’altezza di 17 metri, un diametro di 12 metri e un peso di oltre 25 tonnellate, la scultura dal titolo Circumnavigation, è un opera dell’artista Francisco Gazitúa ed è collocata sulla Avenida Costanera del Estrecho.

Il monumento è ispirato ad una sfera armillare, strumento astronomico utilizzato fino alla fine del Medioevo: un globo che contiene al suo interno una rappresentazione della Victoria, la nave di Magellano con la prua orientata verso Ovest e l’albero maestro nella posizione dell’asse terrestre, inclinato allo stesso modo di 53 gradi (la latitudine del luogo).

I cerchi d’acciaio che la contengono mostrano il suo viaggio di circumnavigazione su una rotta verso Ovest, fino al ritorno al porto di partenza, dopo 2 anni, grazie al suo eroico equipaggio e carico di una grande verità: la sfericità della terra.
Quest’opera d’arte è stata anche concepita come un omaggio ai popoli indigeni, che popolarono la Patagonia e la Terra del Fuoco più di diecimila anni fa. Infatti le luci che la notte illuminano l’opera, sono disposte a terra secondo lo schema delle stelle di Orione, la costellazione che faceva parte della mitologia del popolo Selknam.

Cieli sereni
PG




L’eclissi solare di oggi …e quella del 1919, di Eddington ed Einstein

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8 aprile 2024: Nave Vespucci sta navigando tra i canali della Terra del Fuoco per raggiungere nuovamente Punta Arenas (Cile) e, successivamente, completare l’attraversamento dello Stretto di Magellano per dirigere verso Valparaiso.

Oggi, quando in Italia saranno le 20:15 circa, avrà luogo un’eclissi totale di Sole preceduta e seguita da due ore circa di fase parziale.

Cosa succederà?
La Luna passerà tra il Sole e la Terra e bloccherà completamente la vista del Sole consentendone la vista della corona.
Purtroppo il fenomeno non sarà visibile nè da noi nè a bordo di Nave Vespucci: il percorso dell’ombra totale attraverserà il territorio di 15 stati degli USA, del Messico e del Canada.
Circa 650 milioni di persone che vivono in quei Paesi potranno vedere almeno l’eclissi parziale. Di quelli, 44 milioni si troveranno proprio lungo il tratto di oscuramento totale (nel conto non sono inclusi i turisti).

UN’ ECLISSI FAMOSA

L’osservazione dell’eclissi solare totale del 29 maggio del 1919 è rimasta famosa per aver segnato una svolta epocale nella storia delle scoperte scientifiche.
Con la luce del Sole momentaneamente attenuata, l’astronomo Arthur Eddington e il suo team notarono che la luce proveniente dalle stelle con una posizione apparente vicina al Sole, veniva deviata dal campo gravitazionale del sole.
Questa osservazione contribuì alla dimostrazione della Teoria della Relatività per la quale Albert Einstein divenne famoso in tutto il mondo.

Cieli sereni
PG

Ecco un link per assistere in diretta all’eclissi
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https://www.youtube.com/watch?v=UUw4yi9XSsU




Domenica 7 aprile 2024 – Il Canale di Beagle

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Nave Vespucci sta navigando verso W nel Canale di Beagle

Il Canale di Beagle è uno stretto che seziona l’arcipelago della Terra del Fuoco, all’estrema punta meridionale del Sudamerica (Figura).

Il nome di questo passaggio deriva dalla nave inglese HMS BEAGLE che compì la circumnavigazione del globo dal 27 dicembre 1831 al 2 ottobre 1836 (quasi 5 anni!).
Alla spedizione partecipò anche Charles Darwin, allora giovane naturalista, e i suoi appunti su luoghi, animali e specie vegetali mai osservati prima si trasformarono nel libro che lo fece conoscere alla comunità scientifica: The Voyage of the Beagle, pubblicato nel 1839.
Venti anni dopo quel diario di viaggio, nel 1859, egli pubblicò il suo libro più importante, il famoso On the Origin of Species: un trattato sulla evoluzione delle specie (animali e vegetali) per cui la selezione naturale agisce sulla variabilità dei caratteri ereditari e della loro diversificazione e moltiplicazione, per discendenza da un antenato comune.

Cieli ser




Ma come fanno i marinai…con gli orecchini?

Sabato 6 aprile 2024

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Dopo aver doppiato Capo Horn attraverso il Passaggio di Drake, Nave Vespucci ha ripreso la sua navigazione verso Ovest entrando nel Canale di Beagle.
Un’altro spettacolare, ma altrettanto impegnativo, passaggio che è stato percorso l’ultima volta dalle navi della Marina Militare Italiana (Durand de La Penne e Bersagliere) durante il Periplo del Mondo nel 1996/97.

