La Luna dei Fiori


Giovedì 23 maggio 2024 – Nave Vespucci alle Galapagos

LA LUNA DEI FIORI

Oggi 23 maggio 2024 alle 15:53 ora italiana (le 07:53 di bordo) la Luna si troverà esattamente dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra e, se fosse possibile vedere le stelle, la osserveremmo posizionata nella costellazione dello Scorpione.

Per la fortuna dei ritardatari e dei distratti, non sarà necessario essere puntuali per poter ammirare la faccia della luna piena, dato che il disco appare (quasi) completamente illuminato già da un paio di notti e lo sarà ancora nelle prossime due.

Secondo la tradizione dei nativi americani questa luna piena é chiamata la “Luna dei Fiori”. Maggio, infatti, è il mese in cui la natura esplode in una profusione di fiori, rendendo questo nome particolarmente appropriato.
Un altro nome come Luna del Latte si riferisce alla stagione della abbondante produzione di latte nei pascoli, mentre Luna della Lepre è legato alle lepri che sono particolarmente attive in questo periodo dell’anno.
In Cina è conosciuta come la Luna del Drago; i Celti la chiamavano Luna Luminosa; I Cherokee Luna della Semina e nell’emisfero australe è nota come Luna del Castoro o Luna del Gelo.

CURIOSITÀ
Perché non si osserva mai la Luna piena in pieno giorno?
La risposta sta nelle geometrie dei moti celesti: il plenilunio si manifesta quando la Luna e il Sole si trovano sui lati opposti rispetto alla Terra. Per questo, durante una Luna piena, il nostro satellite naturale è visibile soltanto di notte, cioé quando il Sole è sotto il nostro orizzonte, dalla parte opposta.
Come eccezione a questa regola generale è possibile scorgere la Luna che tramonta al crepuscolo poco prima dell’alba oppure che sorge poco dopo il tramonto, nei giorni a cavallo della piena illuminazione.

CURIOSITÀ
Nella notte, “vicino” al nostro satellite naturale, si potrà vedere un punto molto luminoso. Si tratta proprio della stella rossa Antares conosciuta anche come “il cuore dello scorpione”.

[Il disegno é una rappresentazione di come vedremmo, rispettando le proporzioni con il nostro satellite, gli Stati Uniti e l’Italia, da una distanza terra-luna].

Cieli sereni
PG




Le tartarughe giganti delle Galapagos

✍ Mercoledì 22 maggio 2024. Nave Vespucci a Port Ayora (Isole Galapagos) 🇪🇨

Oggi, 22 maggio, viene celebrata la Giornata Mondiale della Biodiversità (in inglese International Day for Biological Diversity).
L’arcipelago delle isole Galápagos è uno dei santuari della biodiversità del Pianeta ed ospita specie endemiche come le TARTARUGHE GIGANTI
famose in tutto il mondo.

Alle Galapagos ce ne sono 13 specie: sono tra i vertebrati terrestri più longevi, con una media di oltre cento anni. Il più vecchio esemplare registrato ha vissuto fino a 175 anni.
Sono anche le tartarughe più grandi del mondo: alcune superano i 2 metri di lunghezza e pesano più di 500 chili.

Le Isole Galápagos, note anche come Arcipelago di Colombo, apparvero per la prima volta sulle mappe di Gerardus Mercator (Mercatore) e Abraham Ortelius molto dopo la loro scoperta, intorno al 1570.
Da allora molti esploratori, oltre a pirati, balenieri e cacciatori di foche, passarono o si fermarono nelle isole per legna da ardere, cibo e acqua. I marinai spesso, quando partivano, portavano con sé le tartarughe perché quelle straordinarie creature potevano sopravvivere per più di un anno a bordo di una nave, fornendo agli equipaggi carne fresca, anche quando erano in alto mare. Si stima che tra il 1811 e il 1844 ne furono catturate più di 100.000.
🐢

Cieli sereni e…
auguri a chi si chiama Rita
PG




Master and Commander

✍21 maggio 2023 – Nave Vespucci alle Galapagos – COME IN QUEL FILM…

Master and Commander è un film del 2003 interpretato da Russell Crowe nei panni di Jack Aubrey, con Paul Bettany nel ruolo del Dr. Stephen Maturin. Ebbe 10 nomination agli Oscar tra cui miglior film e miglior regista.
Il film è ambientato nel 1805 durante le guerre napoleoniche. Dopo aver perso uno scontro iniziale, la nave britannica HMS Surprise insegue nel sud dell’Atlantico l’ Acheron, una nave corsara francese, nonostante quest’ultima sia più grande e potente. La caccia prosegue fino a Capo Horn e infine, dopo aver risalito il Pacifico, la preda francese é avvistata casualmente alle Isole Galapagos (foto).

