ACCADDE IERI…90 ANNI FA! – 10 AGOSTO 1933, IL REX ALLA CONQUISTA DEL “NASTRO AZZURRO “

Alle 11.30 del 10 agosto 1933, il transatlantico italiano REX, comandato da Francesco Tarabotto, partiva da Genova alla volta di New York per conquistare il Nastro Azzurro ( The Blue Ribbon ).
Era un riconoscimento che, fino alla metà del secolo scorso, veniva rilasciato alla nave passeggeri che deteneva il record di velocità media nella traversata senza scali dell’Atlantico (verso Ovest).

Il Rex, con le sue 51 mila tonnellate di stazza, allora il più grande transatlantico della marina mercantile italiana, in quell’ occasione dimostrò di essere anche la nave più veloce del mondo: riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dalla Baia di New York in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti corrispondente ad un velocità media di 28,9 nodi !

CURIOSITÀ
Il Nastro Azzurro era un semplice riconoscimento visivo: una striscia di seta azzurra generalmente issata sull’albero della nave.

Il record fu mantenuto per quasi due anni, fino a quando il 3 giugno 1935 fu assegnato al transatlantico francese Normandie di circa 79mila tonnellate che, nel suo viaggio inaugurale, tenne una media di 29,98!

Cieli sereni
PG




Giovedì 10 agosto 2023 – 5° giorno di navigazione in Atlantico, con le “Lacrime di San Lorenzo”

In questa notte, e in quelle a venire, il nostro equipaggio non potrà mancare
all’ appuntamento con le “stelle cadenti” di agosto

LE LACRIME DI S. LORENZO

Si tratta dei resti della cometa Swift-Tuttle (dal nome dei suoi scopritori), che ha seminato nello spazio cosmico, questi piccoli “sassi ghiacciati”.
Questa cometa orbita nello spazio e rientra nel nostro sistema solare ogni 130 anni: l’ultima volta è stato nel 1992.
La ”pioggia di stelle” avviene perchè ogni anno la Terra attraversa la scia di polveri lasciata dalla cometa sul proprio percorso .

Il “radiante”, cioè la zona da cui tali “stelle” apparentemente provengono, è la costellazione di Perseo (per questo chiamate PERSEIDI) che si trova in direzione Nord-Est a oltre 60° di altezza nelle ore prima dell’alba.
È facile da individuare trovandosi proprio sotto Cassiopea, la costellazione riconoscibile per la sua tipica forma a “W”.

LE PERSEIDI

Le Perseidi si verificano ogni anno tra la metà di luglio e la fine di agosto. Quest’anno la pioggia di meteore potrà essere osservata in qualsiasi notte dal 14 luglio al 24 agosto ma il numero massimo di meteore è previsto per il 13 agosto.
Al suo picco, la pioggia può produrre anche 100 meteore all’ora.

Inoltre, il 16 agosto, si verificherà la Luna Nuova 🌑, quindi la settimana intorno a questa data sarà perfetta per le osservazioni, dato che le meteore sono più visibili nel cielo scuro senza luna.

Cosa sono le “stelle cadenti”?
In realtà, non sono stelle: si tratta di meteoriti che impattano nell’ atmosfera a 60 Km al secondo ovvero circa 210.000 km orari (!). Il calore prodotto dall’attrito fa sì che i meteoriti si infiammino e si sfaldino prima di raggiungere la Terra: ecco perché vediamo una scia luminosa.

Il nome popolare dello sciame deriva dalla ricorrenza del martirio di San Lorenzo, avvenuto il 10 agosto del 238, le cui lacrime sono nella tradizione riconducibili a queste “stelle cadenti”.

Cieli sereni e auguri ai ‘Lorenzo’ e alle ‘Lorenza’

PG




Mercoledì 9 agosto 2023 – 4 ° giorno di navigazione in Atlantico per Nave Vespucci

LA VAREA
Nel lessico marinaresco per VAREA s’intende la parte estrema, affusolata, di un’asta cui è collegata di solito una vela. In particolare, l’estremità del pennone delle vele quadre o quella superiore del boma, del picco e dell’antenna delle vele di taglio;

Le varee sono attrezzate con un risalto, (sporgenza) destinata a dare appoggio agli amantigli (i cavi che reggono i pennoni), mentre le più grandi sono munite di una cavatoia (cavità), praticata per alloggiare pulegge e farvi passare i cavi di manovra.

CURIOSITÀ
Alla varea del pennone più alto, si impiccavano in mare i pirati catturati, dopo un rapido e poco formale processo condotto in base alle usanze e al sommario diritto del mare esistente.

Cieli sereni
PG




La Bigotta

8 agosto 2023 – terzo giorno di navigazione in Atlantico per Nave Vespucci

LA BIGOTTA

A bordo le bigotte sono bozzelli in legno durissimo di forma sferica, schiacciata, forati orizzontalmente da tre o quattro fori, nei quali passa una cima di canapa (corridore) che deve essere tesata.
Ogni bigotta fa coppia con un’altra bigotta e costituiscono una sorta di paranco: il corridore passa alternativamente nei fori dell’una e dell’altra, e quando viene teso, le bigotte si avvicinano.