L’ ORECCHINO DEI MARINAI

Leggendo vari testi e consultando il web, capita di imbattersi nelle più svariate teorie sul perché i marinai, in passato, indossassero gli orecchini.
Secondo un’usanza della vecchia marineria, i marinai portavano un orecchino d’oro, e a volte più di uno, in ricordo di navigazioni importanti, come l’attraversamento dell’Equatore o il doppiaggio di Capo Horn.
In quest’ultimo caso se il passaggio era avvenuto da Ovest verso Est si forava l’orecchio sinistro (quello rivolto verso il Capo), mentre il destro si forava per il passaggio da Est verso Ovest (assai più arduo contro venti e correnti predominanti).

Il massimo numero di orecchini era 4, due per lobo, e venivano indossati dopo aver doppiato ciascuno dei seguenti 4 Capi: 

  • Capo HORN (Sud America)
  • Capo di BUONA SPERANZA (Sud Africa)
  • Capo FINISTERRE (Nord della Spagna)
  • Capo LEUWEEN (Sud-Ovest Australia). 

Più orecchini venivano sfoggiati, più si dimostrava di essere un “Lupo di Mare” così da incutere timore e ottenere rispetto dai subalterni oltre che darsi un’ aria… furbesca.
Si legge, inoltre, che “i marinai omosessuali dichiaravano la loro disponibilità a rapporti al resto dell’equipaggio con l’orecchino indossato sul lobo destro”.
Ma qualunque sia la verità, gli orecchini dei marinai, erano sempre a forma di anello per testimoniare, infine, il loro…….sposalizio con il mare!
( Bitta scripsit XXIV VII MMXXI )

Cieli sereni
PG




Venerdì 5 aprile 2024 – Williwaw!

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Dopo aver attraversato le acque ristrette della Terra del Fuoco e navigato nell’Oceano Pacifico meridionale questa notte Nave VESPUCCI ha doppiato CAPO HORN !

“WILLIWAW ! “

WILLIWAW è il nome delle improvvise, violente, fredde raffiche di vento catabatico discendenti dalle coste montuose alle alte latitudini fino al mare; sono comuni nella Terra del Fuoco e in Patagonia ma anche nelle Isole Aleutine (Alaska).
Il termine williwaw è originario della lingua degli indiani d’America che lo riferivano a forti raffiche erratiche di vento. Gli effetti delle raffiche di williwaw sono stati, e sono, un costante pericolo per ogni vascello che cerchi di doppiare Capo Horn.

Eccone una descrizione “letteraria”:

Allora ci sono questi famosi venti che possono dare sfogo repentinamente alla loro forza distruttiva. Se tu percepisci un rapido aumento della temperatura, stai attento. C’è una “bolla” d’aria che viene giù dalle montagne e si comprime. Nella sua più violenta manifestazione (il williwaw) può scendere dalle alte terre piombando sul mare anche a oltre 120 nodi, “montando” l’acqua in una spuma bianca.

Cieli sereni !
PG




San Francesco di Paola

(Dall’oblò virtuale del Comandante Bitta: Martedì 2 aprile 2024✍️Nave Vespucci in porto a Punta Arenas 🇨🇱)

Il 2 APRILE si celebra San Francesco da Paola, eremita e PROTETTORE DELLA GENTE DI MARE, nella ricorrenza del giorno della sua ascesa al Cielo nel 1507.

LA LEGGENDA
Si narra che Francesco, volendo attraversare lo stretto di Messina ed essendosi i pescatori rifiutati di aiutarlo, stese il mantello e con due fraticelli solcò le acque.

CURIOSITÀ
Per tradizione, sul ponte di comando di molte navi è fissata una targa (vedi foto) ideata e progettata per onorare il Santo da Paola.
Quando il 2 aprile ricorre in Quaresima, nei paesi in cui il Santo è patrono, la festa si svolge nell’anniversario della sua canonizzazione, che avvenne il 1 maggio del 1519.

Cieli sereni e auguri ai Francesco che festeggiano oggi l’onomastico.

PG




Capo Horn!

Giovedì 4 aprile 2024

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Nave Vespucci ha lasciato il porto di Punta Arenas e sta navigando nello Stretto di Magellano verso l’Oceano Pacifico.