Master and Commander: ai Confini del Mondo (questo è il titolo completo) è stato il primo film girato alle Galapagos, con molte ambientazioni sull’isola Bartolomé.
Precedendo Darwin di 30 anni, nel film, il dottor Maturin fa molte scoperte, tra cui le iguane che nuotano e i cormorani incapaci di volare!

Cieli sereni
PG




Le Galapagos


Lunedì 20 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso Port Ayora – Isola di Santa Crux (Galapagos)

LE GALAPAGOS

Le Galápagos sono un arcipelago vulcanico formato da 13 isole principali (sette maggiori e sei minori), 42 isolotti e molti scogli di varia grandezza.
Sono situate nel Pacifico, a circa 540 miglia (1000 chilometri) dalle coste dell’Ecuador, e distribuite a cavallo dell’Equatore.

Furono scoperte in modo casuale il 10 marzo 1535, quando Tomás de Berlanga, vescovo di Panama, si mise in mare verso il Perù per dirimere una disputa tra Francisco Pizarro e i suoi luogotenenti dopo la conquista dei territori degli Inca. La nave si trovò in una zona di bonaccia e la corrente marina (poi riconosciuta come corrente di Humboldt) la portò alla deriva fino alle isole. Nel rapporto che fece all’imperatore Carlo V, Berlanga descrisse l’aspetto arido e desertico delle isole e le loro tartarughe giganti: le isole furono chiamate “Insulae de los Galopegos” (in spagnolo galopego significa appunto «tartaruga»).

Scrisse inoltre delle iguane, dei leoni marini e di numerose specie di uccelli annotando anche la loro insolita mitezza… “uccelli così sciocchi che non sapevano come fuggire e molti furono catturati a mano”

Cieli sereni
PG




San Brandano Navigatore


Giovedì 16 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos

OGGI 16 MAGGIO
SAN BRANDANO

San Brendano di Clonfert, anche noto come Brandano il Navigatore, è stato un abate irlandese del VI secolo. Uno dei primi padri del monachesimo.
Durante il suo apostolato, compì numerosi viaggi per mare, giungendo in molte isole della Scozia, nelle Orcadi e nelle Shetland. Dopo la sua morte, il ricordo dei suoi viaggi venne amplificato e arricchito dalla tradizione orale, mescolandosi alle leggende celtiche e trascritto nella Navigatio Sancti Brendani Abbatis.
Quell’opera, più comunemente nota come “Navigatio”, fu scritta in latino da un profugo ecclesiastico irlandese fuggito dalle incursioni vichinghe. L’opera ebbe grande diffusione durante tutto il Medioevo e fu tradotta in molte lingue europee (in Italia, nelle lingue toscana e veneziana). Era un genere letterario che consisteva in narrazioni di viaggi avventurosi per mare, compiuti da uno o più eroi e tratte dalla cultura classica.

In essa si racconta del monaco irlandese che fece, con alcuni confratelli, un lunghissimo viaggio a bordo di una imbarcazione di cuoio (fatta con pelli di bue). Egli partì dall’Irlanda, dall’insenatura di Brandon (così chiamata attualmente) e, viaggiando nell’atlantico settentrionale, giunse in una terra lontana posta ad occidente.
Alcuni studiosi pensano che quella terra sia stata l’America, scoperta così quasi 1000 anni prima di Colombo e circa 400 anni prima dei Vichinghi.
Brandano è raffigurato spesso imbarcato con i compagni (vedi figura) ed è patrono dei balenieri e della Marina degli Stati Uniti.

( Bitta scripsit XVI V MMXXIII )

Cieli sereni
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I ferri di cavallo portano fortuna, grazie a San Dunstano…

19 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

Oggi, 19 maggio, la Chiesa ricorda San Dunstano.

Perché i ferri di cavallo portano fortuna?

