Punta Arenas, “Circumnavigation”, le Orionidi e il popolo Selknam

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Martedì 9 aprile 2024 – Il Vespucci, dopo aver doppiato Capo Horn e circumnavigato la Terra del Fuoco, è rientrato a Punta Arenas (Cile), sullo Stretto di Magellano,

Domenica scorsa, 7 aprile, in Cile è avvenuto il cambio di orario da estivo a invernale (eh sì, siamo nell’emisfero Sud e le stagioni sono ‘invertite’!)
Le lancette degli orologi sono state dunque spostate indietro di un’ora MA non in tutto il Paese !
Punta Arenas, per la sua particolare posizione geografica, costituisce un’eccezione mantenendo l’ora standard GMT-3h della vicina Argentina e non effettua cambi di ora durante l’anno.
Dunque la differenza con l’Italia (dove adesso è in vigore l’ora GMT+2h) è tale che, quando nel nostro Paese è mezzogiorno, a bordo di Nave Vespucci, ormeggiata nel porto cileno, sono le 7 del mattino. 🥱

NOTA:
Per GMT si intende l’ora di riferimento ( Tempo Medio di Greenwich )

UN MONUMENTO A PUNTA ARENAS

Tra i tanti monumenti presenti nella città di Punta Arenas ve n’è uno che è stato eretto nel 2020 per commemorare i 500 anni della prima navigazione attraverso lo Stretto di Magellano.

Con un’altezza di 17 metri, un diametro di 12 metri e un peso di oltre 25 tonnellate, la scultura dal titolo Circumnavigation, è un opera dell’artista Francisco Gazitúa ed è collocata sulla Avenida Costanera del Estrecho.

Il monumento è ispirato ad una sfera armillare, strumento astronomico utilizzato fino alla fine del Medioevo: un globo che contiene al suo interno una rappresentazione della Victoria, la nave di Magellano con la prua orientata verso Ovest e l’albero maestro nella posizione dell’asse terrestre, inclinato allo stesso modo di 53 gradi (la latitudine del luogo).

I cerchi d’acciaio che la contengono mostrano il suo viaggio di circumnavigazione su una rotta verso Ovest, fino al ritorno al porto di partenza, dopo 2 anni, grazie al suo eroico equipaggio e carico di una grande verità: la sfericità della terra.
Quest’opera d’arte è stata anche concepita come un omaggio ai popoli indigeni, che popolarono la Patagonia e la Terra del Fuoco più di diecimila anni fa. Infatti le luci che la notte illuminano l’opera, sono disposte a terra secondo lo schema delle stelle di Orione, la costellazione che faceva parte della mitologia del popolo Selknam.

Cieli sereni
PG

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