Serve a mantenere tesate le manovre dormienti (quindi fisse) come ad esempio le sartie degli alberi delle navi armate in maniera tradizionale.
Sulle navi più moderne (nel caso delle sartie) il lavoro delle bigotte lo fanno gli ARRIDATOI.

Cieli sereni
PG




L’ ARRIDATOIO È …

L’ ARRIDATOIO, detto anche TENDITORE, è un meccanismo usato per portare e mantenere alla giusta tensione i cavi che tengono fissati gli alberi delle navi e delle imbarcazioni.
Questi cavi, che sono le “SARTIE” e “PATERAZZI/STRALLI”, (a seconda che sorreggano gli alberi trasversalmente o longitudinalmente) una volta regolati, non necessitano di essere continuamente manovrati per la navigazione e per questo vengono chiamati “MANOVRE DORMIENTI”.
[Si distinguono dalle “MANOVRE CORRENTI” che si utilizzano per manovrare e orientare vele e pennoni]

L’ARRIDATOIO, (dal verbo “ridare” ripetere la tesatura), è costituito da un tirante metallico con due viti poste alle estremità, una ad avvitamento destrorso ed una sinistrorsa.

Cieli sereni e buon vento
PG




La traversata atlantica del Vespucci e le “onde tropicali” – 7 agosto 2023

Il Vespucci ha lasciato le Isole di Capo Verde, e si appresta ad effettuare la traversata atlantica verso Santo Domingo: 2.680 miglia nautiche, circa 5.000 chilometri !

COME NEL TERZO VIAGGIO DI CRISTOFORO COLOMBO

I quattro viaggi di Colombo (vedi immagine) seguirono rotte simili ma non identiche. La terza scese molto più a Sud-Ovest passando proprio da Capo Verde dopo aver toccato Madeira e le Canarie.

LE ONDE TROPICALI

Nei prossimi giorni il Vespucci dovrà navigare anche su un altro tipo di onde: le ONDE TROPICALI.
Le onde tropicali non sono onde di mare ma perturbazioni di aria (basse pressioni), che scorrono periodicamente in sequenza (una media di 5 al mese) da Est verso Ovest, lungo la fascia tropicale dell’Oceano Atlantico. Queste basse pressioni (vortici antiorari 🔄) sono anche chiamate, per la latitudine alla quale si generano, cicloni tropicali.
A volte, soprattutto tra giugno e settembre, degenerano in forti perturbazioni🌩️, fino a raggiungere la forza di uragano🌪️ ed abbattersi sulle isole del Mar dei Caraibi, proprio dove sta dirigendo la nostra nave.

✍️
Dall’immagine satellitare in calce, ricevuta questa notte, si nota che un vortice si trova ben al di sotto della rotta del Vespucci (linea tratteggiata): per le prossime 24 ore, dunque, il rischio di forti perturbazioni è quasi nullo.
👌

Buon vento e cieli sereni
PG




Domenica 6 agosto 2023 – I Capoverdiani sono i più belli del Mondo?

Dalla ‘nave più bella del mondo’ in porto a Capo Verde

I PIÙ BELLI DEL MONDO

La prestigiosa rivista PLOS Genetics ha pubblicato i risultati di una ricerca scientifica relativa alla popolazione capoverdiana e alle sue caratteristiche somatiche. Lo studio è stato condotto su un campione di 700 individui e su un milione di marcatori molecolari: le conclusioni sono state che la popolazione di Capo Verde presenta caratteristiche uniche dato il livello di mescolanza assolutamente straordinario tra Europei e Africani.
Si riscontra l’intera gamma possibile di pigmentazione della pelle e anche del colore degli occhi ed in generale anche i tratti somatici appaiono la migliore sintesi tra caratteristiche europee e africane.
Molti ritengono, forse a ragione, che la bellezza capoverdiana non abbia pari nel mondo; qualcuno replicherebbe “de gustibus” ma considerata tale straordinaria varietà è il caso di affermare che ce n’è, praticamente,… per tutti i gusti.
(da quotidiano punto net)

Cieli sereni
PG




Sabato 5 agosto 2023 – Praia di Capo Verde

In porto a Praia di Capo Verde

Antonio DA NOLI, fu un navigatore genovese al servizio del Portogallo, nato nel 1419.
A trenta anni, partì da Genova con il fratello e il nipote, con tre galee di sua proprietà, e si recò in Portogallo per ottenere l’appoggio di Enrico il Navigatore che gli permise di navigare lungo le coste atlantiche dell’Africa e scoprire alcune isole (quelle più a Nord) dell’arcipelago di Capo Verde, come dimostra un documento del 1462 firmato da Alfonso V, re del Portogallo.

LA LEGGENDA DI ANTONIO DA NOLI
Un’antica leggenda narra che Antonio Da Noli lasciò Genova per ragioni… di cuore.
Si legge che fosse innamorato di una bellissima ragazza genovese. La giovane ricambiava il suo amore, ma essendo di ceto più elevato, i genitori di lei non acconsentivano al matrimonio.

