Dislocamento e stazza

Domani arriviamo a Fortaleza
A bordo è stato effettuato un altro cambio di ora (in avanti) e adesso la differenza con l’Italia è di 5 ore: quando a Roma sono le 12, a bordo sono le 7 del mattino

Il passaggio dell’Equatore ha lasciato delle questioni aperte. Una di queste è

QUANTO PESA IL VESPUCCI?

Parlando di navi capita spesso di cadere in confusione per definirne o comprenderne la loro “grandezza”.
Nello specifico, leggendo le caratteristiche di Nave Vespucci capita di trovare “cifre” apparentemente discordi tra loro che vanno dalle 1200 alle 4000…”tonnellate”!

Come è possibile?

Prima di tutto dobbiamo definire due parametri ben distinti che caratterizzano una nave: il suo DISLOCAMENTO e la sua STAZZA.

Cos’è il DISLOCAMENTO (D) ?
E’ semplicemente il peso della nave.
Dal momento che non si può mettere una nave su una bilancia, la si osserva al galleggiamento.
Tale equilibrio è raggiunto tra il peso che vogliamo calcolare e la spinta idrostatica che, secondo il Principio di Archimede, è pari al peso del volume dell’acqua spostata dalla carena (dislocata) espresso in tonnellate di peso.
Il peso si ottiene moltiplicando il volume della carena immersa per il peso specifico dell’acqua, che nel caso del mare è di circa 1.026 t/m³.

La formula è

[ D (t) = 1,026 (t/m³) x V(m³) ];

Con parole semplici, 1 metro cubo (1 m³) di acqua di mare pesa 1,026 tonnellate.
Detto questo il dislocamento varia, ovviamente, a seconda che la nave sia carica o scarica, e quindi varia la sua immersione.

Cos’è la STAZZA (S)?
E’ il volume interno di una nave.

Se consideriamo il volume di tutti i locali chiusi e chiudibili si parla di stazza lorda (SL).

Il volume degli spazi utili per il carico è, invece, la stazza netta (SN).

La stazza si misura in tonnellate di stazza, ma attenzione NON è una unità di misura del peso MA di volume!! dove 1 tonnellata di s. = 2,832 m³.

La confusione nasce dal fatto che, per un volume, si usa l’espressione tonnellata, che è, per quanto detto sopra, una unità di peso: un’errata traduzione della parola francese tonneaux (barili).
Un tempo il barile era il contenitore più comune per stivare il carico a bordo e si calcolava quanti se ne potevano imbarcare.

Adesso potrà risultare più chiaro se leggiamo che l’Amerigo Vespucci ha un dislocamento a pieno carico di 4300 tonnellate, una stazza lorda di 3410 tonn. di stazza lorda ed una stazza netta di 1 202 tonnellare di stazza netta.

Cieli sereni
PG




L’ombra sparita…sotto i piedi!

Nave Vespucci è all’ultimo giorno di navigazione prima dell’arrivo in Brasile a Fortaleza

Oggi l’equipaggio vivrà un’ insolita esperienza: la cosiddetta “OMBRA SOTTO I PIEDI”!

Vediamo di cosa si tratta con l’aiuto del disegno del comandante Bitta.

In astronomia si definisce la declinazione solare come l’angolo che i raggi del Sole formano con il piano equatoriale terrestre: positivo se il Sole è al di sopra del piano e negativo se al di sotto.
La declinazione varia continuamente nel corso dell’anno fra +23° 27′ (al solstizio d’estate, generalmente il 21 giugno) e -23° 27′ (al solstizio d’inverno, di solito il 21 dicembre). Lo scorso 23 settembre, giorno dell’Equinozio, la declinazione è stata 0° 00′ (raggi del Sole perpendicolari all’Equatore) ed ha iniziato ad assumere valori negativi.
Perchè questo angolo? Perchè 23° 27′ è proprio l’inclinazione che ha l’asse della Terra sul piano dell’orbita intorno al Sole.

Chi si trova, in un dato giorno, in una località che ha una latitudine uguale alla declinazione del Sole, può sperimentare, al mezzodì di quel giorno, la cosiddetta “ombra sotto i piedi!”.

È quello che accadrà oggi all’equipaggio di Nave Vespucci quando la nave, scendendo verso Fortaleza, si troverà in latitudine -3° 12′ (📌), che è anche il valore di declinazione che avrà oggi il Sole. Quale rara coincidenza! Sulla nave, al mezzodì, il Sole sarà esattamente “a picco” (allo zenit) e a bordo, in quel preciso istante, avranno, come si dice in gergo, l’ombra sotto i piedi anche se, nello specifico caso, sarebbe più appropriato dire… “sotto la chiglia”!

Cieli sereni
PG