L’intento è quello di raggiungere USHUAIA in favore di vento e passare CAPO HORN. Lascerà quindi lo Stretto a circa metà strada per attraversare il labirinto di canali che definiscono l’estremo sud della Terra del Fuoco.
La navigazione, anche se molto impegnativa, offrirà la vista del Parco Naturale di Karukinka, i fiordi profondi e le ampie baie del Parco Nazionale Alberto de Agostini, Ainsworth Bay, dove vivono gli elefanti marini e i castori. Presso le Islote Tuckers, si potranno ammirare i pinguini di Magellano, i cormorani reali, le beccacce di mare, le skuas cilene, le oche di fuco, i gabbiani di delfino, le aquile e, con un po’ di fortuna, il condor andino.
Passando poi in prossimità del Ghiacciaio del Pia, uno dei più spettacolari della regione, la navigazione porterà al Parco Nazionale di Capo Horn, che si affaccia sul Passaggio di Drake chiamato la “Fine della Terra”: luogo segnalato da un faro dove vive un guardiano con la sua famiglia.

Cieli sereni
PG




La Terra del Fuoco

Lunedì 1 aprile 2024

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Il Vespucci è ormeggiato a Punta Arenas (Cile), il porto più meridionale mai toccato nella lunga vita della nave: latitudine 53° 10′ S !

“LA TERRA DEL FUOCO”

Il nome Terra del Fuoco è da attribuire a Magellano il quale, nel 1520 scorse dalla sua nave, la Victoria, i fuochi e il fumo dei numerosi falò accesi dagli indigeni Selknam lungo la costa dell’Isla Grande, l’isola maggiore dell’arcipelago.

Un trattato del 1881 divise la Terra del Fuoco tra Cile e Argentina ed in seguito a quello nacquero le due province: la Provincia di Magellano e del Territorio Antartico Cileno e la Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell’Atlantico del Sud provincia argentina, con capitale Ushuaia.

CURIOSITÀ
Le bandiere ufficiali delle due Province hanno in comune la figura della CROCE DEL SUD, la costellazione che fa parte, da millenni, della cosmologia indigena dei popoli dell’emisfero australe. Invisibile nell’emisfero Nord, questa costellazione fu osservata dagli stessi navigatori europei alla fine del XV secolo e considerata un segno di benedizione divina per le loro imprese.

Cieli sereni e Buon Lunedì dell’Angelo
PG




“A Pasqua di Maggio”

LA “PASQUA DI MAGGIO”

Il vecchio modo di dire “a Pasqua di maggio” era usato per riferirsi a qualcosa che “non sarebbe mai e poi mai successa”. Questo perché la Pasqua, pur avendo date ‘mobili’, NON può mai cadere nel mese di maggio.

MA…NON È PROPRIO COSÌ !
Se per i Cattolici la Santa Pasqua può cadere sempre e solamente tra il 22 marzo e il 25 aprile, per gli Ortodossi le due date limite sono il 4 aprile e l’ 8 maggio.

PERCHÈ ?
Il calendario ortodosso è 13 giorni in ritardo rispetto al calendario gregoriano adottato dalla Cristianità d’Occidente nel 1582.
Questo fa spostare in avanti di 13 giorni anche la data del plenilunio preso come riferimento per il calcolo del giorno di Pasqua: quando il plenilunio cade nel periodo tra il 21 marzo e il 2 aprile (date gregoriane), per il calendario giuliano NON è ancora primavera, per cui la differenza tra la data della Pasqua cattolica e di quella ortodossa puó anche arrivare a 35 giorni !

FACCIAMO UN ESEMPIO

Se il 26 marzo fosse sabato e fosse plenilunio, per la Chiesa cattolica sarebbe Pasqua la domenica immediatamente successiva, cioè il 27 marzo.
Secondo il calendario giuliano, invece, il 26 marzo gregoriano corrisponde al 13 marzo, e dunque NON È ANCORA Primavera; così, per il calcolo della data di Pasqua, si deve passare al plenilunio successivo, il 12 aprile ‘giuliano’, ovvero il 25 aprile ‘gregoriano’ e la Pasqua ortodossa è la domenica successiva, appunto la “Pasqua di maggio”.
È proprio il caso della Pasqua ortodossa di questo 2024 che cadrà tra 35 giorni (il 5 maggio !).
La Settimana Santa inizierà il 29 aprile e il Venerdì Santo sarà commemorato il 3 maggio.

CURIOSITÀ
Nel 2025, la Pasqua ortodossa e cattolica torneranno ad essere celebrate nello stesso giorno (20 aprile) per la prima volta dopo undici anni, ma già nel 2026 torneranno a cadere in date separate da 7 giorni (5 e 12 aprile) e nel 2027 ancora da 35 giorni (28 marzo e 2 maggio).

Cieli sereni
PG