LA LEGGENDA
Una leggenda del X secolo narra che il diavolo, avendo avuto notizia delle abilità da maniscalco di San Dunstano, gli chiese di ferrare i suoi zoccoli caprini.
Il santo, che era un uomo pio e devoto a Dio, non poteva permettersi di fare un favore a principe delle tenebre.
Così Dunstano inchiodò i ferri agli zoccoli del diavolo affinché gli procurassero un male…’infernale’.
Il dolore era così forte che il diavolo supplicò San Dunstano di liberarlo. Il Santo acconsentì a patto che il diavolo promettesse di preservare le case in cui vi fosse affisso un ferro di cavallo. Da qui l’origine della credenza che il ferro di cavallo porti fortuna: appendere un ferro di cavallo sopra la porta di una casa impedirebbe al diavolo di entrare.

In passato, i marinai, mettevano un ferro di cavallo all’albero della loro nave come amuleto, per proteggersi dalle tempeste. Si narra che anche la Victory, nave dell’ammiraglio Nelson, avesse un ferro di cavallo portafortuna fissato sull’albero di maestra. Normalmente lo inchiodavano “rivolto verso l’alto” per catturare tutta la fortuna che cadeva dal cielo. I pescatori, invece, lo mettevano a testa in giù per assicurarsi, dal mare, una buona e abbondante pesca.

Dunstano è il patrono dei fabbri, dei gioiellieri e dei ciechi. Esiste in Inghilterra un’organizzazione caritativa che si prende cura dei ciechi che hanno prestato servizio nelle forze armate che si chiama Saint Dunstan, proprio facendo riferimento al Santo.

Cieli sereni
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El Niño, La Niña

Sabato 18 maggio 2024


Nave Vespucci, sotto la spinta degli Alisei di sud-est, oggi si trova a circa due giorni di navigazione dalle Isole Galapagos 🇪🇨

El Niño

El Niño (in spagnolo “il bambino”, simbolico del Bambino Gesù) deve il suo nome ai pescatori peruviani. Si tratta di un anomalo riscaldamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico Tropicale, che spesso raggiunge il suo massimo nel periodo natalizio. Questo fenomeno, quando si verifica, causa problemi gravi: l’acqua si riscalda e si impoverisce di nutrienti, provocando un drastico calo delle popolazioni ittiche con conseguenze devastanti per l’industria della pesca.

In origine si pensava al Niño come ad una semplice corrente calda.
Gli studi più approfonditi, con l’aiuto delle osservazioni satellitari, hanno poi inquadrato l’intero fenomeno come conseguenza di una interazione tra la circolazione oceanica e quella atmosferica.
Quando queste tendono ad attenuarsi o addirittura ad invertire la loro normale “direzione di flusso”, ecco che avvengono dei cruenti cambiamenti climatici.
Oltre alla scarsità di pesce si possono determinare, sul continente, condizioni di forte piovosità piuttosto che prolungate siccità, soprattutto sulle coste del Perù e del Cile settentrionale.

Il Nino ha poi la sua controparte.
Si tratta della Niña.

La Niña
Questo nome indica invece un forte e anomalo raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico, in pratica il fenomeno opposto al Niño.
Gli Alisei, che soffiano verso Ovest attraverso il Pacifico tropicale sono più forti del normale, portando ad un aumento della risalita delle acque al largo del Sud America e quindi a temperature della superficie del mare inferiori al normale .
Anche l’andamento prevalente delle piogge si sposta più a ovest (Oceania e Indonesia) dato che questi venti accumulano acqua calda superficiale nel Pacifico occidentale.
(Nell’immagine con i toni di rosso sono evidenziate le acque più calde della media, in blu quelle più fredde).

L’Ente Meteorologico Australiano ha ⁤recentemente emesso un avviso per La Niña, ‌segnalando‌ una ⁤possibile transizione climatica. Attualmente, le condizioni oceaniche sono⁤ neutrali, ma ci sono indizi che suggeriscono una potenziale formazione del fenomeno di Niña entro la fine ‌di questo 2024.

Cieli sereni
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Thor Heyerdal e la Ra II, rotta Marocco – Barbados


17 maggio 2024 – Nave Vespucci sta navigando verso le Isole Galapagos

ACCADDE OGGI
Il 17 maggio 1970 l’esploratore norvegese Thor Heyerdahl parte dal Marocco su una barca interamente di papiro per attraversare l’Oceano Atlantico.