Con il cuore spezzato, Antonio decise di partire per cercare di dimenticarla. Fu così che si dedicò anima e corpo alle esplorazioni scoprendo in Africa molti luoghi ancora sconosciuti. Ma, per quanto le sue spedizioni avessero successo, non riusciva a dimenticare la sua bella innamorata genovese.

Un giorno Antonio, mentre si trovava su un’isola di Capo Verde, avvistò insieme al suo equipaggio una nave in difficoltà, che stava per affondare. Riuscì a salvare tutti, e scoprì con grande felicità che, a bordo di quella nave, si trovava niente meno che la sua innamorata, scappata da Genova, per andare a cercarlo.
Naturalmente quando la coppia tornò a Genova, i genitori della ragazza, così contenti che la loro figlia fosse tornata sana e salva, acconsentirono alle nozze.

Il navigatore genovese Antonio da Noli ha dato il nome ad una nave della Regia Marina italiana affondata il 9 Settembre 1943 nelle Bocche di Bonifacio.
La Flotta da Battaglia italiana fu attaccata dai tedeschi poche ore dopo l’annuncio dell’armistizio: il Cacciatorpediniere Antonio Da Noli salta su un campo minato nel tentativo di disimpegnarsi dal fuoco tedesco proveniente dalle batterie della Corsica.
Affonda, a circa 5 miglia a ponente del faro di Pertusato, dividendosi in due tronconi.
Nel settembre del 2009 il relitto del Da Noli è stato individuato su un fondale di circa 90 metri.

Il motto della nave era, Prendimi teco a l’ultima fortuna, un verso tratto dalla tragedia La Nave di Gabriele D’Annunzio.

Cieli sereni
PG




Il potere del ‘no’: Come dire di no può migliorare la produttività e il successo.


di Redazione Online_

Imparare  a dire di no è un potente strumento per migliorare la produttività e concentrarsi su ciò che conta davvero nella vita e nel proprio lavoro.

Non solo è una competenza essenziale, ma diventa ancor più importante man mano che il successo e le responsabilità aumentano.

“Non c’è riunione più veloce di quella che non si tiene affatto”

Questa frase rende bene l’idea.

Ma ciò non vuol dire che non dovreste mai partecipare a una riunione, ma la verità è che diciamo di sì a molte cose che in realtà non vogliamo fare (non è forse vero che ci sono molte riunioni che non devono essere tenute?).

Ecco di seguito una sintesi dei punti chiave del ragionamento:

  1. Il trucco definitivo per aumentare la produttività è dire di no. Non fare qualcosa sarà sempre più veloce che farla.
  2. Molte volte diciamo di sì a cose che non vogliamo fare solo per evitare di sembrare scortesi o poco disponibili.
  3. Dire di no è un’abilità importante da sviluppare, poiché ci permette di risparmiare tempo e concentrarci su ciò che è veramente significativo per i nostri obiettivi.
  4. Il no è una decisione, mentre il sì è una responsabilità. Quando dici di no, mantieni la libertà di scegliere come utilizzare il tuo tempo in futuro.
  5. Anche se può essere difficile dire di no a persone care o colleghi, è importante imparare a farlo in modo gentile e diretto.
  6. Steve Jobs è un esempio di come dire di no sia cruciale per mantenere il focus e raggiungere il successo. “La gente pensa che concentrarsi significhi dire sì alla cosa su cui ci si deve concentrare. Ma non è affatto così. Significa dire no a centinaia di altre buone idee che ci sono. Bisogna scegliere con attenzione”.
  7. Dire di no è una strategia che può essere utile in qualsiasi fase della carriera, e con il tempo, diventa ancora più importante per proteggere il tuo tempo e concentrarti sulle opportunità migliori.
  8. Per migliorare la tua capacità di dire di no, chiediti se un’opportunità ti entusiasma abbastanza da abbandonare ciò che stai facendo al momento. 
  9. Eliminare le cose che non sono importanti è più utile dell’ottimizzare le attività. Un “no” ben detto può essere più potente di un “sì”.
  10. Con il tempo, devi aumentare il livello di rigore nei confronti delle opportunità, dire di no anche a cose che un tempo consideravi valide, per fare spazio a opportunità ancora migliori.

Questo articolo è dedicato ad una mia cara amica di Palermo, incapace di dire “No”, soprattutto a se stessa.

ADL




PRAIA DI CAPO VERDE

Arrivando a Praia abbiamo avvistato il FARO DI DONNA MARIA PIA situato in prossimità del porto

Il Farol de Dona Maria Pia (noto anche come Farol da Ponta Temerosa o Farol da Praia ) è un faro nel punto più meridionale dell’isola di Santiago. Sorge su un promontorio all’ingresso del porto di Praia, circa un miglio a sud del centro cittadino. Il faro fu costruito nel 1881 e prese il nome da Maria Pia di Savoia la principessa italiana di Casa Savoia che fu regina del Portogallo come sposa del re Luigi I del Portogallo .
Fu la terza regina di Casa Savoia sul trono portoghese, dopo Mafalda e Maria Francesca di Savoia-Nemours.

Cieli sereni
PG