L’imbarcazione si chiamava Ra II, costruita in prossimità delle piramidi egizie da un team di indiani boliviani del lago Titicaca, unici specialisti nell’uso delle fibre vegetali.
Percorse in 57 giorni 3270 miglia, raggiungendo le isole Barbados.
Con questa impresa dimostrò la fattibilità tecnica, già dall’antichità, di viaggi dal vecchio verso il nuovo mondo, suggerendo che la somiglianza culturale tra i popoli precolombiani e le popolazioni assiro-babilonesi, potesse non essere dovuta al caso.

LA PRECEDENTE SPEDIZIONE ALLE GALAPAGOS

Già famoso per l’impresa del Kon Tiki (1947), Heyerdahl intraprese nel 1952 una nuova spedizione alle Isole Galapagos con la Società Archeologica Norvegese per indagare sui siti abitativi precolombiani: per la prima furono effettuati degli scavi.
Vennero alla luce centinaia di frammenti di vasi in ceramica
pre-incaici dell’Ecuador e del Perù settentrionale suggerendo che gli Inca non furono i primi ad arrivare alle Galapagos.
Individuò le isole come possibile scalo migratorio di navigatori provenienti dalle Americhe e diretti in Polinesia a mezzo di zattere.

Cieli sereni…
…e Buon Onomastico a chi si chiama Pasquale, Pasqualino, Pasqualina

PG




SAN PASQUALE BAYLON… SAMBAYON, SAMBAJON, ZABAIONE!

Il 17 maggio la Chiesa ricorda San Pasquale Baylon, il santo patrono dei cuochi e dei pasticceri.
Secondo la tradizione, sarebbe l’ inventore dello zabaione che, nel Cinquecento, in suo onore, era dapprima diffuso con il nome di “crema di San Baylón” e poi, semplicemente, Sambayon (ancora oggi in dialetto piemontese la bevanda viene chiamata sanbajon).

Sempre per un’assonanza con il suo cognome (“San Pasquale Baylonne, protettore delle donne”), il culto del Santo era tradizionalmente legato alla ricerca da parte delle ragazze di un marito e, come ricorda anche Matilde Serao, era diffusa la seguente preghiera-invocazione da ripetere per nove sere di seguito:

“San Pasquale Bailonne
protettore delle donne
mannateme nu marito
rubicondo e sapurito
comme a vuje, tale e quale
gloriosissimo San Pasquale”.

( Bitta scripsit XVII V MMXXlll )

Cieli sereni
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Destinazione Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

15 Maggio 2024 – ✍Nave Vespucci ha lasciato il porto di Callao (Perù): destinazione Isole Galapagos (Ecuador) 🇪🇨

SULLA STESSA ROTTA DI DARWIN

La rotta che sta seguendo la nostra nave ricalca quasi fedelmente la tratta sudamericana del brigantino HMS Beagle che tra il 1831 e 1836 compì il giro del mondo con a bordo Charles Darwin: era luglio (1835) quando la nave lasciò Callao alla volta delle isole Galapagos.
In quel viaggio Darwin ebbe modo di studiare le specie viventi (animali e vegetali) e di raccogliere un’accurata documentazione che lo portò ad elaborare il suo libro l’ Origine delle Specie, considerata un’opera scientifica rivoluzionaria, basata su due concetti fondamentali: la selezione naturale e l’evoluzione biologica della specie.
Per Darwin fu particolarmente importante il periodo trascorso in Cile durante il quale si verificò un violentissimo terremoto che gli permise di studiare i moti della superficie terrestre nella zona delle Ande: elaborò una teoria secondo cui proprio l’abbassamento e sollevamento del suolo durante le varie ere geologiche avevano modellato e modificato il territorio delle Ande, dimostrando il mutamento delle specie minerali ed animali lì presenti.

Parimenti significativi furono i mesi trascorsi alle Galapagos, un arcipelago vulcanico del Pacifico formato da isole distanti l’una dall’altra poche miglia, che tuttavia presentavano specie animali e vegetali con caratteristiche dissimili.
Un esempio è il becco peculiare di alcune specie di uccelli (fringuelli) che abitavano queste isole; Darwin intuì che forse la diversità di habitat e di cibo aveva spinto questa specie a modificare la forma del proprio becco per sopravvivere.
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Cieli sereni
PG